2021

Belluno, 07 - 07 - 21
Attorno alle 13.30 l'elicottero di Treviso emergenza è volato in direzione del Passo San Boldo, nel comune di Borgo Valbelluna, poiché un ciclista, percorrendo il sentiero numero 2 che porta al Bivacco dei Lòff, era caduto con la mountain bike, sbattendo la testa e il ginocchio. Sbarcato in hovering nelle vicinanze, il tecnico di elisoccorso ha raggiunto  M.T.M., 56 anni, di Castelfranco Veneto (TV), che era da solo e aveva lanciato lui stesso l'allarme. Recuperato con un verricello di 30 metri, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
Alle 14.20 circa, su richiesta del gestore del Rifugio Lavaredo, sotto le Tre Cime, è stato allertato il Soccorso alpino di Auronzo, per un escursionista che, caduto, aveva riportato un probabile trauma al volto. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è quindi salita con il fuoristrada e ha accompagnato l'uomo, 83 anni, di Brescia, all'auto perché intendeva recarsi autonomamente al pronto soccorso.
Auronzo di Cadore (BL), 06 - 07 - 21

Attorno alle 14.30 la Centrale del Suem è stata allertata da alcuni testimoni che avevano visto precipitare un'alpinista una trentina di metri dalla Torre Wundt, sui Cadini di Misurina. Arrivato sul posto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato una donna seduta in parete, una trentina di metri sotto la cima, e ha sbarcato con un verricello di 30 metri il tecnico di elisoccorso e un secondo tecnico che sta facendo affiancamento. Appena arrivati dalla donna, una scalatrice statunitense, i soccorritori si sono accorti subito che poco distante, finito in una fessura, si trovava il suo compagno di cordata, apparso subito in gravi condizioni. Sbarcato in parete anche il medico, è stato subito caricato in barella P.J.M., 57 anni, del Colorado, trasportato poi a Misurina dove sono proseguiti i trattamenti sanitari urgenti. L'eliambulanza è poi tornata in parete e ha recuperato la barella con la donna, C.L.S., 64 anni, sempre del Colorado. La scalatrice, che aveva riportato un sospetto trauma toracico, è stata accompagnata all'ospedale di Belluno. Il suo compagno, con un grave politrauma, è poi stato portato a Treviso. In quel punto sale la Via Mazzorana, ma non si conosce la dinamica dell'incidente.

Agordo (BL), 06 - 07 - 21

Attorno alle 14.30 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un escursionista che si era fatto male sotto la cima della Moiazza. Dopo aver completato la Ferrata Costantini, infatti, arrivato in cima alla Moiazza Sud dalle creste delle Masenade,  M.Z., 30 anni, di Verona voleva rientrare percorrendo la cengia Angelini verso il Bivacco Ghedini e discesa al Rifugio Carestiato. Quando il ragazzo è uscito su un tratto che passa per la Ferrata, senza cavo in quel punto, la neve sotto di lui ha ceduto ed è ruzzolato una quindicina di metri in un canalone, procurandosi una sospetta lussazione della spalla. L'escursionista è riuscito a riposizionarsi l'arto da solo e a risalire fino alla traccia, dove però si è fermato temendo di non riuscire a scendere dopo quanto successo. L'elicottero Pelikan di Bressanone, cui è stato richiesto l'intervento, ha imbarcato un tecnico di Agordo dal Carestiato e si è avvicinato alla parete, in quel momento nascosta dalle nubi basse. Quando si è aperto un varco, l'eliambulanza ha sbarcato con un verricello di 15 metri il soccorritore, una cinquantina di metri sotto l'infortunato. Risalito dal ragazzo, il tecnico lo ha aiutato a spostarsi in basso in un punto agevole per il recupero, avvenuto issando entrambi con una verricellata. Trasportato al Rifugio Carestiato, l'escursionista è stato accompagnato in jeep alla macchina, con la quale si è allontanato in autonomia. 

