2014
CAPI E VICECAPI DEL SOCCORSO ALPINO DOLOMITI BELLUNESI: CONFERME E NUOVE NOMINE PER IL PROSSIMO TRIENNIO
Scritto da Michela CanovaBelluno, 29-12-14
Con la fine dell'anno sono stati nominati i nuovi capi e vicecapi del Soccorso alpino che nel prossimo triennio, 2015/17, guideranno le 18 Stazioni bellunesi e le 2 trevigiane della II Delegazione Dolomiti Bellunesi. Molte le conferme, così come la diretta successione di numerosi vice ai propri capi, che continueranno in ogni caso ad affiancarli per tramandare esperienza e insegnamenti, e fresche nomine, tra tutte quella di Cecilia De Filippo, nuovo capo della Val Comelico, prima donna in Veneto al comando di una Stazione.
Queste le nomine: dopo 12 anni a capo della Stazione di Agordo Giorgio Farenzena ha passato il testimone al suo vice, Diego Favero, affiancato da Elvis De Nardin, ad Alleghe è confermato il capostazione Alessandro Rudatis mentre, nel ruolo di vice Simone Chenet sostituisce Mario Manfroi. Situazione invariata ad Alpago con Federico Pedol capo e Vittorio Stoka vice, così come ad Auronzo di Cadore, Giuseppe Zandegiacomo capo e Maurizio Casagranda vice. Nella Stazione di Belluno invece Alessandro Zanon subentra a Matteo Fontana e, come vice, Alessandro Raccanello a Cesare Ghedina. Per il Centro Cadore, dopo due mandati (non consecutivi) da capostazione Gianmario Meneghin lascia il posto al suo 'secondo' Maurizio Bergamo, che avrà come vice Luca Doriguzzi. Confermati a Cortina d'Ampezzo Mauro Dapoz e Roberto Santuz, per la Stazione di Feltre a Sigfrido Dalla Rosa, per 10 anni a capo del Soccorso alpino, succede Marcello Broccon, già suo vice, aiutato da Franco Casanova. A Livinallongo del Col di Lana Giorgio Sorarui diventa capo alternandosi a Marino Zorz, suo vice nel prossimo mandato, a Longarone sono confermati Piero Busato e Alessandro De Bona, come a Pieve di Cadore rimane capostazione Marco Da Col, mentre Maurizio Liessi prende il posto di Giovanni Zanettin. Dopo un mandato come vice di Gianpaolo Piller a Sappada, Christian Tosetto diventa il nuovo capo, suo vice Roberto Piller Roner. Avvicendamento anche in Val Fiorentina con Sebastiano Pallua capo e Cesare Masarei vice. Confermati a San Vito di Cadore Maurizio Galeazzi e Nicola Cherubin. In Val Biois Patrizio Deola rimane capostazione, mentre Fabrizio Scola succede a Salvatore 'Tibe' Zamatteo. Stesso capo per la Stazione della Val Pettorina, Alessandro Darman, che avrà come vice Francesco Fersuoch, subentrato a Igor Tigliani. Scambio ai vertici anche per il Soccorso alpino dellaVal di Zoldo, Loris Campo Bagattin capo, Daniele Panciera vice, mentre nella Pedemontana del Grappa Mark Fiorese sostituisce Mario Brunello, di cui era vice, con lui Livio Martignago. Nel Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane confermati Giorgio Follin, capostazione, e Dario Sala, vicecapostazione. Un pensiero particolare merita la Stazione della Val Comelico, che ha votato come proprio capo Cecilia De Filippo, prima donna in Veneto e tra le pochissime nella storia del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico a ricoprire questo ruolo, che avrà come vice il suo predecessore Gino De Zolt.
