2008

Auronzo di Cadore (BL), 05-11-08
L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è intervenuta oggi, poco dopo mezzogiorno, in soccorso di un uomo colto da malore. D.C., 37 anni, di Auronzo, si trovava con altre persone in una baita in località Namos, quando, prima di pranzare, si è sentito poco bene. Sbarcato il personale sanitario, l'uomo è stato visitato sul posto, per poi essere imbarcato e trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore per gli accertamenti del caso.
Cesiomaggiore (BL), 18-10-08
Una coppia di escursionisti bellunesi, S.D.D., 28 anni di Cortina lui, B.T., 35 anni di Belluno lei, sono partiti ieri pomeriggio dalla val Canzoi per raggiungere malga Erera sui Piani Eterni, dove in questo periodo è massima la presenza dei cervi. Uscendo dalla val Porzil però la nebbia densa ha fatto perdere loro la traccia. Quando si sono resi conto del percorso errato, non sono più stati in grado di tornare sui prori passi. Non appena hanno trovato segnale telefonico - lì non c'è copertura quasi ovunque - è scattato l'allarme attorno alle 20.30. Una squadra di 5 tecnici del Soccorso alpino di Feltre, tenendosi in contatto telefonico, ha detto alla coppia di non spostarsi dal luogo in cui si trovava e ha cominciato a percorrere il sentiero, mentre un altro soccorritore si teneva in contatto radio con la squadra. Raggiunto il pianoro, i tecnici hanno individuato gli escursionisti, che erano comunque attrezzati, prima con i richiami, poi distinguendo la luce delle pile nel buio. Assieme a loro sono quindi rientrati a valle. L'intervento si è concluso verso le 23.30.
Borso del Grappa (TV), 27-12-08
Una coppia di escursionisti usciti con le ciaspole per una passeggiata tra Val della Giara e Monte Asolone si è smarrita nel bosco, senza essere più in grado di ritrovare il sentiero. Colti dalla paura per il buio e la stanchezza, l'uomo, F.P., 36 anni, e la donna, M.C.A., 40 anni, entrambi di Loria (TV), hanno chiesto aiuto al 118, che ha allertato le squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. In contatto telefonico con i due, 9 tecnici, tra i quali due medici e due infermieri, hanno raggiunto la zona dividendosi. Grazie ad alcuni giovani che hanno messo a disposizione le proprie motoslitte in località Lepre, la ricerca è stata più veloce. A distanza di tre ore dall'allarme, la coppia è stata individuata e raggiunta anche da uno dei medici. Illesi, i due sono stati accompagnati a valle.
Mel (BL), 26-12-08
Questa mattina attorno alle 7 il Soccorso alpino è stato allertato per la scomparsa di un anziano dalla casa di riposo di Mel. I responsabili della struttura, accortisi della sua assenza, lo hanno cercato all'interno dell'edificio, per poi avvertire il 118. Sul posto i tecnici delle Stazioni di Belluno e Feltre hanno iniziato a cercare l'uomo, E.D.S., 77 anni, di Mel, seguendo le impronte lasciate sulla neve fresca, fin dove erano visibili. Fortunatamente, alcune persone che abitano poco distante lo hanno visto a terra tra due macchine. L'anziano era intirrizzito e con qualche escoriazione dovuta a una caduta. Portato in casa è poi stato affidato a un'ambulanza che lo ha trasportato all'ospedale per i controlli del caso e l'allarme è rientrato. Erano presenti anche vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato e volontari di protezione civile.
Falcade (BL), 25-12-08
Hanno abbandonato le piste tra Falcade e Passo Valles e hanno perso l'orientamento, finendo in un ripido canale senza più essere in grado di spostarsi. Attorno alle 14, due sciatori di Lodi, P.P., 31 anni, e R.P., 25 anni, hanno chiamato la questura che ha allertato il 118. Messi in contatto telefonico con il Soccorso alpino della Val Biois, individuato il luogo dove si trovavano, sul posto è stato inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver imbarcato un soccorritore di Falcade per un aiuto nelle manovre di recupero. Raggiunti, i due ragazzi sono stati imbarcati utilizzando un verricello di 10 metri e trasportati a valle.
Asiago (VI), 24-12-08
Una sciatrice di Asiago, E.T., 33 anni, è caduta mentre stava scendendo dal monte Zebio e si è procurata un trauma alla gamba. Allertata al telefono, una squadra del Soccorso alpino di Asiago ha raggiunto l'infortunata con una motoslitta. Dopo averle prestato le prime cure, la ha caricata su una barella e trasportata a valle per affidarla a un'ambulanza che la ha accompagnata all'ospedale di Asiago con una probabile frattura alla tibia.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 20-12-08
Una valanga di grosse dimensioni si è staccata nel primo pomeriggio dal ripido costone che sovrasta la strada regionale tra Arabba e Varda, di collegamento con Corvara. L'allarme è scattato attorno alle 14 per il timore che avesse potuto coinvolgere un pulmino di passaggio o persone a piedi. Sul posto è subito atterrato l'elicottero dell'Aiut alpin Dolomites di Bolzano con un'unità cinofila da valanga, presto raggiunto dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore con una seconda unità cinofila. Una decina di tecnici della Stazione del Soccorso alpino di Livinallongo hanno bonificato l'intera superficie, una cinquantina di metri di fronte per 4 di spessore, escludendo la presenza di macchine e persone. In quel punto da due giorni si stava tentando di far cadere in modo controllato la massa di neve presente, un metro abbondante e compresso. Veneto strade sta provvedendo allo sgombero, ma dal versante potrebbero scendere altre colate.
