2015

Forno di Zoldo (BL), 24-10-15
Questa mattina, mentre si trovava in un bosco del Monte Punta con altre due persone, un giovane cacciatore è scivolato lungo un pendio, sbattendo tra gli alberi. Poco prima delle 10, dopo aver tentato di scendere autonomamente, è stato chiesto l'intervento del 118 che ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Individuato il luogo a circa 1.700 metri di quota, l'eliambulanza ha sbarcato nelle vicinanze tecnico di elisoccorso, medico e infermiere, che hanno prestato le prime cure a R.S., 25 anni, di Forno di Zoldo (BL). Una volta imbarellato con il supporto di un soccorritore della Stazione della Valle di Zoldo e spostato in un punto maggiormente accessibile all'elicottero, il ragazzo è stato recuperato utilizzando un verricello di 50 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno con un sospetto trauma toracico. Pronto a intervenire in piazzola altro personale del Soccorso alpino.

Farra d'Alpago (BL), 23-10-15
Ieri sera attorno alle 20 il 118 ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago per verificare non ci fossero persone in difficoltà sul costone che sovrasta la frana sopra Sella Fadalto, tra Farra d'Alpago e Vittorio Veneto. Passando sull'autostrada, infatti, un guidatore aveva notato dei segnali di luce provenire dalla zona boscata e temeva qualcuno potesse avere bisogno di aiuto. Due squadre, una dal basso con il fuoristrada, una scendendo dall'alto a piedi, hanno controllato l'area per alcune ore, percorrendo circa 400 metri di dislivello, senza trovare riscontro. L'allarme, è quindi rientrato verso le 22.30.

Paderno del Grappa (TV), 23-10-15
Poco prima delle 11 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dal 118, a seguito della segnalazione di alcuni passanti che si erano imbattuti in uno zaino prima e, poco distante, nel corpo senza vita di un uomo nelle vicinanze dell'attacco della Ferrata dei Sass Brusai, sul sentiero numero 153. L'elicottero di Treviso emergenza ha raggiunto il luogo e sbarcato il tecnico del Soccorso alpino e il medico dell'equipaggio, che ha purtroppo potuto solamente constatare il decesso di G.T., 70 anni, di Thiene (VI), molto probabilmente colto da malore già ieri, giorno in cui era partito da casa per l'escursione. Una volta ricomposta e imbarellata dai soccorritori, la salma è stata recuperata con un verricello dall'eliambulanza per essere trasportata vicino alla strada e affidata al carro funebre.

Posina (VI), 22-10-15
Attorno alle 10.30 il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato per recuperare il corpo senza vita di un cacciatore nei boschi non distanti da Contrà Fornasa, tra Fusine e Posina. L'uomo aveva accusato un malore e il fratello che si trovava con lui era corso a lanciare l'allarme. Inutile purtroppo l'intervento del personale medico dell'ambulanza giunta sul posto, che ha solamente potuto constatare il decesso di R.Z., 62 anni, di Arsiero (VI). Una squadra di soccorritori ha raggiunto il luogo del decesso, avvenuto in una scarpatina tra gli alberi, e, ricomposta e imbarellata la salma, la ha trasportata per una decina di minuti fino alla strada dove attendeva il carro funebre. Sul posto anche i carabinieri di Arsiero.

Volpago del Montello (TV), 15-10-15
Attorno alle 10.30 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato dal 118 per un cercatore di funghi in difficoltà all'altezza della Presa 10 sul Montello. Purtroppo per l'uomo, O.G., 70 anni, di Trevignano (TV), che era stato colto da improvviso malore non c'è stato nulla da fare, vani anche i tentativi di rianimazione da parte delle persone che si trovavano con lui, sul posto anche il personale sanitario del Suem e la polizia municipale. Una volta constatato il decesso, la salma è stata caricata sulla barella e trasportata dai soccorritori per un centinaio di metri fino alla strada, dove è stata affidata al carro funebre.

