2022

Belluno, 18 - 12 - 22
Pochi minuti prima delle 10 la Centrale del Suem è stata attivata per uno scialpinista che aveva riportato un sospetto trauma alla gamba, sciando sul Cadin della Neve, nei Cadini di Misurina. Individuato il luogo dall'incidente, l'elicottero di Trento ha recuperato il 37enne di Auronzo di Cadore (BL) e lo ha trasportato all'ospedale di Cortina. Successivamente l'eliambulanza trentina è volata in Valle di Zoldo, a seguito dell'allertamento, verso le 11.25, per una scialpinista colta da malore nella zona del sentiero 584 tra Casera della Grava e Spiz Zuel. La 55enne di Belluno è stata quindi accompagnata all'ospedale di Agordo per le valutazioni del caso.
Auronzo di Cadore (BL), 16-12-22
Attorno alle 10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Auronzo, dove, tra Forcella Pogoffa e Forcella della Neve, si era staccata una valanga che aveva coinvolto tre scialpinisti a 2.400 metri di quota. I tre, rimasti semisepolti, erano riusciti a tirarsi fuori dalla neve da soli, aiutati da altri sciatori presenti (una trentina in tutto), senza riportare alcuna conseguenza. Sbarcati con il verricello, tecnico di elisoccorso e unità cinofila si sono sincerati che i presenti (tutti dotati di Artva) stessero bene e che nessuno mancasse all'appello. I soccorritori hanno poi proceduto a una breve bonifica di sicurezza per poi rientrare. Pronti a intervenire a Misurina il Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di Finanza. La valanga, che aveva un fronte di una cinquantina di metri, è scesa per l'intera lunghezza del canalone.
Val di Zoldo (BL), 12 - 12 - 22
Attorno alle 17 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val di Zoldo, a seguito della richiesta di una coppia di escursionisti, bloccati fuori sentiero dagli schianti, senza pile ormai tramontato il sole. I due 57enni di Padova, dopo essere saliti sullo Spiz Zuel, Agnelezze, durante il rientro, credendo di tagliare verso il paese, avevano iniziato a scendere lungo un canalone, finché ormai buio e ostacolati dalle piante a terra, avevano chiesto aiuto. Ottenuta la loro posizione Gps, una squadra è risalita dal basso, lì ha individuati e raggiunti. Assieme all'uomo e alla donna, i soccorritori sono quindi tornati sul sentiero e poi a valle.  
Feltre (BL), 10-12-22
Un doppio riconoscimento è stato tributato questa mattina a Giulio De Bortoli per i suoi 51 anni di impegno all’interno della Stazione del Soccorso alpino di Feltre: la civica benemerenza assegnata dal Comune di Feltre e la nomina a socio emerito da parte del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Un pensiero voluto per ringraziare Giulio compiuti i 75 anni - coincidenti con il limite anagrafico previsto dallo statuto del Cnsas - per gli oltre 5 decenni di spirito di solidarietà, dedizione agli altri, trasmissione di valori. Non è stato semplice tenergli nascosta l’organizzazione del duplice appuntamento, il primo ospitato in sala Consiliare nel corso di una seduta straordinaria con un unico punto all’ordine del giorno, il secondo svoltosi subito dopo in una gremita Sala degli stemmi. Esempio e modestia sono state le parole più ripetute per descrivere Giulio, un ‘unicum’ all’interno del Cnsas, il volontario con maggiore anzianità di servizio in Italia, dal 30 settembre del 1971 al 3 novembre del 2022: 419 missioni di soccorso, 390 tra addestramenti ed esercitazioni, quasi un trentennio come capo o vicecapo della Stazione del Soccorso alpino di Feltre, senza dimenticare tutte le giornate dedicate ad altre incombenze istituzionali. Un’attività straordinaria e appassionata, nel Soccorso alpino e nel Cai di Feltre, dove è stato istruttore nazionale della Scuola di alpinismo, nonché all’interno del Gruppo rocciatori feltrini, che lo vede tra i fondatori. Prima della consegna della Civica benemerenza da parte del sindaco di Feltre Viviana Fusaro, sono state numerose le testimonianze di profonda riconoscenza dei consiglieri comunali. “Di forti alpinisti ce ne sono tanti, forse di grandi uomini non altrettanto”, è stato detto riferendosi a Giulio come un perfetto rappresentante di valori quali amicizia, profondo altruismo, umiltà, condivisione, “Grazie a uomini come lui i giovani alpinisti crescono e imparano ad amare la montagna”. In sala degli Stemmi si sono raccolti soccorritori storici e l’intera Stazione di oggi, i suoi compagni di cordata, i rappresentanti di Cai, Unione montana, Amministrazioni comunali di Feltre, Seren del Grappa, Pedavena e Cesiomaggiore, forze dell’ordine ed Associazioni di Protezione civile, amici. “Sono indiscusse le sue doti alpinistiche, come la grandissima conoscenza del territorio – ha ricordato l’attuale capo del Soccorso alpino di Feltre Franco Casanova – Giulio è stato e sempre sarà un punto di riferimento. Cito solo due delle vie aperte: la diretta sud del Sass de Mura e la direttissima alla Parete Piatta, sua è la creazione della prima Guida delle Vette Feltrine. Un elemento trainante, tanti soccorritori sono stati forgiati dal suo carattere”. Giulio ha ricevuto la targa di socio emerito dal presidente nazionale del Cnsas Maurizio Dellantonio, affiancato dal consigliere nazionale Fabio Bristot, dal presidente regionale Rodolfo Selenati, dal delegato Alex Barattin, da Sigfrido Chico Dalla Rosa, ex capostazione, ad ogni intervento solo tributi di orgoglio e di gratitudine. Emozionato e commosso, Giulio ha ringraziato dei conferimenti: “Siete stati troppo buoni con me”. Un grazie sentito è stato rivolto anche alla famiglia di Giulio, alla moglie Rosanna e al figlio Isidoro. Nell’occasione è stato consegnato un attestato di stima anche a Gianni Mezzomo, ex delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi.
 
