2023

Galzignano Terme (PD), 27  - 01 - 23
Alle 15.30 il Soccorso alpino di Padova è stato attivato per una escursionista colta da malore, mentre con altre due persone stava percorrendo il sentiero numero 10 di Valsanzibio. Sei soccorritori, tra i quali due infermieri, hanno raggiunto la 67enne di Vigodarzere (PD) e le hanno prestato le prime cure dopo averne verificato le condizioni. Caricata in barella, la donna è stata trasportata per 800 metri ed affidata poi all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Schiavonia.
Belluno, 27 - 01 - 23
Il passaggio al nuovo anno è il momento in cui si tirano le somme del passato e si pianifica il futuro. Il Soccorso alpino e speleologico Veneto, con la II Delegazione Dolomiti Bellunesi, da alcuni anni si sta occupando di analizzare l'efficacia dell'uso degli Uas, Unmanned aircraft system, più notoriamente conosciuti col generico nome di droni, negli interventi di soccorso in montagna, ambiente impervio ed ostile. Malgrado questa attività sia ancora in fase sperimentale, l'utilizzo nel 2022 ha visto il gruppo di piloti attualmente abilitati impegnati in 10 interventi, per un totale di 32 giorni e 386 ore uomo. Significativo è stato l'impegno in occasione del tragico evento del ghiacciaio della Marmolada, dove l'utilizzo del nuovo strumento ha permesso di monitorare l'area primaria e secondaria, della zona di distacco e di accumulo in totale sicurezza, evitando di esporre personale a terra al rischio oggettivo di successivi distacchi, permettendo inoltre di geolocalizzare numerosi reperti, recuperati in un secondo momento, con la tecnica dell'operatore collegato al gancio baricentrico dell'elicottero. Per il 2023 il gruppo vede l'entrata di due nuovi piloti, che hanno da poco finito l'iter obbligatorio di legge, acquisendo attraverso una collaborazione con il Radio Club Belluno Nore, finanziato dal Centro servizi per il volontariato Belluno e Treviso, il brevetto A1_3 e A2, primo step per essere ammessi al corso nazionale per piloti Uas del Cnsas. Altri impegni importanti saranno l'evasione di un progetto che prevede l'acquisto dei velivoli e la formazione per tutte le Stazioni dell'area agordina e della Val di Zoldo. Continua inoltre la collaborazione con il team creatosi in occasione di un Progetto Interreg Italia - Austria, che vede gli operatori bellunesi confrontarsi con gli omologhi di Alto Adige, Tirolo e Baviera, sulle problematiche del soccorso in montagna e uso degli Uas. Non mancheranno, oltre alle consuete esercitazioni pratiche, anche lezioni teoriche per l'utilizzo di software specifici per la gestione del volo e la post elaborazione delle immagini, al fine di aumentare l'efficienza e l'efficacia delle operazioni di soccorso, con l'obiettivo primario di limitare sempre più l'esposizione al rischio delle squadre a terra. 
Rocca Pietore (BL), 25 - 01 - 23
È una sciatrice veneziana - e non una scialpinista come indicato in un primo tempo -  la persona travolta da una valanga non distante dalla pista Padon 2, comprensorio Arabba/Marmolada. La donna, una 52enne di Mestre (VE), è uscita in fuoripista ed è stata travolta da una valanga, sommersa da oltre un metro di neve. Oggi attorno a mezzogiorno e mezzo il 118 era stato attivato per un primo distacco di piccole dimensioni, finito sulla pista Fedare, sul Nuvolau. Sulla prima valanga il Soccorso piste della Guardia di finanza aveva subito provveduto alla bonifica, escludendo la presenza di coinvolti. Mentre stava atterrando in supporto alle operazioni l'elicottero dell'Air service center con a bordo equipe medica, tecnico di elisoccorso e unità cinofila, l'equipaggio e stato immediatamente dirottato sulla seconda valanga non  distante dalla pista sul Padon. La sciatrice, individuata ed estratta dalla neve da altri sciatori, è stata subito presa in carico dal personale medico, sbarcato nelle vicinanze, per i possibili traumi riportati e per la probabile ipotermia. La donna è stata poi recuperata dall'eliambulanza di Trento sopraggiunta nel frattempo con un verricello di 20 metri e trasportata in ospedale. 
