2021

Bosco Chiesanuova (VR), 29 - 05 - 21
Attorno alle 15 tre escursionisti, di passaggio lungo il sentiero che da Parparo Vecchio porta a Malga Malera, hanno sentito grida di aiuto è hanno contattato il 118 per fare la segnalazione. L'elicottero di Verona emergenza è quindi decollato per sorvolare la zona, dopo aver avuto un confronto con i testimoni rintracciati dalle coordinate da loro fornite. Poiché il sopralluogo dall'alto ha avuto esito negativo, è intervenuta una squadra del Soccorso alpino di Verona, sul posto anche i Vigili del fuoco e i Carabinieri, che ha perlustrato l'area attorno al punto indicato, senza alcun riscontro. Due soccorritori sono stati poi trasportati dell'elicottero dei Vigili del fuoco a Malga Terrazzo, per controllare un sentiero che parte da lì. Non avendo riscontrato alcuna anomalia le squadre stanno rientrando. 
Brendola (VI), 29 - 05 - 21
Attorno alle 16.30 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato per un ciclista che, perso il controllo della propria mountain bike, mentre con il figlio scendeva lungo un sentiero del Monte Comunale, era caduto facendosi male a un braccio. Cinque soccorritori, non senza difficoltà data l'assenza di copertura telefonica, hanno individuato il punto in mezzo al bosco, dove si trovava E.M., 51 anni, di Brendola (VI), raggiunti dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Verona emergenza, calati in una radura nelle vicinanze con un verricello di 20 metri. Prestate le prime cure, l'uomo è stato trasportato per una cinquantina di metri fino allo spiazzo, dove è stato recuperato sempre con il verricello e accompagnato all'ospedale di Vicenza. Il figlio, minorenne, è rientrato con i soccorritori alla macchina, per essere poi affidato al fratello. 
Cison di Valmarino (TV), 29 - 05 - 21
Attorno alle 10 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato attivato per un'escursionista caduta lungo il sentiero numero 987 delle Scalette. La donna, 57 anni, di Belluno, che si trovava con la figlia, era inciampata sbattendo il volto a terra. Scattato l'allarme è risaliti alle coordinate tramite GeoResQ allertato da un passante. Una volta sul luogo dell'incidente, l'elicottero di Treviso emergenza ha sbarcato tecnico di elisoccorso e medico con un verricello di 30 metri, che hanno prestato le prime cure alla donna, a seguito del probabile trauma facciale riportato. L'escursionista è stata poi recuperata, imbarcata, trasportata a valle e affidata all'ambulanza in attesa a Castel Brando.
Seren del Grappa (BL), 28 - 05 - 21
Alle 18.15 circa il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un parapendio atterrato per problemi subito dopo il decollo, nella zona di Fredina di Col de Bajo, in un tratto della Strada Cadorna che da Caupo porta in cima al Grappa. Appena decollato, il pilota, un ragazzo feltrino, era atterrato in quello che in gergo viene definito contropendio, quindi con grande velocità a monte. Ottenute le coordinate del punto dagli amici che erano con lui, quattro soccorritori si sono portati sul posto e hanno prestato le prime cure all'infortunato assieme al personale dell'ambulanza di Feltre. Una volta imbarellato, il ragazzo, che aveva riportato un probabile trauma vertebrale, è stato affidato all'equipe medica e al tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato in un prato vicino e poi decollato in direzione dell'ospedale di Treviso.
Crespadoro (VI), 27 - 05 - 21
Attorno alle 13.20, su richiesta del gestore del Rifugio Bertagnoli, è stato allertato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno. Salendo con altre quattro persone la prima delle due ferrate che porta al Gramolon, la Ferrata Viali, un'escursionista non era stata infatti più in grado di proseguire sfinita dalla stanchezza. Un'amica era rimasta con lei e gli altri tre compagni avevano proseguito lungo il percorso attrezzato, fino a trovare copertura telefonica e lanciare l'allarme. Quattro soccorritori sono quindi risaliti dalla base della ferrata e hanno raggiunto le due donne. Uno ha ultimato l'itinerario assieme all'amica, per poi uscire sul sentiero che porta al secondo tratto di ferrata e rientrare da lì al Rifugio. Gli altri tre hanno invece assicurato M.F., 50 anni, di Casale di Scodosia (PD), e la hanno calata per circa 300 metri fino alla partenza della ferrata, per poi tornare con lei al Bertagnoli. L'intervento si è concluso passate le 17.30.

