2015
MUORE COLTO DA MALORE SUL BALDO
Scritto da Michela CanovaBrenzone sul Garda (VR), 06-09-15
Questa mattina attorno alle 9.30 il gestore del Rifugio Telegrafo, componente del Soccorso alpino di Verona, ha lanciato l'allarme al 118 per un uomo trovato a terra incosciente da un escursionista di passaggio, lungo il sentiero 654 del Monte Baldo che sale dal versante che dà sul lago. Subito è decollato l'elicottero di Verona emergenza, che, una volta individuato il punto, a circa 300 metri di distanza dal Rifugio, ha sbarcato con un verricello il personale sanitario e il tecnico di elisoccorso dell'equipaggio. Purtroppo al medico non è restato che constatare il decesso di G.Z., 48 anni, di Brescia, per un probabile malore, vani anche i tentativi di rianimazione prestati subito da chi si trovava sul posto. Una volta ricomposta, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e recuperata dall'eliambulanza, per essere trasportata all'ospedale di Malcesine, dove attendevano i carabinieri.
SOCCORSO AL RIFUGIO TISSI
Scritto da Michela CanovaAlleghe (BL), 06-09-15
Attorno alle 11 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Rifugio Tissi, in aiuto di una giovane che si era infortunata nelle vicinanze. Atterrata in piazzola, l'eliambulanza ha imbarcato I.D.P., 24 anni, di Longarone (BL), con un probabile trauma al ginocchio, e la ha trasportata fino ad Alleghe.
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela CanovaAuronzo di Cadore (BL), 05-09-15
Durante una gara di mountain bike, W.S., 52 anni, di Cervarese Santa Croce (PD), è caduto in Val Marzon ferendosi alla testa. Sul posto il Soccorso alpino di Auronzo, che ha dato le coordinate affinché l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano raggiungesse agevolmente il luogo dell'incidente. Una volta imbarcato, l'infortunato, con un probabile lieve trauma al volto, è stato trasportato all'ospedale.
MALORE A SAPPADA
Scritto da Michela CanovaSappada (BL), 04-09-15
Attorno alle 16 una squadra del Soccorso alpino di Sappada è intervenuta al Laghetto delle trote, all'ingresso della Val Enghe, dove un uomo era stato colto da malore, in supporto all'ambulanza dei vigili del fuoco e all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Prestate le prime cure urgenti, l'anziano, un settantasettenne di Aiello del Friuli (UD) che si trovava con la moglie, è stato imbarellato e caricato a bordo dell'eliambulanza, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
MALORE A MALGA COLTRONDO
Scritto da Michela CanovaComelico Superiore (BL), 03-09-15
Attorno alle 13 la Stazione del Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuta a Malga Coltrondo, Monte Croce Comelico, per un escursionista canadese, H.H., 78 anni, che si era sentito poco bene. Raggiunto da tre soccorritori in jeep, l'anziano è stato accompagnato fino al passo, per essere affidato all'ambulanza di San Candido diretta all'ospedale per gli accertamenti del caso.
COPPIA IN DIFFICOLTÀ IN CANSIGLIO
Scritto da Michela CanovaFregona (TV), 02-09-15
Ieri sera attorno alle 19.30, una coppia di escursionisti ha contattato il 118 per avere informazioni, poiché non riusciva a ritrovare il sentiero per ritornare alla macchina e si approssimava il buio. Messi in contatto telefonico con la Stazione del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, ai ragazzi sono stati chiesti dettagli per cercare di risalire al percorso seguito. Parcheggiata la macchina a Cadolten, sopra Fregona, i due ragazzi, F.C., 34 anni, lui, G.D.I., 24 anni lei, entrambi di Mestre (VE), erano saliti all'Agnellezza ed erano scesi lungo il sentiero delle Terre nere. Poi dicevano che una frana li aveva costretti a scegliere un itinerario parallelo e avevano iniziato a girare attorno allo stesso posto. Le indicazioni erano però frammentarie, anche per la paura che nel frattempo era subentrata. Mentre una squadra partiva dall'alto per andare loro incontro, un soccorritore al cellulare cercava di tranquillizzarli, per spiegare loro il modo per spedire le coordinate, visto che la scarsa copertura non permetteva di scaricare l'applicazione per il georilevamento. Una volta riusciti, i soccorritori si sono diretti nel punto indicato, anche se i due, pur avendo detto loro di stare fermi, continuavano a spostarsi. Finalmente la squadra è riuscita a individuarli su una strada cementata, dove era stato detto alla coppia di tornare, a circa 800 metri di quota, e li ha riaccompagnati alla macchina. L'intervento si è concluso attorno alle 23.
SCIVOLA NEL BOSCO MENTRE FA LEGNA
Scritto da Michela CanovaValdagno (VI), 01-09-15
Mentre faceva legna in un bosco non distante da Passo Zovo, V.B., 61 anni, di Valdagno (VI), è scivolato per una decina di metri, procurandosi la sospetta frattura di una gamba. Poco prima delle 13, il 118 ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno, che ha inviato una squadra. L'infortunato è quindi stato raggiunto dai soccorritori assieme al personale medico e al tecnico del Soccorso alpino, verricellati poco dopo dall'elicottero di Verona emergenza. Una volta prestate le prime cure urgenti, l'uomo è stato imbarellato e sollevato dai soccorritori per contrappeso fino alla strada sterrata vicina, 150 metri più sopra, dove è stato imbarcato nell'eliambulanza per essere trasportato all'ospedale di Arzignano.
