2006

Domegge di Cadore (BL), 29-01-06

E' stata raggiunta sul sentiero che scende da Rancenigo e accompagnata al pronto soccorso di Pieve di Cadore una donna di Domegge, C.C., 61 anni, che rientrando dalla propria baita è scivolata sul sentiero ghiacciato, senza poter riprendere il cammino. L'allarme alla Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore è arrivato attorno alle 17. Subito si sono mobilitati 12 tecnici che hanno risalito il percorso con una motoslitta con il rimorchio per la barella. La donna è stata raggiunta, imbarellata e condotta a spalla fino al punto dove era arrivato il mezzo. Da lì è stata poi trasportata al fuoristrada che attendeva più in basso e, quindi, all'ospedale, con un probabile trauma al ginocchio.

Feltre (BL), 29-01-06
Alcune case, ancora isolate dalla neve, sono state raggiunte oggi da due squadre del Soccorso alpino della Stazione di Feltre. Questa mattina alle 8, su indicazione del Centro operativo misto allestito nella sede della Comunità montana, ai tecnici del Soccorso alpino, come ai Vigili del fuoco, sono state indicate alcune abitazioni della vallata di Seren del Grappa ancora isolate e senza contatti telefonici. I lavori di sgombero stanno proseguendo, ma a causa delle nevicate e delle valanghe scese in alcune strade la viabilità di alcune zone è ancora compromessa e diverse case non sono raggiungibili dai mezzi meccanici. Due squadre, di cinque tecnici complessivamente, hanno atteso i sacchi dei viveri e sono partite con gli sci per portare un po' di sostegno alle famiglie bloccate dalla neve e verificare le loro condizioni. I generi di prima necessità sono stati consegnati in tre case, dove gli uomini del Soccorso alpino, fino alle 17, hanno anche aiutato gli abitanti, spalando la neve nelle immediate vicinanze.

Vicenza, 28-01-06

Le squadre del Soccorso alpino di Vicenza sono state impegnate oggi in alcuni sopralluoghi per monitorare situazioni a rischio valanghe. Con alcuni funzionari del Centro valanghe di Arabba i tecnici della Stazione di Arsiero hanno verificato le condizioni del manto in località Costo, comune di Cogollo, e Col Molino, comune di Puosina, mentre la Stazione di Asiago ha controllato alcune zone in comune di Foza. Una squadra della Stazione di Schio si è invece recata sulla statale 46 di Valli del Pasubio, interrotta da una slavina. Questa mattina, infine, tre tecnici della Stazione di Recoaro-Valdagno del Soccorso alpino hanno raggiunto i gestori del locale 'Alla Gabiola', sull'altopiano delle Montagnole, rimasti isolati da ieri sera, quando una valanga scesa dal pendio sovrastante ha raggiunto la baita, sfondando alcune finestre e ricoprendo la legnaia. Contattati già ieri in serata, i coniugi hanno detto ai soccorritori che erano illesi e non c'era bisogno di un intervento immediato. Alle 7 di oggi i tecnici sono partiti verso la baita. Dopo un primo tentativo con il gatto delle nevi, bloccato però dopo un centinaio di metri dall'eccessiva neve, la squadra ha proseguito con gli sci portando delle racchette da neve per la coppia che, raggiunta a quota 1.200, è stata riaccompagnata a valle.

Cortina d'Ampezzo (BL), 28-01-06
Stava facendo fuori pista con la figlia di 10 anni in un boschetto vicino alla pista Tofanina, che va al col dei Manzi, quando è rimasto bloccato per un dolore al ginocchio. La chiamata al Suem 118 è arrivata attorno a mezzogiorno. Dopo aver imbarcato un tecnico della Stazione del Soccorso alpino di Cortina perchè indicasse all'equipaggio il luogo dell'infortunio, l'elicottero di Pieve di Cadore ha sbarcato il tecnico di elisoccorso con un verricello di una decina di metri. L'uomo, P.D.E., 52 anni, originario di Roma, ma residente in Giappone, assieme alla figlia, è stato caricato a bordo, sempre utilizzando il verricello, per essere trasportato all'ospedale di Cortina per accertamenti.

