2021

Arquà Petrarca (PD), 06 - 06 - 21

Attorno alle 11 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per una ciclista caduta con la mountain bike sul Monte Rico, lungo il sentiero che da Arquà Petrarca porta alla Cava delle More a Monselice. La donna, che aveva sbattuto la testa, perdendo coscienza per breve tempo, aveva inoltre riportato un sospetto trauma addominale. Nove soccorritori, tra i quali un infermiere, si sono avvicinati in jeep e poi camminando, hanno prestato le prime cure a D.L.C., 54 anni, di Padova, che cera in compagnia, la hanno imbarellata e trasportata a spalla a piedi per 800 metri, per evitarle scossoni, e la hanno affidata all'ambulanza sulla strada della cava.

Galzignano (PD), 05 - 06 - 21
Attorno alle 17 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per un ciclista caduto lungo la pista di downhill Blu line sul Monte Gallo. D.B., 49 anni, di Mestrino (PD), che aveva riportato un trauma al volto e una ferita allo zigomo, è stato raggiunto da 9 soccorritori, tra i quali un medico, che hanno prestato le prime cure all'uomo. Imbarellato, è stato trasportato per 800 metri fino all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale.
Caprino Veronese (VR), 05 - 06 - 21

Passate le 14 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un'escursionista che, risalendo la strada sterrata da Due Pozze al Rifugio Fiori del Baldo con altre persone, aveva accusato dolori all'inguine. Raggiunta in jeep a 1.640 metri di quota da una squadra di soccorritori, che si stava addestrando al Forte San Marco, A.N., 36 anni, di Brescia, è stata accompagnata all'auto, con cui si è allontanata autonomamente.

Borso del Grappa (TV), 05 - 06 - 21

Alle 13.20 circa il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato per un parapendio, precipitato tra il Monte Legnarola e il Panettone, il cui pilota era rimasto aggrappato a uno sperone di roccia a 1.325 metri di quota. A lanciare l'allarme alcuni escursionisti. Tre soccorritori sono stati imbarcati dall'elicottero di Treviso emergenza, atterrato poi a 100 metri di distanza lungo la strada provinciale 140 Comandante Giardino. Mentre due soccorritori facevano sicura da sopra, il terzo si è calato in corda doppia assieme al tecnico di elisoccorso per una cinquantina di metri. Dopo aver raggiunto e assicurato l'uomo, un tedesco di 52 anni, e avere bloccato la vela perché non si aprisse per lo spostamento d'aria, i soccorritori hanno atteso l'avvicinamento dell'eliambulanza. Il pilota, con una probabile frattura alla gamba, è stato svincolato e recuperato velocemente, anche a causa della continua caduta di sassi, con una ventina di metri di verricello, per essere spostato sulla strada dove l'equipe medica e un altro soccorritore gli hanno prestato le prime cure. L'infortunato è stato quindi trasportato all'ospedale di Treviso.

