2012

Cesiomaggiore (BL), 28-05-13
Si perde nei boschi e il fiuto di Rufus, bloodhound di un'unità cinofila del Soccorso alpino, permette di ritrovarlo sano e salvo. Protagonista della vicenda un escursionista di Mestre (VE), F.P., 46 anni, partito questa mattina con una comitiva per una passeggiata attorno al lago della Stua, in Val Canzoi. Divisi in due gruppetti a pochi minuti di distanza, quando attorno alle 13.30 la compagnia si è riunita, gli accompagnatori, che pensavano, ognuno, l'uomo si trovasse nell'altro gruppo, si sono accorti della sua assenza. Sono immediatamente tornati sui loro passi a cercarlo, per poi raggiungere il custode della diga e lanciare l'allarme dal telefono fisso, poichè nella vallata non c'è copertura. Una quindicina di soccorritori della Stazione di Feltre ha subito iniziato a perlustrare l'itinerario ad anello, controllando anche i sentieri che lo incrociano per verificare tutti i percorsi dell'area. All'arrivo dell'unità cinofila da traccia (il bloodhound è considerato un'eccellenza nella disciplina del mantrailing), non avendo indumenti da fargli annusare, il conduttore si è fatto indicare il posto del pulmino dove l'uomo sedeva per consentire al cane di risalirne all'odore. Cane e conduttore si sono diretti con una squadra in un punto dove sicuramente lo scomparso era stato visto. A un certo punto Rufus ha iniziato a tirare verso il bosco e ha portato i soccorritori a ritrovare l'escursionista tra gli alberi, poco prima delle 19. L'uomo, che si era smarrito seguendo una pista battuta in uscita dal sentiero, stava bene ed è stato riaccompagnato al parcheggio. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e i vigili del fuoco.
Arsiero (VI), 28-05-13
Ogni aspetto operativo della ricerca degli scomparsi in ambiente ostile è stato vagliato e messo in pratica nell'esercitazione di due giorni, che lo scorso fine settimana ha impegnato Soccorso alpino e Protezione civile nella zona di Tonezza del Cimone. In cento, tra soccorritori, volontari e agenti del Corpo forestale dello Stato, hanno preso parte alle varie fasi dell'intervento, dall'allertamento, alla ricerca vera e propria, fino al recupero, senza dimenticare il trasporto del personale, l'allestimento delle tende, il coordinamento. Fissato, sabato, il campo base all'ex stazione ferroviaria, i soccorritori si sono trovati ad affrontare un'emergenza inventata per l'occasione, complessa, ma per nulla improbabile.
Protagonisti della disavventura in montagna una comitiva di sette ragazzi adolescenti e il loro accompagnatore - rappresentati da figuranti - che, complice il maltempo ed errate valutazioni, si separano durante un'escursione sul Monte Cimone, perdendosi e ferendosi, qualcuno, gravemente. Le squadre, allertate nella simulazione alle 19, hanno quindi messo in pratica le procedure richieste, individuando i dispersi e provvedendo a riaccompagnarli a valle e, in un caso, effettuando una calata lungo un dirupo di 70 metri per il recupero di un corpo (lo sfortunato accompagnatore deceduto). All'esercitazione hanno partecipato i soccorritori della Stazione di Arsiero, competente per territorio, e di Schio e Verona, altre Stazioni della 11a Delegazione Prealpi Venete, con 3 unità cinofile del Soccorso alpino della 11a Delegazione e della 2a Delegazione Dolomiti Bellunesi, i volontari delle associazioni di Protezione civile della Comunità Montana Alto Astico – Posina e personale del Corpo forestale dello Stato. Presenti anche i rappresentanti dell'associazione Penelope.
 
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Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 23-05-13
A partire da domani sera, venerdì 24 maggio, fino a domenica mattina, 26 maggio, una quarantina di speleologi del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico si alterneranno in un addestramento all'interno della Spluga della Preta, uno degli abissi più conosciuti al mondo, per portare a termine due interventi di recupero a diverse quote. Per la prima volta in questa grotta, una delle simulazioni, il soccorso a una persona sfinita dalla stanchezza, partirà alla profondità di -550 metri dove si trova il pozzo Chiodo. La seconda emergenza ipotizzata sarà il trasporto di un ferito in barella, da quota -400 fino all'uscita.