 
Belluno, 06 - 07 - 21
Questa mattina attorno alle 9 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Rifugio Settimo alpini, sul Pis Pilon, nel Gruppo della Schiara, poiché da ieri sera un bambino di 11 anni di Alano di Piave (BL), lamentava dolori addominali. Imbarcato sull'eliambulanza, è stato accompagnato all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso. Verso mezzogiorno la Centrale del Suem è stata allertata da un'escursionista che, lasciato il sentiero 26 diretta in solitaria alla cresta delle Remeda Rosses, a Cortina d'Ampezzo, era caduta sbattendo il viso. La donna, tedesca di 47 anni, è stata recuperata dall'elicottero e trasportata aall'ospedale di Belluno.

Alle 12.40 il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato per una turista francese di 24 anni, colta da malore mentre con altre persone stava scendendo dalla forcella verso il Rifugio Lavaredo. Raggiunta da una squadra del Sagf in jeep, la ragazza è stata portata alla macchina con cui si è allontanata in autonomia.

Sovramonte (BL), 05 - 07 - 21

Attorno alle 18 la Centrale del Suem è stata allertata per una pilota di parapendio tedesca, precipitata in un prato a Salzen. La donna, che aveva mandato le coordinate del posto dove era caduta, è stata raggiunta dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Visitata per un probabile trauma toracico, è stata imbarcata e trasportata all'ospedale di Feltre. Sul posto il Soccorso alpino di Feltre e un'ambulanza.

Cortina d'Ampezzo (BL), 05 - 07 - 21

Verso le 14.45 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato alle Cinque Torri, per una cordata di alpinisti fiorentini bloccati, dopo aver da poco iniziato la calata con le doppie, a causa delle corde incastrate nella roccia. I due, G.B., 39 anni, di Sesto Fiorentino, e M.F., 40 anni, di San Casciano Val di Pesa, che avevano scalato la Via Dibona - Nascè, sulla Torre Nord della Grande, sono stati raggiunti in parete dal tecnico di elisoccorso, sceso con un verricello di 40 metri. In due rotazioni gli alpinisti sono quindi stati recuperati e trasportati al Rifugio Scoiattoli.

Belluno, 05 - 07 - 21
Alle 11.50 circa la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista caduto in un ghiaione, mentre con 4 amici percorreva il sentiero numero 436 che da Passo Giau porta a Forcella Giau. F.B. 67 anni, di Martellago (VE), era ruzzolato nelle vicinanze di Forcella Col Piombin per alcune decine di metri, riportando un probabile trauma al volto e a una gamba. Risalito al luogo dell'incidente dalle coordinate ricevute, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato a 2.200 metri di quota, in hovering, nelle vicinanze equipe medica e tecnico di elisoccorso. L'infortunato è stato imbarellato e spostato in un punto più agevole per il recupero, avvenuto con un verricello di 20 metri. L'escursionista è stato accompagnato all'ospedale di Belluno. Verso le 12.50 il Soccorso alpino di Belluno è stato inviato a Mel, comune di Borgo Valbelluna, poiché risalendo la stradina che porta al Bivacco Casera Pilon un uomo si era procurato un sospetto trauma alla caviglia, dopo aver infilato il piede tra due tronchi schiantati da Vaia. V.V. 68 anni, di Musile di Piave (VE), che si trovava con la moglie, è stato raggiunto con il fuoristrada dalla squadra, che lo ha poi accompagnato fino alla Casa scout a Cordellon, dove la coppia aveva parcheggiato l'auto e da dove si è allontanata autonomamente.
Tambre (BL), 05 - 07 - 21

Qualche minuto dopo le 13 l'elicottero di Treviso emergenza è decollato in direzione dell'Alpago, per un'escursionista ruzzolata per una trentina di metri lungo un ghiaione. R.T., 57 anni, di Vittorio Veneto (TV), stava percorrendo il sentiero numero 926 che porta al Rifugio Semenza quando, perso l'equilibrio, era caduta di lato fermandosi dopo alcune decine di metri sopra un salto di roccia. Il compagno era quindi corso a cercare copertura telefonica per lanciare l'allarme. Individuato il punto in cui si trovava la donna, l'eliambulanza ha sbarcato con un verricello di 15 metri tecnico di elisoccorso e medico. Stabilizzata per un possibile trauma alla gamba, l'infortunata è stata issata a bordo, per essere trasportata all'ospedale di Conegliano.