Follina (TV), 12-10-15
È stato trovato privo di vita, probabilmente a causa di un malore, un cercatore di funghi, il cui mancato rientro aveva fatto scattare le ricerche nei boschi di Farrò. Dopo averlo atteso invano a casa, i parenti avevano iniziato a cercare G.C., 66 anni, di Follina (TV), nel primo pomeriggio fino a segnalarne la scomparsa ai carabinieri di Cison di Valmarino. Alle 18 circa la richiesta di intervento al Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, sul posto con una decina di soccorritori e il Centro mobile di coordinamento assieme a vigili del fuoco e carabinieri. La perlustrazione delle squadre si è concentrata nei luoghi abitualmente frequentati dall'uomo, un centinaio di metri sopra l'abitato, finché in un pendio tra gli alberi non ne è stato purtroppo individuato il corpo, poco prima delle 20. La salma è stata ricomposta e imbarellata, per essere sollevata con un paranco per una decina di metri sul limitare del bosco, da dove è stata trasportata a spalla per 200 metri alla jeep, e da lì al carro funebre sulla strada. Era presente anche personale del Suem con l'automedica.

Cortina d'Ampezzo (BL), 12-10-15
Attorno alle 15, il Suem 118 è stato allertato per un alpinista volato sugli ultimi tiri della via Mont Vonbanc sul Lagazuoi. Una volta individuato a circa 2.400 metri di quota, D.D.B., 50 anni, di Trichiana (BL), è stato recuperato assieme alla compagna di cordata, illesa, dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio utilizzando un verricello di 30 metri, per essere trasportato all'ospedale di Cortina con una sospetta frattura alla caviglia.

Belluno/Treviso/Pordenone, 12-10-15
Quattro persone in difficoltà in punti imprecisati tra Cansiglio e Piancavallo, le comunicazioni ostacolate dall'assenza di adeguati ponti radio e copertura telefonica su tutta l'area, la gestione di attività e squadre complicata appositamente dagli organizzatori per mettere in evidenza gli aspetti critici: non è stata facile ieri per i soccorritori la giornata di addestramento che ha coinvolto una quarantina di tecnici delle Stazioni di Alpago, Prealpi Trevigiane, Belluno, Longarone e Pordenone, incentrata su uno degli interventi più complessi per numero di persone coinvolte e tempi ristretti richiesti, ovvero la ricerca delle persone disperse in ambiente ostile. Ieri, dopo una mattinata sulla Piana del Cansiglio dedicata agli aspiranti Osa, Operatori di soccorso alpino, impegnati nel modulo ricerca persone, dalle 13 alle 19 si è svolta la vera e propria esercitazione interregionale Veneto-Friuli Venezia Giulia, partita dalla richiesta di aiuto e gestita in tutte le sue fasi successive come una reale emergenza, per confrontare e condividere gli aspetti operativi, nonché rinsaldare la reciproca conoscenza in vista di interventi congiunti su territori di confine. Due i campi base di coordinamento: presso la caserma della Forestale in Pian Cansiglio quello bellunese e nella zona di Casera Ceresera vicino al Col delle Palse quello pordenonese. Una volta registrate tutte le presenze, alle squadre sono state assegnate le zone di ricerca, con i percorsi seguiti da mappare con Gps, segnando eventuali ritrovamenti, come le auto appartenenti ai dispersi e oggetti abbandonati nel bosco. Gli scenari/target ipotizzati erano tre: una coppia che, lasciata la macchina in zona Campon, aveva perso l'orientamento in mezzo al bosco (e che si trovava a Cima Paradise); un anziano infortunato da qualche parte nei pressi di Casera Tarsia; un fungaiolo smarritosi sul sentiero del Colle del Gal. In questi tre punti dei figuranti simulavano gli escursionisti dispersi, con i soccorritori totalmente all'oscuro dei luoghi in cui si trovavano. Gli obiettivi sono stati individuati in tempi e modalità differenti. Per tutte le squadre e per i direttori delle operazioni un grossissimo problema sono state le comunicazioni, pur avendo in precedenza collocato ponti radio mobili. Purtroppo, malgrado l'area del Cansiglio sia fortemente frequentata e gli interventi numerosi, l'attuale situazione non permette di comunicare agevolmente o addirittura del tutto in vaste zone. L'addestramento di ieri è stata anche l'occasione di provare l'efficacia di una termo-camera, in grado di distinguere le diverse temperature a 500 metri e un chilometro di distanza, in vista del suo possibile utilizzo aereo o via terra. A fine giornata la riunione conclusiva con tutti i partecipanti ha permesso di far emergere alcuni errori commessi durante le ricerche, come gli aspetti positivi. Presenti anche tre unità cinofile. Un particolare ringraziamento al Corpo forestale dello Stato e al Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia, Stazione di Aviano, per la disponibilità di mezzi e sede, nonché per la continua collaborazione.