All'esterno dell'abisso, che si sviluppa dentro il Corno d'Aquilio sotto i monti Lessini, sarà posto il campo base da cui saranno coordinate le operazioni. Visto l'elevato afflusso di appassionati, per facilitare le comunicazioni all'interno della Spluga della Preta è già stato posizionato un cavo telefonico fisso che raggiunge i - 250 metri circa di profondità. Se le condizioni meteorologiche non dovessero garantire le condizioni di sicurezza per gli operatori, l'esercitazione sarà rinviata.
L'addestramento, cui prenderanno parte circa 40 persone della 6a Delegazione speleologica, Stazioni di Verona, Vicenza, Veneto Orientale, Trento e Bolzano, rientra in uno dei periodici momenti di formazione dei soccorritori.
 
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Arsiero (VI), 22-05-2013
Una persona scompare in montagna, il rischio che sia ferita o in pericolo, l'ansia dei familiari, la necessità di organizzare una ricerca tempestiva e mirata coordinando decine di persone, la capacità di muoversi in terreni difficili. E' per migliorare sempre più le tecniche di intervento che il prossimo fine settimana, sabato 25 e domenica 26 maggio, si svolgerà ad Arsiero una due giorni di addestramento tra il Soccorso alpino, ente deputato al coordinamento in ambiente ostile, e le associazioni di Protezione civile. Sabato pomeriggio nella zona della ex stazione ferroviaria sarà allestito il campo base con le tende per il pernottamento. A partire dalle 18 è previsto l'inizio della simulazione con il ritrovo di tutto il personale al campo base, la suddivisione delle zone di indagine e l'inizio vero e proprio della ricerca dei dispersi. Alle 23 la manovra sarà interrotta, per riprendere la mattina di domenica alle 7. La conclusione dell'esercitazione è prevista per le 12.30 e sarà seguita da un pranzo conviviale.
I soccorritori si alterneranno nelle varie fasi, dall'anamnesi, al recupero vero e proprio. Saranno presenti una quarantina di soccorritori della Stazione di Arsiero, competente per territorio, e delle altre Stazioni della 11a Delegazione Prealpi Venete,  altrettanti volontari delle associazioni di Protezione civile della Comunità Montana Alto Astico – Posina e personale del Corpo forestale dello Stato. Parteciperanno anche le unità cinofile del Soccorso alpino della 11a Delegazione e della 2a Delegazione Dolomiti Bellunesi. Gli organi di stampa sono invitati a partecipare.
 
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Castellavazzo (BL), 18-05-13
Esce di strada con il pick up e precipita per una trentina di metri sul greto del Piave. Sono gravi le condizioni di un uomo, di cui al momento non sono note le generalità, che nel pomeriggio ha perso il controllo del suo mezzo in direzione del Ponte Tubo, sotto il cimitero di Castellavazzo. L'auto è sbandata finendo sul prato e, dopo aver divelto due paramassi, è caduta nel vuoto. L'uomo nell'urto è poi stato sbalzato fuori dell'abitacolo, dieci metri oltre il pick up. Scattato l'allarme, attorno alle 15.40 il 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Longarone, inviando sul luogo dell'incidente anche l'elicottero di Treviso emergenza. I soccorritori, raggiunti da altri tecnici che stavano effettuando un'esercitazione nelle vicinanze, si sono calati fino a raggiungere il ferito, mentre vigili del fuoco e personale medico arrivavano da un sentiero laterale. All'uomo sono state prestate le prime cure urgenti, è stato quindi imbarellato e recuperato con un verricello dall'eliambulanza, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
Santorso (VI), 18-05-13
È stato ritrovato, e sta bene, un quattordicenne di Schio, uscito di casa ieri sera senza dare più notizie di sé. Questa mattina attorno alle 8 i carabinieri avevano chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Schio per allargare la ricerca alle zone collinari e montuose. I soccorritori, affiancati dal nucleo volontari dei carabinieri, hanno subito verificato la segnalazione di alcuni cacciatori che, durante l'addestramento con i cani, avevano notato un ragazzino con lo zaino seduto su una panchina alle pendici del monte Summano. Le squadre si sono quindi dirette in quella direzione e lo hanno individuato poco dopo che camminava lungo una strada sterrata. Il quattordicenne, provato dalla notte all'addiaccio, è stato affidato alla madre sopraggiunta con i carabinieri.