Belluno, 20-12-08
In seguito alle abbondanti nevicate, con l'elevato rischio di valanghe, le unità cinofile da valanga del Soccorso alpino bellunese (14 in totale) stanno partecipando a due giorni di addestramento, ospitati dalla Guardia di finanza di Passo Rolle. Oggi e domani, i binomi conduttore e cane dovranno superare impegnative verifiche. In una vasta zona predisposta per l'esercitazione verranno nascosti, anche a profondità elevate, figuranti, manichini e oggetti, per simulare ciò che realmente succede subito dopo la caduta di una slavina con il coinvolgimento di persone. Dall'inizio del mese, inoltre, ogni giorno un'unità cinofila da valanga è di turno nella centrale operativa del Suem di Pieve di Cadore, pronta a intervenire con il tecnico del Soccorso alpino e il medico rianimatore, in caso di emergenza.
Crespadoro (VI), 20-12-08
Stava tagliando alcune piante nei boschi non distanti dalla sua abitazione, quando un tronco lo ha investito, causandogli la frattura di una gamba. L'incidente a S.A.P., 59 anni, di Crespadoro, è accaduto attorno alle 11. Sul posto il 118 di Vicenza ha inviato una squadra del Soccorso alpino della Stazione Recoaro-Valdagno e l'elicottero del Suem di Treviso. L'infortunato è stato medicato dal personale sanitario e, una volta imbarellato, è stato imbarcato utilizzando un verricello di 20 metri, per essere trasportato all'ospedale di Vicenza.
Belluno, 17-12-12
Si è staccata probabilmente ieri sera - verso le 19 qualcuno ha sentito un forte rumore - ma già nel pomeriggio attorno alle 15 la valanga aveva cominciato a muoverso vicino alla Bocca del Rospo, quota 1.900 metri, sul monte Serva. Quando è scattato l'allarme in mattinata i soccorritori si sono trovati di fronte una massa imponente di neve. Partita con un fronte di 500 metri sul versante sinistro rispetto alla casera sul monte, si è incanalata fino a fermarsi poco sopra il rifugio Col di Roanza, restringendosi a un fronte di una ventina di metri, ma un'altezza in media di 5-6 metri. Depositata la neve sui lati, blocchi pesanti in grado di spazzare via una casa, al suo interno ha lasciato un enorme scivolo, su cui si è riversata una seconda colata. Le squadre del Soccorso alpino di Belluno, Alpago e Longarone, hanno bonificato con arva, sonde e due unità cinofile, i circa 80 metri di strada asfaltata investita dalla valanga, escludendo la presenza di persone coinvolte. Il forte rischio di ulteriore distacchi ha poi impedito di proseguire oltre. La strada sarà chiusa al traffico da un'ordinanza del sindaco e si invita fortemente a non avvicinarsi per il pericolo di altre valanghe. Erano presenti anche Vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, carabinieri e Polizia provinciale.
Roana (VI), 12-12-08
E' sceso una quindicina di metri e si è fermato sopra un salto di roccia, rivolto alla Val d'Assa, non distante dal ponte che collega la frazione di Canove a Roana, con l'intenzione di gettarsi. Dei passanti hanno seguito i movimenti di M.B., 33 anni, americano, e hanno lanciato l'allarme attorno alle 11. Sul posto, carabinieri e agenti del Corpo forestale dello Stato hanno tentato di dissuadere l'uomo, che a un certo punto si è lanciato nel vuoto, precipitando per una trentina di metri, fino a fermarsi a ridosso della vegetazione. Ferito, una frattura esposta a tibia e perone e traumi al volto, è stato chiesto l'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Asiago per il suo recupero, reso difficoltoso dalla neve e dalla pendenza. Cinque tecnici hanno allestito gli ancoraggi per calarsi. Una volta raggiunto l'infortunato, già imbarellato dal personale sanitario sopraggiunto, è stato sollevato utilizzando il metodo del contrappeso, con l'aiuto delle persone presenti, compresi i Vigili del fuoco. Una volta in strada è stato affidato all'ambulanza che lo ha trasportato all'ospedale di Asiago.
Belluno-12-12-08
L'innalzamento delle temperature sta facilitando il distacco di slavine in tutta la provincia. A Livinallongo del Col di Lana, il Soccorso alpino sta predisponendo con l'amministrazione comunale un piano di intervento per raggiungere le case isolate dalla neve e portare medicinali e generi alimentari. Considerato che il 90% delle frazioni non è raggiungibile, e che il rischio di distacchi è elevato, se domani e domenica il tempo darà tregua si sta valutando la possibilità di far intervenire un elicottero. I soccorritori indicheranno i luoghi all'equipaggio e saranno calati con il pacco di viveri da cosegnare alle famiglie, in quanto non sarà possibile atterrare. A Livinallongo è presente anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino.
