2021

Agordo (BL), 23 - 09 - 21
Su richiesta dei Carabinieri, il Soccorso alpino di Agordo sta partecipando alle ricerche di un ventenne agordino, uscito dalla propria abitazione e non rientrato. I soccorritori si stanno muovendo in località Crostolin verso La Valle Agordina, nella zona dell'ex poligono. 
Longarone (BL), 06 - 09 - 21
Sono in corso da ieri le ricerche di G.S., un quarantenne di Val di Zoldo (BL), partito da casa sua ieri attorno alle 7.30 con l'attrezzatura da canyoning, per scendere il tratto della gola del torrente Maè che fa da Soffranco a Pirago. L'uomo, dopo aver già percorso la parte bassa della forra, voleva infatti completare la parte a monte. Dopo averlo atteso invano, un amico ha lanciato l'allarme attorno alle 18.  Rinvenuta la sua auto parcheggiata a Soffranco e non potendo avere riscontri di telefonia - l'uomo è partito con il cellulare spento nel contenitore a tenuta stagna che aveva con sé, dato che all'interno della forra non c'è copertura - l'asta del torrente è stata divisa a zone. Il Soccorso alpino di Longarone ha perlustrato i punti visibili dall'alto, il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto ha controllato il tratto da Pirago verso il Piave, i Vigili del fuoco hanno fatto da Soffranco verso la confluenza del Grisol, da Pirago a Igne e da Igne in giù. Mancava una porzione intermedia di oltre un chilometro più difficile per la presenza di schianti e accumuli di materiale. Verso le 22.30 il Gruppo forre forre è stato accompagnato dalla squadra alpina lungo un ripido sentiero intermedio fino alla partenza in acqua e i soccorrirori sono riusciti a percorrerne una parte per uscire alle 2.30 risalendo lungo le corde lasciate dai Vigili più a valle. Alle 7 è iniziata la perlustrazione con i droni della Guardia di finanza, cui si uniranno quelli del Soccorso alpino. Si ripartirà con il controllo del sentiero di accesso, Gruppo forre e Vigili del fuoco scenderanno nella gola nel tratto più ostico che si sviluppa per circa un chilometro e mezzo.
Auronzo di Cadore (BL), 23 - 09 - 21
Ieri verso le 20 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Auronzo, per una cordata di alpinisti stranieri in difficoltà sulla Cima Grande di Lavaredo. Arrivati all'undicesimo tiro dello Spigolo Dibona, infatti, i due non erano più in grado di proseguire essendo sprovvisti di frontali ormai già calato il sole. Mentre una squadra si preparava ad intervenire assieme ai colleghi di Dobbiaco al Rifugio Auronzo, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è riuscito a individuare i due scalatori grazie alle coordinate fornite dalla Centrale e a recuperarli.
Belluno, 22 - 09 - 21
Attorno alle 16.20 la Centrale del Suem è stata allertata per due emergenze consecutive, la prima per una cordata di alpinisti belgi usciti fuori traccia dalla Via Eotvos-Dimai sulla Tofana di Rozes. I due di 22 e 25 anni, che si trovavano all'altezza dell'undicesimo tiro, sono stati recuperati dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e  trasportati al Rifugio Dibona. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è invece stato inviato ad Alleghe, lungo la pista da sci di Ru de Porta, dove D.S., 38 anni, di Marcon (VE), era caduto dalla sua mountain bike e si era procurato un probabile lieve politrauma. Imbarcato con un verricello di 40 metri, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Belluno. Il compagno è stato aiutato dal Soccorso alpino di Alleghe a portare a valle le biciclette.

 

Auronzo di Cadore (BL), 22 - 09 - 21
Attorno a mezzogiorno la Centrale del 118 è stata allertata per un escursionista caduto per diversi metri mentre percorreva in compagnia la Ferrata del Paterno. L'uomo, che si trovava in un tratto non attrezzato del percorso e aveva riportato un sospetto politrauma, è stato assistito da due soccorritori altoatesini che si trovavano casualmente sul posto e hanno poi supportato nelle operazioni l'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Individuato il luogo dell'incidente, con un verricello di 40 metri sono stati sbarcati medico e tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure a H.K., cinquantenne di San Candido (BZ). Imbarellato, l'infortunato è stato issato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno.
Domegge di Cadore (BL), 22 - 09 - 21
È stato purtroppo ritrovato senza vita, l'escursionista settantunenne di Tolmezzo (UD), G.A., per il cui mancato rientro ieri nel tardo pomeriggio erano scattate le ricerche nella zona di Forcella Scodavacca, dove era diretto dopo essere partito da Forni di Sopra, l'allarme lanciato dal figlio. In supporto alle squadre del Soccorso alpino friulano, attorno alle 20 era stato richiesto anche l'intervento del Soccorso alpino del Centro Cadore che durante la notte aveva portato avanti la perlustrazione nel versante bellunese, concentrandosi nella zona della Tacca del Cridola, dell'attacco alla normale del Cridola e Forcella Scodavacca stessa. Dopo aver parlato con il gestore del Rifugio Giaf, questa mattina i soccorritori hanno saputo che l'uomo, di passaggio, gli aveva detto di aver intenzione di dirigersi o verso la Tacca del Cridola o verso Cima Giaf. Dopo aver imbarcato due soccorritori di Forni di Sopra, l'elicottero della Protezione civile friulana ha quindi effettuato una ricognizione sopra Cima Giaf e lì è stato individuato il corpo esanime in fondo a un canale. Sono quindi stati elitrasportati sul posto due soccorritori del Centro Cadore e due del Sagf di Auronzo per competenza territoriale. L'uomo, che era salito dalla normale, aveva scelto di calarsi con le corde da un canale più a ovest. All'origine dell'incidente mortale, il cedimento di un ancoraggio, che lo ha fatto precipitare per oltre 50 metri. Dopo essere stata imbarellata, la salma è stata poi recuperata con un verricello di 40 metri dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che l'ha trasportata al Campo sportivo di Domegge per affidarla al carro funebre. In un'altra rotazione l'elicottero ha trasportato a valle anche i soccorritori, mentre il resto delle squadre è rientrato al Passo Mauria alle jeep. 

