2021

Gallio (VI), 27 - 02 - 21

Attorno alle 17 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dal 118, a seguito della segnalazione di una donna, il cui marito aveva perso l'orientamento nella zona delle Melette, non aveva idea di dove si trovava ed era affaticato. La donna, non sapendo come fare, si era rivolta all'ufficio turistico di Gallio, che aveva fatto scattare l'allarme. Arrivati da lei, i soccorritori sono stati messi in contatto con l'uomo, un settantaseienne di Padova, abbastanza impaurito dalla situazione. L'escursionista diceva di trovarsi vicino a un cartello del Cai, lungo il sentiero numero 850 che da Gallio sale al Monte Longara. Poiché a un certo punto non è più stato possibile sentirlo al cellulare, esaurite le batterie, due squadre sono uscite con altrettante motoslitte per cercarlo. L'uomo nel frattempo si era però spostato fino a vedere le luci del paese ed era riuscito a scendere a Gallio, dove aveva ritrovato la moglie. Le squadre sono quindi state fatte rientrare.

Selva di Progno (VR), 27 - 02 - 21
Attorno alle 15.30 la Centrale del Suem di Verona è stata allertata per un gruppo di cinque escursionisti padovani in difficoltà, dei quali uno con dolori a un ginocchio, poco sotto Cima Lobbia. Geolocalizzata la posizione tramite l'applicazione in dotazione al Soccorso alpino, l'elicottero di Verona emergenza, con a bordo medico, infermiere e due tecnici di elisoccorso, fatto campo base a valle e sbarcati infermiere e un tecnico del Soccorso alpino, l'eliambulanza ha poi individuato il punto in cui si trovavano gli escursionisti lungo il sentiero numero 205, a 1.600 metri di quota. Dei cinque, due erano poi scesi autonomamente e rimanevano in quota un venticinquenne con il probabile trauma al ginocchio, il padre sessantenne e un amico, affaticati e impossibilitati a proseguire. Sbarcato con un verricello di 10 metri, il tecnico di elisoccorso ha recuperato l'infortunato con la stessa modalità per affidarlo nel tragitto al medico dall'equipe sanitaria a bordo e trasportarlo per ulteriori controlli al campo base, dove il secondo tecnico di elisoccorso è salito a in supporto alle operazioni. In una seconda rotazione, l'eliambulanza è tornata dai due escursionisti sfiniti e li ha imbarcati sempre con il verricello. Il ragazzo è quindi stato portato all'ospedale di Borgo Trento. Il padre e l'amico sono stati accompagnati a Giazza alla loro auto. Una squadra del Soccorso alpino di Verona era pronta a intervenire in supporto alle operazioni.
Recoaro Terme (VI), 26 - 02 - 21

È stata ritrovata e sta bene la settantacinquenne abitante a Recoaro Terme, per la cui scomparsa erano scattate ieri le ricerche. Gianfranca si era ritirata da subito in un appartamento, dove è stata rintracciata attorno alle 18. In via precauzionale, è stata affidata all'ambulanza del Suem di Valdagno. Alla ricerca odierna hanno partecipato anche oggi 25 soccorritori provenienti da tutte le Stazioni del Soccorso alpino della XI Delegazione Prealpi Venete, che hanno perlustrato l'intera area collinare e pedemontana attorno all'abitazione, assieme a Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri, fino alla buona notizia.

Recoaro Terme (VI), 26 - 02 - 21
Sono riprese questa mattina alle 6.30 le ricerche di Gianfranca Tassan, 75 anni, abitante a Recoaro Terme (VI), uscita ieri mattina dalla propria abitazione e mai più rientrata. Scattato l'allarme nel pomeriggio, 25 soccorritori appartenenti alle Stazioni del Soccorso alpino dell'XI Delegazione Prealpi Venete si sono distribuiti nelle aree loro affidate da perlustrare, assieme a Vigili del fuoco e Carabinieri. Posto il campo base ai Campi da tennis, sono state verificate le zone collinari e di media montagna attorno all'abitazione. Sul posto anche due unità cinofile del Cnsas, di cui una molecolare, la quale, dopo aver prelevato degli oggetti appartenenti alla donna per il riconoscimento olfattivo da parte del cane, ha proseguito fino all'1.30 la ricerca, continuata poi questa mattina. Anche le sponde del torrente Agno sono state percorse per circa tre chilometri, così come sono stati controllati dirupi e salti di roccia. Attualmente sono presenti una cinquantina di persone tra Soccorso alpino, Vigili del fuoco e Protezione civile. L'elicottero del Vigili del fuoco sta sorvolando in questo momento la zona. 