Per l'anno a venire la Delegazione Dolomiti Bellunesi potrà contare inoltre su nuovi soccorritori: dei 24 che hanno affrontato le selezioni, infatti, 19 hanno superato gli esami e ora effettueranno il percorso formativo obbligatorio, mentre sono già 21 i pre-iscritti per il 2015, ai quali se ne aggiungeranno sicuramente altri nei prossimi mesi. Con il 2015 verrà poi applicato il regolamento dei 'soci giovani', allegato al comunicato, in modo da aumentare le capacità del Cnsas di rinnovo degli organici e per far crescere attraverso i principi istitutivi una maggiore e più profonda cultura della montagna e del soccorso in montagna.
Farra d'Alpago (BL), 28-12-14
Partito da Santa Croce verso Faverghera, un escursionista di Chies d'Alpago (BL), S.Z., 29 anni, ha smarrito l'orientamento e seguendo delle tracce, probabilmente di animali, si è trovato bloccato in un bosco ripido sopra alcuni salti di roccia. Dopo aver contattato il 118, poco prima delle 14, il ragazzo è stato messo in contatto con una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago e di Belluno, cui ha dato le proprie coordinate Gps. I soccorritori lo hanno presto individuato e raggiunto, sul versante che guarda il Lago di Santa Croce, e, dopo averlo assicurato lo hanno calato tra gli alberi per due tiri di corda di 70 metri lungo il pendio gelato, per poi riaccompagnarlo a valle e quindi a casa.
Tambre (BL), 27-12-14
Attorno alle 21 il Suem, su segnalazione dei carabinieri, ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago poiché un uomo di Treviso, atteso dagli amici in località Pianon, non si era presentato. Quando i soccorritori si sono ritrovati assieme ai vigili del fuoco per avviare la ricerca, l'uomo, che aveva avuto problemi con la macchina, è stato rintracciato e l'allarme è rientrato.
SCIVOLA SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 27-12-14
Giunta sotto il bivio tra i rifugi Dibona e Duca d'Aosta, un'escursionista padovana, E.B., 29 anni, è scivolata, sbattendo con una spalla e un braccio sul terreno. Scattato l'allarme al 118, poco prima delle 15, sul luogo dell'incidente è stata inviata una squadra del Soccorso alpino di Cortina che, dopo aver raggiunto col fuoristrada l'infortunata, in compagnia di amici, l'ha accompagnata fino al pronto soccorso per le cure del caso.
Domegge di Cadore (BL), 27-12-14
In questo fine 2014, la Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore ha potuto dotarsi di un nuovo fuoristrada, che permetterà ai soccorritori di coprire in minor tempo le distanze tra i luoghi delle eventuali emergenze, viste le dimensioni del vasto territorio di competenza, compreso nei comuni di Domegge di Cadore, Vigo di Cadore, Lozzo di Cadore e Lorenzago di Cadore e la necessità di un secondo mezzo dislocato a metà circa della Val del Piova e della Val del Cridola.
“Dopo molti sforzi siamo finalmente riusciti a mettere insieme i soldi necessari per poter acquistare un secondo mezzo fuoristrada, usato, che però necessitava degli allestimenti previsti dalla legge per essere classificato come mezzo di soccorso – spiega il capostazione uscente Gianmario Meneghin - tali allestimenti (colore da soccorso giallo, lampeggianti e sirene) erano ben oltre le nostre possibilità finanziarie, ma fortunatamente la ditta 'Libera Ugo', si è offerta di coprire tali spese che per noi sarebbero state davvero insostenibili”.
La ditta 'Libera Ugo' è sempre stata vicina nei momenti di bisogno alla Stazione del Centro Cadore, in passato con contributi per l'acquisto di radio, l’acquisto del precedente mezzo fuori strada, del quad e molto altro: “Un vero esempio di generosità e altruismo, le stesse caratteristiche che sono alla base della nostra associazione – prosegue Meneghin – dopo tre anni, il 31 dicembre verrò sostituito alla direzione della Stazione del Centro Cadore da Maurizio Bergamo e mi sembrava doveroso ringraziare chi con noi ha collaborato. Quest'ultimo esempio di generosità, assieme ad altri di amici ed enti generosi, come Barbara Paolazzi, con la donazione di 3 radio ricetrasmittenti, la ditta Yuki di Traina Benvenuto, con l’acquisto di corde da soccorso, Marco Melis Eyewear, con la fornitura di occhiali personalizzati dai colori del soccorso predisposti dalla Ditta Moretti Orfeo per tutti i componenti della Stazione e alcuni piloti di elicottero, la Magnifica Regola Di Vigo, i Comune di Vigo di Cadore, Domegge di Cadore e Lozzo di Cadore e molte altre persone che in passato si sono prodigate per sostenere la nostra Stazione che, assieme alle altre, è una risorsa importantissima per tutta la popolazione montana”.
