2023

Livinallongo del Col di Lana (BL), 25 - 10 - 23
Teatro i boschi di Palla Agai, si è tenuta lo scorso fine settimana un'importante esercitazione mirata al ritrovamento delle persone che si perdono in montagna. Attorno al Centro mobile di coordinamento si sono radunati, a partire dalle 8.30 di domenica, i soccorritori provenienti dalle Stazioni del Soccorso alpino agordino - Livinallongo, Agordo, Val Pettorina, Alleghe, Val Fiorentina - come anche di Val di Zoldo e Cortina, i Vigili del fuoco del distaccamento di Livinallongo e la Croce Bianca di Livinallongo. La simulazione prevedeva la ricerca di due figuranti, che impersonavano altrettanti escursionisti: i due amici si erano persi di vista, uno non era più rientrato e anche il secondo, dopo essere tornato a cercarlo e aver lanciato l'allarme, non era più raggiungibile telefonicamente. Disegnate e distribuite le aree, le squadre si sono distribuite sul territorio, mettendo in pratica le varie fasi della ricerca, con l'ausilio di 2 droni, 5 unità cinofile e 3 tecnici di ricerca. I due escursionisti, truccati e preparati come se avessero principi di ipotermia e traumi da caduta, sono stati individuati tra gli schianti, nei due punti scelti su terreno particolarmente impervio. Le squadre hanno quindi provveduto al recupero. Il momento addestrativo ha una molteplice valenza, poiché permette al personale di Stazioni contigue ed enti differenti, chiamati ad intervenire assieme durante le ricerche, la reciproca conoscenza, di affinare la metodologia e condividere tecnologie e operatività.
Arsiero (VI), 18 - 10 - 23
Prima di mezzogiorno la Centrale del 118 è stata allertata da alcuni abitanti di Castana, che, dopo aver visto rientrare il cane da solo, preoccupati erano saliti nel bosco a cercarne la proprietaria e avevano rinvenuto il corpo esanime della donna. L.M., 72 anni di Arsiero (VI) era scivolata dal sentiero più alto che stava percorrendo, ruzzolando una sessantina di metri nel bosco verticale, fino a superare il sentiero sottostante e fermarsi tra i rovi. Purtroppo per la squadra arrivata sul posto e per il personale medico dell'ambulanza sopraggiunti non è stato possibile fare altro che constatare il decesso della donna, dovuto ai traumi riportati. Ottenuto il nulla osta per la rimozione, sul posto anche i Carabinieri, la salma è stata imbarellata e trasportata fino all'abitato, per essere affidata al carro funebre. 
Torreglia (PD), 17 - 10 - 23
Alle 16.30 circa il Soccorso alpino di Padova è stato attivato dalla Centrale del 118, per un'escursionista che si era fatta male a un piede, dopo essere scivolata mentre con amici percorreva il sentiero 28, della Carabiniera, sopra l'abitato di Luvigliano. Una squadra, compresa un'infermiera, ha raggiunto dall'alto la 69enne di Romano di Lombardia (BG), che era già stata assistita dal personale sanitario dell'ambulanza, arrivato a piedi dal basso. Caricata in barella, l'infortunata è stata trasportata per 800 metri fino all'ambulanza, in attesa sulla strada a valle e partita in direzione dell'ospedale di Abano. Sul posto anche un Carabiniere forestale. 
Asiago (VI), 15 - 10 - 23
Passate le 13 una squadra del Soccorso alpino di Asiago è stata inviata dalla Centrale del 118 nella zona di Malga Fassa, dove una cercatrice di funghi, che si trovava assieme al marito, si era sentita poco bene dopo essere stata punta da una vespa. Raggiunta da una squadra a una cinquantina di metri dall'edificio, la donna, che inizialmente non destava preoccupazione, ha iniziato a peggiorare e i soccorritori, in contatto costante con la Centrale, la hanno caricata in barella e poi sulla jeep per andare incontro all'ambulanza in arrivo. Trasferita sul mezzo, è stata trasportata all'ospedale di Asiago per gli opportuni approfondimenti. Subito dopo è scattato l'allarme per un escursionista caduto a terra ai Castelloni di San Marco. Nelle vicinanze del posto è stato calato con il verricello il tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Verona emergenza, che è sceso nel bosco e ha verificato le condizioni del 58enne di Padova, che aveva sbattuto il viso sui sassi. Issato a bordo, l'uomo è stato poi preso in carica dall'equipe medica, che gli ha prestato le prime cure per una ferita alla testa e un sospetto trauma al volto. L'eliambulanza lo ha quindi accompagnato all'ospedale di Vicenza.
Vodo di Cadore (BL), 13 - 10 - 23
Attorno alle 13.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato lungo la normale al Pelmo, poiché un'escursionista era caduta sul sentiero facendosi male. La 63enne di Selva di Cadore (BL), che si trovava con un'amica a 2.500 metri di quota, è stata raggiunta da equipe medica e tecnico di elisoccorso, sbarcati nelle vicinanze con il verricello. Prestate le prime cure per un sospetto trauma alla gamba, la donna è stata imbarellata e issata a bordo assieme alla compagna, lasciata a Zoppè di Cadore dove aveva la macchina. L'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Belluno.
Auronzo di Cadore (BL), 13 - 10 - 23
Partiti per salire sul Paterno, due escursionisti dell'Andorra hanno sbagliato tracciato e, seguendo degli ometti di sassi, sono finiti sulla Croda Passaporto, rimanendo bloccati. I due fratelli di 34 e 28 anni, arrivati a quota 2.670 metri, avevano tentato di scendere, frenati dal percorso a ritroso ripido e impervio. Avvistati dell'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, risalito alla loro posizione dalle coordinate, i due escursionisti sono stati issati a bordo con un verricello di 40 metri, per essere poi lasciati al Rifugio Lavaredo. 
Belluno, 13 - 10 - 23
Ieri passate le 19 è stato allertato il Soccorso alpino di Belluno, a seguito della chiamata di una ragazza che si era fatta male in Nevegal. Partita dal Piazzale con un'amica per una camminata, nel rientrare sul tratto tra la base del muro delle Erte e il ristoro della Grava, la sedicenne di Belluno aveva messo male il piede, riportando la sospetta distorsione della caviglia e non potendo più procedere autonomamente. Una squadra ha quindi individuato le due giovani, guidata dalla luce della loro frontale, e le ha raggiunte per poi accompagnarle fino alla strada. L'infortunata è stata trasportata al San Martino. 
Borso del Grappa (TV), 11 - 10 - 23
Sono illesi i piloti di due parapendii, un uomo e una donna di nazionalità tedesca, scontratisi neli cieli e precipitati a ovest del decollo Stella Alpina sul Monte Grappa. Scattato l'allarme verso le 13, una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e il personale sanitario del Suem di Crespano si sono preparati per eventuale supporto alle operazioni all'imbocco della Valle. I due piloti, che non avevano fortunatamente riportato conseguenze, sono stati individuati e recuperati dal tecnico di elisoccorso con il verricello.