Cortina d'Ampezzo (BL), 21 - 09 - 21

Attorno alle 14.10, la Centrale del 118 è stata allertata per un'escursionista, che si era fatta male nella parte finale della Ferrata Lipella sulla Tofana di Rozes. La trentatreenne residente in Svizzera, che era con il compagno, era infatti scivolata per alcuni metri, riportando escoriazioni e la probabile rottura di un gomito. Individuata a 2.900 metri di quota dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri, così come anche l'uomo in una seconda rotazione. L'infortunata è stata poi trasportata all'ospedale di Belluno.
San Vito di Cadore (BL), 21 - 09 - 21
Ieri sera attorno alle 22 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, poiché, raggiunto il Rifugio San Marco, un gruppo di escursionisti statunitensi aveva atteso invano la compagna rimasta indietro, non raggiungibile al cellulare. Percorrendo il Sentiero Minazio, la trentaduenne proveniente dalla California, che procedeva più lentamente rispetto agli amici, era stata infatti distanziata e, rimasta da sola, calato il buio si era persa. Dopo aver raccolto più informazioni possibili da tre dei compagni arrivati al Rifugio, sotto la pioggia battente i soccorritori sono risaliti a Forcella Grande e da lì si sono divisi in squadre per avviare la ricerca nei diversi itinerari che la turista avrebbe potuto seguire. Una si è diretta al Bivacco Slataper, due si sono incamminate nelle altrettante entrate del sentiero Minazio, una alta e una bassa. Ed è lungo il sentiero basso, poco dopo le cascate verso il Bivacco Comici, che la ragazza ha iniziato a rispondere ai richiami. Seguendo una traccia, era scesa una cinquantina di metri in mezzo ai baranci e lì si era fermata incapace di muoversi. Indossava la frontale e appena si è girata verso di loro, la squadra l'ha individuata. Una volta da lei, i soccorritori hanno appurato stesse bene, pur infreddolita e bagnata. Le hanno quindi dato abbigliamento caldo e asciutto e la hanno aiutata a salire sul sentiero. Da lì la hanno accompagnata a Forcella Grande per ricongiungersi con gli altri soccorritori e scendere al San Marco, dove sono arrivati alle 3.30 circa. Per verificare l'escursionista non avesse intrapreso il percorso che porta a Palus San Marco anziché quello verso Forcella Grande all'uscita del Minazio, una squadra del Soccorso alpino di Auronzo era inoltre risalita per la Val di San Vito. 
Asiago (VI), 20 - 09 - 21
Attorno alle 15 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dalla Centrale del 118 per una seconda emergenza. Mentre con la moglie stava scendendo la Calà del Sasso, a circa metà percorso un escursionista era infatti scivolato riportando una sospetta distorsione alla caviglia. Una squadra è quindi partita dall'alto, mentre un soccorritore risaliva dal basso. Dopo aver incrociato l'uomo, M.A., di Noventa Padovana (PD), 66 anni, i soccorritori gli hanno immobilizzato il piede e lo hanno caricato in barella, superando il tratto reso più scivoloso dalla pioggia assicurandosi a una corda fissa. Arrivati, passata un'ora, alla base della scalinata, la squadra lo ha caricato in fuoristrada e accompagnato al tornante dove attendeva l'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Bassano.
Bassano del Grappa (VI), 20 - 09 - 21
Attorno alle 13.40 è scattato l'allarme per un ragazzo caduto con la propria mountain bike in località Fagarè Basso, verso Valrovina. Il giovane, un ventenne di Bassano del Grappa (VI), che stava scendendo lungo la strada sterrata da solo e aveva riportato un sospetto trauma alla spalla e alcune contusioni, è stato raggiunto dal Soccorso alpino di Asiago e da quello della Pedemontana del Grappa, per essere poi preso in carico dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza, sbarcati nelle vicinanze con un verricello di 20 metri. Prestate le prime cure, il giovane è stato imbarellato e spostato in un punto più comodo per il recupero, avvenuto sempre con il verricello. L'eliambulanza è poi volata all'ospedale di Bassano. 

