2015

Auronzo di Cadore (BL), 01-10-15
Sono stati recuperati, e stanno bene, i due alpinisti tedeschi, di 35 e 37 anni, bloccati da ieri a pochi metri dalla vetta della Piccolissima delle Tre Cime di Lavaredo. Non appena si è aperto un varco nella nebbia, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato da legge regionale con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha trasportato sulla cima, a 2.700 metri di quota, due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo. I due soccorritori si sono quindi calati dai due rocciatori, fermi una ventina di metri più sotto verso l'uscita della via Preuss che avevano scalato ieri, e li hanno aiutati a risalire. L'elicottero è quindi tornato, li ha imbarcati e trasportati a valle. Infreddoliti, ma in buone condizioni, gli alpinisti sono stati visitati dal medico dell'equipaggio del Pelikan, che non ha ritenuto necessario il loro ricovero. Le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Dobbiaco e i soccorritori del Corpo forestale dello Stato, pur da ieri sera alla base della parete, non erano potuti intervenire in quanto la vetta della Piccolissima non si raggiunge da una via normale accessibile, bensì soltanto scalando vie alpinistiche, di IV-V grado le più semplici, trasformate nella notte in pericolose lastre di ghiaccio dalla neve caduta e dalle basse temperature e quasi impossibili da salire in sicurezza.

Pieve di Cadore (BL), 01-10-15
In concomitanza con la Dolomiti Rescue Race, domani e sabato, 2 e 3 ottobre, la riunione del Consiglio nazionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico si terrà a Pieve di Cadore. Presidente, vicepresidenti e consiglieri, provenienti da Veneto, Valle d'Aosta, Trentino, Piemonte, Lombardia, Umbria, Sicilia e Sardegna, si incontreranno nella Sala consiliare del municipio e successivamente alla Magnifica Comunità di Cadore.

Auronzo di Cadore (BL), 01-10-15
Ancora in corso l'intervento sulle Tre Cime di Lavaredo, dove da ieri sera sono bloccati due alpinisti di lingua tedesca. I due, attaccata la via Preuss alla Piccolissima verso le 13, alle 21 hanno fatto scattare l'allarme, poiché con il buio non riuscivano a individuare l'uscita, non erano attrezzati per un bivacco e si trovavano ancora a una cinquantina di metri dalla vetta, a 2.700 metri, con le condizioni meteo in peggioramento. Le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Dobbiaco, con soccorritori del Corpo forestale dello Stato, si sono portate al Rifugio Lavaredo, per valutare le operazioni possibili da effettuare in sicurezza ed è stata chiesta l'attivazione dell'elicottero dell'Esercito italiano, che ha inviato un AB-205 del IV Reggimento Altair di Bolzano abilitato al volo notturno. Purtroppo le nubi persistenti calate all'improvviso e la neve che ha cominciato a scendere hanno fermato il mezzo, poi rientrato a notte fonda, nel piazzale del Rifugio. Con la parete illuminata dalla fotoelettrica dei vigili del fuoco di Monguelfo, i soccorritori hanno tenuto i contatti telefonici con i due alpinisti, chiamandoli periodicamente tutta la notte. Con la luce del giorno, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e successivamente quello dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, hanno effettuato alcuni tentativi, costretti a rientrare dal tappo di nuvole sugli ultimi 30-40 metri. Al momento, si sta attendendo un possibile varco, prima di far intervenire le squadre a piedi, considerato che i 3 centimetri di neve della notte si sono ghiacciati e le vie di risalita sono ricoperte di scivolosissimo vetrato.