ESCURSIONISTA SCIVOLA SUL GHIACCIO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 26-12-14
Attorno alle 15.30 il 118 ha allertato la Stazione del Soccorso alpino di Cortina in quanto un escursionista era scivolato all'altezza del bivio tra i Rifugi Duca d'Aosta e Dibona facendosi male. I soccorritori hanno raggiunto in jeep l'uomo, che si trovava con altre due persone ed aveva sbattuto al costato, per trasportarlo fino alla strada e affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale Codivilla.
Sappada (BL), 24-12-14
Poco prima delle 15 è scattato l'allarme per un escursionista diretto al Rifugio Calvi, che si era fermato perchè affaticato e bloccato in un punto roccioso, probabilmente, a sua detta, nella zona del Chiadenis. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada si è quindi avvicinata in jeep al Rifugio Sorgenti del Piave. Ricontattato al cellulare, l'uomo ha poi detto di essere riuscito a raggiungere il Calvi e che rientrava autonomamente. L'allarme è quindi cessato.
SCIVOLA SUL GHIACCIO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 23-12-14
Una squadra del Soccorso alpino di Cortina è intervenuta sulla strada che porta a Ra Stua, dove una donna, durante una passeggiata con le amiche, era scivolata sul ghiaccio sbattendo con la spalla. Dopo averla raggiunta in jeep, i soccorritori hanno accompagnato l'infortunata al pronto soccorso.
ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela CanovaSappada (BL), 22-12-14
Attorno alle 18 il Soccorso alpino di Sappada è stato allertato per un escursionista che si era perso. L'uomo, che era convinto di trovarsi non distante dal sentiero n. 316 sul versante sappadino, dopo aver effettuato la ricerca con l'applicazione che rileva le coordinate Gps, è emerso che in reltà era invece in Val Pesarina, in territorio friulano. È quindi stato attivato il Soccorso alpino di Forni Avoltri.
SI FERISCE CON LA MOTOSEGA
Scritto da Michela CanovaMentre con il genero tagliava legna in un bosco in località Peschiera, all'ingresso della Valle di Schievenin, un uomo di Quero (BL), si è ferito a una gamba con la motosega. Scattato l'allarme passate le 14, il 118 ha inviato un'ambulanza e il Soccorso alpino di Feltre in supporto, poiché l'infortunato, G.C., 65 anni, si trovava 250 metri circa sopra la strada. Sei soccorritori hanno raggiunto il ferito, già medicato dal personale sanitario, e, dopo averlo imbarellato, lo hanno calato con sistema lecchese lungo il pendio, per poi affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale di Feltre.
Uscito ieri verso le 15 per la consueta passeggiata in località Mospigolo, L.B., 84 anni, di Negrar (VR), non ha più fatto rientro e, alle 21 circa, è stato allertato il Soccorso alpino di Verona. I soccorritori, compresi tecnici speleo, hanno perlustrato fino all'una, assieme ai vigili del fuoco, i sentieri della zona che costeggiano una forra, per poi riprendere la ricerca all'alba. Il corpo senza vita dell'uomo, scivolato e finito sott'acqua nella gola nascosto da una radice, è stato intravisto da un famigliare che partecipava alle ricerche. I soccorritori, avuto il nulla osta per la rimozione, ricomposta la salma, provvederanno al recupero lungo la scarpata di una decina di metri per poi affidarla al carro funebre. Presenti una quindicina di soccorritori, vigili del fuoco e unità cinofile della Protezione civile.
