2022

Romano d'Ezzelino (VI), 17 - 10 - 22
Lo scorso fine settimana il monte Grappa ha accolto una delegazione di soccorritori delle Stazioni del Triangolo Lariano e di Carrara, Massa e Querceta che, assieme ai padroni di casa del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, hanno preso parte a un'esercitazione in Valle di Santa Felicita.
Sabato il ritrovo e il briefing con la spiegazioni delle varie fasi operative. Domenica l'addestramento vero e proprio, con oltre 50 soccorritori distribuiti in squadre miste. 
Quattro gli scenari ipotizzati: due recuperi in parete e due portati a termine con trasporto in barella lecchese. Al termine il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa ha illustrato le tecniche di tree climbing  e i materiali usati nel recupero dei piloti di parapendio, rimasti sospesi sugli alberi. La giornata si è conclusa con un momento conviviale.

 

Pieve di Cadore (BL), 17 - 10 - 22
Ieri sera verso le 20.30, i compagni di un cacciatore, preoccupati perché, dopo essere usciti assieme nei boschi in località Vedorcia, non riuscivano più a trovarlo e non rispondeva al cellulare per assenza di campo, hanno lanciato l'allarme al 118. Il Soccorso alpino di Pieve di Cadore si è attivato e 12 soccorritori si sono distribuiti in vari punti, finché una squadra non è riuscita a individuarlo alle 21.30 circa. L'82enne di Pieve di Cadore (BL) si era attardato nel rientrare dopo aver perso l'orientamento ed era sopraggiunto il buio. L'uomo è stato quindi riaccompagnato a valle. 
Belluno, 17 - 10 - 22
Questa mattina alle 10.45 circa la Centrale del 118 è stata attivata per un malore nella zona di Pian Longhi in Nevegal. Mentre si trovava con altre persone nel bosco, una 62enne di Cervignano del Friuli (UD) era infatti caduta a terra a causa di un probabile malore. Nelle vicinanze è atterrato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato equipe medica e tecnico di elisoccorso. Raggiunta la donna a una cinquantina di metri di distanza, le sono state prestate le prime cure. Imbarellata, la donna è stata trasferita nell'ambulanza decollata in direzione dell'ospedale di Belluno, per le verifiche del caso.
Cesiomaggiore (BL), 17 - 10 - 22
Ieri attorno alle 18.50 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, per due escursionisti in difficoltà sulla traversata del Tre Pietre. Partiti da Cesiomaggiore, i due amici erano saliti sul Palmar, per poi proseguire per la Cima del Tre Pietre e dalla cresta raggiungere poi il Bivacco Bosc dei Boi, lungo un viaz, la cui traccia è difficilmente intuibile e facile da perdere. Infatti verso le 15, i due 26enni, uno di Lentiai (BL), è l'altro di Cremona, avevano smarrito l'orientamento. Per un po' avevano girato fino a riuscire a tornare sui propri passi, ormai buio e senza fonti di luce. In contatto con i soccorritori, gli escursionisti hanno descritto il percorso, dicendo di aver superato una tratto attrezzato con una corda. Capito che dovevano trovarsi a due terzi dell'itinerario, è stato detto loro di non muoversi, perché nella zona sottostante sono presenti pericolosi salti di roccia. Due squadre, una veloce e una a seguire di supporto, sono partite salendo dalla parte del Bivacco e cercando l'esile traccia tra i mughi. Ad un primo contatto vocale, sono seguiti alcuni tentativi di avvicinamento, ostacolati dalla presenza ingannatrice di vallette e crinali, fino all'individuazione alle 21.30. Dopo averli assicurati per superare i tratti più ripidi, i soccorritori sono scesi assieme a loro fino alle jeep, per poi accompagnarli alla loro auto. L'intervento si è concluso verso mezzanotte.
Teolo (PD), 16 - 10 - 22
Alle 15.30 circa il Soccorso alpino di Padova è stato attivato per un'escursionista, infortunatasi nell'ultimo tratto roccioso prima di arrivare alle Cascate di Schivanoia. La 45enne di Albettone (VI), che si trovava con altre persone e aveva riportato la sospetta frattura di una caviglia, è stata raggiunta da una squadra, compresa un'infermiera di Stazione. Immobilizzatale la gamba, i soccorritori la hanno imbarellata per poi sollevarla per 500 metri con un sistema di paranchi e trasportarla all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Abano Terme.