Gallio (VI), 27-05-21

Dopo l’appuntamento del 2020, Gallio torna ad ospitare il corso nazionale del Cnsas, Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, che brevetterà le nuove unità cinofile da ricerca di superficie e molecolari. Cinquanta unità cinofile del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico provenienti da tutta Italia, a partire da sabato prossimo 29 maggio, si metteranno alla prova per una settimana sull'Altopiano dei Sette Comuni. Giunto alla 32a edizione, si svolgerà infatti il Corso unità cinofile ricerca superficie, Ucrs, e unità cinofile ricerca molecolari, Ucrm, che al suo termine permetterà l'operatività nelle regioni di appartenenza dei binomi cane-conduttore appena brevettati: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto. Tre le classi esaminate: Puppy, con i cuccioli da 3 a 6 mesi alla prima esperienza di addestramento, che hanno già manifestato propensione a questo tipo di attività; Classe A, cani dai 6 ai 24 mesi sulle cui capacità operative, ricerca e motivazione si concentrano gli istruttori; Classe B, cani oltre 18 mesi dove il lavoro si sviluppa sull'interazione del binomio cane - conduttore rapportato agli scenari operativi. Il corso è suddiviso in due parti, dal 29 maggio al primo di giugno saranno valutati Puppy e Classe A (15 allievi), dal primo giugno al 5 giugno la Classe B (20 allievi) che concluderà il proprio percorso domenica mattina con un esame orale e scritto. Per il terzo anno saranno inoltre presenti le unità cinofile da ricerca molecolari, con 15 allievi, in azione dal 28 maggio al primo giugno. Il 4 giugno è in calendario la giornata delle vere e proprie simulazioni di ricerca, su scenari realistici e impegnativi, come la perlustrazione di grotte e gallerie, distribuiti in varie località dell’Altopiano dei Sette Comuni: Santuario del Buso della Madonna del Caravaggio, Val di Nos, Monte Melette, Monte Fior, Forte Lisser. Sarà presente anche un elicottero dell'Aviazione dell’esercito per le operazioni di imbarco, trasporto e sbarco. I candidati parteciperanno ai momenti formativi teorici e pratici tenuti per ogni specifica disciplina dagli istruttori nazionali del Cnsas, che poi li seguiranno per la valutazione finale nelle successive verifiche. Sabato 5 giugno si svolgerà la cerimonia di chiusura, con la consegna dei brevetti. Durante il corso riprenderà l’attività formativa dei Tuc, tecnici di unità cinofile, una nuova figura di supporto agli istruttori nazionali nelle regioni di appartenenza. I soccorritori dell'XI Delegazione Prealpi Venete contribuiranno come figuranti a rendere ancora più realistici gli scenari delle ricerche.

Follina (TV), 26 - 05 - 21
Attorno alle 15.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, per una diciannovenne di Quarto d'Altino (VE), che, partita da Follina per una passeggiata, aveva perso l'orientamento lungo il sentiero che porta a Praderadego. Risaliti alle coordinate del punto dove si trovava - non distante dell'abitato di Valmareno - i soccorritori la hanno contattata al telefono, rassicurandola perché era agitata e raccomandandole di non spostarsi. Poco dopo una squadra la ha raggiunta con il fuoristrada e la ha riaccompagnata a Follina.
San Zeno di Montagna (VR), 25 - 05 - 21
Attorno alle 17.15 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione del sentiero n.33 dove, nel tratto tra Prada e Brenzone, un escursionista tedesco, che si trovava con la moglie, era scivolato riportando la probabile frattura di una gamba. Non riuscendo ad avvicinarsi per la fitta vegetazione, il tecnico di elisoccorso è stato sbarcato con un verricello di una trentina di metri a circa un chilometro di distanza, poi seguito da medico ed infermiere sbarcati con  la stessa modalità. L'elicottero ha poi imbarcato 5 tecnici del Soccorso alpino di Verona in supporto alle operazioni, calati poi nelle vicinanze e raggiunti a altri due soccorritori. Imbarellato, l'infortunato è stato trasportato per 1000 metri fino a un prato dove l'eliambulanza era riuscita ad atterrare. L'escursionista cinquantenne è quindi stato trasporato a Borgo Trento. I soccorritori stanno rientrando con la moglie. 
Marano di Valpolicella (VR), 23 - 05 - 21

