2017
MALORE MORTALE IN MARMOLADA
Scritto da Michela CanovaRocca Pietore (BL), 20 - 08 - 17
Allertato alle 11.20 circa per un malore in Marmolada, il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Sbarcati in hovering a circa 3.200 metri di quota tecnico di elisoccorso, medico e infermiere, l'equipe ha subito praticato le manovre di rianimazione all'uomo, un turista bulgaro di 43 anni, senza poter purtroppo fare nulla per lui. L'escursionista aveva salito con una comitiva la ferrata di Punta Penia. Dal racconto dei compagni, una volta all'uscita, aveva lamentato dolori alle gambe. Lui era rimasto lì e loro avevano raggiunto la cima poco distante. Quando erano tornati indietro però lo avevano trovato a terra privo di sensi e avevano tentato di farlo riprendere, dando l'allarme. Constatato il decesso, l'eliambulanza ha trasportato uno degli amici, provato dall'accaduto, fino a Passo Fedaia, per affidarlo a una squadra del Soccorso alpino di Fassa, ed è quindi tornata a recuperare la salma, con un verricello di alcuni metri, per portarla a Canazei.
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SOSPESA RICERCA SUL BOSCONERO
Scritto da Michela CanovaVal di Zoldo (BL), 19 - 08 - 17
Con la giornata di oggi, in attesa di elementi che possano dare nuove indicazioni, si sospende la ricerca di Carla Fredducci, 58 anni, di Sesto Fiorentino (FI), l'escursionista scomparsa lunedì scorso, dopo aver contattato il 118 dicendo di essersi fatta male alle braccia e di essersi persa nei boschi attorno al Rifugio Bosconero. In questi giorni sono state valutate tutte le possibilità, con un dispiegamento di uomini e mezzi che hanno setacciato la vasta area ai piedi del Gruppo del Bosconero, preso visione dall'alto sorvolando a ripetizione i tratti rocciosi più ripidi e impervi, perlustrato a tappeto la rete sentieristica e intere fasce confinanti. Questa mattina alle 7 oltre 30 persone si sono nuovamente ritrovate al parcheggio di Pontesei, che in questi giorni ha ospitato il campo base. Le squadre hanno raggiunto Casera del Mugon a piedi e hanno perlustrato tutta l'area attorno al Triol del Camillo, il sentiero che dal Bosconero porta a Forno di Zoldo. Purtroppo neppure oggi si è riusciti a far luce sulla sparizione della donna. Hanno preso parte alla ricerca odierna il Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Prealpi Trevigiane, Pieve di Cadore, Feltre, i militari del Sagf di Auronzo e i Vigili del fuoco. Ringraziamo Wind, gestore di telefonia mobile, per la disponibilità e la collaborazione date nell'attività di ricerca. Chiunque potesse avere qualche informazione è pregato di contattare i carabinieri. Ricordiamo che il giorno dell'escursione Carla - che è alta 1 metro e 65 circa, di corporatura esile, ha capelli corti scuri - indossava pantaloni grigi, maglia blu e aveva con sé uno zaino verde.
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COMMEMORAZIONE EQUIPAGGIO FALCO
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 19 - 08 - 17
La Santa Messa in ricordo di Dario, Fabrizio, Marco e Stefano, l'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore precipitato il 22 agosto del 2009 durante una missione a Rio Gere, avrà luogo quest'anno presso la sede del Soccorso alpino di Cortina, situata nelle vicinanze della piazzola dell'elicottero all'ospedale Codivilla. La cerimonia si terrà martedì prossimo, 22 agosto, con inizio alle 16.
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San Vito di Cadore (BL), 19 - 08 - 17
Ieri sera attorno alle 20.30 il Soccorso alpino della Val Fiorentina è stato allertato dal 118 per una famiglia in difficoltà nella zona di Mondeval. Padre, madre e bimbo di 8 anni di San Fior (TV), scendendo dal sentiero 466 sopra Santa Fosca, erano arrivati a una diramazione dove una traccia non Cai si innesta poi con il sentiero numero 466 che da L'Andria sale a Forcella Ambrizzola. Perso l'orientamento, non sapendo come procedere avevano preferito chiedere aiuto. Una volta geolocalizzati, le coordinate Gps sono state girate a una squadra di 3 soccorritori (altri due erani pronti a partire), che li ha raggiunti e riaccompagnati alla macchina.
