2016

Valstagna (VI), 01 - 03 - 17
A un mese di distanza dall’ultima esercitazione nelle Grotte di Oliero, lo scorso fine settimana (da venerdì 24 a domenica 26 febbraio) la Commissione speleosubacquea del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, si è data nuovamente appuntamento in Valstagna per due giorni di immersioni nel Cogol dei Veci e Cogol dei Siori e concludere i lavori della precedente sessione addestrativa. Con l’occasione, sono stati invitati a partecipare anche il Centro carabinieri subacquei di Genova e i sommozzatori della Polizia di Stato di Venezia, per un incontro ed un confronto sulle reciproche procedure d'immersione, il tipo di attrezzature, metodologie utilizzate, nonché uno scambio di esperienze sul soccorso speleosub e i compiti di polizia giudiziaria. Un evento cui ha preso parte anche la Scuola nazionale speleosub del Cnsas, con 5 nuovi allievi impegnati nel percorso formativo. Sabato e domenica personale dei tre Corpi si sono immersi assieme e i sub di Polizia di Stato e carabinieri hanno potuto vedere come lavorano nelle grotte sommerse gli speleosub del Cnsas, osservando anche direttamente l’attività degli allievi in formazione. La Commissione subacquea ha impiegato tecnici provenienti da tutti Italia ed è stata utilizzata attrezzatura tecnologica, quale i rebreather e gli scooter subacquei. La partecipazione in questo contesto sia dei sommozzatori della Polizia di Stato sia del Centro carabinieri subacquei di Genova ha permesso di mettere basi per una futura interazione fra Corpi dello Stato che alle volte si trovano ad intervenire negli stessi scenari con la stessa volontà di intenti e di risultati. Hanno portato i loro saluti anche il sindaco di Valstagna Carlo Perli, assieme al suo assessore al turismo, Giovanna Giacoppo, e il maresciallo dei carabinieri di Solagna Vito Sitran.

Mel (BL), 11-02-16
Sono ancora vane le ricerche di Giovanni Lavina, 55 anni, di Tambre (BL), scomparso ormai da una settimana dopo essersi allontanato dalla propria abitazione. Oggi una quarantina di persone si sono ritrovate alle 7.30 a Cordellon, luogo del rinvenimento dell'auto dell'uomo, per suddividersi in squadre e distribuirsi nelle zone designate attorno al luogo del parcheggio ed effettuare battute sistematiche ancora più approfondite. Lungo entrambi i versanti del torrente Rimonta alcuni soccorritori si sono calati e hanno risalito gli svariati canali, mentre sono state percorse porzioni di sentieri non ancora visionate. Controllate a piedi alcune casere ai Pian e in Val d'Arc, con l'elicottero dei vigili del fuoco che invece sorvolava l'area attorno ad altri edifici rurali, alle Fratte e Castelletto. Purtroppo senza apprendere alcuna nuova informazione. Erano presenti i soccorritori di Belluno, Feltre, Alpago, Longarone, vigili del fuoco e forestali e le unità cinofile.
La ricerca riprenderà domattina, con l'ausilio degli elicotteri.

Mel (BL), 07-02-16
Sono riprese alle 7.30 le ricerche di Giovanni Lavina, il cinquantacinquenne di Tambre (BL), scomparso venerdì mattina dopo essersi allontanato in macchina dalla propria abitazione, senza però rinvenirne finora traccia. Quando ieri la sua auto è stata ritrovata parcheggiata a Cordellon, il campo base è stato spostato lì. Oggi sei squadre di soccorritori (molte devono ancora rientrare) sono state suddivise in altrettante aree per perlustrare le strade principali, i sentieri e i punti di ricovero sia nel territorio bellunese, da Passo San Boldo, Trichiana, fino a Lentiai, che in quello trevigiano, facendole partire dal Rifugio Posa Puner, luogo che tra l'altro ha riguardato una segnalazione odierna. Alcuni ragazzi hanno infatti visto, passate da poco le dieci, un uomo corrispondente alla descrizione scendere dalla sterrata in direzione Malga Budui. Una squadra è stata quindi inviata a effettuare la verifica e contestualmente sono stati allertati anche i carabinieri di Miane. Alle 8 un'unità cinofila molecolare del Soccorso alpino ha avviato la propria ricerca: al Bloodhound sono stati fatti annusare oggetti appartenenti all'uomo rinvenuti all'interno della macchina e il cane ha subito iniziato a seguire una traccia. Ha marcato una casera, dove probabilmente l'uomo si è fermato, per poi riprendere a seguire la traccia in direzione del Monte Salvedella - sulle cui creste una segnalazione di ieri indicava la sua possibile presenza - bloccato più avanti dalla neve appena caduta. Da quel punto altre due unità cinofile hanno proseguito oltre per circa 400 metri. Oggi sono presenti una cinquantina di persone del Soccorso alpino di Belluno, Prealpi Trevigiane, Alpago e Feltre e dei vigili del fuoco.