 

Enego (VI), 19 - 09 - 21
Ieri sera verso le 21 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, per sette appartenenti all'Associazione nazionale alpini in difficoltà al rientro dall'Ortigara.  Arrivati a Campomulo in pullman per recarsi sui campi di battaglia con la propria comitiva dell'Ana lombarda, al momento di rientrare i sette amici erano rimasti indietro e a un bivio avevano sbagliato direzione. Dopo aver a lungo camminato (per i lavori di sistemazione in corso ci vogliono già 8 chilometri a piedi per raggiungere la partenza del sentiero), poiché uno di loro iniziava a sentire la spossatezza dovuta alla fatica, hanno chiesto aiuto. Dopo essere risaliti al punto in cui si trovavano, due squadre li hanno raggiunti in fuoristrada, riaccompagnati a Malga Mandrielle e, in accordo con il conducente della corriera, i soccorritori li hanno portati attorno alle 23 direttamente a Gallio, per accorciare i tempi di rientro.
Belluno Veronese (VR), 18 - 09 - 21
Alle 15.20 circa la Centrale del 118 è stata allertata da una persona che da Belluno Veronese vedeva muoversi nel versante opposto, sopra Ossenigo, la vela di un parapendio finito tra gli alberi. Mentre veniva allertato il Soccorso alpino di Verona, l'elicottero di Verona emergenza si è liberato da una precedente missione ed è volato nel punto indicato, per appurare, dopo il sorvolo della zona, che si trattava di un aquilone manovrato da una persona. Quando l'elicottero è rientrato per il cessato allarme, un secondo testimone ha contattato il 118 perché gli pareva di scorgere nella stessa zona una vela tra i cavi dell'alta tensione e che potevano esserci delle fiamme. La chiamata è stata girata ai Vigili del fuoco e ai Carabinieri che, anche in questo caso, hanno verificato trattarsi dell'aquilone manovrato dalla stessa persona del precedente allarme. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 18 - 09 - 21
Alle 14.40 circa la Centrale del Suem è stata allertata per due interventi in contemporanea sulle montagne ampezzane. Nel primo caso il Soccorso alpino di Cortina è stato inviato al Rifugio Biella, dove era arrivato un escursionista che accusava malore a causa della disidratazione. C.D.D.G., 36 anni, di Ravenna, è quindi stato raggiunto da una squadra e accompagnato all'ospedale per le opportune verifiche. Nel secondo caso l'allarme è arrivato dal personale del Rifugio Croda da Lago, componente del Soccorso alpino, accortosi di due ragazzi in difficoltà dopo aver sbagliato sentiero nella zona di Cima Ambrizzola. In tre, del Soccorso alpino di Cortina e del Centro Cadore, hanno quindi raggiunto M.D.N., 27 anni, di Vittorio Veneto (TV), e A.M.,  29 anni, di Pordenone, rimasti incrodati e incapaci di scendere, e li hanno aiutati a rientrare. 
Rocca Pietore (BL), 18 - 09 - 21
Attorno alle 12.15 la Centrale del 118 è stata allertata, per un escursionista ruzzolato una cinquantina di metri sul ghiacciaio della Marmolada, che stava risalendo con un gruppo di persone. Individuato dalle coordinate il punto in cui si trovava l'infortunato, un ventiseienne tedesco, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato equipe medica e tecnico di elisoccorso con un verricello di una ventina di metri a 2.760 metri di quota. Valutato a seguito del possibile politrauma riportato, il ragazzo, che lamentava dolori in diversi punti, è stato imbarellato e issato a bordo, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
Rotzo (VI), 08 - 09 - 21
Chiede aiuto perché si è perso, incrodato su un ripido versante, il Soccorso alpino di Asiago lo cerca per 3 ore, salvo poi scoprire che l'uomo è tornato a casa. Alle 13.15 il 118 ha allertato i soccorritori per un settantenne di Gallio (VI), che partito da Malga Mandrielle dopo Campomulo, aveva lasciato la bici per proseguire a piedi finché non si era smarrito. Risaliti dalle spiegazioni al luogo dove poteva trovarsi, gli è stato detto di non spostarsi. Quando però la prima squadra è arrivata non lo ha trovato. Ricontattato ha dato una nuova descrizione del posto. E ancora i soccorritori lo hanno cercato, senza rinvenirlo. Inutili i tentativi di geolocalizzazione. Finché alle 16.30 l'uomo ha risposto che era riuscito a tornare sulla strada, si era fatto venire a prendere ed era a casa. 
Alleghe (BL), 08 - 09 - 21
Questa mattina alle 9 la Centrale del 118 è stata allertata dal gestore del Rifugio Tissi, per un suo ospite che, arrivato già ieri con male al ginocchio, oggi non era più in grado di proseguire per il dolore. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi atterrato in piazzola e, dopo la valutazione dall'equipe medica, ha imbarcato l'uomo, uno statunitense di 78 anni, è lo ha accompagnato al l'ospedale di Agordo.
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