Attorno alle 13.20, la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Verona, per due escursioniste che avevano perso la traccia del sentiero in Valsorda e non riuscivano più ad orientarsi. Risaliti alla posizione tramite Whatsapp e avuta di seguito la conferma delle coordinate dopo una geolocalizzazione, un soccorritore, che si trovava nelle vicinanze, è sceso a piedi da Malga Biancari, mentre un secondo tecnico partiva in fuoristrada da Verona. Una volta individuate e raggiunte, le due ragazze - entrambe ventinovenni di Ravenna - che si trovavano più a valle rispetto all'intinerario corretto, sono state riaccompagnate sul sentiero e da lì alla loro auto.

Valli del Pasubio (VI), 23 - 05 - 21Attorno alle 11.15 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per un alpinista precipitato dalle Placche al sole, sulla Torre dell'Emmele, gruppo del Sengio Alto. Primo di cordata, L.S., 75 anni, di Monteviale (VI), perso l'appiglio era volato dalla parete nel tratto iniziale finendo alla base della via e ruzzolando sulla scarpata sottostante per una ventina di metri in tutto. Scattato l'allarme lanciato dalla compagna, mentre una squadra s'incamminava a piedi, sul posto si portava l'elicottero di Treviso emergenza, che non si è potuto però avvicinare per la presenza di nubi basse ed è dovuto atterrare al Rifugio Balasso. Mentre l'infortunato veniva subito aiutato da un'infermiera del Soccorso alpino di Padova casualmente sul posto, l'equipe medica, il tecnico di elisoccorso e un altro soccorritore di Schio si avvicinavano il più possibile in fuoristrada, per poi raggiungere in una mezz'ora a piedi il luogo dell'incidente. Prestate le prime cure all'uomo, che era cosciente, ma aveva riportato un probabile politrauma e molte escoriazioni, i soccorritori lo hanno imbarellato e predisposto per il recupero con l'eliambulanza, arrivata non appena si è aperto un varco. Sollevato con il verricello, l'infortunato è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Vicenza. I soccorritori, dieci in tutto, sono rientrati assieme alla compagna.

Sospirolo (BL), 23 - 05 - 21

Per escludere ogni dubbio, a seguito della chiamata di un testimone che nel pomeriggio aveva visto lanciare due bengala di segnalazione nella zona dello Spiz di Vedana, dopo il rientro dei soccorritori alle 21 e dopo il lungo sorvolo dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, una squadra del Soccorso alpino di Belluno è comunque salita lungo la normale fino in cima allo Sperone di Sospirolo, per rientrare a mezzanotte senza alcun riscontro rispetto a persone in difficoltà.

Sospirolo (BL), 22 - 05 - 21

Sono rientrate alle 21.20 le squadre del Soccorso alpino di Belluno, attivate verso le 19 a seguito della chiamata di un testimone che, un'ora prima circa, aveva visto due razzi di segnalazione, lanciati a dieci minuti di distanza l'uno dall'altro, nella zona dello Spiz di Vedana. I soccorritori si sono portati sul posto per verificare non ci fossero persone in difficoltà e, mentre l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore effettuava una lunga perlustrazione dall'alto, hanno preso in visione tutti gli accessi possibili allo Spiz di Vedana, per poi spostarsi sullo Sperone e di seguito controllare anche il nuovo sentiero a Tonet di Pascoli. Non trovando alcun riscontro, i soccorritori hanno concluso il sopralluogo.

