2015
Belluno, 17-12-15
Con le votazioni di ieri sera, si sono concluse le elezioni per il rinnovo dei delegati e vicedelegati del Soccorso alpino e speleologico del Veneto, che rimarranno in carica nel triennio 16/18. Nella Delegazione II Zona Dolomiti Bellunesi, a Fabio 'Rufus' Bristot, delegato per 4 mandati e presidente regionale per uno, subentra Alex Barattin, già suo vicedelegato. Confermato come vicedelegato Mariano De Mattia, attuale componente del Soccorso alpino di Longarone di cui è stato capo, che sarà affiancato da Mario Brunello, soccorritore della Stazione Pedemontana del Grappa, anche lui ex capostazione.
"Un grazie a Fabio, indispensabile e fondamentale, per quello che ha fatto e che continuerà a fare per il Soccorso alpino - sono le parole del neodelegato Barattin - ringrazio i due vice che hanno intrapreso con me questa strada, i capistazione e la segreteria, sempre un punto di riferimento. È una bella sfida conciliare tutto, ma l'impegno sarà al 100 per cento". Alex Barattin, entrato nel Soccorso alpino nel 2004, è stato per un mandato capostazione dell'Alpago, per poi diventare vicedelegato nel 2012, occupandosi della parte informatica e delle applicazioni per la geolocalizzazione delle persone, nonché degli aspetti formativi e di addestramento.
Nella Delegazione XI Zona Prealpi Venete, il nuovo delegato è Ernesto Chesta, dal 1989 nel Soccorso alpino di Verona, già vicepresidente regionale e vicedelegato. Prende il posto di Giorgio Cocco della Stazione di Schio, delegato dal 2001, che ieri sera è stato eletto vicedelegato assieme a Leonardo Calaon, già vicecapo del Soccorso alpino di Padova. Entrambi subentrano a Marco Vignola, Soccorso alpino di Verona, e a Daniele Benetazzo, Soccorso alpino di Asiago.
Per la VI Delegazione Speleologica è stato confermato per il secondo mandato il delegato Marco Baroncini della Stazione Vicenza speleo (soccorritore dal 2001), così come rimane vicedelegato Giovanni Ferrarese, Stazione Vicenza speleo. Damiano Federti, già a capo della Stazione Verona speleo, sostituisce invece Franco Fozzato, anche lui Stazione Verona speleo, vicedelegato dal 2012.
"Ringrazio i delegati e vicedelegati uscenti per l'impegno profuso e per aver portato a questi livelli il Soccorso alpino e speleologico del Veneto - sono le parole del presidente regionale Rodolfo Selenati - auguro ai nuovi buon lavoro, auspicando un sempre maggiore coinvolgimento dei nostri giovani soccorritori, che sono tanti e veramente in gamba".
Agordo (BL), 14-12-15
Si è concluso attorno alle 21.30 l'intervento del Soccorso alpino di Agordo in aiuto di un escursionista in difficoltà sotto Cima Mont Alt di Framont. L'uomo, M.R., 51 anni, di Nova Milanese (MB), era partito dal Rifugio Capanna Trieste in direzione del Passo Duran, lungo un tratto dell'Alta via numero 1. Arrivato all'altezza di Forcella Seiere, anziché proseguire verso il Rifugio Carestiato, aveva preso il sentiero che sale a destra verso Cima Mont Alt di Framont. Cercando poi di scendere, 200 metri sotto la vetta, invece di ripercorrere l'itinerario dell'andata, aveva preso il versante a sud, tra mughi, cenge e salti di roccia, finché, costretto a fermarsi incapace di proseguire ormai buio, aveva contattato il 118. Una squadra, allertata verso le 17.30, capito il luogo in cui si trovava vicino a grandi pareti verticali, ha quindi risalito il sentiero chiamandolo a voce. Una volta stabilito il contatto, i soccorritori hanno seguito il percorso fatto dall'uomo, rinvenendolo 150 metri di dislivello più sotto. Assicurato, l'escursionista è stato riportato sul sentiero e da lì accompagnato a Malga Framont.