Valdobbiadene (TV), 13-05-2013
Passare una mattinata in montagna con il Soccorso alpino per imparare come ci si muove sui sentieri e a guardare con uno sguardo curioso e attento quanto ci circonda. E' quello che una cinquantina di bimbi delle scuole elementari di Valdobbiadene hanno fatto ieri assieme alle maestre e ai loro genitori, guidati dai soccorritori della Stazione delle Prealpi Trevigiane, presente anche personale della Pedemontana del Grappa, lungo i sentieri di Pianezze. Alla partenza sul piazzale, la comitiva di oltre 150 persone è stata suddivisa secondo le classi di appartenenza dei bambini e i cinque gruppi risultanti affidati a diversi soccorritori, che li hanno accompagnati a percorrere itinerari differenti. Le prime e le seconde hanno completato un giro di oltre tre chilometri, mentre per gli alunni di terza, quarta e quinta la camminata è stata lunga ben più di sette chilometri. Preceduta nelle settimane da una lezione teorica in aula con gli insegnamenti basilari per una corretta gita, nella mattinata sono stati messi in pratica i suggerimenti appresi: dalla preparazione dello zaino, ai movimenti migliori da eseguire in salita e in discesa, fino ai più semplici comportamenti da tenere, come non tirare sassi a valle o procedere con il passo del più lento. Punto di incontro per tutta la comitiva la croce di Barbaria, dove un antropologo ha raccontato a turno alle varie classi la storia dei luoghi visitati e la loro geologia. I soccorritori hanno poi fatto riconoscere ai bimbi i fiori, illustrato i manufatti e il loro utilizzo, insegnato con il gioco a prendere confidenza con la montagna. Rientrati al piazzale, dopo la merenda collettiva, è stata attrezzata una teleferica tra gli alberi, che i bambini hanno sceso in velocità assicurati, ed è stato mostrato loro l'assemblaggio della barella usata in tante emergenze.
 
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Sappada (BL), 05-05-13
È stato trovato questa mattina il corpo senza vita di Elisa De Carli, 39 anni, residente a Verzegnis (UD), scomparsa a febbraio da Sappada. Le ricerche della donna erano partite il 28 febbraio, in seguito alla segnalazione della presenza di una jeep abbandonata dal 16 febbraio al parcheggio della seggiovia del Monte Siera. Il Soccorso alpino di Sappada aveva perlustrato a lungo le zone circostanti, dove la neve copiosa aveva cancellato ogni eventuale traccia, senza purtroppo far luce sul destino della donna. In questi mesi le squadre sono più volte tornate a cercarla invano. Oggi è stata organizzata una nuova ricerca e, attorno alle 10, il corpo della donna è stato ritrovato in un fitto bosco tra il campeggio e Cima Sappada. Hanno preso parte alla ricerca di questa mattina una cinquantina di persone. Oltre ai carabinieri, il Soccorso alpino di Sappada, Auronzo, Centro Cadore, Val Comelico, Forni Avoltri, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato.
Quero (BL), 05-05-13
Uno scalatore di Segusino (TV), R.C., 50 anni, ha perso la vita questo pomeriggio, dopo essere precipitato per circa 25 metri nella palestra di roccia di Schievenin poco dopo le 15. L'uomo, che si trovava nella zona delle Placche Alte, dopo aver risalito da solo una via autoassicurandosi, arrivato in cima è scivolato volando nel vuoto. Nelle vicinanze si trovavano alcuni uomini del Soccorso alpino di Feltre che sono immediatamente accorsi in suo aiuto, dando l'allarme. Purtroppo è stato subito evidente che per lui non c'era più nulla da fare, come constatato dal medico di Treviso emergenza, verricellato con il tecnico del soccorso alpino di turno con l'eliambulanza sopraggiunta nel frattempo assieme ad altri soccorritori. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata imbarellata e recuperata con un verricello di 10 metri dall'elicottero per essere trasportata su uno spiazzo all'imboccatura della valle e affidata al carro funebre. Sul posto anche i carbinieri che accerteranno le cause all'origine dell'incidente.
