2022

San Pietro Valdastico (VI), 09 - 10 - 22
Ieri attorno alle 18.50 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero, per un escursionista che aveva chiamato dicendo di essere caduto nella zona della Ferrata delle Anguane, di avere sbattuto la testa ed essere in stato confusionale. Messo in contatto con un soccorritore, sono state raccolte più informazioni possibili, ma l'uomo non sapeva spiegare dove si trovasse di preciso. Tre squadre - 12 soccorritori, tra i quali un medico e un'infermiera - sono partiti e una ventina di minuti dopo si è riusciti a geolocalizzare la posizione del ferito, tramite un apposita applicazione. Il 49enne di Thiene (VI) è stato raggiunto e condizionato, mentre, una volta valutate le sue condizioni, veniva richiesto l'intervento dell'elicottero di Trento emergenza, abilitato per il volo notturno. Giunta sul posto, dall'eliambulanza sono stati verricellati due tecnici. L'infortunato è stato spostato in un punto più agevole, fuori dalla parere, per il recupero, avvenuto con un verricello di una cinquantina di metri. Per permettere le operazioni, il campo di calcio di San Pietro Valdastico è stato appositamente illuminato per ospitare l'elicottero nelle varie fasi. L'escursionista è stato quindi trasportato al Santa Chiara. Non sono chiare le dinamiche dell'incidente, se l'uomo sia quindi scivolato dalla Ferrata o dal sentiero soprastante. La sua caduta potrebbe essere stata dai 20 ai 40 metri. L'intervento si è concluso alle 22.
Piovene Rocchette (VI), 08 - 10 - 22
Poco prima di mezzogiorno la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Schio, per un ciclista caduto dalla mountain bike a pedalata assistita, mentre con tre amici scendeva lungo un sentiero del Monte Summano. Ottenuta la posizione del luogo dell'incidente, una squadra ha raggiunto il 45enne di Cologna Veneta (VR) e gli ha prestato le prime cure a seguito del sospetto trauma alla spalla riportato. Caricato sulla barella, l'infortunato è stato trasportato per un'ora fino al rendez vous con l'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Santorso. 
Agordo (BL), 08 - 10 - 22
Attorno alle 11.45 la Centrale del 118 è stata attivata per un'alpinista volata lungo la Via Decima, sugli Scalet delle Masenade, nel Gruppo della Moiazza. La 44enne di Marostica (VI), stava scalando da prima, quando è volata, una protezione ha ceduto e lei ha sbattuto con il volto sulla parete. I compagni l'hanno calata su una cengia sottostante, dove, con un verricello di 50 metri l'infortunata è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo che, fatto campo base al Rifugio Carestiato, l'equipe medica le ha prestato le prime cure per un possibile grave trauma facciale, l'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Treviso. 
Auronzo di Cadore (BL), 07 - 10 - 22
Attorno alle 15.20 la Centrale del 118 è stata allertata da un gruppo di persone tedesche, che si erano imbattute in un'escursionista a terra a seguito di una caduta, con un trauma al ginocchio, nella zona di Forcella Lavaredo. La donna straniera, che si trovava assieme al marito, aveva chiesto alla comitiva se poteva allertare i soccorsi, dal momento che sul luogo non c'era copertura telefonica. Il gruppo si era incamminato, lanciando l'allarme appena possibile, per poi attendere una squadra del Soccorso alpino di Auronzo al Rifugio Auronzo. I soccorritori sono tornati assieme a uno dei chiamanti sul luogo dove aveva incrociato l'infortunata, che era stato anche fotografato per una migliore identificazione. Ma una volta sul posto, la squadra non ha più trovato nessuno. I soccorritori hanno controllato la zona circostante, interrogando le persone incontrate nel tragitto, e sono rientrati per diverse varianti di sentiero, senza però vedere l'infortunata. La donna deve essere quindi tornata a valle in autonomia assieme al marito.  
Comelico Superiore (BL), 07 - 10 - 22
Attorno alle 12.40 il Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuto assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo lungo il sentiero numero 124, che dal Rifugio Berti porta in località Colesei, per una coppia di escursionisti di Bergamo in difficoltà. Partiti dal Passo Monte Croce Comelico, i due, 45 anni lei, 49 lui, non distanti da Colesei avevano perso la traccia ed erano usciti dal sentiero iniziando a salire un canalino, dove, a causa del terreno franoso, la donna si era bloccata impaurita. Avvicinatisi con i mezzi dalla strada bianca, per poi proseguire a piedi, in un'ora circa i soccorritori li hanno individuati e raggiunti. Dopo averli assicurati con una corda, hanno aiutato i due escursionisti a tornare sul sentiero non distante. La coppia ha quindi proseguito fino al Rifugio Berti con una squadra, mentre una seconda squadra è rientrata da Colesei per recuperare i fuoristrada. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 06 - 10 - 22
Attorno alle 15.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Forcella Granda, per una coppia inglese bloccata in un canale. Seguendo il sentiero per l'attacco della Ferrata Tomaselli, i due londinesi, lui di 35 anni, lei di 34, avevano a un certo punto abbandonato la traccia iniziando a risalire tra le rocce, finché non erano rimasti incrodati a 20 metri di distanza l'uno dall'altra, impossibilitati a muoversi. Una volta individuati dall'equipaggio, il tecnico di elisoccorso ha subito per primo recuperato l'uomo, che si trovava in un punto rischioso per la possibile caduta di sassi. Di seguito il soccorritore è stato calato dalla donna, che ha aiutato a spostarsi in un punto più comodo per il successivo imbarco. Una volta a bordo, entrambi gli escursionisti sono stati lasciati a valle. 