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Val di Zoldo (BL), 18 - 09 - 17
Una cinquantina di persone hanno preso parte anche oggi alle ricerche di Carla Fredducci, 58 anni, di Sesto Fiorentino (FI), l'escursionista che lunedì pomeriggio ha contattato il 118 dicendo di essersi persa nei boschi attorno al Rifugio Bosconero e di essersi fatta male alle braccia dopo essere caduta. Purtroppo ancora con esito negativo. A partire dalle 7, le squadre sono state trasportate in quota dall'elicottero AB 412 della Guardia di finanza e sbarcate nei diversi punti per percorrere a pettine le aree assegnate. Sono state ripercorsi tutta la parte alta da Forcella Tovanella al Rifugio Bosconero, la parte sottostante, la zona degli Sfornioi, le Ciavazoles e il canale che scende fino al Valon del Bosconero, il pianoro del Colaz sotto le Rocchette, tutti i corsi d'acqua che scendono verso valle. Oltre ai sentieri principali, controllati anche al di fuori del tracciato in entrambi i lati, è stato verificato anche il 482. Nel pomeriggio l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha elitrasportato altre squadre sorvolando anche l'altro versante della forcella. Controllato anche il Bivacco Toanella e i suoi dintorni. Hanno preso parte alla ricerca il Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Longarone, Belluno, Alpago, Prealpi Trevigiane, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Alleghe, con il Centro mobile di coordinamento e un'unità cinofila, i militari del Sagf di Cortina e Auronzo con due unità cinofile, i Vigili del fuoco. La ricerca riprenderà domattina alle 7.
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Belluno, 17 - 08 - 17
Attorno alle 14 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione dei Cadini di Misurina, per un incidente alpinistico sul Paracarro. Recuperata con un verricello di 15 metri, una scalatrice, S.V., 28 anni, residente in Germania, è stata accompagnata all'ospedale di Cortina per un possibile trauma al ginocchio. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Auronzo. A mezzogiorno invece il 118 ha attivato una squadra del Soccorso alpino della Val Fiorentina, perché erano state sentite urla di donna provenienti dal sentiero sotto Malga Fiorentina, nel comune di Borca di Cadore. Il sopralluogo dei soccorritori ha avuto esito negativo e l'allarme è rientrato.
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Val di Zoldo (BL), 17 - 08 - 17
A seguito del vertice tenutosi questa mattina in prefettura a Belluno, tutte le forze impegnate in questi giorni hanno deciso di proseguire almeno fino a sabato le ricerche di Carla Fredducci, l'escursionista fiorentina di cui nulla si è più saputo, dopo la sua richiesta di aiuto pervenuta al 118 lunedì pomeriggio. Oggi è stato verificato il ritrovamento di un sacco a pelo che nulla ha però a che fare con la scomparsa della donna. Si sta pianificando nel dettaglio l'intervento delle squadre per domattina a partire dalle 7. Se Carla non dovesse essere trovata, sabato si deciderà come procedere.
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Domegge di Cadore (BL), 17 - 08 - 17
Ieri sera attorno alle 22 il 118 è stato allertato da alcuni turisti francesi, ospiti del campeggio sul lago a Vallesella, preoccupati perché 4 loro amici non erano rientrati dal giro ad anello sugli Spalti di Toro. I 4 connazionali erano partiti verso le 12: dal Rifugio Padova sarebbero dovuti salire fino a Forcella Segnata per poi scendere in Val Montanaia al Bivacco Perugini, risalire per Forcella Montanaia e rientrare al Padova. Passate le 16 i compagni, che si trovavano al Rifugio Padova con il gestore, hanno ricevuto la chiamata dei 4 escursionisti: avevano appena raggiunto Forcella Segnata e chiedevano consigli. Il gestore ha suggerito loro che, dal momento che stavano procendo lentamente, scendessero al Rifugio Pordenone e si facessero venire a prendere o che si fermassero al Bivacco Perugini. Loro hanno risposto che avrebbero valutato se fermarsi o proseguire il giro. In tutta l'area la copertura telefonica è praticamente assente e, quando a sera non sono tornati, né è stato possibile raggiungerli telefonicamente, è scattato l'allarme. Partendo dal Rifugio Padova, 2 squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore si sono avviate lungo i due possibili itinerari di rientro: una di 3 soccorritori attraverso Forcella Montanaia, una di 4 soccorritori via Forcella Segnata, mentre il Soccorso alpino della Valcellina saliva dal Rifugio Pordenone. Giunti sulle rispettive forcelle, la squadre sono scese fino al Bivacco Perugini per controllarlo e riunirsi con i soccorritori friulani. Gli escursionisti erano lì. Stavano bene, si sono scusati, ma non erano riusciti a comunicare le loro intenzioni. Hanno quindi deciso di rimanere in bivacco e proseguire il giro. Le squadre sono rientrate con i colleghi al Rifugio Pordenone e da lì sono tornate con i mezzi arrivati dal Cadore. L'intervento si è concluso alle 4. È stato anche utilizzato il faro del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e altro personale era pronto a partire in supporto alle operazioni. Preallertate le unità cinofile.