Gianfranca indossa pantaloni e giacca scura, è alta un metro e 65, è di corporatura medio/robusta, ha capelli ramati. Chiunque abbia sue informazioni è pregato di contattare i Carabinieri.

Recoaro Terme (VI), 25 - 02 - 21

Le squadre del Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno sono impegnate da circa un'ora, assieme a Vigili del fuoco e Carabinieri, nella ricerca di una donna - una settantenne di Recoaro Terme (VI) - uscita questa mattina dalla propria abitazione e mai più rientrata. A dare l'allarme il marito, preoccupato per la prolungata assenza. Il campo base è stato fissato nella zona dei campi da tennis di Recoaro.

Asiago (VI), 25 - 02 - 21

Attorno alle 13 la Centrale del Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per un uomo bloccato in mezzo alla neve, dopo un'escursione a Cima Larici. Partito, scarponi ai piedi, dai Larici e arrivato in vetta dell'omonima cima infatti, E.C., 70 anni, di Creazzo (VI), dopo essere arrivato a Porta Renzola, anziché proseguire per Cima Portule, seguendo le tracce, aveva cercato di scendere verso Bocchette Portule, tagliando lungo un percorso non battuto da ciaspe o sci. Data la neve bagnata di questi giorni, aveva finito così per sprofondare fino alla vita procedendo sul manto vergine. Impaurito e temendo di non riuscire ad avanzare, aveva chiamato il 112 contattando i Carabinieri e facendo partire l'allerta. Mentre due squadre con altrettante motoslitte e due soccorritori con gli sci di alpinismo partivano per raggiungerlo, due scialpiniste di passaggio lo hanno trovato e aiutato a scendere fino alla strada, dove nel frattempo sono sopraggiunti i soccorritori che lo hanno riaccompagnato alla macchina.

Santa Giustina (BL), 25 - 02 - 21
Poco prima delle 16 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, a seguito della chiamata di un uomo, la cui moglie, messo male un piede, si era procurata un sospetto trauma alla caviglia in località Formegan. La coppia stava passeggiando lungo il Piave quando era avvenuto l'incidente e il marito era salito fino alla strada, per indicare il luogo alla squadra in arrivo. Dopo che un primo soccorritore ha individiato il punto, con il resto della squadra si è provveduto a stabilizzare il piede dell'infortunata, trasportata poi in barella fino ai mezzi e da lì direttamente all'ospedale di Feltre.
Borso del Grappa (TV), 24 - 02 - 21

Attorno alle 13 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, a seguito della segnalazione di un istruttore della scuola di volo, che aveva visto precipitare un parapendio arancione subito sotto il decollo dei Tappeti. Appena partita, infatti, B.P., 27 anni, di San Martino in Passiria (BZ), non era riuscita a prendere quota, finendo con la vela sulle chiome di alcuni alberi, sospesa a 6/7 metri dal suolo, senza riportare fortunatamente alcuna conseguenza. Una squadra ha raggiunto il luogo dove si trovava la pilota in località Casara Girotto e, con tecniche di tree-climbing, un soccorritore ha risalito il tronco, ha assicurato la ragazza e la ha calata a terra.