Belluno, 25 - 01 -23
Due valanghe si sono staccate sulle montagne bellunesi, dalle prime informazioni una persona è rimasta coinvolta. Una valanga ha interessato la pista Fedare sul Nuvolau, dove è intervenuto l'elicottero dell'Air service center trasportando equipaggio sanitario e unità cinofila che hanno escluso il coinvolgimento di persone. La seconda caduta sul Padon ha invece travolto una scialpinista, estratta dalla neve anche con l'aiuto di altri sciatori presenti. Sul posto l'elisoccorso di Trento, l'elicottero dell'Air service center con equipe sanitaria e unità cinofila, Soccorso alpino della Val Pettorina, le operazioni sono in corso. 
Miane (TV), 21 - 01 - 23
Attorno alle 14.30 il 118 ha attivato il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane per una coppia di escursionisti sessantenni veneziani, fermi fuori sentiero nella neve. I due erano partiti con il loro cagnolino da Miane per risalire i mille metri di dislivello e arrivare al Rifugio Posa Puner. A circa metà strada però, la coppia ha perso l'orientamento e si è ritrovata nel bosco innevato, senza sapere come proseguire e senza opportune calzature. Una squadra, risaliti alle coordinate del punto, li ha raggiunti scendendo a piedi dall'alto. Una volta da loro però, i soccorritori hanno dovuto desistere dal proposito di farli salire a monte 200 metri fino a una soprastante strada forestale, perché la coppia era bloccata dal freddo e dalla stanchezza. Il recupero è stato quindi ultimato dall'elicottero di Treviso emergenza. Calato con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso ha assicurato entrambi e li ha issati a bordo per poi trasportarli a valle. Recuperato anche il loro cagnolino caricato in uno zaino. 
Montegrotto Terme (PD), 21 - 01 - 23
Attorno alle 11.50 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del 118, per un escursionista scivolato sul sentiero che attraversa le creste del Monte Ceva. Il 44enne di Padova, che si trovava con altre persone, aveva messo male un piede a causa del tracciato fangoso e aveva riportato un probabile trauma alla caviglia. Raggiunto da 8 soccorritori, all'infortunato è stata subito immobilizzata la caviglia. L'uomo è stato quindi caricato in barella e trasportato per 800 metri fino all'ambulanza, diretta all'ospedale di Abano Terme. 
Hanno registrato grande affluenza, attenzione e soddisfazione i due eventi organizzati in Veneto in occasione della giornata Sicuri sulla Neve 2023, svoltasi in contemporanea ieri, domenica 15 gennaio, in tutte le montagne italiane.
Per il Veneto gli appuntamenti erano a Belluno, con il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e Centro Cadore, e a Vicenza, con il Soccorso alpino di Arsiero. Numerosi i presenti - molti al loro primo approccio con le operazioni di autosoccorso in valanga - sia per l'aumento di appassionati di uscite invernali, con pelli e sci d'alpinismo, ciaspe o scarponi, sia per la necessità per tanti di essere più informati e sicuri, dati anche purtroppo i recenti lutti.
Un suggerimento, oltre ai consigli abituali legati a buone pratiche e abbigliamento adeguato, è quello di controllare periodicamente il regolare funzionamento di tutta la propria attrezzatura, a cominciare dall'Artva, e di esercitarsi spesso nell'utilizzo dei presidi di autosoccorso, per non trovarsi totalmente impreparati in caso di reale bisogno. In molte località sciistiche è possibile accedere a veri e propri campi Artva, Guide Alpine e Cai organizzano corsi e uscite, come è possibile semplicemente dedicarsi qualche ora alle manovre di sicurezza con gli amici. 
 