Lozzo di Cadore (BL), 30-09-15
Si è concluso alle 3 di questa notte l'intervento che ha visto impegnata, a partire dal pomeriggio di ieri, una trentina di soccorritori in aiuto di una coppia di cercatori di funghi in difficoltà nei boschi di Lozzo di Cadore. I due amici, M.P., 57 anni, di Ponte nelle Alpi (BL), lei, I.M., 77 anni, di Nervesa della Battaglia (TV) lui, erano scesi in auto da Pian dei Buoi lungo una sterrata sconnessa, per parcheggiare a 1.400 metri di quota in prossimità di Casone Ciampediei, da dove a piedi si erano inoltrati nei boschi. Attorno alle 18, la richiesta di aiuto al 118 lanciata dalla donna, poiché, dopo aver camminato per ore, perso l'orientamento erano rimasti  bloccati tra salti di roccia, impossibilitati a proseguire. Dalle loro informazioni, i due erano avanzati in salita per 5 ore verso Col Vidal, ed è nella zona alta rispetto a Ciampediei che l'elicottero del Suem ha effettuato una ricognizione con un tecnico del Soccorso alpino del Centro Cadore, competente per territorio, mentre una trentina di soccorritori delle Stazioni di Centro Cadore, Pieve di Cadore, Auronzo e Corpo forestale dello Stato, con le unità cinofile, iniziava a suddividersi lungo i sentieri della zona, secondo le indicazioni del Centro mobile di coordinamento. In contatto telefonico, quando la donna ha riferito di sentire l'eliambulanza abbastanza vicina, è risultato chiaro che in realtà i due fungaioli si trovavano in basso rispetto a dove avevano lasciato la macchina. L'elicottero, costretto a rientrare dal buio, ha prima sbarcato in un varco tra la vegetazione, verricellandoli per una quarantina di metri, il soccorritore del Centro Cadore e il tecnico di elisoccorso. Per cercare di individuarli, è stato quindi trasportato a Cima Gogna il faro del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, puntato lungo il pendio e spostato assecondando le indicazioni della donna, fino fermarlo quando la coppia ha affermato di essere al centro del fascio di luce. A quel punto, sempre più vicini, due soccorritori hanno sentito i richiami e hanno raggiunto i due amici, a 1.100 metri di altitudine nella Valle di Faè, alle 21.30 circa, e hanno fatto convergere in quella direzione le diverse squadre distribuite nell'area. La donna era in buone condizioni, l'uomo molto provato. Incrodati sopra un salto di 10 metri, su un pendio verticale, con la temperatura circostante di appena qualche grado, sono stati subito fatti salire in un punto più sicuro, per la prima assistenza da parte di un infermiere. Scaldati e idratati, la donna ha proseguito affiancata da un paio di soccorritori, l'uomo è stato invece imbarellato e sollevato per contrappeso per un centinaio di metri, fino al sentiero numero 69, un traverso abbastanza impervio attrezzato dalle squadre con corde fisse per 400 metri e superato con la barella portantina trasportata a rotazione. Una volta arrivati sul più tranquillo sentiero numero 275, i soccorritori hanno proseguito fino ai mezzi, per poi accompagnare in jeep la coppia al pronto soccorso di Pieve di Cadore per i controlli del caso. Sul posto anche i vigili del fuoco.

Lozzo di Cadore (BL), 29-09-15
È stata individuata e raggiunta dai soccorritori la coppia smarritasi in cerca di funghi nel pomeriggio. L'uomo e la donna, che stanno bene, si trovano a circa 1.100 metri, nella Valle di Faè, sul lato sinistro risalendo, di fronte a Cima Gogna. Le squadre provvederanno adesso a riaccompagnarli a valle, dove arriveranno presumibilmente in un paio di ore.

Lozzo di Cadore (BL), 29-09-15
Le Stazioni del Soccorso alpino di Centro Cadore, Auronzo e Pieve di Cadore, con il Centro mobile di coordinamento stanno cercando una coppia che, dopo aver parcheggiato in località Ciampediei in Val di Faè, sotto il Col Vidal, si è allontanata in cerca di funghi e ha perso l'orientamento nei boschi. Al momento le squadre stanno cercando i due anche con l'aiuto di un faro puntato da Cima Gogna. Sul posto anche i vigili del fuoco e il Corpo forestale dello Stato.

Livinallongo del Col di Lana (BL), 28-09-15
Attorno alle 15, il 118 è stato allertato per un escursionista che, scivolato sul sentiero numero 23 del Settsass, si era ferito sbattendo la testa. Dopo aver individuato il luogo dell'incidente a circa 2.200 metri di quota, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato nelle vicinanze in hovering medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, che hanno prestato le prime cure all'uomo, P.N., 77 anni, di Badia (BZ). Recuperato con un verricello di 5 metri, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno per una ferita e un probabile trauma cranico.