RICERCA NELLA NOTTE SOPRA GALLIO
Scritto da Michela CanovaGallio (VI), 10-12-15
Ieri sera verso le 22.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dai carabinieri per la ricerca di un militare americano di stanza a Camp Ederle, non rientrato da un addestramento di orientamento nella zona delle Melette. I soccorritori hanno avviato una ricerca a pettine partendo dal luogo in cui era stato visto l'ultima volta il soldato, un ventenne, assieme a personale militare e civile, mentre venivano preallertate le unità cinofile, pronte a intervenire questa mattina alle 7. Fortunatamente alle 3.20 è giunta la notizia che il giovane era stato ritrovato da alcuni commilitoni e l'allarme è cessato.
COPPIA PERDE IL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaGallio (VI), 08-12-15
Partiti per una passeggiata sull'Ortigara, nel pomeriggio un ragazzo e una ragazza hanno perso l'orientamento e, ormai buio, si sono ritrovati nei pressi di Malga Moline, senza sapere la direzione da prendere per rientrare a Piazzale Lozze da dove erano partiti. La coppia ha così contattato i carabinieri di Bassano, che hanno allertato il Soccorso alpino di Asiago. Due soccorritori hanno quindi raggiunto i due giovani in jeep e li hanno riaccompagnati alla macchina.
Cogollo del Cengio (VI), 07-12-15
Sono rientrate attorno alle 22 le squadre del Soccorso alpino di Arsiero ed Asiago, allertate poco prima delle 17 per un escursionista in difficoltà, bloccato tra salti di roccia sul Monte Cengio. Assieme ai soccorritori R.M., 40 anni, di Monticello Conte Otto (VI), da cui era partito l'allarme, e il suo cane, entrambi recuperati sani e salvi. All'origine dei problemi, l'allontanamento della bestiola mentre col padrone stavano scendendo lungo un sentiero Cai, a circa 950 metri di quota. Per riprenderlo, l'uomo aveva infatti abbandonato l'itinerario e lo aveva seguito fino a non poter più procedere, né tornare sui propri passi sul ripido versante. Due squadre, in contatto telefonico con l'escursionista, sono risalite alle sue coordinate Gps, grazie al link inviato allo smartphone dall'applicazione in dotazione al Soccorso alpino e dalle informazioni da lui stesso fornite. Ma è stato soprattutto lo scambio di indicazioni rispetto agli spostamenti delle luci nell'avvicinamento delle squadre, e rispetto a un soccorritore rimasto a valle, che ha permesso di individuare la sua giusta posizione, circa 150 metri sopra il sentiero. Una volta raggiunto, l'uomo è stato assicurato con un cordino e riaccompagnato assieme al suo cane sul sentiero e da lì alla macchina.
Vallada Agordina (BL), 06-12-15
Poco prima delle 20 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato per una signora polacca che, uscita attorno alle 14.30 per una passeggiata nei boschi sopra l'abitato di Cogul, attardatasi e sceso il buio, non era più in grado di ritrovare la strada. In contatto telefonico con la donna, i soccorritori sono riusciti a individuarla e raggiungerla dopo circa un'ora e la stanno riaccompagnado a valle.
ESCE DI PISTA E SBATTE LA TESTA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 06-12-15
Mentre scendeva lungo Pian de Ra Vales, sotto la Tofana, una sciatrice è uscita di pista sbattendo sulle rocce circostanti. Scattato l'allarme, alle 13 circa è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze del luogo dell'incidente. Prestate le prime cure, l'infortunata, F.T., 53 anni, di Roma, con un sospetto trauma cranico, è stata trasportata all'ospedale di Belluno.