Pieve di Cadore - Vigo di Cadore, Casera Razzo

In questa edizione il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore hanno hanno previsto due momenti didattici, uno teorico venerdì 13 gennaio nella sede del Soccorso alpino di Pieve di Cadore - cui hanno preso parte una quarantina di persone in aula, più 160 in remoto seguendo la diretta Facebook e Instagram - e uno pratico a Casera Razzo ieri, con la partecipazione di 35 persone. Nella lezione tenuta in aula da un soccorritore, che è anche guida alpina e tecnico di elisoccorso, si e parlato della preparazione all'uscita, condizioni della neve, vento, dei distacchi, visone del bollettino e dei gradi di pericoo, di tutto il materiale, della chiamata al 118 e successiva attivazione del Soccorso organizzato e della geoocalizzazione da parte del Tecnico di Centrale operativa e di come comportarsi durante le escursioni 'evolute' (quelle non su pista battuta). A Casera Razzo sono stati predisposti due campi Arta, per provare ricerca con Artva, disseppellimento travolto e primo soccorso, ricerca vista udito, sondaggio dei materiali misteriosi per imparare a distinguere le varie consistenze. È stato anche insegnato come effettuare il cancelletto alla partenza con artva tra i partecipanti dell'escursione/scialpinistica.

Lastebasse, Monte Coston/Fiorentini
Giornata Sicuri nella neve 2023 veramente intensa e proficua anche per il Soccorso alpino di Arsiero. Organizzata assieme al Cai Sezione di Thiene Sottosezione Arsiero e alla Scuole di alpinismo del Cai di Thiene e Schio, con lo svolgimento in contemporanea dell'aggiornamento di 30 Istruttori del Cai ha permesso di integrare la didattica e di confrontarsi direttamente. Dalle 8.30 alle 15.30 i 70 partecipanti alla giornata si sono invece alternati su tre laboratori: sanitario (alla presenza di medico e infermiere della Stazione e suddiviso in ipotermia e trauma), tecniche di ricerca e campo Artva per approfondire tutte le manovre di autosoccorso. Tre grandi gruppi a rotazione si sono susseguiti nella parte teorica per poi impegnarsi in una vera ricerca nei due scenari di valanga predisposti dai 20 soccorritori di Arsiero sul posto. Completata la parte pratica, è stata svolta una dimostrazione di ricerca di soccorso organizzato, dall'arrivo delle squadre, ai sondaggi sistematici, ai diversi passaggi necessari all'individuazione delle persone travolte. Curiosi e interessati i partecipanti, alcuni hanno potuto provare per la prima volta i dispositivi di autosoccorso. Saremo un pò più sicuri sulla neve? Sicuramente più informati! 
Longare (VI), 14 - 01 - 23
Vola sul primo tiro di una via di arrampicata nella falesia di Lumignano e si infortuna. Si è procurato un sospetto trauma alla caviglia il 35enne di Brendola (VI), caduto nel primo pomeriggio mentre con un gruppo di amici stava scalando nel Settore Vomere. Scattato l'allarme, la Centrale di Vicenza ha attivato verso le 15.30 il Soccorso alpino di Padova, che ha raggiunto l'abitato con i mezzi, per poi proseguire a piedi superando 150 metri di dislivello. L'infortunato, che si trovava sul primo tiro quando era volato, era stato trattenuto dalle corde, ma aveva sbattuto violentemente i piedi sulla parete. Calato alla base dai compagni, l'uomo è stato raggiunto da sei soccorritori, tra i quali un'infermiera, che gli hanno prestato le prime cure. Imbarellato, è stato poi trasportato lungo il ripido sentiero fino alla piazza del paese, dove è stato affidato all'ambulanza partita in direzione dell'ospedale di Vicenza.
San Vito di Cadore (BL), 14 - 01 - 22
Attorno alle 13.20 la Centrale del Suem è stata allertata per uno scialpinista che si era sentito poco bene, durante un'uscita con due amici. Partiti dal Rifugio Città di Fiume, i tre amici erano saliti fini a Malga Prendera, dove il 56enne di Prato aveva iniziato ad accusare un malore. Valutate le sue condizioni da parte dell'equipe medica, l'uomo è stato recuperato dal Pelikan di Bressanone e trasportato all'ospedale di Bolzano per gli approfondimenti del caso. 
Foza (VI), 13 - 01 - 23
Alle 12.30 circa è scattato l'allarme per un escursionista sprofondato all'improvviso in una voragine apertasi nella neve sotto i suoi piedi. Il 63enne di Parma, che stava facendo un giro con le ciaspe assieme a un amico sul Monte Fior, era finito a 3 metri di profondità in una trincea della guerra, coperta da uno strato di neve trasportata dal vento, e non riusciva a risalire. Mentre una squadra del Soccorso alpino di Asiago partiva dalle Melette con la motoslitta per eventuale supporto, l'elicottero di Treviso emergenza individuava il punto esatto, guidato anche dalle indicazioni del compagno dell'escursonista intrappolato. Sbarcato nelle vicinanze, il tecnico di elisoccorso ha attrezzato un ancoraggio e si è calato nella trincea, verificando che l'uomo era in buone condizioni. Dopo averlo assicurato, il soccorritore è risalito e lo ha aiutato ad uscire. Data la dinamica dell'incidente, l'escursionista è stato imbarcato, e con lui l'amico, e trasportato fino al rendez vous con l'ambulanza, che lo ha accompagnato all'ospedale di Asiago per i dovuti accertamenti. 
Borso del Grappa (TV), 13 - 01 - 23
Attorno alle 11.40 la Centrale del 118 è stata allertata da una persona che aveva visto precipitare una vela in Valle di Santa Felicita, tra Borso del Grappa e Romano d'Ezzelino. Sul posto sono stati inviati l''elicottero di Treviso emergenza, una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e personale del Suem di Crespano. Dopo un'approfondita ricognizione aerea e via terra, i soccorritori non hanno trovato alcun riscontro e l'allarme è rientrato.  
Cortina d'Ampezzo (BL), 11 - 01 -23
Pochi minuti prima delle 16 è scattato l'allarme per una valanga caduta sotto il Rifugio Nuvolau che  aveva coinvolto due persone, a dare l'allarme lo sciatore rimasto semisepolto, la compagna sparita alla sua vista. Sul posto si è portato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un'unità cinofila e personale del Soccorso alpino e della Guardia di finanza di Cortina. I soccorritori hanno individuato la donna, rimasta sommersa sotto due metri, e l'hanno liberata dalla neve per poi prestarle le prime cure e caricarla a bordo. L'elicottero è volato all'ospedale di Treviso. Per il secondo sciatore sta intervenendo l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano.

