2022

Torri del Benaco (VR), 15 - 12 - 24
Attorno alle 11 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per un'escursionista che si era fatta male, mentre con le amiche si trovava nei pressi delle incisioni rupestri di Punta San Vigilio. La 73enne veronese, che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, è stata raggiunta da 6 soccorritori arrivati a piedi, camminando una ventina di minuti dal luogo dove erano stati lasciati i mezzi. Una volta immobilizzato il piede, la squadra ha caricato l'infortunata sulla barella, per trasportarla a spalla fino alla strada e lì trasferirla sull'ambulanza diretta all'ospedale di Peschiera.

Pieve del Grappa (TV), 31 -12- 22

Nel pomeriggio la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa per due parapendii, decollati pur in presenza di consistenti nubi basse, precipitati non appena entrati nella nebbia e rimasti sospesi tra gli alberi, con i rispettivi piloti fortunatamente illesi. Impegnativo il recupero a causa dell'assenza di visibilità. Verso le 16 è stato chiesto il supporto del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane che, non appena si è aperto un varco, è stato trasportato con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore in prossimità di una delle due vele, caduta sopra l'abitato di Crespano, dove il sentiero numero 102 che sale da San Liberale incrocia la mulattiera del Grappa. Sbarcati con un verricello di 30 metri, i soccorritori hanno poi risalito, con tecniche di treeclimbing, una pianta adiacente a quella dove si trovava bloccata tra i rami la pilota, una 39enne di Borgo Valsugana (TN). Dopo averla assicurata la squadra ha calato a terra la donna, sospesa a una ventina di metri di altezza. I soccorritori si sono poi spostati a piedi per un chilometro assieme a lei, per raggiungere i mezzi sopraggiunti con una seconda squadra. Prima l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore era riuscito a sbarcare in hovering sul Monte Colombera una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, sopra il livello delle nubi. Un 61enne di Padova, perso il controllo della vela nella nebbia, era infatti caduto con il parapendio 200 metri sotto località Monte Palla, restando impigliato a 15 metri dal suolo. I soccorritori si sono avvicinati il più possibile con l'ausilio dell'automedica del Suem di Crespano, già in zona. Poiché il pilota - intuito dove si trovava dai richiami - era finito sotto una parete di roccia di una cinquantina di metri, la squadra ha seguito una traccia che aggirava l'ostacolo, attrezzando il percorso con corde fisse, data la notevole ripidità del bosco. Raggiunto l'uomo, che non aveva riportato conseguenze, i soccorritori lo hanno calato a terra. Squadra e pilota sono poi stati recuperati con in verricello dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano abilitato per il volo notturno. L'intervento si è concluso alle 20.30.
Auronzo di Cadore (BL), 31 -12- 22
Verso le 17 il Soccorso alpino di Auronzo è stato attivato per una coppia di escursionisti in difficoltà al rientro dal Rifugio Auronzo. La donna, durante la discesa, aveva infatti manifestato problemi legati al freddo. Una squadra è andata loro incontro raggiungendoli in prossimità del Lago di Antorno e riaccompagnandoli alla macchina.
Falcade (BL), 31 - 12 - 22
Attorno alle 16.20 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val Biois, per uno scialpinista infortunatosi in Val Focobon. Partito dalla Val Venegia, il 28enne di Agordo (BL)
assieme a un amico era salito sulla Forcella delle Farangole, per poi scendere e risalire in cima al Mulaz. Durante la discesa verso Falcade, lo sciatore si è però procurato una sospetta distorsione al ginocchio, che gli ha impedito di proseguire. Recuperato dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, il ragazzo è stato trasportato all'ospedale di Belluno. Grazie alla motoslitta messa gentilmente a disposizione dagli impianti Falcade Col Margherita, una squadra di soccorritori è andata incontro al compagno, per poi riaccompagnarlo a Falcade. 
Auronzo di Cadore (BL), 31 -12- 22

Questa mattina verso le 10.30 il Soccorso alpino di Auronzo è intervenuto in aiuto di un'escursionista di Mogliano Veneto (TV), che si era procurata un probabile trauma alla caviglia lungo la strada del Monte Piana, a chiamare il 118 un familiare. A provvedere al recupero della 68enna, una squadra avvicinatasi in motoslitta. Trasportata a Misurina, la donna è stata affidata all'ambulanza partita in direzione di Cortina.