Cimolais (PN), 05 - 07 - 21
E' salvo lo speleologo di Roveredo in Piano (PN) rimasto ferito nella grotta di Buca Mongana, dove si trovava in esplorazione con il padre e il fratello. I soccorritori o han tenuto al riparo dalla pioggia fino a poco dopo le sei del mattino a cinque metri dall'uscita, mentre il padre è stato fatto uscire e ha atteso a Casera Lodina quando è arrivato il cambio degli speleologi.
La grotta si è rivelata più complessa del previsto perché costituita da serie di pozzi dei quali l'ultimo in alto molto franoso, quello in cui doveva avvenire la disostruzione. Il ferito era a sette metri sotto la strettoia e non poteva essere spostato perché non c'era spazio dunque il lavoro dei disostruttori è stato fatto valutando attentamente l'allargamento per evitare che cadessero pezzi all'interno addosso al ferito. Si è poi deciso, con la valutazione dei medici, di portarlo fuori senza barella, appeso al pannolone/ imbragatura - alle 1.40 era fuori dalla strettoia - dal momento che presentava solamente un braccio rotto e ferite al volto, senza danni o lesioni a schiena e arti inferiori. Primo a raggiungerlo, a prestargli le cure necessarie e ad affiancarlo durante tutto il percorso un sanitario del Soccorso alpino e speleologico Veneto, poi affiancato da due medici e 8 tecnici veneti, tra i quali un disostruttore. Una quarantina i soccorritori in totale che hanno partecipato alle operazioni, provenienti da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Lombardia, Umbria e Lazio. Gli altri materiali e tutto il personale del Soccorso speleologico arrivato in quota a 2000 metri sono stati evacuati dall'elicottero della Protezione Civile.
 
Cimolais (PN), 04 - 07 - 21
Uno speleologo è rimasto ferito nella grotta Buca Mongana a 2000 metri di quota e a meno venti di profondità poco lontano da Forcella Lodina, nel gruppo del Duranno Cima dei Preti. Per questione di vicinanza territoriale, da Feltre (BL) a Cimolais (PN) è stato subito trasportato dall'elicottero della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia un infermiere del Soccorso speleologico Veneto, mentre altri tre tecnici speleologici veneti, che dovevano avvicinarsi con l'elicottero Aib della Regione Veneto, sono stati sbarcati a causa del maltempo a Ponte nelle Alpi e hanno proseguito in macchina. Le squadre del Friuli Venezia Giulia si sono nel frattempo radunate al campo base a quota 700 in attesa di essere anch'esse portate sullo scenario. Il ferito è stato raggiunto nella grotta dal sanitario, ma il tempo è peggiorato notevolmente e l'elicottero della Protezione Civile non può più al momento portare altre squadre in quota per il necessario supporto tecnico. L'alternativa sarà quella di salire a piedi e ci vorranno diverse ore di cammino a meno che non si riesca a percorrere un tratto in auto lungo una pista forestale. La grotta, ancora poco conosciuta perché è in esplorazione, presenta una strozzatura dalla quale non si sa se la barella potrà passare con il ferito e quanto sarà necessario allargarla. Dal Veneto a breve partiranno anche un tecnico disostruttore e una seconda squadra comprendente due medici.
Auronzo di Cadore (BL), 04 - 07 - 21
Attorno alle 14.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Auronzo, per un'escursionista tedesca di 56 anni che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia sotto le Tre Cime di Lavaredo. Una squadra del Sagf ha quindi raggiunto la donna al Rifugio Lavaredo e la ha accompagnata al Rifugio Auronzo, da dove si è allontanata autonomamente.
 