Vicenza, 28-01-06

L'XI Delegazione del Soccorso alpino Veneto invita all'estrema prudenza chiunque intenda in questi giorni recarsi in montagna. In tutta la zona delle Prealpi Vicentine, monti Carega, Pasubio, altopiano di Asiago e dei Fiorentini, date le straordinarie precipitazioni nevose si registra la massima allerta ed è segnalato un forte pericolo di valanghe. La statale del Pasubio è già stata interrotta dalla caduta di una slavina e sopra i 1.200 metri è presente oltre il metro e mezzo di neve, 80 i centimetri a 600-700 metri di altitudine. Viste le probabili schiarite di domani, che potrebbero invogliare ad effettuare escursioni, si ricorda agli scialpinisti, a chi intende muoversi per una camminata o con le ciaspe, di prestare la massima attenzione, informandosi dettagliatamente sulle condizioni di sicurezza e, soprattutto a chi pratica fuori pista, di dotarsi di strumento di autosoccorso (apparecchio Arva, pala, sonda). La neve umida e pesante e il fortissimo innevamento interessano anche zone che possono sembrare sicure. In caso di necessità, contattare il 118 numero unico di emergenza.

Belluno, 27-01-06
Sono stati tutti trasferiti su un treno fatto arrivare da Feltre i 48 passeggeri del treno bloccato in località San Fermo. Questa mattina la locomotiva del treno che viaggiava da Belluno verso Feltre e, successivamente, la prima carrozza di testa hanno preso fuoco. Verso le 9 la richiesta dei Vigili del fuoco al 118 per far intervenire le squadre del Soccorso alpino, perchè il mezzo era bloccato in un luogo difficilmente raggiungibile e con 80 centimetri di neve fresca. Sul posto sono arrivati una decina di tecnici delle Stazioni di Belluno e Longarone che, assieme ai Vigili del fuoco, impegnati nello spegnimento delle fiamme, hanno aiutato i viaggiatori, tutti illesi, a raggiungere il treno fatto arrivare da Feltre. In questo momento - dopo due ore le ferrovie non hanno ancora staccato la locomotiva dal resto del treno - Soccorso alpino e Vigili stanno lavorando affinchè le fiamme non si propaghino sulle altre carrozze, gettando neve con le pale, vista l'impossibilità di far arrivare mezzi di spegnimento.
Belluno, 27-01-06
Il vagone di un treno ha preso fuoco in località San Fermo. Sul posto le squadre del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco. Illesi i passeggeri. Al momento l'intervento è ancora in atto per evitare che le fiamme si propaghino sul resto del treno.
Rocca Pietore (BL), 22-01-06
Stava percorrendo con un amico la pista che va da Punta Rocca al lago Fedaia, in Marmolada, a circa 2.600 metri di altitudine, quando si è accasciato a terra per un malore. Allertato il Suem 118, il soccorso piste ha prestato le prime cure a E.D., 68 anni, di Pescantina (VI). L'elicottero di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze del luogo, ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso. L'uomo apparentemente incosciente è stato visitato, imbarellato e trasportato all'ospedale di Belluno per accertamenti.

Valdagno (VI), 22-01-06

Un boscaiolo, F.G., 43 anni, di Cornedo, stava tagliando legna nelle vicinanze della baita del fratello, non molto distante da un salto di roccia di una quarantina di metri, quando, al momento di segare un tronco, un altro albero a questo appoggiato è caduto colpendolo violentemente alla schiena. L'uomo è scivolato lungo la scarpata ed è riuscito a fermarsi, bloccato da un alberello. Attorno alle 11.30 la chiamata al Suem 118. Sul posto è arrivata una squadra del Soccorso alpino della Stazione Recoaro-Valdagno. I 4 tecnici hanno armato la discesa e in due hanno raggiunto l'uomo che lamentava forti dolori. Il ferito è stato assicurato, bloccato e imbarellato. La barella è quindi stata fatta calare per la lunghezza del salto di roccia, per poi essere trasportata lungo uno sterrato, dalla base della scarpata fino all'ambulanza che attendeva a circa 500 metri di distanza. L'uomo è stato accompagnato all'ospedale di Valdagno pon probabili politraumi.