Chies d'Alpago (BL), 31 - 12 - 16
Passato mezzogiorno, il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato per due escursionisti incrodati sotto il Brutt Pass. S.B., 65 anni,  di Chies d"Alpago (BL), ed E.D., 56 anni, di Tambre (BL), partiti da Malga Cate avevano risalito i ghiaioni e stavano perlustrando un nuovo possibile itinerario, quando si sono bloccati sul costone roccioso che stavano percorrendo, impossibilitati a proseguire o tornare sui loro passi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sopraggiunto nel frattempo, li ha individuati a 1.800 metri di quota e recuperati con un verricello di una ventina di metri, per trasportarli a Pian Formosa e affidarli ai soccorritori pronti a intervenire in supporto alle operazioni.
 
Sospirolo (BL), 31 - 12 - 16
Si è concluso alle 23.30 l'intervento che ha visto impegnati 5 tecnici del Soccorso alpino di Belluno e Agordo in aiuto di tre escursionisti bloccati su un viaz sopra la Valle del Mis. I tre, 32 anni di Azzano Decimo (PN), 31 anni di Padova e 27 anni di Belluno, erano partiti verso le 13 da località Pattine, nel comune di Gosaldo, per passare la notte a Casera Campo Torondo. Risalendo, abbastanza presto lungo il sentiero numero 802, avevano però iniziato a seguire una traccia secondaria finendo in un impervio tracciato sulle pendici settentrionali del Monte Colaz, versante Valle del Mis. Ormai buio e senza potersi orientare, hanno contattato il 118 verso le 17. In contatto telefonico e con le coordinate Gps ottenute grazie all'applicazione in dotazione al Soccorso alpino, la squadra è partita da Pattine e li ha raggiunti poco prima delle 22 a circa 1.200 metri di quota, per riportarli sul sentiero e riaccompagnarli a valle.
 
 
Sospirolo (BL), 30 - 12 - 16
Il soccorso alpino di Belluno e Agordo sta intervenendo in Valle del Mis alle pendici settentrionali del Monte Colaz, dove tre escursionisti, partiti da Pattine, sono rimasti bloccati su un viaz a circa 1.200 metri di quota. Ci vorranno diverse ore per raggiungerli e riportarli a valle.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 29 - 12 - 16
Stanno scendendo in questo momento le squadre del Soccorso alpino di Livinallongo allertate nel tardo pomeriggio per due escursionisti in difficoltà sul Monte Settsass. I due, padre e figlia di Venezia, erano partiti dal Passo Valparola questa mattina verso le 10.30 con l'intenzione di percorrere il sentiero numero 24 e scendere per il 23, un itinerario circolare che richiede 4 ore in estate. La decisione però di salire sulla cima ha allungato notevolmente i tempi di percorrenza e, complice la neve crostosa, i due si sono ritrovati a scendere al buio, hanno perso l'orientamento fino a bloccarsi in una scarpata sopra un salto di roccia di alcune decine di metri. Poco prima delle 18 la chiamata al 118, inviando anche le coordinate Gps tramite l'applicazione GeoResQ. Una decina di soccorritori ha avviato la ricerca partendo da Cernadoi, finché una squadra 'veloce' ha individuato la coppia a circa 2.450 metri di quota. Padre e figlia, sono quindi stati raggiunti e riportati sul sentiero da dove stanno scendendo.
Alpago (BL), 29 - 12 - 16
Verso le 18.30 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato dal 118 per due escursioniste bellunesi in difficoltà in Cansiglio. Le due donne avevano contattato i carabinieri dicendo di aver seguito le indicazioni per Palughetto, sito archeologico, ma di essersi smarrite e di trovarsi di fronte a una sbarra su una strada sterrata. Otto soccorritori sono quindi partiti in loro aiuto, provando a chiamarle al cellulare senza riuscire a prendere la linea. Quando alla fine le due escursioniste hanno risposto, i soccorritori hanno appurato che, arrivate da sole alla macchina, stavano scendendo a valle. L'allarme è quindi rientrato.
Cortina d'Ampezzo (BL), 29 - 12 - 16
Questa mattina verso le 10, sciando con il papà, una tredicenne trevigiana ha perso il controllo degli sci ed è finita contro un albero a bordo pista, non distante dalla partenza della seggiovia Colfiere - Col Drusciè. Subito il servizio piste della polizia ha prestato le prime cure alla giovane, presto raggiunta dal personale medico e dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze. Imbarellata, la ragazza è stata trasportata all'ospedale di Belluno a seguito dei traumi riportati nell'urto, con lei il padre.
Belluno, 28 - 12 - 16
Attorno alle 16.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Monte Serva, dove un escursionista, scendendo, era caduto all'altezza del vallone della Bocca de Rosp ruzzolando fino fermarsi in un ghiaione sottostante. L'equipaggio ha individuato a circa 1.400 metri di quota il punto in cui si trovava l'uomo, che era rotolato sull'erba ripida e secca per decine di metri ed era stato raggiunto nel frattempo dal figlio e dai due amici con i quali stava camminando al momento dell'incidente, e ha sbarcato con un verricello di 30 metri il tecnico di elisoccorso e il personale medico, che ha purtroppo solamente potuto constatare il decesso di C.T., 60 anni, di Scorzè (VE), dovuto ai traumi riportati. L'eliambulanza ha quindi elitrasportato sul posto un tecnico del Soccorso alpino di Belluno in supporto alle operazioni. Il soccorritore è quindi tornato a valle con gli amici dell'uomo, mentre l'elicottero, ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, ha recuperato la salma per trasportarla a Bolzano Bellunese e affidarla ai soccorritori e al carro funebre. Il figlio della vittima, sconvolto da quanto accaduto, è stato elitrasportato all'ospedale di Belluno. 
 
