2010

Belluno, 24-12-10
Date le precipitazioni nevose di questa notte e le particolari condizioni meteo, che inducono a segnalare da oggi il pericolo marcato di valanghe (grado 3 per il bolletiino del Centro valanghe di Arabba), il Soccorso alpino invita alla massima prudenza quanti intendano recarsi in montagna. In particolare le situazioni critiche per distacchi di valanghe sono rappresentante dai ripidi pendii a suolo erboso per rilasci spontanei di fondo e, oltre il limite del bosco, i ripidi versanti aperti e i canaloni abituali per la possibilità di valanghe spontanee di neve fresca. Il pericolo di valanghe potrà interessare anche vie di comunicazione in quota e comprensori sciistici particolarmente esposti. Si dovrà prestare ancora attenzione alle zone di scarpate sovrastanti piste da sci e strade. Per le escursioni sulla neve e discese fuori pista sarà richiesta una buona capacità di valutazione locale delle condizioni di stabilità del manto nevoso. Si consiglia a chiunque voglia comunque muoversi per un'escursione, a piedi o con le ciaspe, o per praticare scialpinismo, di informarsi dettagliatamente sulle condizioni di sicurezza. Si ricorda, inoltre, a chi è appassionato di fuori pista di dotarsi dei dispositivi di autosicurezza: Arva - acceso e in trasmissione - pala e sonda. In caso di necessità, contattare sempre il 118, numero unico di emergenza.
Belluno, 28-12-10
Un morto e un ferito grave sono conseguenza di due incidenti avvenuti oggi sulle nevi bellunesi. Nel primo, perso il controllo degli sci, un uomo è finito contro gli alberi a bordo  pista sul monte Agudo, Auronzo di Cadore, attorno alle 13. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato non distante dall'infortunato e il personale sanitario ha prestato le prime cure allo sciatore (di cui non sono note le generalità), apparso subito in gravissime condizioni. Imbarcato con l'aiuto del tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, è stato trasportato all'ospedale di Belluno, dove i medici hanno tentato inutilmente di salvargli la vita. Nel pomeriggio l'eliambulanza è poi intervenuta per un altro scontro sulla neve. Anche in questo caso le condizioni del ferito, un ragazzo che si trovava con una comitiva sopra Lentiai, sono molto gravi. Il giovane, che stava scendendo lungo un prato con una slitta o con un mezzo analogo, è finito contro un ostacolo riportando pesanti traumi. Dopo le prime cure sul posto, è stato portato all'ospedale di Belluno dell'elicottero del Suem.
Borso del Grappa (TV), 24-12-10
Questa mattina, dopo aver lasciato un biglietto ai famigliari, un uomo di Fonte (TV) si è allontanato dalla sua abitazione diretto sul Grappa. Preoccupati, i parenti hanno allertato i carabinieri. Verso sera l'uomo ha chiamato indicando il percorso che aveva fatto. Un'automedica di Crespano e il fuoristrada del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa si sono quindi diretti verso il massiccio, tenendosi in contatto con lui. I soccorritori lo hanno individuato attorno alle 19 nei pressi di baita Camol, località Campocroce, e lo hanno riaccompagnato a valle.
Sovramonte (BL), 12-12-10
Un escursionista di Trebaseleghe (PD), L.C., 56 anni, è scivolato durante una passeggiata, mentre camminava sopra una valanga ghiacciata e si è ferito a una gamba. É stato lui stesso, in stato confusionale, a lanciare l'allarme al 118, dicendo di trovarsi sopra Croce d'Aune. Poi la linea è caduta. È stato quindi richiesto al gestore della telefonia mobile, tramite i carabinieri, di risalire alla cella telefonica di partenza del cellulare, che però ha evidenziato una zona totalmente diversa sul monte Grappa. Non appena è stata allertata la stazione del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, una persona ha chiamato il 118 per avvertire di essersi imbattuto in un uomo infortunato non distante dal rifugio Dal Piaz, rivelatosi l'escursionista padovano, e quindi i soccorsi sono stati dirottati sul Feltrino. Sul posto si è diretto l'elicottero di Pieve di Cadore. Dopo averlo individuato, l'eliambulanza ha trasportato in quota tre tecnici del Soccorso alpino di Feltre per aiutare nelle operazioni di recupero. Imbarcato in hovering, è stato accompagnato all'ospedale di Feltre con un sospetto trauma alla gamba. L'escursionista era partito in mattinata con un amico che era rientrato prima di lui ed era all'oscuro del suo incidente.