Valdagno (VI), 08 -12 - 22
Questa mattina verso le 10.15 la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, per un infortunio non distante da Contrada Magaraggia. Mentre con il genero stava tagliando un albero nelle vicinanze del Sentiero delle antenne infatti, un 80enne di Valdagno (VI) era rimasto colpito dalla pianta, riportando sospetti trauma al volto, frattura di tibia e perone, escoriazioni e contusioni. Raggiunto da una squadra avvicinatasi con i mezzi e poi a piedi, all'uomo sono state prestate le prime cure. Una volta imbarellato, è stato trasportato sulla strada e affidato all'ambulanza. 
 
 
Gallio (VI), 08 - 12 - 22
Attorno alle 13 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago, a seguito della segnalazione di un gruppo di ciaspolatori che si erano imbattuti in un uomo incosciente a terra nella neve,  sulla mulattiera che da Cima Mandriolo scende al Rifugio Val Formica. Una squadra ha raggiunto in fuoristrada il Rifugio, assieme a un'ambulanza di Asiago e ai Carabinieri Forestali di Roana, per poi proseguire in motoslitta. L'uomo, cui i presenti e un medico di passaggio stavano prestando primo soccorso, è stato poi preso in carico dell'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza, sbarcati con un verricello e subentrati nelle manovre di rianimazione. Purtroppo a nulla sono valsi i tentativi ed è stato possibile solamente constatare il decesso del 55enne di Padova, residente ad Asiago (VI). Partito con le ciaspe per una camminata in solitaria, nel rientrare da Cima Mandriolo l'uomo era stato colto da malore. La salma è stata imbarellata e trasportata in motoslitta al Rifugio Val Formica in attesa dell'arrivo dei familiari e del carro funebre. Anche tutti i soccorritori sono stati portati in motoslitta al Rifugio, dove era atterrata l'eliambulanza, poi decollata in direzione di Treviso.
Livinallongo del Col di Lana (BL), 04 - 12- 22
Attorno alle 13 il Soccorso alpino di Livinallongo è stato attivato dal 118 per una valanga arrivata fino in pista all'altezza della seggiovia di Pian della Carpacia, verso Porta Vescovo. Sul posto personale degli impianti e Soccorso piste. La squadra ha effettuato la bonifica del distacco escludendo la presenza di persone coinvolte. 
Falcade (BL), 27 - 11 - 22
Attorno alle 15.45 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero numero 689, tra Forcella di Col Becher e Baita Govanni Paolo I, da dove un escursionista che stava camminando assieme al suo cane era scivolato, ruzzolando lungo la pala erbosa innevata. A lanciare l'allarme la figlia dell'uomo, poi contattato direttamente dalla Centrale operativa del 118, che è quindi riuscita a risalire alle coordinate del luogo in cui si trovava. Individuato dell'equipaggio, il 57enne di Campodarsego (PD) è stato raggiunto dal tecnico di elisoccorso, calato con un verricello di 60 metri. Stava bene, pur con qualche escoriazione. Per facilitare il suo recupero e quello del cane, il soccorritore lo ha aiutato a risalire per un centinaio di metri fino al punto dove era atterrato l'elicottero. Una volta a bordo, l'escursionista è stato accompagnato in piazzola e affidato alla squadra del Soccorso alpino della Val Biois, pronta a intervenire in supporto alle operazioni.

 

 
 
 
Livinallongo del Col di Lana (BL), 27 - 11 - 22
Ieri attorno alle 17 la Centrale del Suem è stata allertata da tre escursionisti bloccati dal buio durante il rientro dal giro ad anello del Settsass.
I tre, due ragazze di 28 e 27 anni e un ragazzo di 27, di Padova e Vicenza, dopo aver percorso il sentiero 24 e aver preso il 23 per ridiscendere verso il Passo Valparola, calcolati male i tempi sono arrivati in prossimità del bivacco di Forcella Sief tardi e senza pile frontali per illuminare il resto del tragitto. Una squadra, montate le catene, si è avvicinata con il fuoristrada, ultimando il percorso in una mezz'ora a piedi. Raggiunti gli escursionisti, i soccorritori li hanno accompagnati al mezzo e trasportati a valle alla loro macchina.
 