Domenica 15 gennaio torna la giornata per la prevenzione degli incidenti in montagna durante la stagione invernale

Due gli appuntamenti in Veneto

Milano, 10 gennaio 2022 - Vivere la montagna in ragionevole sicurezza durante l’inverno, consapevoli dei rischi e delle opportunità che questo ambiente offre: sono gli obiettivi dell’iniziativa “Sicuri con la Neve”, la tradizionale giornata organizzata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in collaborazione con il Club Alpino Italiano per diffondere la sicurezza e la prevenzione del rischio nell’ambiente montano durante la stagione invernale. Quest’anno gli appuntamenti e gli incontri con il pubblico si terranno in presenza, in tutt’Italia, domenica 15 gennaio. In gran parte delle regioni l’organizzazione ha promosso, insieme alle strutture territoriali del Soccorso Alpino e Speleologico e del CAI, una serie di iniziative e incontri in ambiente dedicati a specifici ambiti della sicurezza. Dall’utilizzo del dispositivo Artva, sonda e pala, veri “salvavita” in caso di valanga – da quest’anno obbligatori per legge nelle attività sportive effettuate ove ci sia un rischio di slavina – alle buone pratiche per affrontare i pendii innevati, lo scialpinismo, le lunghe escursioni invernali, il rischio ipotermia, le tecnologie utili alla sicurezza. Gli incontri vedranno come formatori proprio gli uomini e le donne del Soccorso Alpino, affiancati dagli istruttori del CAI e dalle Guide Alpine.

Per il Soccorso Alpino e Speleologico parlare di prevenzione è un dovere. Lo facciamo, come sempre, richiamando fortemente la responsabilità e la prudenza personale che vengono prima di qualsiasi competenza tecnica. 

In Veneto gli appuntamenti saranno due

Il 13 e il 15 gennaio con il Soccorso alpino di Centro Cadore e Pieve di Cadore

PARTE TEORICA: Venerdì 13 gennaio in sede Soccorso alpino a Pieve di Cadore alle ore 20:30; sarà possibile seguie la lezione teorica anche tramite le dirette Facebook pagina Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e Instagram #cnsasveneto

PARTE TECNICO-PRATICA: Domenica 15 gennaio a Casera Razzo alle ore 10:00.