Gallio (VI), 05 - 06 - 21
Nuove unità cinofile operative per il Corpo Nazionale Soccorso alpino e Speleologico. Si è chiuso con la consegna dei brevetti il 32° corso nazionale unità cinofile da ricerca di superficie, Ucrs, e unità cinofile da macerie, Ucrm, ospitato per il secondo anno di seguito a Gallio, con scenari distribuiti in diverse località dell'Altopiano dei Sette Comuni. Una cinquantina i binomi provenienti da tutta Italia - Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto - che hanno preso parte al corso suddiviso per: classe A, 13 unità cinofile, classe B, 20 unità cinofile, Puppy, 4 unità cinofile, Ucrm, 15 unità cinofile. Malinois, Border collie, Golden retriever, Labrador, Pastore tedesco grigione, Bloodhound, Segugio bavarese, Kelpie, Hovawart, le razze presenti. Gli aspiranti della classe A, dopo le lezioni in videoconferenza dei mesi scorsi, ne hanno seguita una riguardante l'utilizzo del Gps in presenza e hanno consolidato quanto fatto nel primo anno di addestramento dei cani: miniricerche e tanto gioco per alzare la motivazione alla ricerca, sfruttando la predatorietà con l'utilizzo di manicotti o palline.
Per la classe Puppy, dai 2 ai 6 mesi, è solo ed esclusivamente gioco. Per la Classe B, prima del brevetto, si approfondiscono e poi mettono in pratica l'uso di Gps, cartografia, comunicazione radio per la bonifica delle aree dei simulati. Gli scenari, Santuario del Buso della Madonna del Caravaggio, Val di Nos, Monte Melette, Monte Fior, Forte Lisser, distribuiti nei diversi comuni dell'Altopiano, hanno visto operativi i binomi in trincee, grotte, anfratti e trasportati dall'elicottero del 4° Reggimento Aves Altair di Bolzano. Sotto la supervisione degli istruttori nazionali tecnici, cani e conduttori hanno effettuato calate dalle pareti e teleferiche, mentre le unità cinofile molecolari si sono mosse sia in ambiente urbano, che boschivo impervio. I binomi della Classe B brevettati saranno operativi da subito nelle regioni di appartenenza o a livello nazionale, se richiesto. Presente per il dipartimento di Protezione civile nazionale il funzionario Stefano Vallari.
Durante il corso è infine ripresa l’attività formativa dei Tuc, tecnici di unità cinofile, una nuova figura di supporto agli istruttori nazionali nelle regioni di appartenenza.
Positivo il bilancio di Adriano Favre, responsabile tecnico nazionale delle sette scuole del Cnsas: " Siamo tornati molto volentieri sull'Altopiano dei Sette Comuni, territorio che ha perfettamente riposto alle diverse esigenze addestrative. Il corso è stato caratterizzato da elevati contenuti tecnici: un plauso per il grande impegno profuso ai conduttori che, non possiamo mai dimenticarlo, dura 365 giorni all'anno. Un grazie particolare al Servizio regionale Veneto, alle autorità locali, per l'accoglienza e il supporto".
 
"Come dimostrato lo scorso anno, la disponibilità e la concessione dei luoghi è stata generosa e ineccepibile - gli fa eco Christian Giudici, responsabile del 32° Corso Ucrs-Ucrm - così come il supporto organizzativo del Soccorso alpino di Asiago e del Soccorso alpino e speleologico Veneto. Ogni anno appuriamo con piacere che il livello delle unità cinofile è sempre più alto, grazie al lavoro che la Scuola nazionale unità cinofile sta sviluppando attraverso i poli formativi e l'aggiornamento costante delle metodologie di ricerca e grazie alla scelta dei cuccioli sempre più meticolosa. Anche quest'anno le Scuole che hanno aderito al Corso sono tre: Scuola nazionale unità cinofile, Scuola nazionale direttori operazioni di soccorso, Scuola nazionale tecnici".
 
"Ringrazio il Soccorso alpino di Asiago e i soccorritori del servizio regionale, che hanno partecipato come figuranti, per l'impegno di questi giorni - chiude l'evento il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati - siamo stati felici di accogliere nuovamente le unità cinofile e gli istruttori del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Un grazie sentito al Comune di Gallio, agli enti, agli sponsor e a tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita del corso. Restiamo a disposizione della Direzione nazionale per l'eventuale ritorno il prossimo anno".

Ringraziamo per la collaborazione: Comune di Gallio, il Comitato Organizzatore Locale Gallio, l'Ufficio turismo di Gallio, Hotel Gaarten Benessere, i Comuni di Enego e Foza. Un grazie agli sponsor Birra Cimbra, Premiata Apicoltura Guoli, Rossi D'Asiago Distillatori dal 1868, Caseificio Pennar Asiago

Fregona (TV), 02 - 06 - 21

Attorno alle 18.30 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato dalla Centrale del Suem per un escursionista che era caduto in mezzo al bosco, con la conseguente probabile frattura della caviglia. Una prima squadra, dalle coordinate ricevute, è riuscita a individuarlo lungo il sentiero F2 in località Vallorch, sopra la strada del Taffarel, mentre una seconda squadra si avvicinava con la barella. Dopo che i soccorritori gli hanno immobilizzato il piede, l'infortunato, che era assieme al suo cane, è stato recuperato con il verricello dal tecnico di elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore, per essere trasportato all'ospedale di Belluno. La squadra ha poi preso con sé il cane per accompagnarlo fino al parcheggio e affidarlo alla sorella dell'escursionista arrivata nel frattempo.