Zoldo Alto (BL), 11-12-10
Un quattordicenne di Ferrara, P.F.B., è caduto dalla seggiovia della pista La Grava, dopo essere scivolato per aver probabilmente aperto in anticipo la sbarra di sicurezza del seggiolino, poco prima dell'arrivo, ed è finito circa 6 metri più sotto nella neve. Attorno alle 11.20 è scattato l'allarme e sul posto si sono diretti i tecnici del Soccorso alpino del servizio piste con il medico, mentre sopraggiungeva l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Raggiunto e medicato, il ragazzo è stato quindi imbarellato e trasportato all'ospedale di Belluno con sospetti traumi lombosacrale e ad un polso.
Falcade (BL), 07-12-10
Due escursionisti di Mogliano Veneto (TV), padre e figlio, si sono persi oggi nel tardo pomeriggio, mentre con le ciaspole rientravano da malga Ai Lach. Contattato il 118, in loro aiuto è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. I soccorritori, seguendo le indicazioni dei due, li hanno individuati dopo una ventina di minuti in località Barezze e li hanno riaccompagnati alla macchina.
Belluno, 29-11-10
In vista dell'apertura della stagione invernale, lo scorso fine settimana il Soccorso alpino della Stazione di Belluno ha testato le manovre di evacuazione degli impianti di risalita del Nevegal, con l'ausilio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e con la disponibilità del servizio piste delle Giubbe Rosse che presta la propria attività sul Colle. I soccorritori hanno verificato le operazioni di emergenza in caso di blocco della seggiovia, ipotizzando la presenza di diverse persone sospese lungo il primo tratto. Dopo una prima parte di ripasso dei diversi passaggi  fino a raggiungere i singoli seggiolini, nonchè una consueta lezione teorica sull'utilizzo del mezzo areeo, l'eliambulanza ha imbarcato alcuni tecnici dal piazzale per trasportarli lungo la pista al di sopra dei sopra i cavi, verricellandoli poi all'altezza dei seggiolini, mentre altri soccorritori si sono predisposti a calare gli occupanti, dopo averli assicurati. Tutte le squadre hanno avuto modo di applicare le procedure di sgombero dall'alto, con le calate a terra dei figuranti. In caso di reale necessità le operazioni devono avvenire rapidamente anche per le condizioni di freddo cui sono maggiormente sottoposti i passeggeri fermi a quell'altezza.
Vittorio Veneto (TV), 27-11-10
È stato trovato senza vita il cacciatore la cui scomparsa era stata segnalata dai famigliari nel tardo pomeriggio. R.C., 66 anni, di Vittorio Veneto, era partito per una battuta di caccia con il proprio cane nei boschi sopra le sorgenti del Meschio, luogo abitualemente frequentato dall'uomo, dove i soccorritori hanno rinvenuto parcheggiata la sua auto. A partire da quel luogo, attorno alle 18, il Soccorso alpino di Prealpi Trevigiane, Alpago e Longarone, con i vigili del fioco, ha iniziato a perlustrare la zona, fino a rinvenire il corpo senza vita del cacciatore, ferito da arma da fuoco, in località Forcal. Constatato il decesso, si attende l'autorizzazione della magistratura per la rimozione della salma. Sulla dinamica dell'incidente che ha portato alla morte dell'uomo farà luce l'autorità competente.
Zoldo Alto (BL), 23-11-10
Lo scorso fine settimana una trentina di tecnici del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi ha collaudato il piano di evacuazione degli impianti di risalita della Società seggiovie Valzoldana, obbligatorio per legge in previsione della prossima apertura. Le squadre, appartenenti a diverse Stazioni, erano accompagnate da un istruttore regionale e da un ingegnere della società. Le procedure, regolate dalla normativa vigente, sono state applicate per far scendere i passeggeri 'bloccati' sugli impianti secondo le diverse modalità. Con il Soccorso alpino è già stata inoltre predisposta la convenzione che prevede la presenza dei soccorritori per il servizio piste e per ogni emergenza, non appena partirà la stagione invernale.
Comelico Superiore (BL), 20-11-10
Incidente ci caccia in Comelico questo pomeriggio. L'allarme è scattato attorno alle 16 per un cacciatore ferito da arma da fuoco mentre si trovava su Pian de la Mola. Dalle prime notizie l'uomo (di cui non sono note le generalità) pare si trovavasse con altre due persone quando è rimasto ferito. Sul posto è stata inviata l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore e una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico, in caso l'elicottero non fosse riuscito a portare a termine l'intervento per le condizioni del tempo. Il cacciatore, cosciente, è stato imbarellato e recuperato dal tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio utilizzando un verricello, per essere trasportato all'ospedale di Pieve. La dinamica dell'incidente è al vaglio dei carabinieri.