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Valle di Zoldo (BL), 16 - 08 - 17
Purtroppo anche le ricerche odierne hanno avuto esito negativo e nessuna traccia è stata trovata di Carla Fredducci, 58 anni, di Sesto Fiorentino (FI), l'escursionista che lunedì pomeriggio ha contattato il 118 dicendo di essersi persa nei boschi attorno al Rifugio Bosconero e di essersi fatta male alle braccia dopo essere caduta. Questa mattina l'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino ha imbarcato le squadre dal parcheggio del campo base, che in questi giorni ha ospitato il Centro mobile di coordinamento e gli altri mezzi, per trasportarle in quota nei diversi punti da perlustrare. Sono stati passati a pettine tutta la zona che scende dalla Forcella Tovanella, la parte alta sopra il Rifugio Bosconero, come il lato sinistro della Forcella del Mat. Una squadra ha visionato la parte verso le Ciavazole ed è scesa nel profondo canalone sottostante. Non è giunta alcuna ulteriore segnalazione ed è stata risentita la persona che la ha incrociata mentre saliva in forcella, che ha riconfermato si trattasse proprio di lei. Presente anche l'elicottero dei Vigili del fuoco che ha nuovamente sorvolato l'area. Domattina le forze che stanno prendendo parte alla ricerca parteciperanno a un vertice in prefettura per decidere come procedere. Oggi era presente il Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Longarone, Alpago e Belluno, i militari del Sagf di Cortina e Auronzo con due unità cinofile, i Vigili del fuoco e personale dei Carabinieri forestali.
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INTERVENTO PER MALORE A ENEGO
Scritto da Michela CanovaEnego (VI), 16 - 08 - 17
Oggi attorno a mezzogiorno e mezza una squadra del Soccorso alpino di Asiago è partita, su richiesta del 118, in direzione del Monte Lisser dove, dalle prime informazioni, un turista di 75 anni era caduto sul sentiero e aveva perso i sensi. Quando i soccorritori sono arrivati hanno appurato che in realtà l'uomo, che si trovava con un'altra persona, aveva avuto un mancamento dovuto a un calo di presssione. Un'infermiera casualmente sul posto ha prestato le prime cure all'uomo che si era nel frattempo ripreso ed è stata chiamata in via precauzionale un'ambulanza, che lo ha accompagnato a Bassano per i dovuti accertamenti.
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INTERVENTI ODIERNI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 16 - 08 - 17
Questa mattina attorno alle 10.40 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto al bivacco del Monte Col, nel Comune di Santo Stefano di Cadore, dove 4 ragazzi avevano passato la notte. Questa mattina però una di loro, che ieri si era procurata un sospetto trauma alla caviglia, si è resa conro di non essere più in grado di camminare. La giovane, una diciassettenne di Venaria Reale (TO), è stata imbarcata e trasportata all'ospedale di Cortina. L'eliambulanza è stata poi inviata sulla normale al Sass de Stria, sopra il Falzarego, poiché scendendo un'escursionista di Conegliano (TV), S.A., 48 anni, si era infortunata all'altezza delle scalette. Recuperata con un verricello di 30 metri, la donna con un possibile trauma alla gamba è stata accompagnata al Codivilla. Il Soccorso alpino della Val Pettorina è invece stato allertato per un escursionista, F.D.B., 77 anni, di Limana (BL), che si era fatto male a una mano, mentre con il figlio percorreva il sentiero che congiunge Caracoi a Bramezza. Raggiunto con il quad al bivio con la strada forestale, l'uomo è stato portato fino all'ambulanza diretta al pronto soccorso di Agordo. L'eliambulanza di Pieve di Cadore ha inoltre accompagnato all'ospedale quest'oggi due persone colte da malore, atterrando nel primo caso nei pressi di Casera dele Drotele a San Pietro di Cadore e al Rifugio Sappada 2000. L'uomo e la donna in entrambi i casi sono stati accompagnati a Belluno per i controlli del caso.