Arsiè (BL), 27 - 12 - 16
Passate le 13, il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato per avviare la ricerca di un uomo, uscito dalla propria abitazione ad Arsiè questa mattina per un consueto giro e non rientrato. Soccorritori e vigili del fuoco divisi in squadre - sul posto anche i carabinieri - si sono distribuiti in varie aree nella zona attorno al cimitero di Mellame, finché verso le 15.30 non hanno individuato L.D.A., 72 anni, di Arsiè (BL), a circa 300 metri di distanza dal camposanto. L'uomo, che era scivolato in mezzo al bosco ma non sembrava aver riportato conseguenze, è stato affidato in ogni caso in via precauzionale a un'ambulanza.
 
Sappada (BL), 26 - 12 - 16
Attorno alle 15.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto ai Laghi d'Olbe, dove un quindicenne di Portogruaro (VE) si era infortunato a un piede percorrendo il sentiero numero 135. L'eliambulanza ha raggiunto il ragazzo, che è stato imbarcato in hovering per essere trasportato all'ospedale di Cortina con un probabile trauma alla caviglia. Pronto a intervenire in supporto alle operazioni il Soccorso alpino di Sappada.
 
 
Auronzo di Cadore (BL), 25 - 12 - 16
Scendendo dal Monte Aiarnola, poco sotto la cima, un'escursionista tedesca è scivolata mettendo male il piede e procurandosi una sospetta distorsione alla caviglia. Non potendo proseguire oltre, M.W., 32 anni, che era da sola, ha chiesto aiuto al 112, che ha allertato il 118 verso le 11.30. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato la zona, al confine tra Auronzo di Cadore e Comelico Superiore, e individuato la giovane donna. L'infortunata è stata recuperata utilizzando un verricello di 30 metri, per essere poi accompagnata all'ospedale di Cortina d'Ampezzo.
Paderno del Grappa (TV), 14 - 12 - 16
Alle 16.20 il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per avviare la ricerca di un escursionista sul Monte Grappa. L'uomo, 55 anni di Rese Pio X (TV),  che era atteso a casa per le 13, era partito questa mattina da San Liberale per una camminata e aveva mandato una foto alla moglie da Cima Grappa. Alle 14 però la donna era stata contattata da una persona che aveva rinvenuto il cellulare del marito sul sentiero numero 152. Dopo aver atteso un po' era scattato l'allerta. Fortunatamente, mentre le squadre stavano per partire in direzione della zona delle Meatte, dove era stato trovato il telefonino, l'uomo è rientrato autonomamente, attardatosi a causa della fitta nebbia, e l'allarme è cessato.
Ponte nelle Alpi (BL), 13 - 12 - 16
È stata ritrovata, e sta bene, Elide, l'anziana signora allontanatasi ieri verso l'ora di pranzo dalla propria abitazione a Polpet e non rientrata. Una squadra la ha individuata attorno alle 9 sul sentiero non distante dalla Chiesetta di Sant'Andrea, sul Monte Serva a circa 700 metri di quota. È infreddolita, ma non mostra particolari problemi. Sul posto il personale medico appena sbarcato dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, che la riaccompagnerà a valle dove saranno effettuati i controlli del caso. Hanno partecipato alle ricerche intraprese ieri sera il Soccorso alpino di Longarone e Belluno, i militari del Sagf, i vigili del fuoco, la Protezione civile, diverse unità cinofile. Sul posto anche i carabinieri.
Ponte nelle Alpi (BL), 13 - 12 - 16
Il Soccorso alpino di Longarone assieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri sta cercando una signora anziana di cui non si hanno più notizie da ieri, quando si è allontanata di casa nella zona di Polpet verso l'ora di pranzo Allertati attorno alle 20.30, dopo le prime vane ricerche dei familiari, i soccorritori stanno perlustrando da ieri sera le zone circostanti l'abitato, le vie di accesso e le prime pendici del Monte Serva. Elide, questo è il suo nome, ha 84 anni, è alta un metro e 60 circa, indossa gli occhiali, ha i capelli bianchi abbastanza corti e cammina lentamente. Chiunque ha sue notizie o abbia potuto incontrarla è pregato di contattare i carabinieri. Il centro operativo è posto a Polpet.
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