Auronzo di Cadore (BL), 09-11-10
Un uomo di Auronzo di Cadore ha perso la vita dopo essere rimasto schiacciato dal mezzo su cui stava lavorando, tra il bosco e la pista di sci del monte Agudo. L.L.M., 42 anni, stava recuperando dei tronchi con un mezzo cingolato, quando, forse a causa del terreno scivoloso, la macchina si è capovolta travolgendolo. L'allarme è stato lanciato poco dopo le 15 dal compagno che stava trasportando la legna con un camion. Sul posto il 118 ha inviato un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Auronzo. Arrivato sul luogo dell'incidente il medico ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo. I soccorritori hanno quindi aiutato il personale sanitario a recuperare la salma.
Farra d'Alpago (BL), 05-11-10
Il segnale radar di un MB339, con a bordo pilota e copilota, scompare mentre l'aereo militare, decollato da Novara e diretto a Rivolto, sorvola l'altipiano del Cansiglio. Subito dopo alcune persone lanciano l'allarme per aver udito tra la nebbia alcune esplosioni provenienti dal monte Pizzoc.  Questo è l'ipotetico scenario in cui hanno operato a partire dalla mattina di ieri tre elicotteri dell'aeronautica militare e dell'esercito e 65 tecnici del Soccorso alpino II Delegazione Dolomiti bellunesi e I Delegazione Friuli Venezia Giulia. La giornata, organizzata dal Coa, Comado operazioni aeree, ha visto impegnate la componente militare e quella civile nella ricerca di un velivolo precipitato in montagna, durante l'esercitazione Sar (search and rescue) che aveva l'obiettivo di affinare le metodologie di intervento delle due compagini, spesso chiamate a collaborare nella gestione delle emergenze in ambiente ostile: l'aeronautica militare per il coordinamento delle azioni nello spazio aereo, il Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e spelelogico, per l'intervento a terra.
L'addestramento è iniziato simulando la caduta di un aereo, con due feriti gravi, finito in un luogo sconosciuto ai soccorritori. I tre elicotteri, un Ab 212 dell'aeronautica, 15° stormo, 81° gruppo di Cervia, e due AB 205 dell'esercito, 5° rigel di Casarsa della Delizia, hanno trasportato in quota le diverse squadre, cui erano state affidate dal Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino una zona ciascuna da perlustrare. Sbarcati con diverse modalità (pattini a terra, hovering, verricello), i tecnici hanno effettuato la ricerca a pettine, fino a rinvenire i 'rottami' e i due infortunati. Recuperati, pilota e copilota sono poi stati affidati alle cure delle infermiere volontarie del Corpo della Croce rossa italiana. Erano presenti per il Soccorso alpino le Stazioni del Soccorso alpino di Belluno, Longarone, Valle di Zoldo, Alpago, Pieve di Cadore, Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Auronzo di Cadore, Pordenone, Forni Avoltri, Maniago, Cave del Predil, Trieste, con quattro unità cinofile da ricerca di superficie.
Le comunicazioni sono state gestite dall'Unità radiomobile del Coa di Poggio Renatico, mentre supporto tecnico è stato dato dal 2° stormo di Rivolto e dal 1° reparto comunicazioni squadriglia Tlc di Padova.

Belluno, 03-11-10

Procedure condivise, analoga gestione nelle operazioni di emergenza,
impiego di tecnici del Soccorso alpino, sono alcuni dei temi di cui si è
discusso nei giorni scorsi a Cortina, dove si è tenuto il primo incontro
del gruppo di lavoro interprovinciale di elisoccorso che, due volte
all'anno, riunirà il personale operativo delle province di Belluno,
Trento e Bolzano, con l'obiettivo di migliorare tempestività e qualità
del servizio. L'appuntamento è stato inoltre un primo passo per
sottolineare ancor più, a livello locale e nazionale, l'importante ruolo
acquisito negli anni dall'elisoccorso, divenuto un presidio
indispensabile nell'intero arco alpino, e soprattutto nelle Dolomiti, per
vigilare su salute e sicurezza dei cittadini residenti e degli ospiti del
territorio montano.
 Si è tenuta a Cortina d'Ampezzo, nela sala cultura 'Don Pietro
Alvera'' gentilemte fornita dall'amministrazione comunale, la prima
riunione del gruppo di lavoro interprovinciale di elisoccorso, su
iniziativa del Suem 118 di Belluno e della II Delegazione del Cnsas,
Copro nazionale soccorso alpino e speleologico, Dolomiti Bellunesi.