Cortina d'Ampezzo (BL), 05-12-15
Mentre stava arrampicando sui monotiri della parete sud della Grande delle Cinque Torri, A.D.V., 32 anni, residente a Cortina d'Ampezzo (BL), è volato per circa 8 metri fino alla base, procurandosi la sospetta frattura di una caviglia e un possibile trauma alla schiena. Decollato attorno alle 13.30, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato nelle vicinanze del luogo dell'incidente medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 10 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
Dobbiaco (BZ), 04-12-15
Precipita con il parapendio da competizione poco sotto il decollo e perde la vita sul Monte Piana. Oggi pomeriggio due amici sono risaliti sulla Forcella dei Castrati, a 2.270 metri, per lanciarsi ciascuno con il proprio parapendio da competizione. Da una prima ricostruzione, il primo si è lanciato ed è atterrato senza problemi, il secondo ha invece perso il controllo della vela poco dopo il decollo ed è finito sulle rocce. Il compagno è risalito, lo ha visto in un punto inavvicinabile e non ricevendo risposta ai richiami ha chiesto aiuto. Attorno alle 16 il 118 ha subito inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, temendo con lo spostamento d'aria dei rotori di far sollevare la vela bloccata su uno sperone, ha sbarcato nelle vicinanze medico e due soccorritori della Stazione di Auronzo, mentre un'altra squadra di Auronzo assieme al Soccorso alpino di Dobbiaco e della Forestale, si avvicinava in jeep e poi a piedi. Purtruppo per il giovane, A.H., 28 anni, di Sesto Pusteria (BZ), non c'è stato nulla da fare. Ancorata la vela, i soccorritori hanno imbarellato la salma e la hanno trasportata fino a valle per affidarla al carro funebre. Sul posto anche i vigili del fuoco di Dobbiaco che hanno fatto luce con una fotoelettrica.
Farra di Soligo (TV), 03-12-15
Attorno alle 17 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato dal 118 per recuperare il corpo senza vita di un uomo, precipitato per una decina di metri in uno strapiombo e ruzzolato ancora a valle, tra le viti di Col San Martino. A.B., 83 anni, di Farra di Soligo (TV), nel pomeriggio non era rientrato a casa dal lavoro nelle vigne e il figlio preoccupato era andato a cercarlo, trovandolo in fondo al burrone. Inutile l'intervento del medico sopraggiunto con l'ambulanza, che ha solamente potuto constatarne il decesso. Una decina di soccorritori, ricomposta la salma, la ha imbarellata e sollevata con le corde verso l'alto fino alla jeep, per poi trasportarla sulla strada e affidarla al carro funebre.
Chies d'Alpago (BL), 02-12-15
Uscito per far legna nei boschi in località Tamera, A.Z., 76 anni, di Chies d'Alpago (BL), è scivolato su uno strato di fango e ghiaccio, sbattendo la schiena a terra, senza potersi più rialzare. Non vedendolo rientrare la figlia si è diretta verso il luogo consueto, ha iniziato a cercarlo, finché il padre non ha risposto ai suoi richiami. Attorno alle 17.30, scattato l'allarme, il 118 ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago e ha inviato un'ambulanza. All'uomo, raggiunto dai soccorritori, sono state prestate le prime cure. È stato quindi imbarellato, con probabili traumi alla schiena e a un braccio, e trasportato per una quarantina di metri fino alla strada, da dove l'ambulanza è partita in direzione dell'ospedale di Belluno.
Vittorio Veneto (TV), 02-12-15
Poco prima delle 10 il 118, allertato per un infortunio sul Col Visentin, ha inviato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane e l'elicottero di Treviso emergenza. Un uomo, che con un amico stava risalendo un sentiero sopra il Lago di San Floriano, in località Colon era infatti scivolato rotolando per una ventina di metri. L'individuazione del luogo dell'incidente non è stata facile poiché si trovava in un canale in ombra tra la vegetazione. Una volta raggiunto da quattro soccorritori arrivati a piedi e da medico e tecnico di elisoccorso dell'equipaggio, sbarcati nelle vicinanze, l'escursionista, con un possibile politrauma, è stato imbarellato e recuperato con un verricello di una ventina di metri, per essere trasportato all'ospedale di Conegliano.