Posina (VI), 22 - 05 - 21
Alle 15.30 circa il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un escursionista che si era fatto male mentre scendeva con gli amici dalla Strada degli Scarubbi, dopo essere salito sul Pasubio dalla Strada degli Eroi. Il quarantenne di Merano (BZ), che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, aveva tentato di proseguire nella discesa, ma poiché la progressione era molto lenta per il dolore al piede, era stato inevitabile chiedere aiuto. Dal momento che la strada è impraticabile con i mezzi per la presenza di lingue di neve, i soccorritori sono risaliti a piedi. Raggiunto a 1.750 metri di quota, l'infortunato è stato stabilizzato e caricato in barella, per essere trasportato a valle in un paio di ore, attrezzando con corde i tratti innevati per il passaggio in sicurezza. Una volta all'auto, l'escursionista si è allontanato autonomamente. Questa mattina dalle 8 alle 13, su richiesta della Prefettura, il Soccorso alpino di Arsiero ha nuovamente preso parte alle ricerche dell'uomo di 79 anni scomparso a Piovene Rocchette, senza alcun riscontro positivo.
Borso del Grappa (TV), 22 - 05 - 21

Alle 14.20 circa il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un parapendio precipitato 50 metri sotto il decollo dai Tappeti. Il pilota, M.L., 71 anni, ungherese, perso il controllo della vela, era infatti finito tra gli alberi, sospeso a 5 metri dal suolo, senza riportare conseguenze. Raggiunto da due squadre, l'uomo è stato recuperato dai soccorritori saliti sulla pianta con tecniche di tree-climbing e calato a terra.

Tra i compiti istituzionali del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ci sono l'informazione e la prevenzione. Da sempre il Soccorso Alpino e speleologico Veneto ha cercato di provvedere a questi compiti, mirati alla sicurezza di chi va in montagna e a prevenire i numerosi incidenti, attraverso i comunicati stampa, con continui appelli alla prudenza, condivisioni dei bollettini meteo e valanghe, consigli - divulgati utilizzando i nostri canali a disposizione – e con giornate organizzate nelle scuole dalle diverse Stazioni, nonché eventi pubblici e manifestazioni. Da tempo avevamo in mente un progetto complessivo per contribuire a diffondere la cultura della montagna in sicurezza, ripartendo dai più giovani. Grazie al sostegno del 5x1000, cui si è poi aggiunto il contributo di Karpos, due anni fa è così partito il progetto ‘Una montagna di sicurezza’ destinato a tutti i frequentatori, i cui risultati sono stati presentati questa mattina in una diretta Facebook dalla sede di Belluno.

“In questo ultimo anno gli interventi di soccorso sono aumentati in modo esponenziale, sicuramente dopo il ‘liberi tutti’ seguito ai lunghi periodi di lockdown – sottolinea il presidente del Soccorso alpino e speleologico Rodolfo Selenati - spesso molti di questi interventi sono dovuti alla scarsa preparazione, alla superficialità o all'inadeguatezza dell'equipaggiamento. Informazione e prevenzione sono tra i compiti istituzionali del Cnsas-Sasv, così, grazie al sostegno del 5x1000, questo progetto fortemente voluto dalla presidenza è pronto per essere presentato ai media. I destinatari sono tutti i frequentatori delle nostre meravigliose montagne venete, in special modo i bambini e i ragazzi. Vogliamo con i nostri materiali didattici trasmettere agli studenti una sana cultura della montagna frequentata in sicurezza, dando loro minime regole basilari per evitare gli incidenti. Il nostro proposito è di portare il progetto nelle scuole appena sarà possibile, concordando con i provveditorati del nostro territorio le modalità. Un progetto che sarà dinamico e che verrà aggiornato di anno in anno”.

Sono consigli di base e buon senso, provenienti anche dagli esempi tratti dagli interventi stessi che portiamo a termine e si rivolgono con un linguaggio appropriato alle diverse fasce di età, adatti a chi va già in montagna e a chi si avvicina per la prima volta. Sono strumenti diversi. Per gli adulti brochure cartacee con i suggerimenti per inverno ed estate; per i bambini delle scuole primarie le piccole regole estate/inverno e un corto di animazione; per i ragazzi delle medie e superiori, due corti di animazione per estate e inverno. Abbiamo inoltre realizzato appositi gadget, dai nuovi adesivi, ai buff con le diverse mascotte. E ne stiamo studiando altri.