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Val di Zoldo (BL), 15 - 08 - 17
Sono purtroppo ancora senza esito le ricerche di Carla Fredducci, 58 anni, di Sesto Fiorentino (FI), l'escursionista che ieri pomeriggio ha contattato il 118 dicendo di essersi persa nei boschi attorno al Rifugio Bosconero e di essersi fatta male alle braccia dopo essere caduta. Poi non è più stato possibile contattarla. Oggi le squadre del Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Longarone, Belluno, Alpago, sono state portate in quota dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore con due unità cinofile molecolari e due unità cinofile di ricerca di superficie, sul posto anche i Vigili del Fuoco e i militari del Sagf di Auronzo. Sono stati percorsi i sentieri 490 e 485 e tutte le loro intersecazioni e fatta a pettine la discesa da Forcella Tovanella. Perlustrata la zona di Casera del Mugon, Viaz de le Ponte e Viaz de l'ors. Intervenuti anche l'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino e quello dei Vigili del fuoco che hanno sorvolato canali e sentieri in quota con personale del Soccorso alpino poi sbarcato in diversi punti. Sono stati controllati anche i luoghi dove i cani hanno segnalato qualcosa e percorse a piedi aree al di fuori dei sentieri. Domattina le ricerche riprenderanno alle prime luci. Carla è alta 1.65 circa, di corporatura esile, ha i capelli corti scuri. Indossa pantaloni grigi, una maglia blu e uno zaino verde. Chiunque la avesse potuta incontare è pregato di contattare i carabinieri.
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MUORE CON LA MOTO DA ENDURO
Scritto da Michela CanovaSant'Anna d'Alfaedo (VR), 15 - 08 - 17
Attorno alle 15.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per un biker che aveva perso la vita tra i boschi sopra Bellori. G.M., 52 anni, di Grezzana (VR), stava facendo un giro con la moto enduro lungo le strade bianche della Lessinia assieme a un amico quando, in località Senge, ha perso il controllo del mezzo e ha sbattuto violentemente contro un albero. Geolocalizzato il luogo dell'incidente, l'elimbulanza del nucleo elicotteri di Trento ha sbarcato il medico che ha solamente potuto constatare il decesso. I soccorritori hanno raggiunto a piedi e poi con il fuoristrada il posto e, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, hanno ricomposto la salma, la hanno imbarellata e trasportata fin sopra l'abitato di Giare per affidarla al carro funebre.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 15 - 08 - 17
Verso le 13.40 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per un'escursionista infortunatasi a una gamba tra il Rifugio Averau e il Rifugio Scoiattoli. Una squadra del Sagf ha raggiunto la donna, P.G., 62 anni, di Borgo San Lorenzo (FI), che si trovava con un'amica, e la ha caricata sulla seggiovia con cui è scesa fino all'ambulanza che la ha trasportata al pronto soccorso. Alle 14.40 è scattato l'allarme per padre e figlio di 43 e 8 anni di San Donà di Piave (VE), che avevano perso la traccia del sentiero numero 1262 tra Auronzo e il Rifugio Monte Agudo. Individuata la zona in prossimità di località Valsalega è stata allertato il Soccorso alpino che ha dato indicazioni telefoniche all'uomo ed è andato loro incontro per assisterli nella discesa. Passate da poco le 15, il Soccorso alpino del Centro Cadore si è mosso per un pescatore non rientrato all'ora stabilita da località Antarigole vicino al Rifugio Padova. I soccorritori lo hanno fortunatamente incontrato mentre stava scendendo lungo la strada.