Valli del Pasubio (VI), 21 - 02 - 21
Si è concluso poco prima delle 22 un difficile intervento, che ha coinvolto in totale 18 tecnici del Soccorso alpino di Schio impegnati da questa mattina sul Monte Cornetto, nel recupero di tre alpinisti bloccati in un canale infossato tra guglie e creste. Scattato l'allarme verso le 11.20, dalle informazioni ricevute e dalle coordinate Gps della posizione, i soccorritori hanno capito che i tre - un quarantanovenne di Gazzo (PD) e due trentatreenni, uomo e donna, entrambi di Torrebelvicino (VI) - si dovevano trovare nella stessa zona dove ieri è avvenuto l'incidente che ha causato la morte del ventinovenne roveretano. Saliti dal Vaio Trenche e arrivati a Forcella dell'Emmele, i tre avevano poi cercato di scendere per uno dei canali sottostanti, finendo però incrodati, incapaci di muoversi. Una squadra di 5 tecnici ha iniziato a risalire il versante, attraversato da numerosi canalini, senza riuscire a individuare in quale si trovassero, anche a causa della presenza di nebbia. I soccorritori si sono portati in alto, scalando su misto in un ambiente impegnativo, anche per le continue scariche di neve e sassi, causate dalle alte temperature. È stato quindi richiesto il supporto di un'altra squadra, che si è mossa nella parte sinistra del canale, finché entrambe non sono arrivate a una parte inaccessibile della parete. Altri soccorritori sono quindi partiti, dividendosi per percorrere i diversi canalini rimasti da perlustrare. Ed è stato così che, in due, sono riusciti a individuare e raggiungere gli alpinisti. Una volta capito il percorso, gli altri sono stati fatti convergere in quella direzione e durante la salita hanno attrezzato già le diverse soste per le sei calate da sessanta metri che avrebbero affrontato in discesa. Assicurati, gli alpinisti sono stati portati in fondo allo stretto e ripido canalino, dove hanno trovato l'ultima squadra che aveva predisposto il tratto finale della discesa per arrivare alla Strada del Re e alle macchine. Avvertiamo che le condizioni particolari di questi giorni con temperature alte, scariche di neve e sassi, terreno instabile e non proteggibile, rendono impraticabili in sicurezza queste zone. 
Borso del Grappa (TV), 21 - 02 - 21
È stata riaperto il tratto della Strada Cadorna interessato nel pomeriggio da una valanga, un chilometro circa sotto il Rifugio Bassano. Al momento si esclude che ci siano automobili coinvolte, a breve verranno completate le ultime procedure di bonifica della superficie per escludere del tutto anche il coinvolgimento di eventuali pedoni. Alle 16.50 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dal 118 per una valanga staccatasi dalla dorsale e finita sulla sede stradale in un momento di traffico. Una sessantina di metri di lunghezza per altrettanti di fronte e 4-6 metri di spessore negli accumuli maggiori. Una prima squadra è subito partita, mentre si avvicinava l'elicottero di Treviso emergenza, costretto dalla nebbia a fermarsi e a sbarcare equipe medica e tecnico di elisoccorso, accompagnati sul luogo del distacco da un mezzo dei Vigili del fuoco di Bassano del Grappa che stava salendo. Anche l'eliambulanza di Verona emergenza era pronta ad intervenire, ma anche in questo caso la missione è stata interrotta a causa dell'assenza di visibilità già all'altezza di Schio.
Alla prima squadra di soccorritori, che ha subito avviato il sondaggio, se ne sono unite altre due, più una terza proveniente da Asiago con un'unità cinofila da valanga. Mentre soccorritori e Vigili del fuoco effettuavano le verifiche sulla valanga, è stato riaperto il Rifugio Bassano e attivata la Protezione civile, dal momento che diverse centinaia di persone erano rimaste bloccate dalla strada chiusa. Attualmente le auto stanno defluendo e i soccorritori stanno concludendo le operazioni. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 21 - 02 - 21
Alle 16.15 circa il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per un tredicenne caduto con lo slittino mentre scendeva dalla pista Mietres. Una squadra ha raggiunto in motoslitta il ragazzo, che aveva riportato un probabile trauma alla gamba, e lo ha trasportato fino all'ambulanza diretta all'ospedale.
Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 21 - 02 - 21