 

Falcade (BL), 16 - 10 - 22
Attorno alle 16, su richiesta dei Vigili del fuoco di Agordo, è stato attivato il Soccorso alpino della Val Biois, per partecipare alla ricerca di un uomo non rientrato da una passeggiata in zona Le Fratte. R.M. 67enne di San Donà di Piave (VE), lasciata l'auto al bivio tra Valles e San Pellegrino, aveva intenzione di fare una consueta camminata e rientrare per le 13. Non avendo sue notizie, la moglie gli aveva mandato un messaggio verso le 13.30 senza ottenere risposta. Dopo averlo atteso invano, vedendo tramite un'apposita applicazione che la sua posizione rimaneva ferma in un punto, la donna ha attivato i soccorsi. Dallo screen shot, si è intuita la zona dove doveva trovarsi e le squadre di vigili e Soccorso alpino hanno avviato la ricerca, finché, 50 metri sopra una mulattiera non distante dell'abitato delle Fratte, è stato individuato il corpo esanime sotto un salto di roccia. Subito sono iniziate le manovre di rianimazione, proseguite poi dal medico dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sbarcato con un verricello. Purtroppo senza poter far altro che constatare il decesso, dovuto ai traumi riportati nella caduta. La salma è stata imbarellata e trasportata sulla strada, per essere affidata al carro funebre. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 16 - 10 - 22
Verso le 16 una squadra del Soccorso alpino di Cortina è intervenuta lungo il sentiero numero 215 che scende dal Rifugio Vandelli, per andare incontro a una 37enne di Venezia, che si era fatta male a un polso prima delle scalette. Dopo averle prestato prima assistenza, i soccorritori sono scesi con lei e nel rientro hanno aiutato anche una 47enne di Sacile (PN), che era scivolata riportando escoriazioni sulle gambe. Entrambe le escursionisti sono state accompagnate a valle.
Chies d'Alpago (BL), 16 - 10 - 22
Ieri attorno alle 17.15 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato attivato, dopo la richiesta di aiuto di una escursionista che, a causa della nebbia, era scesa in un canale del Monte Messer rimanendo incrodata. La 26enne di Vittorio Veneto (TV) era partita da Malga Cate, salita a Forcella Grava Piana e aveva percorso le creste dei Muri, Brut Pas arrivando al Messer attrezzata per superare i tratti attrezzati. La sua intenzione era di scendere al Bivacco Toffolon, proseguire per Malga Pian Formosa e tornare a Cate. A causa della nebbia, la ragazza ha però sbagliato traccia, prendendo il Troi delle Gallinette e poi imboccando un canale fuori sentiero, fino a incrodarsi 200 metri più in basso, incapace di muoversi. Poiché il muro di nebbia ne impediva l'avvicinamento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato quattro soccorritori e li ha fatti scendere a 1.500 metri di quota all'altezza del bivacco, da dove si sono incamminati in direzione delle creste. Altri quattro soccorritori sono stati trasportati in jeep in località al Fagheron e da lì sono partiti a piedi. La squadra in quota, risaliti alle coordinate del punto dove si trovava la ragazza, è arrivata sulla verticale per poi scendere in conserva lungo il pendio erboso. Una volta avuto il contatto vocale, i soccorritori la hanno individuata e raggiunta a 1.800 metri di altitutine. Stava bene, pur infreddolita,  e lamentava un leggero dolore alla caviglia. Dopo averla assicurata, la squadra ha risalito con lei il canale per tornare sul Troi delle Gallinette a 2mila metri. Da lì il gruppo è sceso a Pian Antander, per salire in jeep e portarsi a Pian Formosa. La ragazza, attesa da un amico, si è poi recata autonomamente in ospedale per i dolori alla caviglia. L'intervento si è concluso alle 22.40. 
Borso del Grappa (TV), 15 - 10 - 22
Alle 14.15 circa il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato, a seguito della segnalazione di un parapendio precipitato sotto il Col del Puppolo, in zona Casera Girotto. L'elicottero di Treviso emergenza arrivato sul posto ha incontrato notevole difficoltà nell'avvicinamento, a causa delle decine di vele nel cielo. Per permettere l'intervento senza rischi, sono stati bloccati i decolli e si è cercato di far capire ai piloti in volo l'urgenza che si allontanassero.  Una volta libero, l'equipaggio ha individuato il parapendio, sospeso a 10 metri dal suolo su un pino.  Sbarcati con il verricello personale medico e tecnico di elisoccorso, il soccorritore è riuscito a risalire sulla pianta, a liberare il trentenne tedesco e a calarlo a terra, mentre sopraggiungeva una squadra in supporto alle operazioni. Il medico ha subito prestato le prime cure al pilota, per una importante ferita e possibili gravi traumi subiti a una gamba nell'urto. Imbarellato, l'infortunato è stato recuperato con verricello e trasportato all'ospedale di Treviso. 