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Cortina d'Ampezzo (BL), 15 - 08 - 17
Ieri sera alle 20.20 circa un gruppo di 4 escursionisti ha contattato il 118 poiché erano rimasti incrodati alla fine della Ferrata Renè De Pol sul Forame. Dato che l'intervento dell'elicottero non era possibile, il Soccorso alpino di Cortina ha predisposto una prima squadra veloce composta da tre unità per verificare la situazione. In continuo contatto telefonico, infatti, gli escursionisti in seguito avevano parlato di una di loro che era scivolata e aveva battuto la testa. Risaliti alle coordinate Gps del punto in cui si trovavano, si è però scoperto che in realtà non avevano concluso la ferrata, ma avevano sbagliato itinerario prima, prendendo il canalone che, tra Punta est e Punta ovest, scende verso Ospitale e finendo bloccati sopra salti di roccia. In un paio di ore i primi soccorritori hanno risalito la ferrata e hanno raggiunto il gruppo tra i salti di roccia a circa 2.200 metri di altitudine. Fortunatamente i quattro (tre uomini, S.B., 50 anni, R.R., 50 anni, S.M. 51 anni, e una donna C.P., 43 anni, tutti di Roma) erano solo sfiniti dalla fatica, ma non infortunati. La decisione era quindi di attendere l'alba e un eventuale recupero con l'elicottero o far loro forza e riportarli a valle a piedi. Piano piano i soccorritori li hanno aiutati a riprendersi e sono riusciti a riportarli sul tratto attrezzato, mentre una seconda squadra andava loro incontro con bevande calde e qualcosa da mangiare. Dalla ferrata sono poi scesi sull'ultimo tratto fino a Val Pra del Vecia e da lì sono arrivati a Cimabanche. L'intervento si è concluso alle 5. Era presente anche il Soccorso alpino di San Vito di Cadore che ha fatto luce con una fotoelettrica.
Sono sempre più numerose le richieste di aiuto che arrivano ormai buio, quando devono intervenire le squadre a piedi e i tempi delle operazioni vengono dilatati dalla difficoltà oggettiva di muoversi in ambienti impegnativi, soprattutto in caso ci sia un ferito da riportare a valle in totale sicurezza. Da sempre il nostro consiglio è, non appena avete il primo sentore che qualcosa non va: cercate di ritornare sui vostri passi o chiamate anche solo per avere indicazioni e chiarimenti sull'itinerario. E, prima ancora di partire, pianificate al meglio la vostra gita, consultando bollettini meteo e chiedendo informazioni a Cai, Guide alpine, Soccorso alpino, gestori dei rifugi. Infine, cercate sempre di affrontare escursioni alla vostra portata, adatte a una adeguata preparazione fisica e mentale.
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Val di Zoldo (BL), 15 - 08 - 17
Stanno proseguendo le ricerche della turista fiorentina che ieri pomeriggio ha contattato il 118, dicendo di essersi fatta male e di essersi persa nei boschi attorno al Rifugio Bosconero. Ieri alle 15.40 circa C.F., 58 anni, di Sesto Fiorentino, era partita verso le 10.30, portata dal compagno in macchina, con l'intenzione di raggiungere Forcella Tovanella e rientrare. Verso le 13 - 13.30 alcuni escursionisti la hanno incrociata a circa una ventina di minuti dalla forcella. Lei alle 13.40 ha parlato con un'amica ed era in fase di discesa. Più tardi la chiamata al Suem: era caduta e si era fatta male alle braccia e non sapeva più dove si trovava. Poi la linea era caduta e il cellulare è sempre risultato irraggiungibile. Al Rifugio, da dove è quasi sicuramente passata almeno all'andata, non si è fermata. Ieri l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sorvolato i due ghiaioni sotto la forcella e tutti i canali attorno, mentre le squadre a piedi percorrevano sentieri e zone boscate. L'unità cinofila molecolare, arrivata in forcella, è scesa verso il Rifugio Bosconero e adesso è nuovamente operativa assieme a una unità cinofila da ricerca in superficie. Questa mattina il sorvolo è affidato all'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino, con soccorritori a bordo. Partecipano al momento alla ricerca il Soccorso alpino di Valle di Zoldo, Longarone, San Vito di Cadore, i militari del Sagf di Auronzo e i Vigili del fuoco.
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