 
Cesiomaggiore (BL), 21 - 11 - 22
È stato recuperato e riportato a valle il corpo senza vita di Mariacristina, la 26enne di Feltre (BL) precipitata ieri durante la discesa dal Comedon, sulle vette Feltrine. Dopo aver sbarcato con un verricello di 20 metri il tecnico di elisoccorso a circa 2milla metri di quota, poco più in basso del Passo del Comedon, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Feltre in supporto alle operazioni. Dopo essere inciampata o scivolata dalla traccia delle creste nord, che stava percorrendo con tre amici, la ragazza era infatti ruzzolata a ovest tra le rocce per alcune decine di metri finendo su una cengia ghiacciata. Una volta allestito un ancoraggio per portare a termine le manovre in sicurezza, i soccorritori hanno provveduto al recupero della salma, che è stata spostata utilizzando il verricello e poi trasportata all'ospedale di Feltre.
Cesiomaggiore (BL), 20 - 11 - 22
Poco prima delle 16 il 118 è stato allertato dai tre compagni di una ragazza precipitata sulle Alpi Feltrine sopra la Val Canzoi. Da una prima ricostruzione i 4 amici, due maschi e due femmine, stavano scendendo dalla Punta del Comedon verso Passo del Comedon, quando i tre che erano più indietro hanno sentito un urlo e rumore di sassi e non hanno più visto la 26enne di Feltre (BL) che li precedeva sul tracciato roccioso, con passaggi di secondo grado, e non rispondeva ai loro richiami. Sul posto si è portato l'elicottero del Suem che dopo aver perlustrato il versante della montagna ha individuato il corpo senza vita a circa 2mila metri di quota. In supporto alle operazioni, l'eliambulanza è scesa a imbarcare un tecnico del Soccorso alpino di Feltre. A scadenza effemeridi, i soccorritori hanno subito imbarcato i tre compagni per trasportarli a valle a Soranzen. Per evitare i rischi legati a manovre su terreno ripido e ghiacciato ormai buio, l'eliambulanza è dovuta rientrare e la salma verrà recuperata alle prime luci del giorno. 
Teolo (PD), 20 - 11 - 22
Questa mattina verso le 11 il Soccorso alpino di Padova è stato attivato per un ciclista colto da malore durante una gita in mountain bike. Il 65enne di Selvazzano Dentro (PD), che si era ripreso dopo aver perso coscienza mentre si trovava in località Terre Bianche sul Monte Arigon, è stato raggiunto da una squadra che, prestatagli prima assistenza, lo ha accompagnato per circa 800 metro fino al rendez vous con l'ambulanza della Casa di cura di Abano.
Longarone (BL), 20 - 11- 22
È appena arrivata la notizia che alcuni passanti hanno ritrovato Doris, 51 anni, di Longarone (BL), lungo il torrente Maè. Provata, ma in buone condizioni, al momento la donna è assieme ai Carabinieri. 
Arsiero (VI), 20-11-22
Ieri sera attorno alle 20.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per un uomo scivolato in una scarpata a bordo strada, in località Contrà Facci in Val di Tovo. Il 52enne, che ha perso l'equilibrio mentre stava camminando, era ruzzolato per una trentina di metri riportando un sospetto trauma cranico e alla colonna. Raggiunto da 12 soccorritori, l'infortunato è stato stabilizzato, imbarellato e sollevato sulla strada con un paranco,  per essere poi affidato all'ambulanza partita in direzione dell'ospedale di Santorso.
Longarone (BL), 20 - 11 - 22
Questa mattina verso le 10 la Centrale del 118 è stata attivata per una persona travolta da una pianta nella zona di Casera Perera, nei boschi sopra l'ex statale 251, tra Igne e Soffranco. Sul posto il personale sanitario dell'ambulanza ha iniziato subito a rianimare il 48enne incosciente, mentre con un verricello venivano sbarcati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore equipe medica e tecnico di elisoccorso, subentrati nelle manovre. Purtroppo al medico non è rimasto altro che constatare il decesso dell'uomo a seguito dei traumi riportati. 
Longarone (BL), 19 - 11 - 22
Una quarantina di persone ha preso parte anche oggi alle ricerche di Doris, la 51enne di Longarone (BL), della quale non si hanno più notizie da martedì scorso. A partire dalle 7, le squadre sono state indirizzate nelle varie aree di indagine: i droni hanno sorvolato vaste zone, tra le altre le pendici del Monte Salta sottostanti le gallerie. Visionata la zona sopra l'abitato di Igne, anche a scendere verso Longarone. L'area tra Podenzoi e Castellavazzo, il Troi di Sant'Antonio da Casso a Codissago, compresi tratti lungo il fiume Piave. Sono state inoltre verificate alcune segnalazioni.
Oggi erano presenti il Soccorso alpino di Longarone e Alpago, con due droni, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco, con il proprio elicottero che ha effettuato dei sorvoli, i Carabinieri e Carabinieri forestali. 
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