Anche la Stazione del Soccorso alpino di Longarone è stata allertata per la bonifica di una valanga caduta in un canale a monte della strada di Olantreghe. I tecnici stanno controllando la condotta dei sensori che alimentano i semafori, posta poprio sotto la colata di neve. Dato l'imponente carico del manto nevoso sovrastante il canale, non sono esclusi ulteriori distacchi.
In allegato alcune immagini della valanga di questa mattina in località Livinè
Livinallongo del Col di Lana (BL), 12-12-08
L'unità cinofila da valanga del Soccorso alpino della Stazione di Livinallongo, allertata alle 6.30, ha provveduto a bonificare la valanga di grosse dimensioni staccatasi con probabilità ieri sera da un versante in località Livinè, nello stesso punto dove era avvenuto un distacco una decina di giorni fa. La strada era stata già chiusa al traffico precedentemente. L'intervento di prassi ha scartato, in ogni caso, la possibilità che qualcuno sia rimasto coinvolto.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 11-12-08
Allertata all'1.30 dalla questura per una macchina bloccata nella neve a circa 3 chilometri da passo Falzarego, una squadra del Soccorso alpino della Stazione di Livinallongo è uscita nella notte per andare in aiuto degli occupanti sloveni che avevano lanciato l'allarme. Per l'impossibilità di muoversi in rapidità e sicurezza, con 2 metri di neve di spessore ai lati della strada, quella appena caduta e il rischio costante di scariche dai versanti, il fuoristrada dei soccorritori era preceduto da uno spazzaneve messo a disposizione da Veneto strade. Una volta arrivati sul luogo indicato però, l'auto in difficoltà non c'era più. Il guidatore era riuscito a spostarsi e andarsene, senza avvertire nessuno. Dopo essere rientrati, non senza difficoltà, i soccorritori hanno fatto contattare telefonicamente le persone per assicurarsi che non ci fossero ulteriori problemi.
Vodo di Cadore (BL), 11-12-08
Quattro escursionisti padovani, in condizioni proibitive, ieri si sono avventurati sotto il Pelmo, rimanendo bloccati dalla neve e dal buio. Partiti ieri mattina da Zoppè di Cadore, dopo aver raggiunto il rifugio Venezia, M.G., 26 anni, A.C., 26 anni, F.S., 26 anni, e G.G., 29 anni, hanno deciso di rientrare da un percorso alternativo, mentre iniziava a nevicare. La traccia del sentiero è stata presto coperta e i 4, quando si sono accorti di aver smarrito la via corretta, hanno tentato di tornare indietro. In qualche modo sono riusciti a raggiungere il rifugio Talamini, in fase di ristrutturazione e quindi senza possibilità di bivaccare. Bagnati fradici, sprovvisti dell'attrezzatura per passare la notte all'addiaccio, comprese le torce, attorno alle 21  hanno chiesto aiuto al 118. Una squadra di 5 tecnici della Stazione del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, con 3 finanzieri, è partita in direzione dell'edificio. Raggiunti i ragazzi, a mezzanotte, con un metro di neve che rendeva faticoso procedere anche con gli sci e le pelli di foca, li hanno riaccompagnati a valle, dove sono arrivati passate le 2. Dal momento che la macchina dei 4 era a Zoppè, i soccorritori hanno messo a loro disposizione la sede per passare la notte.
Il Soccorso alpino bellunese, proprio a seguito dell'aumento esponenziale di questo genere di episodi,  richiede ora che la Legge regionale, che dovrebbe normare gli interventi di carattere non sanitario svolti dal Cnsas e dal Suem, con o senza l'ausilio dell'elicottero, venga applicata. I costi sociali del servizio ed altri fattori rilevanti impongono questo percorso. Il Veneto ha, infatti, un testo di legge innovativo che farà tra l'altro giurisprudenza, è quindi sufficiente renderlo attuale. Il Soccorso alpino bellunese mette inoltre in guardia circa la difficoltà di muoversi nell'ambiente montano con l'attuale manto nevoso. Al di là del pericolo di valanghe (di grado 5, il massimo, in molte zone), presente soprattutto nei prossimi giorni in modo marcato, anche semplicemente muoversi per affontare brevi escursioni è del tutto sconsigliato. I tempi di percorrenza vengono enormemente dilatati soprattutto per chi cammina con le ciaspole o a piedi. L'episodio di ieri è in questo senso significativo.
Falcade (BL), 09-12-08
Hanno deciso di scendere in fuoripista con sci e snowboard sul percorso non ancora battuto che da passo Valles porta a Falcade e, a causa della neve abbondante, con il buio ormai calato, sono rimasti bloccati senza potersi più muovere. Così, dopo le 17, otto ragazzi veneziani hanno chiesto l'intervento del 118. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois, con gli agenti della polizia di Stato del servizio piste, capito dove si trovavano, li ha raggiunti con un gatto delle nevi messo a disposizione dal Comprensorio sciistico. I giovani sono  stati quindi accompagnati a valle, in località Caverson.
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