Ferrara di Monte Baldo (VR), 18 - 10 - 22
Alle 15.15 circa la Centrale del 118 è stata allertata dal gestore del Rifugio Telegrafo, componente del Soccorso alpino di Verona, che dal terrazzo aveva assistito alla caduta di una persona dalla variante per escursionisti esperti, che dal Rifugio Telegrafo porta al Sentiero delle Creste sul Monte Baldo. Dato l'allarme, il soccorritore è corso dall'uomo, di cui al momento non sono ancora note le generalità, che stava rientrando con una comitiva, quando era scivolato, ruzzolando per oltre 60 metri. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Verona si preparava per eventuale supporto alle operazioni, l'elicottero di Verona emergenza arrivato sul posto ha sbarcato con un verricello tecnico di elisoccorso ed equipe medica, supportati dal soccorritore. Prestate le prime cure per un sospetto politrauma, l'infortunato è stato imbarellato. L'eliambulanza ha quindi verricellato a bordo l'infermiere, seguito dal medico con la barella ed infine dal tecnico di elisoccorso. L'escursionista è stato trasportato all'ospedale di Borgo Trento.
 
Castellavazzo (BL), 04 - 10 - 22
Attorno alle 15 la Centrale del 118 ha ricevuto la richiesta di aiuto di una 82enne di Castellavazzo (BL), che era scivolata nella scarpata di un ruscello dietro casa. Una squadra del Soccorso alpino di Longarone è quindi intervenuta in supporto al personale sanitario dell'ambulanza per provvedere al suo recupero. L'anziana, che sembrava avere riportato qualche escoriazioni, è stata trasportata per i controlli del caso all'ospedale di Belluno. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 04 - 10 - 22
Alle 14.30 circa un'escursionista francese di 29 anni, dopo aver salito in solitaria la Ferrata Tomaselli alla Punta Sud di Fanes, mentre scendeva lungo l'altro tratto di cavo attrezzato, una trentina di metri più sotto lo ha trovato staccato dalla roccia, con il fittone appoggiato sulla neve, è non se l'è sentita di proseguire nella discesa. Individuata dall'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore a 2.960 metri di quota, la ragazza è stata recuperata con un verricello di 30 metri dal tecnico di elisoccorso, per essere poi trasportata al Passo Falzarego, dove aveva la macchina.
Borso del Grappa (TV), 03 - 10 - 22
Attorno alle 16.15 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per un parapendio precipitato tra gli alberi, il cui pilota era rimasto sospeso a 7 metri da terra. Una squadra si è portata sul luogo, all'altezza del settimo tornante della Strada Generale Giardino, dove ha trovato il pilota, un 54enne polacco, che era riuscito a scendere da solo dalla pianta ed era incolume. Sono quindi stati fatti rientrare l'elicottero di Treviso emergenza e l'ambulanza del Suem di Pieve del Grappa. Diverso l'esito di un precedente incidente di parapendio, avvenuto verso le 13.30. Una pilota 46enne della Repubblica Ceca era infatti precipitata su un prato nella zona dell'Antica Abazia, riportando un grave trauma cranico. La donna è stata presa in carico dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso di Treviso emergenza, per essere poi caricata a bordo dell'eliambulanza e trasportata all'ospedale di Treviso. Sul posto anche un'ambulanza del Suem di Crespano.
Pieve di Soligo (TV), 03 - 10 - 22
Alle 3.30 circa il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato attivato per partecipare, assieme a Vigili del fuoco e Carabinieri, alle ricerche di una 75enne di Pieve di Soligo (TV), che si era allontanata dalla propria abitazione senza dare più notizie di sé, facendo preoccupare i familiari. Le squadre hanno quindi avviato le perlustrazioni lungo strade e viabilità secondaria tra Solighetto e Refrontolo, controllando boschi e la zona collinare, finché la donna non è stata fortunatamente rinvenuta verso le 6 nella casa di parenti, ai quali si era rivolta. In via precauzionale, la 75enne è stata quindi affidata per accertamenti al personale sanitario e l'allarme è rientrato.