Borso del Grappa (TV), 27-09-15
Subito sotto il decollo del Col del Puppolo a Semonzo, un pilota tedesco, W.S., 28 anni, perso il controllo del parapendio, è finito tra gli alberi. Il ragazzo non si è fatto niente, ma si è trovato in difficoltà quando ha tentato di risalire da solo per liberale la vela. Scattato l'allarme poco prima delle 15, il pilota è stato raggiunto da una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e dal Suem di Crespano. I soccorritori hanno quindi aiutato lui a scendere da 4 metri di altezza con una scala telescopica, per poi recuperargli la vela bloccata tra i rami a 10 metri dal suolo, utilizzando tecniche da tree-climbing.

Santo Stefano di Cadore (BL), 26-09-15
Verso le 11.30 la Stazione del Soccorso alpino della Val Comelico è stata allertata dal 118, in seguito alla segnalazione di alcune persone che avevano sentito delle grida provenire dalla zona della Baita dei Usei, nella bassa Val Frison. Una squadra ha quindi effettuato una perlustrazione, sul posto anche i vigili del fuoco, senza avere alcun riscontro. L'allarme è quindi rientrato.

Recoaro Terme (VI), 26-09-15
Attorno alle 11 il Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno è stato allertato dal 118, per un escursionista incrodato nel Vajo di Pelagatta. Partito infatti in direzione della Gazza, sul Carega, M.K., 46 anni, di Malo (VI), era quasi arrivato all'uscita del percorso alpinistico non attrezzato, quando non è più stato in grado di proseguire o tornare sui propri passi. Tre soccorritori hanno raggiunto il rifugio più vicino, per intervenire in supporto all'eliambulanza di Verona emergenza se necessario. L'elicottero, una volta individuato l'uomo, lo ha recuperato con un verricello e tratto in salvo.

Calalzo di Cadore (BL), 25-09-15
Scendendo lungo un ripido bosco sotto il Rifugio Prapiccolo, un cercatore di funghi è scivolato ruzzolando tra gli alberi. L'amico che era con lui ha quindi raggiunto una strada per trovare copertura telefonica e dare l'allarme. Allertati attorno alle 14 dal 118, una decina di soccorritori della Stazione di Pieve di Cadore e Centro Cadore si è diretta verso il luogo dell'incidente assieme all'amico, finché una squadra non ha individuato il punto esatto dove si trovava il fungaiolo, 69 anni, di Martellago (VE). Calatisi con l'aiuto delle corde, i soccorritori lo hanno raggiunto tra la fitta vegetazione. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, prestategli le prime cure, lo ha recuperato con un verricello di 35 metri per poi accompagnarlo all'ospedale di Pieve con un probabile trauma cranico e varie contusioni. Allo stesso modo ha poi recuperato l'amico, 71 anni, di Silea (TV), provato e affaticato, per portarlo all'ospedale per gli accertamenti del caso.

Rocca Pietore (BL), 23-09-15
Sabato prossimo, 26 settembre, a partire dalle 11, in località Bosco Verde si svolgerà l'inaugurazione della nuova sede del Soccorso alpino della Val Pettorina. Dopo i saluti del sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin, prenderanno la parola il capostazione del Soccorso alpino della Val Pettorina Alessandro Darman, la presidente dell'Associazione Ambulanza Teresa Schena, il direttore generale dell'Ulss numero 1 di Belluno Pier Paolo Faronato, il presidente del Soccorso alpino e speleologico del Veneto Rodolfo Selenati. Le conclusioni saranno affidate all'assessore alla Protezione civile della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin. Seguiranno la benedizione della struttura e una dimostrazione di elisoccorso. Al termine è previsto un piccolo buffet. Durante la cerimonia si esibirà il Coro Agordo.
In allegato l'invito.