Pove del Grappa (VI), 02 - 06 - 21

Attorno alle 16.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, per un motociclista caduto in una scarpata della Strada Cadorna, in località Val della Giara. Perso il controllo della moto di grossa cilindrata, A.T., 31 anni, di Padova, era infatti finito addosso al guard rail ed era caduto al di là per una decina di metri, l'allarme lanciato da un passante. Dall'elicottero di Treviso emergenza, nel punto dell'impatto sono stati sbarcati con il verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso, che sono scesi lungo la scarpata e hanno raggiunto l'uomo, sul posto una squadra di soccorritori e medico e infermiere del Suem di Crespano. Dopo la prima assistenza a seguito del probabile politrauma riportato, l'infortunato è stato caricato sulla barella, sollevata con un paranco fino alla strada. Una volta a bordo dell'ambulanza, il motociclista è stato portato poco distante nel prato dove era atterrato l'elicottero, decollato poi in direzione dell'ospedale di Bassano del Grappa.

Farra di Soligo (TV), 02 - 06 - 21

Verso le 15.30 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato dal 118, per una donna scivolata sul sentiero che scende dell'Eremo di San Gallo. M.P., 56 anni, di Preganziol (TV), aveva riportato un probabile trauma alla caviglia mentre stava camminando con un'amica. Dopo essere risaliti alle coordinate del luogo dell'incidente, con l'applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, e aver appurato di potersi avvicinare con la jeep, una squadra ha raggiunto l'infortunata e, dopo averla caricata a bordo, l'ha accompagnata ai piedi della collina al rendez vous con l'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Conegliano.

Longare (VI), 02 - 06 - 21
Attorno a mezzogiorno la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per un'escursionista scivolata sul sentiero numero 3 di Lumignano. La donna, A.S., 56 anni, di Nanto (VI), che si trovava con le amiche e aveva riportato la sospetta frattura di una caviglia, è stata raggiunta in localita Brojon da sei soccorritori, che le hanno immobilizzato il piede, la hanno imbarellata e trasportata fino alla strada, dove è stata consegnata agli operatori dell'ambulanza. L'intervento si è concluso alle 14.
Alpago (BL), 01 - 06 - 21

Attorno alle 16.45 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato per un incidente che aveva coinvolto un uomo, durante le manovre con la motozappa. G.D.B., 64 anni, di Alpago (BL), aveva infatti riportato una trauma alla gamba mentre stava effettuando dei lavori con il mezzo meccanico in una baita in prossimità dell'abitato di Pieve d'Alpago. Raggiunto dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore atterrato nelle vicinanze, all'infortunato sono state prestate le prume cure. Con l'aiuto dei soccorritori, la barella è stata poi trasportata fino all'eliambulanza, decollata in direzione dell'ospedale di Belluno.