Asiago (VI), 04-05-13
Uno scialpinista vicentino, G.B., 44 anni, si è infortunato, dopo essere scivolato sul Portule. Attorno alle 10.30, scattato l'allarme, è stato allertato il Soccorso alpino di Asiago, che è stato messo in contatto telefonico con un soccorritore della Stazione di Arsiero, per caso sul luogo dell'incidente, per capire le condizioni dell'uomo. Valutata la situazione, il 118 ha inviato l'eliambulanza di Trento che ha individuato e recuperato lo sciatore, con un taglio sul braccio e possibili contusioni, per accompagnarlo all'ospedale Santa Chiara.
Falcade (BL), 30-11-12
Attorno alle 19, il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois su richiesta dei carabinieri per la ricerca di un ragazzo scomparso dalla propria abitazione. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare le strade attorno all'abitato, fino a quando hanno individuato il corpo di G.S., ventenne, residente a Falcade (BL). Il giovane, che quasi sicuramente si è tolto la vita, si trovava sotto il ponte di Gaon. Ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, la salma è stata ricomposta e trasportata sulla strada per poi essere accompagnata alla cella mortuaria.
Sul posto anche i vigili del fuoco.
Belluno, 30-11-12
In considerazione delle recenti precipitazioni, abbondanti sopra i 2000 metri sulle cime dolomitiche, il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi invita i frequentatori della montagna all'estrema prudenza. Si ricorda a scialpinisti, ciaspolatori, camminatori, di consultare sempre il bollettino neve e valanghe dell'Arpav, recentemente rinnovato, con le indicazioni sul grado di rischio e le modalità per la corretta interpretazione date da Aineva. Oggi il grado di rischio sulle Dolomiti è 3, marcato, 2 sulle Prealpi Venete. Domani, sabato, le previsioni dell'Arpav indicano grado 2 anche sulle Dolomiti, ma in tendenziale aumento per domenica.
Da domani le unità cinofile da valanga del Soccorso alpino riprenderanno i turni presso la centrale del Suem di Pieve di Cadore, garantendo la presenza di cane e conduttore nel fine settimana fino al 22 dicembre, da quando saranno poi presenti quotidianamente. Le unità cinofile che si altreneranno in centrale sono una quindicina, compresi i binomi di Guardia di finanza di Auronzo e Cortina e Corpo Forestale dello Stato. Oltre all'unità cinofila in centrale, la prima a partire con l'elicottero in caso di emergenza, tutte le altre saranno sempre reperibili, fornendo ogni giorno la propria posizione in modo da essere velocemente raggiungibili e operative.
Si invitano, inoltre, tutte le persone che si muovono sulla neve fuori pista a dotarsi dei dispositivi di autosoccorso e segnalazione: Arva, pala e sonda.
In caso di bisogno il numero da contattare è quello del Suem 118. Di seguito si riportano le informazioni da dare all'operatore per facilitare l'intervento dei soccorsi.
A. Fornire precisi dati identificativi dell’infortunato/i (nome, cognome, residenza) quando possibile ed eventuale numero telefonico dell’apparecchio da cui viene effettuata la chiamata.
B. Luogo dell’incidente o riferimenti che possano rendere facilmente identificabile il posto.
C. Descrizione sommaria dell’incidente con precisazione dell’ora in cui è accaduto.
D. Precisazione sul numero degli infortunati e sulle loro condizioni.
E. Descrizione sulle condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, lo stato della visibilità.
F. Esistenza di ostacoli in zona con particolare riferimento ad elettrodotti e teleferiche, ed ogni altro cavo sospeso che possa risultare di qualche impedimento.