Ritrovato dai soccorritori, un escursionista che si era perso sul Grappa sta rientrando in questo momento con loro. S.G., 42 anni, di Grigno (TN), era partito oggi attorno alle 15 da Cismon per un giro sul monte. Passate località Gusella, Magnola e Finestron, nella fase di rientro lungo il sentiero 29, complice il sopraggiungere del buio, l'uomo ha perso il sentiero e non è più stato in grado di trovare la via per scendere a valle. Alle 20.15 circa, il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato e messo in contatto telefonico con l'escursionista che ha descritto l'itinerario seguito. Otto soccorritori si sono quindi avvicinati alla zona indicata e, sotto Magnola, hanno visto i segnali luminosi lanciati con la pila dall'uomo, che ha poi risposto ai richiami vocali. Le squadre lo hanno quindi raggiunto. Stava bene, malgrado fosse scosso dalla situazione, e sta scendendo con i soccorritori verso il Finestron. Sul posto anche i carabinieri di Bassano e un'ambulanza con personale sanitario in via precauzionale.
Il Soccorso alpino di Verona è appena stato informato dai carabinieri che Pietro, il cinquantunenne di Cologna Veneta (VR), scomparso mercoledì, è rientrato autonomamente a casa. L'allarme è quindi cessato e le ricerche che da stamane si svolgevano nella zona di Punta San Vigilio sono state sospese.
Stanno rientrando le squadre del Soccorso alpino di Verona che da questa mattina attorno alle 10.20 stanno cercando un uomo di 51 anni di Cologna Veneta (VR), uscito dalla propria abitazione mercoledì scorso in mattinata senza più farvi ritorno, il cui furgone è stato rinvenuto ieri parcheggiato nella zona di Punta San Vigilio sul Lago di Garda, dove si trova probabilmente già da mercoledì. Una quindicina di soccorritori ha perlustrato la parte a nord della località, sul Monte Luppia, area boschiva con salti di roccia. Al momento della scomparsa Pietro, questo è il suo nome, che è alto un metro e 80, con capelli corti brizzolati e corporatura normale, indossava jeans e un giubbotto scuro. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri. Le ricerche riprenderanno domani alle prime luci. Sul posto anche i vigili del fuoco e la Protezione civile di Costermano.
RICERCA IN CORSO A VERONA
Scritto da Michela CanovaQuesta mattina attorno alle 10.20 è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino di Verona per partecipare alle ricerche di un uomo di 51 anni di Cologna Veneta (VR), uscito dalla propria abitazione mercoledì scorso senza più farvi ritorno e il cui furgone è stato rinvenuto parcheggiato nella zona di Punta San Vigilio sul Lago di Garda. Sul posto anche i vigili del fuoco, la Protezione civile di Costermano e i carabinieri.
SOCCORSO SCOUT SUL PRIAFORÀ
Scritto da Michela CanovaMentre percorreva un sentiero sul Monte Priaforà, nel Massiccio del Novegno, il capo di un gruppo scout è scivolato, rotolando per 10-15 metri tra le rocce affioranti. Scattato l'allarme attorno alle 15.20, il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio, mentre decollava l'elicottero di Verona emergenza. Poiché l'eliambulanza ha dovuto rinunciare per la chiusura delle nuvole, otto soccorritori si sono avvicinati il più possibile con i fuoristrada al luogo dell'incidente per poi proseguire a piedi. Raggiunto l'infortunato, D.C., 38 anni, di Lendinara (RO), che era stato coperto con un saccoapelo e assistito dagli amici, i soccorritori gli hanno prestato le prime cure e, dopo averlo caricato in barella, lo hanno calato per una cinquantina di metri attraverso il bosco e lo hanno poi trasportato per un chilometro circa fino alle strada forestale dove si trovavano le jeep. Da lì l'uomo, con varie contusioni e un probabile trauma cranico, è stato accompagnato a Busa Novegno e affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Santorso.