Tambre (BL), 22-01-06
Una novantina di studenti di quinta elementare e di prima media del distretto di Puos d'Alpago, assieme ai loro insegnanti, hanno partecipato nella mattinata di ieri ad una particolare lezione con i tecnici del Soccorso alpino della Stazione dell'Alpago. A partire dalle 9 una prima parte teorica è stata spiegata ai bambini nella sala del cinema Alpino di Tambre dove, aiutati dalle immagini e dai fumetti del cd-rom "Un Agazon per amico" - distribuito poi agli alunni e ai loro docenti -  i soccorritori hanno raccontato la storia dell'organizzazione, illustrato gli ambiti di intervento, le diverse manovre, per poi passare ai suggerimenti su come affrontare escursioni e gite in montagna nel modo più sicuro. Col Indes è stato invece teatro della simulazione di ricerca in valanga, quando sono state messe in pratica le operazioni di soccorso appena descritte alla giovane platea. Lì, i 90 studenti hanno seguito la ricerca di un'unità cinofila da valanga, osservando i tecnici durante il sondaggio del manto nevoso e nell'utilizzo dell'apparecchio Arva. Molti di loro, offertisi volontari, sono stati suddivisi in squadre di 9 e hanno provato in prima persona a usare le sonde, per ritrovare uno zaino nascosto in precedenza. All'incontro, conclusosi attorno alle 11, hanno partecipato 12 tecnici, con il capostazione, Pierangelo Pedol, e il vice capostazione Rudy D'Alpaos. Presente anche il presidente del Veneto Fabio Rufus Bristot.
Belluno, 21-01-06
E' scivolato, cadendo, durante una discesa sulle piste del Nevegal, poco prima di mezzogiorno. Uno sciatore, M.P., 46 anni, di Chies d'Alpago è stato immediatamente aiutato dal soccorso piste, mentre veniva allertato il Suem 118. L'elicottero di Pieve di Cadore è atterrato nelle vicinanze e medico e tecnico del Soccorso alpino hanno raggiunto l'infortunato. Visitato ed imbarellato, l'uomo è stato imbarcato per essere trasportato all'ospedale di Belluno, con un probabile trauma alla spalla.
Cortina d'Ampezzo (BL), 21-01-06
Uno scialpinista, che con un gruppo di amici stava risalendo cima Lavinores, si è sentito male poco sotto la vetta, a circa 2.400 metri di altitudine. Verso le 15 l'allarme. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso in hovering poco più in alto. L'uomo, F.O., 61 anni, di Venezia è stato subito imbarcato in hovering e condotto all'ospedale per accertamenti.
Alleghe (BL), 21-01-06
Uno snowborder (di cui non sono ancora note le generalità) durante la discesa dalla pista col dei Baldi ha sbattuto violentemente contro l'hangar dei gatti delle nevi. Il soccorso piste lo ha caricato sulla barella, mentre, attorno alle 16, si stava avvicinando l'elicottero di Pieve di Cadore. Il personale sanitario, con l'aiuto del tecnico di elisoccorso ha medicato l'uomo, che è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno, con sospetti trauma alla colonna e cranico.
Auronzo di Cadore (BL), 19-01-06
Sono stati recuperati i tre scialpinisti coinvolti dalla valanga staccatasi sulle 3 Cime questa mattina. Un uomo e una donna di nazionalità tedesca, accompagnati da un italiano, stavano risalendo con le pelli il canalone dietro il rifugio Auronzo, quando si è staccata la massa nevosa, probabilmente lastroni da vento, che li ha portati a valle. Fortunatamente i tre sono riusciti a liberarsi. Poco prima delle 11 l'allarme al Suem 118. Mentre decollava l'elicottero da Pieve di Cadore con a bordo medico, tecnico del Soccorso alpino ed unità cinofila, venivano allertate le Stazioni del Soccorso alpino del Cadore. Raggiunto il luogo, dal mezzo sono sbarcati in hovering, ad una cinquantina di metri di distanza, medico e tecnico di elisoccorso che hanno raggiunto i tre. La donna, G.P., 51 anni, infortunata, è stata immediatamente visitata ed imbarcata con il verricello per essere trasportata all'ospedale per un possibile trauma ad un arto inferiore. L'elicottero è poi tornato a recuperare i due compagni, spaventati, ma illesi. La valanga, con un fronte tra i 20 e i 40 metri, si è distribuita lungo tutta la lunghezza del canalone, circa 300 metri. I tre scialpinisti, fortunatamente, si trovavano circa a metà. Subito dopo la prima valanga, infatti, lateralmente se ne è staccata una seconda che, se si fossero trovati più in basso, li avrebbe sicuramente travolti.