Recoaro Terme (VI), 12-10-23

Sabato 30 settembre si è svolta, nei pressi della palestra di roccia in località Busatti, un’esercitazione congiunta tra la locale Stazione del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno e il personale del Suem 118 e dei reparti di Pronto soccorso degli ospedali di Valdagno e Arzignano. È la prima volta che il personale sanitario e i volontari del Soccorso alpino si addestrano assieme, almeno nelle Valli dell’Agno e del Chiampo.

L’evento è stato voluto dall’Azienda Ulss 8 Berica e dal Cnsas, non solo quale occasione di esercizio e pratica delle manovre di soccorso sanitario e recupero tecnico, che tali strutture compiono abitualmente, ma anche – e soprattutto – quale opportunità per affinare la sinergia esistente tra i due enti, con l’obiettivo di consentire una sempre migliore riuscita degli interventi in cui, sempre più spesso, il personale sanitario e i volontari del Soccorso alpino si trovano ad operare assieme, a tutto beneficio dei cittadini e dei frequentatori del territorio. La volontà di organizzare un tale addestramento congiunto, infatti, è nata a seguito di un intervento svoltosi sulla parete nord-est del monte Baffelan, nel comune di Valli del Pasubio, che ha visto cooperare il Soccorso alpino e il personale sanitario in ambiente ostile ed impervio, garantendo così il miglior soccorso possibile all’infortunato: uno scalatore precipitato per circa una decina di metri.

L’iniziativa ha previsto una prima serata informativa, lo scorso aprile, per mettere a confronto le competenze, i ruoli e il rispettivo campo d’azione, cui ha fatto seguito il recente addestramento pratico, consistito nella soluzione di simulazioni studiate per l’evento: la caduta di uno scalatore, un incidente occorso ad un boscaiolo e l’uscita di strada di una mountain bike con conseguente caduta nella scarpata sottostante.