In contemporanea, un soccorritore, che stava prestando assistenza alla Vertical del Cavallo in Valle di Santa Felicita, ha assistito una concorrente di 65 anni, che si era probabilmente slogata una caviglia, e la ha accompagnata fino all'ambulanza dell'organizzazione.
Fonzaso (BL), 15 - 10 - 22
Attorno alle 10.30 la Centrale del 118 è stata allertata dai familiari di una 74enne di Fonzaso (BL), M.L.D.B., scivolata lungo un ripido pendio mentre era in cerca di funghi, a chiamarli il marito che l'aveva vista cadere a lato del sentiero. La coppia si trovava nei boschi sopra l'abitato di Agana, lui faceva legna, lei era nei dintorni a cercare funghi, finché l'uomo non l'ha vista perdere l'equilibrio e iniziare a ruzzolare tra le piante. È quindi sceso per circa 200 metri dalla moglie e ha chiamato i figli per chiedere aiuto. Scattato l'allarme, senza riuscire ad avere la posizione del luogo esatto, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha iniziato a sorvolare la fitta vegetazione facendo fatica a individuare dove si trovasse la coppia. Quando i soccorritori sono riusciti a vedere marito e moglie, con un verricello di 40 metri sono stati sbarcati nelle vicinanze tecnico di elisoccorso e medico, che purtroppo ha solamente potuto constatare il decesso della donna, dovuto ai traumi riportati. Dopo aver issato a bordo l'uomo, è stata recuperata la salma, lasciata poi ad Agana ai Carabinieri e al carro funebre.
 
Rocca Pietore (BL), 15 - 10 - 22
Ieri verso le 19.20 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino della Val Pettorina per due escursionisti in difficoltà, stanchi e non ben equipaggiati. Partiti dal Rifugio Migon a Laste, i due trentenni della Bielorussia, erano saliti lungo un sentiero fino a trovarsi, ormai buio, molto distanti e affaticati. Risaliti alla posizione in cui si trovavano i due turisti, nei pressi del Tabià del Lof, quattro soccorritori sono partiti per andare a recuperarli. Una volta raggiunti, hanno assicurato a una corda corta il più provato per aiutarlo a superare i tratti impegnativi - mentre l'amico si era dimostrato in grado di scendere in autonomia - e con loro sono rientrati a valle. L'intervento si è concluso attorno a mezzanotte.
Badia Calavena (VR), 14 - 10 - 22
È stata ritrovata in buone condizioni Maria Pia Brentolan, la 77enne di Gambellara (VI), non rientrata ieri da una passeggiata in cerca di funghi. Una squadra la ha individuata attorno alle 16, in fondo a un vaio in Valle dei Ronchi, semi immersa nell'acqua dove era scivolata, a circa 3 chilometri dal punto dove si era separata dall'amica ieri alle 16.30. Sta bene, dopo una notte all'addiaccio, pur in lieve ipotermia e con un possibile lieve trauma cranico. In questo momento le squadre del Soccorso alpino, con lei un medico e due infermiere, dopo averla imbarellata stanno provvedendo al suo recupero e a trasportarla al di fuori della valle, allestendo alcune teleferiche per superare i tratti più impegnativi e le pozze d'acqua. Una volta sulla strada, sarà affidata all'ambulanza che la accompagnerà all'ospedale per i controlli del caso. Le comunicazioni con le squadre sono rese difficili dall'assenza di campo e rete radio. 