Auronzo di Cadore (BL), 03 - 10 - 22
Recuperati nella notte due alpinisti bavaresi, rimasti bloccati a 2.600 metri di altitudine sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. Questa notte verso l'una il Soccorso alpino di Auronzo è stato attivato dalla Centrale del Suem per due uomini tedeschi di 37 e 26 anni, che dicevano di avere rotto le corde al momento di rientrare, dopo essere saliti dalla Via normale, e di non essere più in grado di proseguire. Sei soccorritori si sono portati all'inizio della via, mentre nevischiava e si stava formando una patina ghiacciata sulla roccia, e hanno cominciato la salita, finché non li hanno individuati a circa metà del rientro. I due avevano abbandonato le corde più in alto, tentando di scendere slegati arrampicottando, per poi essere costretti a fermarsi. Dopo averli assicurati, la squadra è ridiscesa velocemente con loro lungo il tracciato per arrivare alle 4.30 al Rifugio Auronzo, dove gli alpinisti avevano la macchina e dove si sono fermati per le ultime ore della notte. I soccorritori sono quindi rientrati.
Ferrara di Monte Baldo (VR), 02 - 10 - 22
Verso le 16.30 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione del Monte Baldo, per una giovane escursionista che si era sentita male ed era caduta a terra, mentre si trovava con il padre lungo il sentiero non distante da Malga Novezza. Sul posto, a 1.600 metri di quota, è stato sbarcato con un verricello di 10 metri il tecnico di elisoccorso, che ha issato a bordo la 22enne di Padova, le cui condizioni sono state valutate dall'equipe medica. La ragazza è stata quindi accompagnata per accertamenti all'ospedale di Negrar. Il papà è rientrato autonomamente. 
Auronzo di Cadore (BL), 02 - 10 - 22
Attorno alle 18.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Val Giralba, per una escursionista sfinita dalla stanchezza. La 43enne di Ferrara, che stava scendendo assieme al marito lungo il sentiero numero 103, all'altezza del Pian de le Salere, a 1.400 metri di quota, non era più stata in grado di proseguire. Recuperata dal tecnico di elisoccorso, la donna è stata accompagnata all'ospedale di Pieve di Cadore per accertamenti. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è invece andata incontro al marito. È per fortuna rientrato l'allarme per un escursionista disperso nella zona di Malga Mezzomiglio, per cui erano stati attivati il Soccorso alpino dell'Alpago e quello delle Prealpi Trevigiane. A far partire la ricerca gli amici di un uomo, partito più tardi, con il quale avrebbero dovuto trovarsi, ma che non si era presentato all'appuntamento, senza essere raggiungibile al cellulare. Poco dopo l'uomo è stato rintracciato dai compagni e l'allarme è cessato.
Belluno, 02 - 10 - 22
Attorno alle 10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto non distante dal Bivacco Scopel a Seren del Grappa, per un cacciatore che si era procurato un sospetto trauma alla caviglia. Sbarcati con un verricello di 5 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 58enne di Pedavena (BL), che si trovava con due colleghi, per poi issarlo a bordo e trasportarlo all'ospedale di Feltre. Verso le 10.30 una squadra del Soccorso alpino di Cortina è stata inviata nella zona delle Cascate di Fanes, per una turista israeliana di 50 anni che si era fatta male a una gamba. Raggiunta in jeep, la donna è stata portata fino all'ambulanza. 
Pieve di Cadore (BL), 01 - 10 - 22
Quindici minuti dopo le 11 - a 2 ore 13 minuti dalla  partenza -  la squadra della Repubblica Ceca ha conquistato l'XI Dolomiti Rescue Race. A seguire sul secondo gradino del podio il team della Val Brembana a 2 ore e 14 minuti, terza una squadra della Slovenia a 2 ore e 15 minuti. Il maltempo ha concesso una tregua questa mattina, permettendo alle 58 squadre iscritte di arrivare in Piazza Tiziano accolti da decine di sostenitori e cittadini accorsi a fare il tifo. Sono state 15 quest'anno le squadre straniere, provenienti da 6 nazioni europee, la conferma di una manifestazione sempre più internazionale di anno in anno. Oltre agli appartenenti al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico da tutta Italia, isole comprese, hanno partecipato mountain rescuers di Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Croazia, Polonia e Austria e i soccorritori della Guardia di finanza di Cortina. 
 
Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  
La partenza è stata alle 9:08 a Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta, ma idoneamente attrezzata. La discesa si è effettuata con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra ha assemblato la propria barella, per poi tagliare il traguardo trasportandola. L’intero percorso si è sviluppato sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorrito
Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Liquigas, Ottica Demenego, Max Catering, Ande, Dolometto, Meemu, Dibirra & Co. È Bar Jungle. 
Un ringraziamento speciale ai tantissimi volontari e cittadini che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione dell'evento.
L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.
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