In particolare fornire all’operatore SUEM 118/CNSAS:
A. Numero esatto o presunto delle persone travolte.
B. Numero esatto o presunto delle persone sepolte.
C. Marca e modello di apparato ARVA e/o altra tecnologia.
D. Presenza di eventuali testimoni in grado di fare un’esatta anamnesi dell’accaduto:
- avvenuta effettuazione di ricerca vista – udito - ARVA;
- descrizione sommaria della valanga (dimensioni e caratteristiche) e punto del - travolgimento e/o scomparsa (DX, SN, ALTO, BASSO, ecc.);
- oggetti già estratti e loro localizzazione come da punto precedente;
- altre notizie e particolari che possano facilitare l’intervento.
Anche quest'anno, infine, Soccorso alpino, Collegio delle guide alpine, Cai, torneranno nel corso della stagione invernale con le iniziative di Montagna amica e sicura, per sensibilizzate le persone di ogni età a migliorare in sicurezza le uscite sulla neve.
Belluno, 25-11-12
Attorno alle 12.30 il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato per la scomparsa di un uomo, segnalata ieri dalla sorella che non lo aveva visto rientrare a casa. Sei soccorritori, con i Vigili del fuoco, hanno quindi iniziato la ricerca nella zona della confluenza tra il torrente Ardo con il Piave, luogo in cui G.T., 60 anni, di Belluno, è solito passeggiare. Mentre sul posto arrivavano il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e tre unità cinofile, è stata controllata l'eventuale sua presenza all'ospedale, dove effettivamente l'uomo è stato ritrovato, ricoverato per essersi rotto un braccio. L'allarme è quindi rientrato.
Teolo (PD), 25-11-12
Venti metri sotto l'arrivo della via dove stava arrampicando nella palestra di Rocca Pendice, una ragazza, prima di cordata, è volata per 2-3 metri sbattendo sulla parete. Scattato l'allarme al 118, è stata allertata una squadra del Soccorso alpino di Padova che ha raggiunto il luogo dell'incidente, risalendo fino all'uscita delle vie. Un soccorritore e il medico della Stazione, predisposti gli ancoraggi, si sono calati dall'alto lungo la via Carugati, 170 metri di sviluppo, e hanno stabilizzato l'infortunata imbarellandola. C.S., 25 anni, di Selvazzano Dentro (PD), è stata quindi sollevata con un paranco fino alla cima. Ricontrollata dal medico, è stata poi trasportata a spalla dai soccorritori dal sentiero alla strada e affidata all'ambulanza, che la ha accompagnata all'ospedale di Abano con un sospetto trauma al torace.
Ferrara di Montebaldo (VR), 24-11-12
Uscito per una passeggiata con i due nipotini non distante dal villaggio Albarè, un nonno si è incamminato in un bosco della zona, quando uno dei bimbi, T.U., 10 anni, di Bussolengo (VR), si è allontanato all'improvviso dal sentiero, perdendosi. L'uomo ha subito chiamato un amico della Protezione civile di Ferrara, che si è recato sul posto, allertando nel contempo il 118 e il Soccorso alpino di Verona. Una squadra di 5 soccorritori è quindi partita dalla sede, mentre 2 raggiungevano direttamente il luogo della scomparsa. Fortunatamente, il tempo di arrivare a destinazione, il bambino era già stato individuato incolume da un volontario della Protezione civile e l'allarme è rientrato.
Recoaro Terme (VI), 24-11-12
Passeggiando con un'amica ai piedi del Fumante, D.B., 55 anni, di Recoaro Terme (VI), ha messo male un piede, procurandosi un sospetto trauma alla caviglia. L'amica, medico, ha contattato il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, che ha inviato una squadra di 5 tecnici in aiuto dell'infortunata. Dopo averla raggiunta in località Oroposo, a circa 100 metri dalla strada, i soccorritori hanno accompagnato la donna fino alla jeep, sostenendola lungo il tragitto, per poi portarla al parcheggio dell'auto, da dove si è recata autonomamente al pronto soccorso con l'amica.
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