Comelico Superiore (BL), 11-10-15
Questa mattina attorno alle 10, la Stazione del Soccorso alpino della Val Comelico è stata allertata dal 118 per un cacciatore scivolato lungo un pendio in località La Ponta, andando dal Col Quaternà verso La Spina. Una squadra, compresa l'infermiera della Stazione, ha quindi raggiunto il luogo dove, assieme ad altre tre persone, si trovava l'uomo, B.D.B., 50 anni, di Comelico Superiore (BL), che era rotolato per alcuni metri infortunandosi. Prestategli le prime cure, l'uomo, con un sospetto politrauma, è stato imbarellato e calato dai soccorritori per una quarantina di metri, per poi essere trasportato fino all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nel frattempo nelle vicinanze e diretto all'ospedale di Belluno.

Domegge di Cadore (BL), 10-10-15
Attorno alle 14 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Forcella Val Montanaia, dove un'escursionista si era infortunata a un piede. Partita dal Rifugio Padova con altre 3 persone, C.M., 48 anni, di Mestre (VE), stava percorrendo l'itinerario ad anello che passa da Forcella Segnata, sugli Spalti di Toro. Al momento di scendere nuovamente verso il rifugio da Forcella Val Montanaia, l'incidente. Individuata dall'eliambulanza a circa 2.000 metri di quota, la donna è stata recuperata con un verricello di 20 metri, per essere trasportata all'ospedale di Belluno con una possibile frattura alla caviglia.

Belluno/Treviso/Pordenone, 09-10-15
Condividere esperienze e metodologie, conoscersi reciprocamente per migliorare l'attività di squadra, affinare l'utilizzo delle nuove tecnologie da impiegare nelle emergenze: sono alcune delle finalità cui punta l'esercitazione congiunta Veneto-Friuli Venezia Giulia in programma sulla Piana del Cansiglio domenica prossima, 11 ottobre, che vedrà all'opera una cinquantina di soccorritori delle Stazioni di Alpago, Prealpi Trevigiane e Pordenone, chiamati spesso a intervenire assieme su terreni confinanti. Tema dell'addestramento interregionale: la ricerca delle persone disperse.
Una giornata intensa quella di domenica prossima, che prenderà via al mattino dedicato interamente alla formazione degli aspiranti Osa, Operatori di Soccorso alpino, concentrati sul 'modulo' relativo alla ricerca dei dispersi. Una prima lezione teorica di introduzione all'argomento, tenuta da personale docente del Soccorso alpino, sarà relativa all'anamnesi, ovvero al reperimento di tutte le informazioni necessarie da famigliari e conoscenti, alla preparazione del campo base, alle azioni da intraprendere successivamente, ricerca dell’automezzo, azioni di tracciabilità con sms locator o individuazione cella telefonica e oltre. Si proseguirà con la parte pratica, attraverso la simulazione di diversi scenari nei quali sarà ricreata fedelmente la ricerca. A rotazione tutti gli operatori dovranno procedere con l'individuazione e geolocalizzazione tramite Gps degli oggetti e dei reperti lasciati nell'area, trasmessi poi al campo base per limitare la zona di indagine registrata su modello cartografico e dovranno poi applicare le diverse metodologie di ricerca.
Dalle 13, partirà l'esercitazione congiunta vera e propria, con le squadre suddivise in aree di ricerca comprese tra la Piana del Cansiglio e le creste soprastanti, da Fregona verso Palantina e Piancavallo. Dalle 15 alle 16.30 sarà inoltre presente l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore per effettuare simulazioni di ricerca con nuove termocamere ad alta risoluzione, il tutto sarà poi provato via terra dai soccorritori sia durante la ore diurne che notturne. Fondamentali in ogni intervento di soccorso sono le comunicazioni, rese spesso difficoltose, come peraltro accade in Cansiglio, dall'assenza di una adeguata copertura della rete telefonica che può ostacolare situazioni critiche di emergenza sanitaria. Per consentire la buona riuscita dell'esercitazione quindi saranno installati due ponti radio mobili, uno di proprietà del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi e uno di proprietà della Stazione di Pordenone. Sul posto il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi e diverse unità cinofile da ricerca di superficie. Parteciperanno inoltre il Corpo forestale dello Stato e il Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia, Stazione di Aviano.