Auronzo di Cadore (BL), 30 - 12 - 22
Attorno alle 17 il Soccorso alpino di Auronzo è stato inviato sotto la seggiovia che dal Rifugio Col de Varda conduce a Misurina, poiché un'escursionista che stava scendendo a piedi con il marito era scivolata riportando un sospetto trauma alla caviglia. Grazie alla disponibilità degli impianti di Misurina Neve per l'utilizzo della motoslitta, la squadra ha raggiunto velocemente la 43enne di Ravenna. Caricata a bordo, la donna è stata trasportata fino all'ambulanza. 
Cesiomaggiore (BL), 30 - 12 - 22
Ieri attorno alle 17 il Soccorso alpino di Feltre è stato allertato dalla Centrale del 118, per tre escursionisti padovani bloccati dal ghiaccio sotto Casera Cimonega. I tre ragazzi di 28, 29 e 26 anni erano partiti la mattina alle 10 da Padova con l'intenzione di risalire dalla Val Canzoi al Bivacco Feltre dove avrebbero passato la notte. Lungo il sentiero 806, senza attrezzatura appropriata, solo con le pedule ai piedi hanno però iniziato a incontrare le difficoltà legate alla presenza di neve dura e ghiaccio. I tre hanno quindi deciso di tornare indietro, ma si sono dovuti fermare per non scivolare lungo le lingue di vecchie valanghe che all'andata erano riusciti a superare in salita. Sette soccorritori sono arrivati in fuoristrada in località al Frassen per poi intraprendere il cammino. La squadra, dopo aver calzato ramponi nei tratti più ripidi, ha poi raggiunto i ragazzi a 1.500 metri di quota. Dato loro tè caldo da bere e dotati di imbrago, casco e ramponi, i soccorritori li hanno assicurati alla corda e riaccompagnati a valle. L'intervento si è concluso verso le 22.

 

 
 
 
Gallio (VI), 27 - 12 - 22
Attorno alle 14.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato dalla Centrale del 118, per un fondista che non riusciva più a proseguire per problemi a una gamba nella zona di Malga Moline, a una quindicina di chilometri dal Centro fondo Campomulo. Due squadre con motoslitta al seguito hanno raggiunto il Centro fondo in concomitanza con l'arrivo di un'ambulanza, chiamata per un uomo travolto da un bob nello spazio dedicato, ed è stato chiesto ai soccorritori supporto anche in questo intervento. Una squadra è quindi partita per Malga Moline, l'altra ha aiutato il personale sanitario a trasportare l'uomo investito, che lamentava dolori alla testa e in altre parti del corpo. Giunti dallo sciatore di fondo, un 66enne di Bassano del Grappa (VI), i soccorritori lo hanno caricato sul mezzo. Mentre tornavano verso il Centro fondo si sono imbattuti in una fondista che era caduta e aveva sbattuto spalla e gamba. La squadra ha quindi provveduto anche al recupero della 21enne di San Donà di Piave (VE). Accompagnati a Campomulo, entrambi gli sciatori sono poi rientrati con i propri mezzi.

 

 
 