UNITÀ CINOFILE DA RICERCA: TRE GIORNI DI ADDESTRAMENTO ASSIEME AI CANI DA CATASTROFE
Scritto da Michela CanovaCaerano San Marco (TV), 02-12-15
Anche se non è il loro consueto ambito di intervento, una decina di unità cinofile del Soccorso alpino e speleologico del Veneto lo scorso fine settimana ha affiancato le unità cinofile ricerca da catastrofe, Ucrc, del Cnsas, ritrovatesi per uno dei consueti addestramenti nel Campo macerie di Caerano San Marco. Tre giorni intensi e impegnativi hanno permesso a cani e conduttori di mettersi alla prova in uno degli scenari più complessi, quello conseguente a un terremoto o a una grande calamità, che dà così modo di rafforzare il carattere del cane, chiamato a ragionare sui propri movimenti rimanendo concentrato sulla ricerca. Le unità cinofile da catastrofe (o da maceria) del Cnsas, uscite da un lungo iter formativo anche all'estero, sono 5, provenienti da Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sardegna. Il Soccorso alpino ringrazia di cuore per la disponibilità le Unità cinofile da soccorso La Marca e il loro presidente Nedo Gallina.
Falcade (BL), 30-11-15
In vista dell'imminente stagione sciistica, sabato scorso il Soccorso alpino della Val Biois, assieme ai soccorritori di Moena, ha ultimato il consueto addestramento di sgombero degli impianti di risalita, volto all'applicazione delle operazioni previste per calare in sicurezza gli occupanti in caso di blocco. L'esercitazione quest'anno si è svolta sulla nuova cabinovia Falcade-Le Buse della Ski area San Pellegrino, che da dicembre entrerà a pieno regime, trasportando da Falcade, 1.199 metri di quota, a località Le Buse, 1.884 metri, residenti e ospiti, con una portata oraria prevista di 2.440 persone all'ora. Una ventina di soccorritori, alla presenza dei collaudatori dell'impianto, ha quindi messo in pratica la simulazione nel punto più impegnativo sopra un tratto roccioso, raggiungendo le diverse cabine a 8 posti e calando a terra uno per volta i figuranti che si trovavano all'interno, per poi accompagnarli in zona di sicurezza.
Domegge di Cadore (BL), 29-11-15
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino del Centro Cadore e di Pieve di Cadore è stato allertato dai familiari di due alpinisti, preoccupati perché non riuscivano più a contattarli. I due rocciatori, partiti dal Rifugio Baion per scalare la Croda Bianca, nel tardo pomeriggio avevano chiamato dicendo che stavano scendendo e avrebbero dormito in Rifugio, ma poi non c'erano più state comunicazioni. Una squadra ha quindi subito verificato al Baion, dove però non li ha trovati. Alcuni soccorritori hanno poi controllato, senza esito, anche il Rifugio Ciareido, mentre altri hanno iniziato ad allargare l'area della ricerca, finché fortunatamente, verso le 23, i due alpinisti, che avevano avuto qualche difficoltà nel rientro, sono stati rintracciati in prossimità di una baita e l'allarme è cessato. Preallertati anche i soccorritori del Sagf e presenti i vigili del fuoco.
Pedavena (BL), 29-11-15
Alle 18.30 circa il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre su segnalazione dei parenti di un uomo, perché, uscito dalla propria abitazione, non aveva più dato notizia di sé. I famigliari lo avevano cercato a lungo, finché arrivato il buio, preoccupati avevano chiesto aiuto. Dodici soccorritori, senza una precisa idea della direzione presa da G.C., 68 anni, di Pedavena (BL), hanno quindi iniziato a percorrere gli itinerari seguiti abitualmente, specie in direzione di Fonzaso, finché l'uomo non è stato fortunatamente rintracciato dal fratello e l'allarme è rientrato.