"L'iniziativa mira a riunire i responsabili tecnici ed operativi dei
servizi di elisoccorso della provincia di Belluno, Bolzano e Trento -
spiega il primario del Suem di Pieve di Cadore Giovanni Cipolotti - per
uniformare e standardizzare le procedure di intervento delle missioni di
elisoccorso nelle aree confinanti o effettuate a supporto di provincie
limitrofe".
Alla prima riunione erano presenti rappresentati del servizio di
elisoccorso della provincia di Bolzano e dell'Aiut Alpin Dolomites, della
provincia di Trento, del Cnsas di Belluno, Trento e Bolzano, con il
coordinamento del Suem di Belluno.
Sono state delineate ed affrontate alcune criticità, come ad esempio:
modalità di collegamenti radio fra elicottero e centrali operative,
standardizzazione delle coordinate geografiche necessarie per
l'identificazione dell'area di intervento, orari di operatività e
allertamento delle basi limitrofe per interventi da effettuarsi all'alba
o al tramonto, a supporto delle zone non coperte dall'elisoccorso in tale
fascia oraria. E ancora, impiego dei tecnici di elisoccorso e volontari
del Cnsas per interventi in aree di confine e analisi comparativa dei
protocolli di gestione dei soccorsi in caso di valanga.
"La discussione e il confronto hanno permesso di raccogliere i
contributi dei vari servizi, che porteranno alla stesura di procedure
condivise necessarie per migliorare tempestività e qualità del servizio
reso ai residenti e frequentatori della montagna - conclude Cipolotti -
sono stati delineati inoltre altri temi di discussione e confronto, quali
la scelta di criteri di utilizzo del servizio, che devono esssere il piu'
possibile condivisi, la ricerca di uniformità nella raccolta dei dati
statistici e la verifica dei criteri di compensazione economica e
addebito per i soccorsi non sanitari. Tali argomenti saranno affronati
nella prossima riunione del gruppo di lavoro, programmata a Trento per il
maggio 2011".  


Comelico Superiore (BL), 20-10-10
E' stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore il corpo senza vita del cacciatore ucciso oggi da un colpo di fucile, mentre con il figlio e un amico si trovava tra la vegetazione di mughi, non distante dall'ex rifugio Sala, a circa 2000 metri di quota, nel gruppo del Popera. L'allarme al 118 è arrivato una manciata di minuti dopo le 13. Il medico, sbarcato poco dopo in hovering sul luogo dell'incidente assieme a infermiere e tecnico del Soccorso alpino di turno con l'equipaggio, non ha potuto che constatare la morte dell'uomo, di cui non sono ancora note le generalità. Una volta ottenuto il nulla osta della magistratura per la rimozione del corpo, sul posto erano presenti anche due finanzieri, la salma è stata ricomposta e trasportata fino al rifugio Lunelli, in località Selvapiana a Casamazzagno, per essere affidata ai carabinieri.
Borso del Grappa (TV), 19-10-10
Partito dal decollo 'Da Bepi' sul Grappa, un pilota tedesco, S.K., 34 anni, è finito tra gli alberi rimanendo sospeso una decina di metri da terra. L'uomo, volando basso, ha toccato con i piedi la cima di un albero all'altezza del dodicesimo tornante e, perso il controllo della vela, è finito tra la vegetazione. L'allarme è scattato attorno alle 18 e sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa con un infermiere, assieme ad un treeclimber del personale che provvede al recupero dei deltaplani. Arrivati sul luogo dell'incidente, i soccorritori si sono sincerati delle condizioni del pilota, che non si era fatto niente, e l'allarme è rientrato.
Sovramonte (BL), 15-10-10
Un cercatore di funghi di Roncade (TV), ha perso la vita dopo essere precipitato nei boschi in località Fontane. L'amico che lo seguiva lo ha visto perdere l'equilibrio e cadere lungo il ripidissimo versante, tra la vegetazione. Sceso a piedi fino al bar di Ponte della Serra, ha lanciato l'allarme. Il 118, passate da poco le 15, ha inviato un'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino di Feltre. L'uomo, G.M., 70 anni, è stato individuato una settantina di metri più in basso, non distante dal greto del torrente Cismon. Il personale sanitario gli ha prestato le prime cure e i soccorritori lo hanno imbarellato per trasportarlo in uno spiazzo, dove è poi stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un verricello di 5 metri. Trasportato cosciente, con sospetti politraumi, all'ospedale di Feltre, le sue condizioni si sono aggravate ed è morto poco dopo.
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