Gli scenari proposti hanno visto all’opera squadre miste, composte da circa sei-otto operatori, tra personale sanitario e Soccorso alpino, che hanno saputo risolvere le problematiche loro proposte, grazie all’unione tra il primo soccorso professionale, affidato ai sanitari, e le manovre di recupero e trasporto tecnico curate dal Cnsas.

L’esercitazione è stata l’occasione per perfezionare la cooperazione ‘sul campo’ delle due realtà, sposando in modo sempre più efficiente le esigenze del soccorso tecnico-sanitario con le manovre di soccorso in parete e/o in ambiente ostile.

L’evento ha riscosso successo e soddisfazione tra i partecipanti e il progetto futuro è quello di continuare la collaborazione con eventi annuali, prevedendo esercitazioni su terreni impervi diversi e condizioni climatiche variabili, con l’obiettivo comune di rendere ai cittadini un servizio sempre più performante, in qualsiasi situazione ambientale possano trovarsi ad avere bisogno.

Si ringrazia quanti hanno partecipato all’esercitazione con impegno, professionalità ed entusiasmo, dedicando a questa iniziativa il proprio tempo libero e la propria dedizione.

 

Domegge di Cadore (BL), 10 - 10 - 23
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Val Chiarana, dove, mentre faceva legna assieme ad altre persone nei pressi di una Baita, un uomo di Pieve di Cadore (BL) si era fatto male alla schiena. Dopo che equipe medica e tecnico di elisoccorso, verricellati nelle vicinanze, gli hanno prestato le prime cure, l'infortunato è stato caricato in barella e trasportato in jeep da una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore fino in piazzola, per poi essere trasferito sull'eliambulanza e accompagnato all'ospedale di Belluno.
Valle di Cadore (BL), 10 - 10 - 23
Verso le 11.30 la Centrale del Suem è stata attivata per un'escursionista che si era fatta da male, dopo essere ruzzolata nel bosco durante una camminata nella zona del Col Vaccher. La 71enne di Perarolo di Cadore (BL), che si trovava da sola e aveva subito chiamato la figlia, era scossa e non in grado di fornire le coordinate precise della sua posizione. Dalla descrizione del luogo, le squadre del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e della Guardia di finanza di Auronzo hanno iniziato ad avvicinarsi al punto, un pendio scosceso fronte Pian di Dubiea. Fortunatamente durante la ricognizione, guidato anche dalle indicazioni telefoniche della centrale in contatto con la donna, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore la ha individuata, sbarcando equipe medica e tecnico di elisoccorso nelle vicinanze. Con l'aiuto dei soccorritori sopraggiunti nel frattempo, l'infortunata, con una sospetta frattura al femore, è stata stabilizzata, imbarellata e spostata in un punto agevole per il recupero, avvenuto utilizzando il verricello. L'escursionista è stata trasportata all'ospedale di Belluno.
Pieve di Cadore (BL), 07 - 10 - 23
Con 78 squadre alla partenza, 8 nazioni, 22 squadre straniere, 4 femminili la Dolomiti Rescue Race 2023 è l'edizione dei record. Accompagnati lungo i 17 chilometri da una giornata splendente, soccorritori provenienti da diversi paesi, accomunati dallo stesso spirito di solidarietà e altruismo, si sono affiancati in quello che è diventato un imperdibile appuntamento internazionale per i mountain rescue team. È stata la squadra della Val Brembana a conquistare la XII Dolomiti Rescue Race con 02.08.44. A seguire sul secondo gradino del podio il team della Slovenia a 02.08.58 minuti, terza una squadra della Repubvlica Ceca a 2 ore e 10 minuti 35 secondi. Prima squadra femminile, 44a, la polacca a 3.14.21. All'arrivo in Piazza Tiziana tanti bambini arrivati su invito della sin Sindi Manushi. Sono state 22 quest'anno le squadre straniere, provenienti da 7 nazioni europee, a conferma di una manifestazione sempre più internazionale di anno in anno. Oltre agli appartenenti al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico da tutta Italia, hanno partecipato mountain rescuers di Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Croazia, Polonia, Austria, Ungheria. L'arrivo della squadra dell'Alta Valle Camonica - Adamello ha commosso il pubblico, per l'immagine di Manuel, recentemente scomparso, portata dai compagni con cui avrebbe dovuto gareggiare. Per le forze armate, hanno corso i soccorritori della Guardia di finanza di Cortina, del 7° Reggimento Alpini di Belluno e dell'8° Reggimento Alpini di Venzone. 
 
Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  
 
La partenza è stata alle 9 a Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta, ma idoneamente attrezzata. La discesa si è effettuata con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra ha assemblato la propria barella, per poi tagliare il traguardo trasportandola.
 
L’intero percorso si è sviluppato sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore.
 
Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Liquigas, Kong, Gramont, Max Catering, Ande, Dolometto, Meemu, Dibirra & Co. e Bar Jungle. 
 
Un ringraziamento speciale ai tantissimi volontari e cittadini che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione dell'evento.
 
L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.
Longarone (BL), 08 - 10 - 23
Verso le 9.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero 484 che da Podenzoi sale a Casera Busnich, dove un 71enne di Cimadolmo (TV) si era accasciato colto da malore. Fondamentali le manovre di rianimazione avviate dai due compagni che hanno dato l'allarme. Individuato il punto durante la ricognizione, in un varco del bosco in un canale, con un verricello di 30 metri sono stati calati equipe medica e tecnico di elisoccorso che sono subentrati ai presenti. Imbarellato, l'escursionista è stato issato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno.
Tambre (BL), 08 - 10 - 23
Ieri verso le 19.15 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato attivato per un gruppo di persone che avevano smarrito l'orientamento in Cansiglio. Due escursioniste di 43 e 44 anni, con quattro bambini tra i 10 e 14 anni, di Mareno di Piave (TV), erano saliti dall'Archeton verso Crosetta per prendere il sentiero 0 Slipari che arriva al Bus della Lun, ma iniziato a vagare cercando la traccia invano. Una squadra è risalita al punto dove si trovavano i sei, li ha raggiunti, ricondotti sul sentiero e riaccompagnati alla strada. L'intervento si è concluso verso le 22.30.
Cortina d'Ampezzo (BL), 08 - 10 - 23
Sono rientrati a mezzanotte e mezza i soccorritori chiamati a intervenire ieri sera, in aiuto di una coppia in difficoltà sulla Punta Anna. Partiti presto per salire sulla Tofana di Mezzo, i due, una 23enne e un 22enne di Brescia, al momento di ritornare a valle non hanno trovato il segnale della Ferrata e hanno contattato il 118. In cinque si sono avvicinati in jeep alla serpentina del Giussani, per poi proseguire a piedi, risalire un pezzo del tratto attrezzato e raggiungere la coppia. Gli escursionisti stavano bene e sono stati accompagnati a ritroso lungo il percorso dalla squadra. 

Pieve di Cadore (BL), 07 – 10 – 23

Alessio Tabacchi è socio emerito per i suoi 50 all'interno del Soccorso alpino di Pieve di Cadore. Ieri sera, nell'ambito della presentazione della 12a Dolomiti Rescue Race, a sorpresa e con un'emozionante momento di stima e affetto, sono stati conferiti il riconoscimento di socio emerito del Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico, nonché lo stemma d'oro del Soccorso alpino e speleologico Veneto, ad Alessio Tabacchi, storico soccorritore che, compiuti 75 anni d’età, 50 dei quali prestati alla solidarietà e all’impegno in aiuto di chi si trova in difficoltà in montagna, dallo scorso marzo, come previsto dallo statuto del Cnsas, ha terminato il proprio mandato all’interno dell’Associazione.

Di fronte alla sala del Museo dell’occhiale gremita di soccorritori provenienti da tutta Europa, di Alessio sono stati ricordati competenza, serietà, dedizione, immediatezza nella risposta, presenza costante, ordine, capacità, disponibilità, gran cuore, trait d'union tra le vecchie e giovani generazioni. A conferirgli le onorificenze il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati, assieme al capostazione di Pieve di Cadore Giuliano Baracco e all'ideatore della manifestazione Marco Da Col.

《È un onore aver consegnato questa onorificenza e simbolo per tutta l'attività svolta nei suoi 50 anni di servizio all'interno del nostro sodalizio》i ringraziamenti del presidente Selenati, affiancato dal delegato Alex Barattin.

Alessio Tabacchi è nato a Pieve di Cadore (BL) il 6 marzo 1948. Attivo dal 1973 come volontario, è Vicecapo Stazione dal 1982 al 1995 nella direzione con l’amico Luigino Genova; coordinatore radio dall’inizio della creazione della struttura provinciale della rete radio e successivo sviluppo regionale; segretario e ‘tuttofare’ insostituibile. Ha all’attivo qualche centinaio di interventi sul territorio di competenza e presenza in supporto alle stazioni della Delegazione con il faro di Pieve di Cadore.

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