Per info e iscrizioni

Baracco Giuliano 3493258436

Bergamo Maurizio 3470015077

Per iscrizioni:

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15 gennaio con il Soccorso alpino di Arsiero agli Impianti di risalita di Monte Coston/Fiorentini, dalle 8.30 alle 15.30.

Gli argomenti dell'appuntamento: autosoccorso con Artva, pala e sonda, elementi di primo soccorso sanitario, tecniche di soccorso organizzato.

Organizzato in collaborazione con il Cai Sezione di Thiene Sottosezione Arsiero e le Scuole di Alpinismo del Cai di Thiene e Schio.

Per info

Paoletto Mirco 3477705805

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Ferrara di Mote Baldo (VR), 08 - 01 - 23
Si è concluso attorno alle 23 l'intervento in aiuto di una coppia di escursionisti di Belfiore (VR), finita assieme ai due cani in fondo al Vajo dell'Orsa sul Monte Baldo, dopo aver smarrito il sentiero. Ieri verso le 16.30 il Soccorso alpino di Verona è stato attivato dalla Centrale del 118, a seguito della chiamata di due escursionisti, lui di 47, lei di 48 anni. Raggiunta dopo una bella camminata Malga Orsa, la coppia nel rientrare coi propri levrieri di taglia piccola ha perso la traccia, passando tra balze rocciose e abbassandosi sempre più, fino a fermarsi senza sapere più come procedere. Una prima posizione whatsapp li indicava a circa 750 metri di quota in sinistra orografica e una squadra, partita da Ferrara di Monte Baldo lungo il sentiero che porta a Malga Orsa, ha poi tagliato arrivando sopra la presunta verticale e cominciato a chiamarli, senza però ricevere alcuna risposta. Attraverso un secondo contatto i soccorritori hanno avuto una geolocalizzazione più precisa, ovvero 150 metri più a nord e proprio dentro al Vajo. Attrezzando diverse calate per aggirare i numerosi salti di roccia, la squadra li ha finalmente raggiunti superando un ripido canale per arrivare in fondo al vajo e poi risalire. Una volta dotati di imbrago e assicurati a una corda corta - loro collaborativi e senza problemi a camminare - i soccorritori li hanno riaccompagnati lungo il percorso a ritroso,  reso scivoloso dalla presenza della nebbia, attrezzando i tratti più impegnativi con corde fisse, fino al sentiero e da lì alle macchine. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 07 - 01 - 23
Verso le 14.30 la Centrale del 118 è stata allertata da quattro escursionisti veneziani e rodigini, impossibilitati a proseguire in salita verso il Rifugio Vandelli poiché due di loro erano sfiniti dalla stanchezza. In particolare un 41enne di Cavarzere (VE) che amentava dolori a una gamba e una 32enne molto provata dalla fatica. Non appena l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è liberato da un'altra missione è volato al Passo Tre Croci per imbarcare due soccorritori di Cortina, in quanto le due coppie avevano con sé anche due cani, uno di piccole e uno di grandi dimensioni. Individuati gli escursionisti lungo il sentiero numero 217 che da Valbona sale al Vandelli, 300 metri circa sotto il Rifugio, l'eliambulanza ha sbarcato con un verricello di una trentina di metri il tecnico di elisoccorso e i due soccorritori. I due in difficoltà sono quindi stati issati a bordo per poi essere lasciati al Passo Tre Croci. Gli altri due, sempre un uomo e una donna, che erano in grado di camminare, sono scesi assieme ai loro cani e ai due soccorritori di Cortina rimasti a terra per riaccompagnarli a valle. 
 
 
 
 
 
Caprino Veronese (VR), 07 - 01 - 23
Verso le 15.30 una squadra del Soccorso alpino di Verona è intervenuta per un'auto caduta in una scarpata da una strada bianca, tra località Scriniari e Lubiara. Medico e infermiere dell'elicottero di Verona emergenza, sbarcati nelle vicinanze, hanno raggiunto il conducente e ne hanno valutato le condizioni. L'infortunato, un 58enne di Marano di Valpolicella (VR), è stato quindi imbarellato e trasportato dai soccorritori e dal personale sanitario dell'ambulanza lungo un sentiero fino alla strada. Caricato a bordo dell'ambulanza, l'uomo è stato trasportato all'ospedale di Peschiera per gli approfondimenti del caso.
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