Auronzo di Cadore (BL), 19-01-06
Una valanga è caduta sulle 3 Cime di Lavaredo nei pressi del rifugio Auronzo. Si pensa siano state coinvolte 3 persone. Allertate tutte le squadre del Soccorso alpino del Cadore. Sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con medico rianimatore, tecnico del Soccorso alpino e unità cinofila da valanga.
Falcade (BL), 18-01-06
Oltre 50 tecnici del Soccorso alpino del comprensorio agordino hanno partecipato all'esercitazione in valanga, svoltasi domenica scorsa a passo Valles. A partire dalle 8.30 sono stati messi in pratica tutti i passaggi che realmente coinvolgono le squadre di soccorritori al momento dell'allarme per la caduta di una slavina e per la scomparsa di persone travolte. Per dar modo di far provare a tutti i presenti le diverse manovre di ricerca, sono state ipotizzate tre valanghe con 4 sciatori rimasti coinvolti e un superstite, testimone degli eventi. Ogni situazione ha avuto il proprio direttore di valanga, ovvero il coordinatore delle operazioni da cui dipendono tutti i movimenti dei soccorritori presenti, individuato nei capistazione della Val Biois - competente per territorio - e di Agordo e in un tecnico della Stazione Val di Zoldo. A partire dalla richiesta di aiuto al 118, sul posto sono arrivati i primi tecnici reperibili, con l'unità cinofila di turno a Pieve di Cadore ed il medico. In emergenza, è l'equipaggio dell'elicottero - medico, tecnico di elisoccorso e unità cinofila - il primo a raggiungere la valanga. L'utilizzo del mezzo aereo è di fondamentale importanza perchè, statistiche alla mano, il grafico della sopravvivenza dei sepolti in valanga mostra la percentuale maggiore, il 90%, nei primi 18 minuti. Successivamente le probabilità diminuiscono: dai 18 ai 35 minuti si ha il 34 % di sopravvivenza, dai 35 ai 90 il 28 %. Sopra i 90 minuti, il 7 %. Ovviamente nei primi 18 minuti è importantissimo l'autosoccorso e la capacità dei compagni rimasti fuori valanga di individuare e aiutare chi è rimasto sepolto. Per ogni persona travolta dalla neve dovrebbe intervenire un elicottero con un medico rianimatore, proveniente anche dalle basi limitrofe a Pieve di Cadore, Treviso, Bolzano, Trento. Nella simulazione si è dimostrato fondamentale l'intervento delle unità cinofile da valanga, che ormai da anni si addestrano confrontandosi anche con le realtà confinanti. Tra le ultime esercitazioni interzona, una con l'Alpenverein Sudtirol e una in Austria, per la ricerca di superficie. A marzo sarà la Slovenia ad ospitare un'esercitazione internazionale per la ricerca in valanga. Domenica sono stati utilizzati i dispositivi Arva - che ogni praticante di fuori pista dovrebbe sempre portare con sé - e Recco. Le squadre, dopo l'individuazione di persone e oggetti, si sono suddivise seguendo le procedure d'obbligo, dalla spalatura, al recupero dell'infortunato, al trasporto, all'ulteriore sondaggio, alla bonifica finale della valanga. Alla giornata hanno partecipato i tecnici delle Stazioni di Val Biois, Agordo, Val Pettorina, Livinallongo, Alleghe e Val Di Zoldo, più i rappresentanti della Guardia di Finanza e i medici del Sococrso alpino. Nelle prossime settimane si svolgeranno altre due esercitazioni interstazione. La prima coinvolgerà i tecnici di Cortina e Cadore, la seconda le Stazioni di Sappada e Comelico.
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