Malcesine (VR), 25-09-15
Risaliti in funivia con le proprie biciclette nel pomeriggio sul Monte Baldo, due turisti della Repubblica Ceca, 47 anni lui, 40 lei, hanno iniziato la discesa lungo il sentiero numero 634 che da Bocca di Navene porta a Navene. Lungo il tragitto, arrivati ad un bivio, hanno proseguito seguendo una traccia errata che li ha portati a perdersi. Attorno alle 21.30 è scattato l'allarme attraverso la loro ambasciata. Mentre i vigili del fuoco partivano dall'alto, il Soccorso alpino avviava la ricerca dal basso, con un soccorritore di Ala residente a Malcesine primo a partire con due volontari della Protezione civile, seguito da due squadre della Stazione di Verona, una arrivata in macchina da Caprino, l'altra da Verona. Durante la ricerca, grazie a un'interprete dell'ambasciata, il 118 è riuscito a far spiegare ai due turisti i passaggi per inviare tramite il cellulare le loro coordinate. Ed è stato confermato quanto ipotizzato dai soccorritori sul luogo dove potessero trovarsi i due ciclisti e dove effettivamente sono stati individuati verso mezzanotte e mezza. La coppia, raggiunta, è quindi stata riportata sul sentiero e riaccompagnata a valle, l'ultimo tratto in macchina. I soccorritori sono rientrati alle 2. Visto il ripetersi di analoghe situazioni di difficoltà lungo itinerari in bici sul Monte Baldo, il Soccorso alpino invita a percorrere i sentieri con la massima attenzione ai segnali, in particolar modo dove vi siano diverse tracce, ai bivi, agli incroci, consigliando eventualmente di ritornare indietro, piuttosto che rischiare di mettersi in situazioni rischiose proseguendo.

Revine Lago (TV), 19-09-15
Il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, la Stazione più giovane del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha festeggiato oggi i 10 anni dalla sua fondazione. Nelle parole del capo Giorgio Follin e del vicecapo Dario Sala, è stato ripercorso l'iter che portò alla sua istituzione, ufficiale nel gennaio 2005, anche se i suoi componenti in realtà hanno affrontato il percorso formativo già nei tre anni precedenti. Una ventina di interventi l'anno su un territorio che va da Fener fino al Cansiglio, in aiuto di persone in difficoltà in ambiente impervio, montano, come collinare. Nella sala del Parco archeologico didattico del Livelet, di fronte ai 22 volontari della Stazione, ai colleghi di quelle contermini e più distanti, ai rappresentanti delle Forze dell'ordine che collaborano nelle emergenze, vigili del fuoco, carabinieri, Guardia di finanza, associazioni di protezione civile, sono stati ricordati i punti salienti dei 10 anni, gli ambiti operativi, la costante formazione, l'importanza dei nuovi aspiranti. Erano presenti l'assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, che ha portato il suo saluto e quello del presidente Zaia, il sindaco e il vicesindaco di Vittorio Veneto, Angelo Devich, tra i fondatori della Stazione, i vicedelegati del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Mariano De Mattia e Alex Barattin.

Agordo (BL), 19-09-15
Attorno alle 17 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Civetta, dove un escursionista tedesco si era infortunato scendendo dalla vetta. Dopo aver percorso la ferrata Tissi, infatti, H.S., 44 anni, arrivato sul ghiaione del Van delle Sasse, aveva messo male un piede, procurandosi un probabile trauma alla caviglia. Sbarcato nelle vicinanze in hovering, il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio ha raggiunto l'uomo e, aiutato dai compagni di escursione, lo ha spostato in un punto piú accessibile all'eliambulanza. Imbarcato sempre in hovering, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno.

Romano d'Ezzelino (VI), 19-09-15
Arrivato quasi alla catena, alla fine di una via nella palestra di roccia in Valle di Santa Felicita, un climber ha perso l'appiglio ed è volato per qualche metro sbattendo la testa sulla roccia. Scattato l'allarme, poco prima delle 14 il 118 ha inviato una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e il Suem di Crespano. Prestategli le prime cure, G.I., 41 anni, di Villa Lagarina (TN), con un sospetto trauma cranico, è stato caricato in barella e trasportato dai soccorritori fino all'ambulanza, diretta all'ospedale di Castelfranco.

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