Lozzo di Cadore (BL), 01-09-15
È stato ritrovato senza vita, pochi minuti prima delle 14, il ciclista tedesco, le cui ricerche erano partite ieri sera, dopo che gli amici, dai quali si era separato nel pomeriggio durante una gita in mountain bike, lo avevano atteso invano. L'uomo, C.D.S., 59 anni, aveva salutato i compagni attorno alle 15 nella zona di Malga delle Armente, sul Pian dei Buoi, dicendo che aveva intenzione di raggiungere il Forte del Col Vidal, poi di lui non si era saputo più nulla. Scattato l'allarme verso le 22.30, nella notte i soccorritori avevano perlustrato tutto il reticolo viario e i sentieri della zona attorno al Forte, fino a Lozzo di Cadore. Alle 6 di questa mattina nuove forze si erano aggiunte, facendo campo base all'entrata di Lozzo. Le squadre hanno ripreso a setacciare l'intera area, compresi i versanti che danno verso Domegge e Auronzo, finché una non ha rinvenuto la macchina fotografica appartenente al ciclista in un ripidissimo sentiero che scende verso Cima Gogna. Concentrate sul luogo le ricerche, poco dopo è stata ritrovata la bicicletta e, sorvolando la zona, l'elicottero dei vigili del fuoco, con a bordo un tecnico del Soccorso alpino del Centro Cadore in supporto all'equipaggio, ha infine individuato il corpo dell'uomo, 50 metri più sotto, nel Valon del Faè, a 930 metri di quota. Per il recupero della salma è intervenuto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati soccorritori e personale medico, non è rimasto che constatare il decesso del turista tedesco, dovuto alla caduta. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri, per essere trasportata in piazzola a Laggio ed affidata al carro funebre. Da una prima ricostruzione l'uomo, dopo aver percorso l'anello del Forte, ha seguito un sentiero che parte ampio e abbastanza dolce, ma via, via, acquista pendenza e si stringe fino a diventare una traccia verticale. Probabilmente la discesa troppo ripida gli ha fatto prima perdere la macchina fotografica e poi lo ha fatto volare dalla bici e ruzzolare per una cinquantina di metri in un canale, dove ha purtroppo trovato la morte.
Oggi erano presenti una sessantina di persone del Soccorso alpino di Centro Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada, vigili del fuoco, Guardia di finanza, forestali, con 6 unità cinofile.
APPELLO CICLISTA SCOMPARSO
Scritto da Michela CanovaLozzo di Cadore (BL), 01-09-15
Al momento della scomparsa, il ciclista tedesco, che si chiama Claus e ha 59 anni, indossava una maglietta verde. La bici, di marca Scott, è nera con righe verdi. L'uomo è alto un metro e 65, di corporatura normale, ha capelli bianchi cortissimi. Chiunque abbia informazioni è pregato di contattare i carabinieri.
Lozzo di Cadore (BL), 01-09-15
Ieri sera verso le 22 è scattato l'allarme per un ciclista tedesco non rientrato da un'escursione nella zona del Pian dei Buoi. L'uomo era partito con altri 5 connazionali per un giro in mountain bike, poi verso le 15 si erano divisi per prendere varie direzioni e lui aveva manifestato l'intenzione di proseguire per il Forte di Col Vidal. A sera, quando il gruppo si era riunito, l'uomo mancava all'appello. Allertati il Soccorso alpino del Centro Cadore e i vigili del fuoco, un soccorritore che si trovava nella zona ha subito rintracciato due degli amici che lo stavano cercando nel punto in cui si erano separati, ovvero Malga delle Armente. Le squadre nella notte hanno perlustrato tutto il reticolo viario e i sentieri della zona attorno al Forte, fino a Lozzo di Cadore. Questa mattina alle 6, sono arrivati ulteriori supporti per allargare la zona di ricerca al versante di Auronzo di Cadore e Pieve di Cadore. Attualmente sono impegnate una cinquantina di persone del Soccorso alpino di Cemtro Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore con il Centro mobile di coordinamento, vigili del fuoco, Guardia di finanza, forestali.
SCIVOLA SUL GHIAIONE IN VAL D'OTEN
Scritto da Michela CanovaCalalzo di Cadore (BL), 31-08-15
Verso le 15.30 il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stato allertato per un escursionista che, scivolato su un ghiaione in Val d'Oten, aveva sbattuto la testa procurandosi una ferita. Raggiunto da una squadra con la jeep al Rifugio Capanna degli alpini, l'uomo, P.D., 64 anni, di Lozzo di Cadore (BL), è stato accompagnato direttamente all'ospedale di Pieve di Cadore.