 
Asiago (VI), 26 - 12 - 22
Poco prima di mezzogiorno il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato dalla Centrale del 118, per uno scialpinista che si era fatto male scendendo da Cima Larici. Arrivato con 3 amici e 2 cani sopra la scarpata di roccia che lo separava dalla stradina innevata che conduce a Bocchetta Larici, il 30enne di Thiene (VI) aveva perso l'equilibrio, era caduto di schiena ruzzolando per alcuni metri e perdendo inizialmente i sensi. I primi a dare una mano al gruppo due soccorritori di Schio casualmente sul posto. Lo sciatore, che si era nel frattempo ripreso, aveva sbattuto la testa - fortunatamente indossava il casco - e un gomito. Raggiunto dal tecnico di elisoccorso, calato con un verricello dall'elicottero di Treviso emergenza, e da una squadra di Asiago arrivata in motoslitta, l'infortunato è stato imbarellato e recuperato, per poi essere accompagnato all'ospedale di Bassano del Grappa. I compagni sono rientrati assieme ai soccorritori fino alla macchina.
Cortina d'Ampezzo (BL), 25 - 12 - 22
Attorno alle 16 la Centrale del 118 è stata attivata dal gestore del Rifugio Lagazuoi, contattato da due escursionisti in difficoltà durante la salita del Sentiero dei Kaiserjäger. La coppia, un ragazzo e una ragazza tedeschi, giunta all'altezza dei traversi sotto la cima non era più in grado di proseguire, seppure i due fossero illesi, ma bagnati e infreddoliti dalla neve. Sbarcato alla piazzola del Rifugio Averau il personale medico, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato gli escursionisti e li ha recuperati utilizzando un verricello di 10 metri, per poi lasciarli al Rifugio Averau dove pernotteranno.
Baone (PD), 24 -12 - 22
Verso le 14.30 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Padova, per un ragazzo infortunatosi dopo essere caduto in mountain bike sui Colli Euganei. Il sedicenne di Baone (PD) stava scendendo con amici lungo una pista di downhill del Monte Cecilia, quando, perso il controllo del mezzo era finito a terra, riportando un sospetto trauma alla spalla. Otto soccorritori, tra i quali un infermiere, lo hanno raggiunto, stabilizzato e caricato in barella, per poi provvedere al suo trasporto a valle per 800 metri. Il giovane ciclista è stato poi affidato all'ambulanza diretta all'ospedale.
Longarone (BL), 22 - 12 - 22
Attorno alle 18.20 la Centrale del Suem è stata allertata per un uomo di Sedico (BL), che aveva lasciato detto di andare ad arrampicare in autosicura alla falesia di Podenzoi, ma non dava più notizie di sé e non rispondeva a chiamate e messaggi. A lanciare l'allarme un conoscente. Subito attivata, una squadra del Soccorso alpino di Longarone ha raggiunto la palestra di roccia e ha innanzitutto individuato la sua auto ancora nel parcheggio. Purtroppo, poco dopo, i soccorritori ne hanno rinvenuto il corpo senza vita nel settore Acque a metà falesia. Per motivi da accertare, l'uomo era infatti precipitato perdendo la vita. Constatato il decesso e ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e calata sul sentiero per un centinaio di metri fino alla strada sottostante, per essere poi affidata al carro funebre. Sul posto anche i Carabinieri.
Belluno, 19 - 12 - 22
Attorno alle 14.40 la Centrale del 118 è stata attivata per un infortunio accaduto all'interno di Casera Erte in Nevegal. Un 82enne di Belluno, che si trovava con altre persone, aveva infatti riportato una ferita alla testa e un sospetto trauma cranico. Sbarcati in hovering nelle vicinanze della Big Bench prossima alla Baita, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure all'anziano. Una volta imbarellato, l'uomo è stato issato a bordo con un verricello di una ventina di metri e trasportato all'ospedale San Martino.

 

 
 
 
Arcugnano (VI), 19 - 12 - 22
Il rinvenimento dell'auto parcheggiata alla fine di una stradina sterrata dei Colli Berici, ha fatto ieri attivare da parte della Prefettura il Soccorso alpino di Padova, per prendere parte alle ricerche di un 45enne di Creazzo (VI), uscito di casa giovedì mattina senza farne più ritorno. Dei passanti hanno infatti notato l'auto ferma nel bosco dando l'allarme e in quel punto si sono concentrati i soccorritori. Le squadre hanno iniziato a perlustrare tutti i sentieri limitrofi, finché - sopraggiunte dopo aver prelevato gli 'odori' direttamente nella sua abitazione -due unità cinofile molecolari del Cnsas hanno dato una svolta alla ricerca. Un primo cane è subito infatti partito dall'auto dell'uomo seguendo una traccia, che ha portato conduttore e squadra verso la zona industriale, a circa 3 chilometri di distanza. Stessa indicazione è arrivata dal secondo molecolare, che ha riconfermato il tracciato. Le telecamere di un'abitazione che puntano sul percorso, sono quindi state visionate assieme ai Carabinieri e hanno mostrato il passaggio di un uomo con abbigliamento corrispondente a quello indossato dal 45enne. La ricerca si è quindi spostata dall'ambiente impervio alla zona antropica. Fortunatamente nella notte, verso le 4, è arrivata la notizia che l'uomo era rientrato autonomamente. Hanno preso parte all'intervento 13 soccorritori più un'unità cinofila da ricerca di superficie e due molecolari, con il Centro mobile di coordinamento, Carabinieri e Vigili del fuoco di Vicenza.