Follina (TV), 08-10-15
È stata trovata alle 20 circa Valentina, la giovane donna che da da oggi alle 14 non dava più notizie di sé. Una squadra di soccorritori la ha rintracciata nei pressi del centro abitato di Follina. Sta bene, pur in leggero stato confusionale. Con lei l'infermiere del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane e i familiari. Fatte rientrare le altre squadre.

Follina (TV), 08-10-15
Il Soccorso alpino è stato allertato attorno alle 16 per unirsi alle ricerche di una giovane donna, uscita dalla propria abitazione a Follina attorno alle 14 senza più fare ritorno. Al momento di allontanarsi di casa la ragazza, che si chiama Valentina e ha 31 anni, indossava un giubbotto blu, pantaloni verdi, scarpe da ginnastica e una borsetta fucsia. È alta un metro e 50, ha capelli castani lisci lunghi fino alle spalle e porta occhiali da vista con montatura rossa. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri. Il campo base di coordinamento è posto di fronte alla Stazione dei carabinieri di Cison di Valmarino. Partecipano alla ricerca una ventina di tecnici del Soccorso alpino di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno e Alpago con due unità cinofile, assieme ai vigili del fuoco con altre due unità cinofile. Le squadre stanno perlustrando le zone sopra gli abitati.

Farra d'Alpago (BL), 06-10-15
Poco dopo le 16 il 118 è stato allertato da una ragazza che si era imbattuta nel corpo senza vita di un uomo in una prato appena fuori dal bosco in località Coste de Mai, tra Spert e Sant'Anna. Una squadra del Soccorso alpino dell'Alpago ha raggiunto il luogo, non distante da un fienile, assieme all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha sbarcato nelle vicinanze il personale sanitario e il tecnico di elisoccorso. Il medico ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, U.B., 64 anni, di Tambre (BL), colto quasi sicuramente da malore mentre era in cerca di funghi. Una volta ricomposta, la salma è stata imbarellata dai soccorritori e recuperata con un verricello di una ventina di metri, per essere trasportata fino al carro funebre. Sul posto anche i carabinieri.

Belluno, 05-10-15
Nel primo pomeriggio il 118 è stato allertato per un escursionista di 31 anni, di San Donà di Piave (VE), che salendo lungo il sentiero che porta a Forcella Monpiana sul Terne, perso l'orientamento, si era ritrovato bloccato in un ripido canale, impossibilitato a muoversi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato un sopralluogo e, dopo averlo individuato a circa 1.500 metri di quota, ha sbarcato con un verricello di 20 metri il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio. Una volta raggiunto e assicurato, il ragazzo è stato imbarcato sempre con un verricello per essere trasportato a valle. Pronta a intervenire in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino di Belluno.

Borso del Grappa (TV), 05-10-15
Perso il controllo del parapendio, un pilota tedesco di 17 anni è precipitato tra gli alberi in un bosco tra il settimo e l'ottavo tornante della Strada Giardino, che da Semonzo sale a Campocroce, facendo scattare l'allarme al 118 verso 12.30. L'automedica del Suem di Crespano, aspettata da un amico del giovane sulla strada, ha individuato il luogo dell'incidente, raggiunta da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Arrivati alla base del pino tra i cui rami il ragazzo si trovava sospeso a circa 10 metri dal suolo, un soccorritore ha risalito il tronco con tecniche di tree-climbing, assicurato dal basso dai compagni. Liberato dai vincoli della vela, il ragazzo, che stava bene, è stato calato fino a terra e visitato in via precauzionale dal personale sanitario.

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