Abbiamo iniziato raccogliendo e valutando quanto già esisteva in merito ai consigli sulla sicurezza in montagna, a partire dai diversi pieghevoli in dotazione al Cnsas - compresi alcuni predisposti a suo tempo da noi - per passare a materiale di Cai, altre associazioni, gruppi legati alla montagna. Una volta deciso quali fossero le regole per noi fondamentali da ricordare, anche in base agli interventi per cui siamo chiamati, abbiamo cercato di tradurli, per gli adulti, in due libretti, uno per l’estate e uno per l'inverno, di facile comprensione e di immediata fruibilità. Scelta per comodità la dimensione delle Cartine Tabacco per affiancarli e portarli nello zaino, verranno distribuiti a tutte le Stazioni che potranno divulgarli nei territori in cui operano in occasione di eventi pubblici, manifestazioni, incontri sulla sicurezza, e distribuirli nei rifugi di riferimento.

Per il materiale destinato ai bambini delle scuole primarie abbiamo lavorato con due modalità: riprendendo le piccole regole che già esistevano e aggiornandole nella grafica e soprattutto nella scelta del linguaggio, per rivolgerci direttamente a loro e responsabilizzarli, ma anche spingerli a parlare delle tematiche con i loro genitori. Sono state stampate piccole regole sia estive che invernali. Pur non andando in luoghi rischiosi come i più grandi nella stagione invernale, infatti, abbiamo fatto tesoro delle emergenze che capita anche a noi di affrontare: cadute dalla seggiovia e slittini, scivolate sul ghiaccio. E Abbiamo già voluto inserire parole come Artva, pala, sonda e gradi del rischio valanga, in modo che inizino a sentirne parlare fin da piccoli. Come dicevamo è stato poi ideato un video per i bambini da poter utilizzare in modo interattivo durante la lezione. Dato che i ragazzi delle medie e superiori iniziano a frequentare la montagna in modo più autonomo, abbiamo approfondito gli ambiti estivi e invernali

Intendiamo rivolgerci a tutti perché si muovano con attenzione e partano già sapendo come affrontare la montagna. Non si tratta di una formazione specifica, per questo ci sono i corsi del Cai e delle Guide alpine. Così come per le diverse tematiche: di fronte ai rischi collegati al fulmine, ad esempio, trattiamo i consigli più elementari. Ovviamente ciascuno potrà approfondire ogni tema con esperti e studi specifici. Abbiamo preso in considerazione tutti gli ambiti di intervento per le varie discipline, che abbiamo voluto comparissero nei video per i ragazzi. Abbiamo poi ovviamente trattato come dare l’allarme e come comportarsi all’arrivo dell’elicottero

Questa sarà la seconda estate dopo i blocchi Covid. L'anno scorso, malgrado mesi di chiusura, si è registrato il più alto numero di interventi. Una dimostrazione di quanto sia necessario operare non solo dal punto di vista tecnico del soccorso, ma anche da quello didattico. Il progetto non si fermerà a questa prima realizzazione. Sarà costantemente aggiornato, valutando quali saranno di volta in volta le priorità, adattandolo ai diversi linguaggi dell'informazione e utilizzando i mezzi che riterremo più adatti per raggiungere la più vasta platea possibile. Ovviamente il nostro primo obiettivo saranno sempre i più giovani.

Per la parte grafica ci siamo avvalsi della collaborazione di Toolgraphic di Federica Fant, mentre l'ideazione delle due mascotte Pino Volp e Salva Rech e la creazione dei corti di animazione è opera di Codoro Studio di Andrea Codoro. Ringraziamo gli amici e i soccorritori che ci hanno fornito il materiale fotografico.

Dal 5x1000 sono stati destinati a ‘Una montagna di sicurezza’ 40mila euro, cui si sono aggiunti 5mila euro raccolti da Karpos in un’iniziativa mirata al sostegno dei progetti dei servizi regionali del Cnsas destinati alle scuole. Ringraziamo quanti da sempre ci supportano e ovviamente Karpos, da anni partner del Soccorso alpino e speleologico Veneto.

Valli del Pasubio (VI), 21 - 05 - 2

Si è concluso alle 22 l'intervento del Soccorso alpino di Schio in aiuto a tre ragazze veronesi, di 23, 26 e 28 anni. I soccorritori le hanno riaccompagnate alla loro auto a Bocchetta Campiglia.

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