Arcugnano (VI), 04 - 07 - 21

Alle 9.40 circa il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del Suem di Vicenza, a seguito della chiamata di una persona di passaggio, che si era imbattuta in un ciclista, infortunatosi dopo una caduta dalla mountain bike lungo l'Alta Via dei Berici. Individuata la zona, ma non conoscendo il punto esatto, quattro soccorritori sono partiti dall'alto da San Rocco, un quinto soccorritore è invece salito dal basso, da località Longara, assieme al personale sanitario dell'ambulanza. Una volta raggiunto M.H., 37 anni, di Longare (VI), gli sono state prestate le prime cure per una possibile lussazione alla spalla. Caricato in barella, l'uomo è stato trasportato a spalla per un chilometro e 200 metri fino all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Vicenza.

Belluno, 03 - 07 - 21

Poco prima delle 15 la Centrale del Suem è stata allertata per un ciclista caduto dalla propria mountain bike scendendo dalle Ronce in Nevegal. L'uomo, che si trovava con la moglie e altre persone, era in discesa lungo la strada sterrata che porta a località Crede, nei pressi di casera Masot, quando su un tornante è finito a terra e ha sbattuto la testa. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno ha caricato sul fuoristrada medico e infermiere dell'ambulanza, fermatasi a Crede, e li ha trasportati da P.D.C., 52 anni, di Belluno, per prestargli le prime cure. Con un verricello di 25 metri, sono poi stati sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica dell'elicottero di Treviso emergenza, sopraggiunto nel frattempo. Imbarellato, l'infortunato, con un probabile trauma cranico e dolori alle spalle, è stato recuperato e trasportato dall'eliambulanza  all'ospedale di Belluno. I soccorritori hanno accompagnato a valle la moglie portando anche le due biciclette.

Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 03 - 07 - 21

Cede la copertura di una vecchia ghiacciaia, perdono la vita due bambini di 7 e 8 anni. Attorno alle 16 la Centrale del Suem è stata contattata per un incidente accaduto a 4 bambini non distante da Malga Preta di Sotto. Non essendoci copertura telefonica e con la linea intermittente, in un primi tempo si era capito che fossero precipitati in un buco o in un fosso - nella zona c'è la Spluga della Preta -  così sono stati inviati l'elicottero di Verona emergenza e Trento, il Soccorso alpino e speleologico di Verona e i Vigili del fuoco. Una volta sul posto è stata purtroppo evidente la situazione drammatica. Giocando sul tetto in lastre di pietra di una vecchia ghiacciaia vicina alla pozza di abbeveraggio delle vacche, a un centinaio di metri dalla Malga, la copertura aveva all'improvviso ceduto e i bimbi erano caduti per 3 metri, due bambini, di 7 e 8 anni, veronesi, rimanendo coperti dalle lastre. Sul posto i presenti, corsi in loro aiuto, hanno tentato le manovre di rianimazione. All'equipaggio medico sbarcato nelle vicinanze è restato il tristissimo compito di constatare il decesso. Degli altri due bambini, uno ha riportato dei graffi, mentre una bambina, con un probabile trauma al polso, è stata trasportata assieme alla mamma all'ospedale di Borgo Trento.

Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 03 - 07 - 21

Due bambini hanno perso la vita oggi, mentre con due amichetti stavano giocando nei pressi di Malga Preta. L'allarme è stato lanciato attorno alle 16. Dalle prime informazioni i 4 bimbi stavano giocando sul tetto di una vecchia ghiacciaia che ha ceduto, due bambini hanno perso la vita, due sono rimasti feriti. Sul posto gli elicotteri di Verona emergenza e Trento. Attivate le squadre del Soccorso alpino e del Soccorso speleo di Verona.

Valdobbiadene (TV), 03 - 07 - 21

Alle 11 circa il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per un motociclista caduto dal quad in mezzo al bosco sotto Pian de Farné. L'uomo, che si trovava in gruppo, era caduto indietro sbattendo la testa, le spalle e un polso e riportando tagli sul volto. Una squadra si è portata sul posto assieme all'ambulanza, fornendo le indicazioni del luogo all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato con il verricello il personale medico e il tecnico di elisoccorso. Prestate le prime cure a R.L.P., 56 anni, di Toscolano Maderno (BS), che si trovava con altre persone, l'infortunato è stato trasportato dai soccorritori con la barella per una ventina di metri fino al prato vicino, dove è stato imbarcato. L'elicottero è poi volato all'ospedale di Treviso.

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