Cencenighe Agordino (BL), 31-08-15
Percorrendo con una comitiva il sentiero numero 759, all'altezza di Casera Rudelefin, Cima Pape, un escursionista ceco di 33 anni è scivolato ed è ruzzolato per una ventina di metri in una scarpata. Decollato poco dopo le 11, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il luogo dell'incidente e ha sbarcato tecnico del Soccorso alpino, medico e infermiere che hanno subito prestato le prime cure urgenti all'infortunato, apparso subito in gravi condizioni. Imbarellato e recuperato con un verricello, l'escursionista è stato trasportato all'ospedale di Treviso con un probabile politrauma.
Vodo di Cadore (BL), 30-08-15
È stato trovato senza vita, precipitato dalla cengia di Ball, l'uomo per il cui mancato rientro, segnalato dai famigliari verso le 18.30, era scattato l'allarme al 118. Ieri sera attorno alle 23 un escursionista aveva già chiamato preoccupato per la stessa persona, poichè la mattina verso le 6 era partito da Passo Staulanza assieme a lui, conosciuto sul sentiero; avevano proseguito per un'oretta assieme diretti entrambi in cima al Pelmo, poi si erano separati. Dopo aver raggiunto la vetta, nella discesa l'escursionista lo aveva incontrato alle 15.30 circa ancora prima della cengia di Ball. In apprensione, arrivato al passo, gli aveva lasciato un biglietto sulla macchina con scritto di fargli un colpo di telefono. Ma non lo aveva più sentito. Questa mattina, la centrale operativa, non avendo il numero del telefono, aveva controllato l'eventuale presenza nei diversi rifugi, fino a rintracciare grazie all'intervento dei carabinieri un parente. Dal cellulare, rispondeva però la segreteria. In attesa della richiesta ufficiale dei famigliari per avviare la ricerca, sono stati ricontattati tutti i rifugi attorno al Pelmo, finché quando il mancato rientro è sembrato qualcosa di più grave rispetto a un ritardo, è scattato l'allarme, con l'allertamento delle Stazioni di San Vito di Cadore, Val Fiorentina e Valle di Zoldo. Purtroppo la prima ricognizione dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha subito fatto ritrovare il corpo senza vita di M.O., 59 anni, di Casale sul Sile (TV), precipitato dalla cengia di Ball e finito sul ghiaione sottostante, a 300-400 metri dal Rifugio Venezia. Recuperata con un verricello di 30 metri, la salma è stata trasportata al Venezia e lì presa in carico dai soccorritori di San Vito, che la hanno poi portata a valle alla cella mortuaria.
CADE DA UN ALBERO, È GRAVE
Scritto da Michela CanovaSan Pietro di Cadore (BL), 30-08-15
Alle 18.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto in un bosco sopra l'abitato di Presenaio, dove un uomo era caduto da un albero e rotolato in una scarpata, riuscendo lui stesso fortunatamente a lanciare l'allarme, pur in gravi condizioni. Sbarcati nelle vicinanze, una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico ha accompagnato medico, infermiere e tecnico di elisoccorso sul luogo dell'incidente, dove sono subito state prestate le prime cure a G.Z., 56 anni, di San Pietro di Cadore (BL). Una volta imbarellato, l'infortunato con un probabile politrauma è stato recuperato con un verricello, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
INFORTUNIO SUL MONTE CAVALLINO
Scritto da Michela CanovaComelico Superiore (BL), 30-08-15
Scendendo dalla Croce d'Europa sul Monte Cavallino, ultimata la ferratina e già sul sentiero, un escursionista veneziano, G.P., 73 anni, è scivolato procurandosi un trauma alla caviglia. Attorno alle 14 è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha raggiunto l'infortunato per recuperarlo con un verricello e trasportarlo all'ospedale di Cortina. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico.
INTERVENTO NELLA NOTTE AD ARSIÈ
Scritto da Michela CanovaArsiè (BL), 30-08-15
Allontanatosi dalla festa in una casera a Novegna sopra Arsiè, un ragazzo di Cassola (VI), R.D.R., 24 anni, si è incamminato nel bosco, senza dare più risposte ai successivi richiami degli amici. Alle 23.20 circa i carabinieri di Bassano hanno chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Feltre, contattati dal giovane che era caduto in un punto ripido, non si era fatto male, ma non sapeva dove si trovava e non riusciva a muoversi. Grazie al programma in dotazione al Soccorso alpino, inviando un messaggio al suo cellulare e facendogli scaricare l'apposito link, dalla centrale di Torino sono riusciti a risalire alle coordinate Gps, che hanno evidenziato un luogo molto distante e da tutt'altra parte rispetto a dove era partito, ovvero nella zona di San Vito di Arsiè, sopra la galleria della Valsugana. Sette soccorritori si sono quindi avvicinati e hanno iniziato a chiamarlo, finché il ragazzo ha risposto: era scivolato tra la fitta vegetazione, bloccandosi contro un albero prima di cadere da un salto di roccia. La squadra lo ha raggiunto e, dopo averlo assicurato, lo ha accompagnato sulla strada, per trasportarlo poi in via precauzionale al pronto soccorso di Feltre. L'intervento si è concluso verso l'una e mezza.