Alle 14 circa la Centrale del Suem è stata allertata da una coppia di escursionisti che aveva perso l'orientamento sotto il Corno d'Aquilio. In contatto telefonico, i due, 41 anni lui di Colognola ai Colli (VR), 42 anni lei di Montebello Vicentino (VI), che erano partiti da località Tommasi, hanno detto di trovarsi vicino alla Grotta del Ciabattino. In realtà, da una verifica con il sistema di geolocalizzazione in dotazione al Soccorso alpino, si è risaliti alle coordinate precise del punto, più distante da dove pensavano di essere. Cinque soccorritori, lasciati i mezzi a Le Coste, hanno risalito il sentiero numero 234 e li hanno rinvenuti a circa 1.100 metri di quota, una trentina di metri più in basso rispetto al sentiero. Riportati sul tracciato corretto, gli escursionisti sono rientrati con la squadra. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 21 - 02 - 21
Alle 13.20 circa la Centrale del Suem è stata allertata dalla figlia di un uomo che, scendendo con lo slittino dalla pista normale del Faloria al momento chiusa, persone il controllo aveva sbattuto violentemente sulle reti di protezione.
L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato al luogo dell'incidente e ha sbarcato in hovering medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, che hanno prestato le prime cure ad A.A., 66 anni, di Trieste, a seguito delle probabili fratture riportate su entrambe le gambe. Dopo averlo imbarellato, i soccorritori hanno issato l'infortunato a bordo con un verricello di 20 metri, per trasportarlo all'ospedale di Treviso.
Cinto Euganeo (PD), 21 - 02 - 21
Attorno alle 14.15 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Padova per un'escursionista scivolata lungo il sentiero che porta a Cava Bomba. F.T., 38 anni, di Rovigo, che stava camminando assieme a un'amica, era infatti scivolata riportando un probabile trauma alla caviglia. Sei soccorritori, tra i quali un infermiere, risalito il percorso hanno raggiunto la donna, le hanno stabilizzato il piede e la hanno caricata in barella, per trasportarla 500 metri fino alla strada e affidarla all'ambulanza. 
Verona, 20 - 02 - 21
Attorno a mezzogiorno la Centrale del Suem è stata allertata per uno scialpinista, che si era fatto male in discesa tra il Rifugio Chierego e il Rifugio Mondini, all'altezza del vecchio impianto di risalita. Lo sciatore, G.G., 55 anni, di Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), è stato recuperato dell'elicottero di Trento, con un possibile trauma al ginocchio, e trasportato all'ospedale di Rovereto. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Verona per la presenza di nubi basse. Poco prima delle 17 è scattato un secondo allarme, a seguito della caduta di una donna sulla neve in Lessinia, nella zona di Malga San Giorgio, a Bosco Chiesanuova. Mentre una squadra si portava sul posto, un soccorritore che si trovava casualmente nelle vicinanze ha aiutato il personale dell'ambulanza a trasportare A.B., 30 anni, di Verona, che aveva riportato un sospetto trauma al ginocchio, per alcune centinaia di metri fino alla strada per l'imbarco sul mezzo diretto all'ospedale.
Valli del Pasubio (VI), 20 - 02 - 21
Un alpinista ha perso oggi la vita precipitando per circa 40 metri in un canale del Monte Cornetto, che stava risalendo con la compagna. Molto impegnativo il suo recupero. L.G., 29 anni, di Rovereto (TN), era primo di cordata e stava scalando con ramponi e piccozza un percorso misto neve e ghiaccio. Ad un certo punto, mentre la donna, più sotto gli faceva sicura, deve aver perso un appiglio ed è caduto nel vuoto. La compagna, non sentendolo, né vedendolo, si è calata in un punto più sicuro, sul Sentiero di arroccamento, e ha lanciato l'allarme poco prima di mezzogiorno. L'elicottero di Verona emergenza, arrivato nel punto indicato, ha sbarcato verricellandoli il tecnico di elisoccorso e un secondo tecnico presente in base. I due soccorritori sono scesi nel canale per una cinquantina di metri e lo hanno poi risalito per altri 30, raggiungendo la ragazza sul Sentiero di arroccamento. Lì hanno dovuto liberare il passaggio di due gallerie per uscire in un punto dove sono stati sbarcati dall'elicottero 5 tecnici del Soccorso alpino di Schio, trasportati in quota in supporto alle operazioni e scesi con un verricello di 30 metri. Caricata a bordo l'alpinista, l'eliambulanza si è allontanata, mentre i soccorritori hanno attrezzato la calata per procedere al recupero della salma. Ricomposto, il corpo dell'alpinista è stato imbarellato e fatto scendere per 150 metri per permettere all'elicottero di avvicinarsi e provvedere al suo spostamento a valle. Anche i soccorritori sono infine rientrati con diverse rotazioni del velivolo.
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