Borso del Grappa (TV), 31 - 05 - 21
Attorno alle 20.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, a seguito della segnalazione di una persona che aveva visto precipitare un parapendio sul Monte Grappa nella zona di Semonzo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, volato sul posto, ha effettuato una ricognizione tra la Valle di Santa Felicita e la Val Cornosega, sorvolando tutti i decolli senza rinvenire alcuna traccia. Due squadre di soccorritori con altrettanti mezzi hanno perlustrato l'area. Sono state controllate le strutture alberghiere e nessuno manca all'appello, così come le scuole di volo che hanno assicurato il rientro di tutti. Una squadra è stata inviata per scrupolo al decollo di Col Serai, che dà verso la Val Rossa. Quando i soccorritori torneranno, non essendoci elementi utili a proseguire la ricerca si fermerà, anche perché impossibile da portare avanti con il buio. 
Romano d'Ezzelino (VI), 31 - 05 - 21
A un anno dalla prematura scomparsa di Fabrizio Bevilacqua, il runner trentasettenne precipitato per una caduta dal Sentiero del Cavallo, che si snoda lungo il crinale sopra la Valle di Santa Felicita, ieri si è svolta una commossa cerimonia per ricordarlo, vicino al Saccello all'imbocco della vallata. Il 30 maggio del 2020, quando Fabrizio non rientrò dalla corsa, il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa iniziò a cercarlo, fino al triste epilogo. Ieri durante la prima commemorazione, la sorella Annalisa ha consegnato ai soccorritori un estricatore, acquistato grazie a parte delle generose donazioni raccolte dalla famiglia e date al Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. Il presidio sanitario è stato simbolicamente dedicato a Fabrizio. Ringraziamo ancora di cuore i familiari e gli amici di Fabrizio. 
Val di Zoldo (BL), 30 - 05 - 21
Erano convinte di trovarsi in Val Pramper, mentre invece due escursioniste erano finite dalla parte opposta, sul greto del Maè, all'altezza di Ospitale di Zoldo. Partite da Forno di Zoldo con i loro due cani con l'intenzione di arrivare a Malga Pramper, due amiche ferraresi di 48 e 49 anni avevano imboccato il sentiero che porta a Casera Col Marsang. Dopo avere trovato neve, erano tornate indietro, salvo poi seguire una traccia che le aveva condotte, superando diversi schianti, sul greto del Maè. In contatto con la Centrale del Suem, fortunatamente si è riusciti a risalire alla loro posizione tramite messaggi Whatsapp ed è subito apparso evidente che le due donne erano da tutt'altra parte rispetto a quanto ritenuto. Scattato l'allarme verso le 18.30, per attraversare il torrente una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo è dovuta scendere un chilometro più a valle dove si trova un ponte. Arrivati sulla sponda opposta, i soccorritori sono risaliti lungo il sentiero, per poi abbandonarlo e avanzare a fianco del Maè, fino a che hanno raggiunto le due amiche e con loro hanno percorso a ritroso il cammino appena fatto. Le due donne sono state poi riaccompagnate a Forno di Zoldo. L'intervento si è concluso poco prima delle 20. 
Malcesine (VR), 30 - 05 - 21
Alle 13.50 circa la Centrale del Suem è stata allertata per un escursionista tedesco che, scendendo lungo il sentiero numero 651, che dalla Funivia a monte va in direzione ex Capannina, era finito in un canale seguendo il suo cane. L'uomo, T.R., 34 anni, era riuscito a fermarsi in una nicchia della roccia, da dove non era però stato più in grado di muoversi, con il suo segugio legato allo zaino. Risaliti al luogo dalle coordinate fornite dalla compagna che aveva lanciato l'allarme, l'elicottero di Verona emergenza ha sbarcato con il verricello il tecnico di elisoccorso, seguito poi dal medico. Dopo aver allestito un ancoraggio, i soccorritori sono scesi dall'uomo e, dopo aver verificato che stava bene, hanno fatto risalire per una quindicina di metri lui e il cane, sollevandoli verso l'alto per contrappeso. 
Belluno, 30 - 05 - 21
Questa mattina alle 9.45 circa il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato, per un uomo che si era sentito poco bene non distante dalla Chiesetta di San Michel, in Col di Roanza, sulla sterrata che scende verso Cavarzano. Un soccorritore è quindi intervenuto per eventuale supporto al personale dell'ambulanza e ha raggiunto M.D.C., 66 anni, di Belluno, che era in compagnia. L'uomo è quindi stato condotto all'ospedale per accertamenti.
Alle 12.30 circa un'altra squadra è stata inviata a Trichiana, in comune di Borgo Valbelluna, dove, scendendo con i familiari il sentiero verso il Brent de l'Art, una escursionista era ruzzolata in un tratto ripido, riportando sospetti traumi al volto e a un ginocchio. I soccorritori, arrivati da O.O., 34 anni, di Codroipo (UD), assieme al personale sanitario, le hanno prestato le prime cure, per poi imbarellarla e trasportarla all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Feltre.
Falcade (BL), 30 - 05 - 21
Ieri sera verso le 20.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois a seguito dell'infortunio del gestore della Baita dei Cacciatori, posta a 1.750 metri di quota, sopra Colmean. R.D.R., 76 anni, era infatti caduto sbattendo la testa. Sei soccorritori, tra i quali il medico della Stazione, hanno raggiunto l'infortunato, che si trovava con la moglie e la figlia, gli hanno prestato le prime cure e lo hanno imbarellato, per poi trasportarlo in discesa lungo il sentiero per 150 metri di dislivello, attraversando una frana e un torrente. Arrivati a Colmean, hanno affidato l'uomo all'ambulanza della Croce Verde. L'intervento si è concluso verso le 22.30.
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