Auronzo di Cadore (BL), 14 - 10 - 22
Un alpinista è precipitato oggi circa 300 metri dalla Ovest, delle Tre Cime di Lavaredo, perdendo la vita. Molto impegnativo e lungo l'intervento di recupero. Attorno alle 12.30 la Centrale del Suem è stata attivata dai quattro compagni di un alpinista del '66 di San Candido (BZ), che, durante la discesa lungo la normale, meno di cento metri sotto la vetta, è inciampato lungo una cengia cadendo tra le rocce. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore arrivato sul posto, ha trovato gli amici che hanno indicato all'equipaggio il punto della caduta. Abbassandosi di quota lungo la verticale, i soccorritori hanno visto alcuni oggetti e poi individuato lo zaino in una stretta fessura lunga un'ottantina di metri, tra la Cima Ovest e la Torre Comici, impossibile da avvicinare con l'elicottero, nemmeno utilizzando un verricello. Calato su una cengetta soprastante la fessura il tecnico di elisoccorso, l'eliambulanza è volata imbarcare 4 soccorritori, del Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza in supporto alle operazioni, per poi sbarcarli con il verricello dove si trovava il tecnico di elisoccorso, che nel frattempo aveva preparato l'ancoraggio per le corde fisse. I soccorritori, attrezzato il percorso, sono quindi scesi fino a raggiungere lo zaino e più sotto ancora il corpo senza vita dell'uomo. La salma è stata imbarellata, sollevata di una ventina di metri e portata in un punto dove è potuto avvenire il recupero con un verricello di una settantina di metri. Il corpo è stato quindi trasferito a valle. I 4 soccorritori rimasti in parete sono risaliti fino alla cengetta, per poter essere recuperati in una seconda rotazione dall'elicottero. L'intervento si sta ultimando in questi momenti.
Badia Calavena (VR), 14 - 10 - 22
Proseguono in località Sprea di Badia Calavena (VR), le ricerche di Maria Pia Brentolan, 77enne di Gambellara (VI), dopo il suo mancato rientro ieri da un giro per funghi. La donna era arrivata assieme a un'amica, e non con la figlia come da prime informazioni, ieri alle 13. Dopo aver parcheggiato a Sprea, le due donne erano rimaste assieme fino alle 16.30, poi si erano separate dandosi appuntamento un'ora dopo alla macchina, dove Maria Pia non si è però presentata. Scattato l'allarme ieri sera verso le 19.30, sul posto hanno iniziato le perlustrazioni le squadre del Soccorso alpino di Verona e dei Vigili del fuoco, potenziate questa mattina dai soccorritori provenienti dalle Stazioni di tutta la Delegazione Prealpi Venete e Speleologica. Presente anche la Protezione civile, unità cinofile e l'elicottero dei Vigili del fuoco. Al momento le squadre sono concentrate, battendolo a tappeto, attorno al punto dove le due amiche si sono lasciate.
Maria Pia indossa pantaloni neri, una maglia viola e porta un marsupio. Calza stivali e ha un cestino di vimini con sé. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.
Vestenanova (VR), 14 - 10 - 22
Sono in corso le ricerche di una settantenne, non rientrata ieri pomeriggio da un giro per funghi nei boschi in località Sprea a Bolca. Lasciata la macchina a Sprea nel pomeriggio, la donna si era separata dalla figlia dandosi appuntamento per le 18 all'auto, dove però non si è più presentata. Allertato verso le 19.30 dal 118, su richiesta dei Vigili del fuoco presenti sul posto, il Soccorso alpino di Verona ha preso parte alla ricerca con le proprie squadre perlustrando l'area fino a notte fonda, per riprendere alle prime luci con il supporto di tutte le Stazioni della Delegazione Prealpi Venete e Speleologica. Nella notte si sono mossi anche i droni e le unità cinofile dei Vigili del fuoco. In arrivo due unità cinofile molecolari del Cnsas.
Auronzo di Cadore (BL), 13 - 10 - 22
Attorno alle 14.30 è scattato l'allarme per un escursionista scivolato dalla Croda Bianca, a chiedere aiuto i due compagni che, mentre stavano scendendo con lui, lo avevano visto scivolare e sparire nel vuoto, senza ottenere alcuna risposta ai loro richiami. Poiché all'inizio non si sapeva il luogo preciso dell'incidente, personale del Soccorso alpino di Pieve di Cadore si è preparato per eventuale supporto all'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano in arrivo. Una volta sotto la cima, l'equipaggio ha individuato autonomamente il corpo senza vita del 33enne tedesco, a circa 2.500 metri di quota, versante Auronzo. In discesa dalla normale, il ragazzo era scivolato lungo un tratto innevato, ruzzolando tra salti di roccia per 150/200 metri e riportando traumi fatali. L'elicottero ha quindi caricato a bordo i due amici e li ha lasciati a valle. Successivamente, dopo aver imbarcato personale del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo per i dovuti rilievi, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato nel punto in cui si trovava la salma. Sbarcati con il verricello, i soccorritori l'hanno imbarellata e recuperata, per poi trasportarla ad Auronzo di Cadore. 
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