 

 
 
 
Pieve del Grappa (TV), 19-12-22
Sono stati tra i fondatori della Stazione del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, ricoprendo cariche e ruoli di grande importanza all’interno del sodalizio, e per la loro indispensabile presenza, l’inesauribile energia profusa, l’essere di continuo esempio per le successive generazioni di soccorritori, gli interventi in emergenza a favore della comunità e dei suoi ospiti in difficoltà, Leonio Conte e Aurelio Tommasi sono stati nominati soci emeriti nel corso della recente cena sociale. Alla presenza di tutti i volontari, nonché dei colleghi delle Stazioni limitrofe con cui la Pedemontana del Grappa è sovente chiamata a collaborare negli interventi – Feltre, Prealpi Trevigiane e Asiago – i due storici soci sono stati insigniti del riconoscimento, consegnato dal presidente del Soccorso alpino e speleologico Rodolfo Selenati e dal Delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin.
 “Se oggi la stazione Pedemontana del Grappa è un punto di riferimento per il soccorso sul massiccio del Grappa, è sicuramente per merito dei sopracitati soci, che con spirito di sacrificio e abnegazione l’hanno fondata nel lontano 1977, partendo dall’utilizzo di mezzi, attrezzature, a volte acquistate con propri denari, portando a termine anche operazioni di soccorso molto complesse - ha esordito nella presentazione delle motivazioni il capo stazione Roberto Voltolini - In quegli anni senza radio, Gps, elicotteri era tutto molto difficile. Il recupero di un infortunato poteva durare una giornata. Recuperare una salma giorni. Ecco perché trovo opportuno riconoscere l’impegno e la dedizione e conferire ai soci l’onorificenza di Socio Emerito, a ricordo dei molti anni di servizio a favore del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico”. Voltolini ha poi ricordato l'impegno negli anni dei due soci emeriti.
“Leonio Conte è nato a Crespano del Grappa (TV) il 06.10.1936: socio fondatore della nostra stazione ne è stato anche il responsabile. Precursore di quella figura tecnica indispensabile nella ricerca dispersi in valanga e non, che al giorno d’oggi viene definita con l’acronimo di Ucv, ha condotto tre cani da ricerca in valanga e superficie (Elf, Fel, Dik) per un ventennio. Ha turnato nella neonata base di elisoccorso di Pieve di Cadore, portando le proprie conoscenze acquisite anche alla nostra Stazione e facendola notevolmente crescere. Indubbia la sua benevolenza verso l’istituzione (conserva ancora gelosamente il nostro logo nella sua abitazione), la conoscenza del territorio e la voglia di raccontare aneddoti a noi, giovani soccorritori, al fine di trasmettere la sua passione per il soccorso. Causa età e qualche acciacco ha dato le dimissioni nell’anno 2002”. 
“Aurelio Tommasi è nato a Crespano del Grappa (TV) il 17.06.1952: rinomato e conosciutissimo medico, ancora attuale Direttore sanitario del presidio Suem di Pieve del Grappa (TV), ha trasmesso le proprie conoscenze in campo sanitario ai componenti della Stazione, implementando e accrescendo la professionalità di quest’ultimi in ambiente impervio/ stile nel portare soccorso agli infortunati che si trovavano non più solamente di fronte a volontari ‘tecnici’, ma anche a degli ottimi conoscitori di quel mondo che riguarda la medicina d’urgenza. Oltre ad essere uno dei soci fondatori della nostra stazione di soccorso, è stato direttore della scuola sanitaria regionale e per un periodo anche direttore di quella che, al giorno d’oggi, è la Scuola nazionale medica del Cnsas. Innumerevoli gli attestati di stima nei suoi confronti giunti anche da non appartenenti alla nostra struttura e dalle migliaia di persone soccorse, portando prestigio al Cnsas. Dimissionario nel 2021 si rende sempre disponibile per qualsiasi necessità abbia la nostra Stazione”.
Ad entrambi i ringraziamenti più sentiti da parte di tutto il Soccorso alpino e speleologico Veneto.
Pieve di Cadore (BL), 18 -12 - 22
Mentre con amici, ciaspe ai piedi, stava percorrendo il sentiero numero 235 di Forcella Antracisa, sul Monte Tranego, un 24enne di Venezia ha perso l'equilibrio ed è scivolato per oltre 100 metri in un canale laterale innevato e ghiacciato. Allertata dai compagni verso le 13.20, la Centrale del 118 è risalita alle coordinate e ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Individuato il punto in cui si trovava, sopra una vecchia valanga, il ragazzo, che lamentava dolori in diverse parti del corpo, è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri per essere poi trasportato all'ospedale di Belluno.
Pagina 1 di 43

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.