2023

Asiago (VI), 25 - 09 - 23
Ieri verso le 18.40 il Soccorso alpino di Asiago è stato messo in contatto telefonico con due escursioniste, che vagavano da ore, dopo aver smarrito la strada per rientrare alla loro macchina. Le due sorelle di Chiampo (VI), di 71 e 66 anni, erano partite a piedi da Forte Interrotto per andare a vedere i cimiteri austroungarici. Al momento di rientrare avevano scelto un itinerario differente, finendo per perdere l'orientamento e iniziando a girare a vuoto nel tentativo di ritornare al parcheggio. Non riuscendo a risalire alla loro posizione ed essendo la descrizione del percorso seguito insufficiente a capire il punto, le squadre si sono divise con i fuoristrada lungo la viabilità principale, fermandosi a chiamarle a voce. Fortunatamente dopo un po' i soccorritori sono riusciti ad avere indicazioni del luogo tramite un messaggio Whatsapp e a individuarle verso le 21. Una volta da loro, le due donne sono state caricate a bordo e accompagnate alla macchina, a circa 5 chilometri di distanza. 
Longarone (BL), 24 - 09 - 23
Quasi a scadenza effemeridi, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Longarone, da dove, dopo aver imbarcato un soccorritore profondo conoscitore del territorio, si è diretto sotto Forcella della Cazetta, a seguito della richiesta di tre escursionisti che avevano smarrito il sentiero. Anziché dirigersi, a un bivio, verso Casera Costa di Nas, i tre, due donne, una 58enne di Mestre (VE) e una 44enne di Casale sul Sile (TV), e un 46enne di Bolzano, avevano proseguito sul sentiero numero 573 verso Casera di Megna, per poi perdere la traccia. Individuati grazie ai segnali luminosi in una radura in mezzo al bosco, i tre sono stati issati a bordo con il verricello e trasportati a Belluno. 
Rocca Pietore (BL), 24 - 09 -23
Verso le 17 è scattato l'allarme lanciato dai familiari di un uomo, improvvisamente colto da malore, mentre stava facendo legna in un bosco in prossimità dell'abitato delle Grazie. L'equipe medica e il tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, atterrato nelle vicinanze, sono subentrati nelle manovre di rianimazione, purtroppo invano, sul posto anche un'ambulanza. Con l'aiuto di una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, la salma è stata imbarellata e trasportata fino al carro funebre. 
Valdastico (VI), 24 - 09 - 23
Una giovane ha perso la vita oggi precipitando dalla Ferrata delle Anguane. Verso le 13.20 la Centrale del Suem di Vicenza ha ricevuto diverse segnalazioni di escursionisti, che avevano assistito alla caduta di una persona dalla Ferrata. Una squadra del Soccorso alpino di Arsiero si è portata sul luogo indicato dai testimoni e ha rinvenuto alla base della parete, 50 metri sotto il sentiero, il corpo di una ragazza. La 22enne di Valli del Pasubio (VI), che era salita da sola, arrivata nella parte alta dell'itinerario attrezzato, molto frequentato in quel momento, per motivi al vaglio, era caduta nel vuoto, fermandosi 150 metri più in basso. Sbarcati con il verricello nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso ed equipe medica dell'elicottero di Verona emergenza non hanno potuto purtroppo far altro che constatare il decesso della giovane. Imbarellata, la salma è stata trasportata al campo sportivo di Valdastico e affidata al carro funebre e ai Carabinieri. I soccorritori hanno accompagnato al campo sportivo anche il padre della ragazza, che la stava aspettando alla base dell'itinerario attrezzato.
Valli del Pasubio (VI), 24 - 09 -23
Attorno alle 13.40 la Centrale del Suem di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Schio per un incidente alpinistico sul Monte Baffelan. All'origine della caduta di uno scalatore di 56 anni di Borso del Grappa (TV) il distacco di un appiglio all'8° tiro della Via Segreti del Baffelan. L'uomo che aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia è stato recuperato con il verricello dall'elicottero di Treviso emergenza e trasportato al Rifugio Campogrosso, dove si trovavano sei soccorritori pronti a intervenire. Anche il compagno di cordata è stato lasciato al Rifugio. I due si sono allontanati con la propria macchina. 
Belluno, 24 - 09 - 23
Attorno a mezzogiorno è scattato l'allarme per un partecipante della pedonata non competitiva dei Percorsi della memoria, ruzzolato per una quindicina di metri dal sentiero 380. Il 74enne di Silea (TV), che si trovava con altre persone, perso l'equilibrio era caduto all'altezza del Capitello di Sant'Antonio, riportando un grave politrauma. L'uomo è stato raggiunto da una squadra, compresa un'infermiera, del Soccorso alpino di Longarone, che prestava assistenza alla manifestazione e dal personale medico e dal tecnico di elisoccorso, sbarcati con il verricello dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Prestate le prime cure urgenti, l'infortunato è stato imbarellato e issato a bordo, dopo che i soccorritori hanno aperto un varco tra la vegetazione per facilitare le operazioni. L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Treviso. Prima l'eliambulanza aveva recuperato un'escursionista 31enne polacca con una sospetta frattura della caviglia. La donna, che si trovava sul sentiero 215 che conduce al Vandelli, è stata portata a Belluno. Il Pelikan di Bolzano è invece intervenuto alle pendici del Monte Borgà, sul Col Sparavier, per un escursionista scivolato dal sentiero 394. L'uomo è stato accompagnato con un sospetto trauma cranico a Belluno. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Longarone. 
San Vito di Cadore (BL), 23 - 09 -23
Mentre con altre tre persone stava percorrendo il sentiero numero 466 da Mondeval verso Passo Giau, un escursionista 62enne di Valdagno (VI) si è sentito poco bene. Atterrati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore hanno verificato le condizioni dell'uomo, per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
Cortina d'Ampezzo (BL), 23 - 09 -23
Attorno alle 13 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero numero 216, che da Forcella Marcuoira scende al Rifugio Vandelli, per una turista francese di 68anni che, a seguito di un sospetto trauma al ginocchio,non era più in grado di camminare. Recuperata con un verricello dal tecnico di elisoccorso, l'infortunata, che faceva parte di una comitiva di 18 persone, è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Successivamente l'eliambulanza si è spostata sul Cristallo. Salendo da Rio Gere verso Forcella Staunies, due escursiniste austriache di 30 e 29 anni erano uscite completamente fuori traccia, iniziando a risalire la parete a destra del ghiaione, fino a non essere più in grado di muoversi. Individuate dopo una ricognizione all'interno di un canale di roccia marcia, bloccate sul versante sulle cui creste passa la Ferrata Marino Bianchi, le due turiste sono state issate con un verricello di 25 metri e lasciate nei pressi del Rifugio Son Forca.
 
Belluno, 21 - 09 - 23
Questa mattina verso le 11.30, a seguito della chiamata della gestrice del Rifugio che ha dato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che sale al Vandelli dove, alla fine dell'ultimo tratto di cavo fisso, un'escursionista 58enne di Taiwan aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Individuato il punto dove si trovava la donna, il tecnico di elisoccorso è stato sbarcato a circa 100 metri di distanza. Raggiunta, l'infortunata è stata imbarcata con il verricello e trasportata all'ospedale di Belluno. Attorno alle 14. 20 l'eliambulanza è partita in direzione di Forcella Val d'Arcia sul Pelmo, poiché una coppia di trentenni polacchi, spaventata, non era più in grado di proseguire. Per la presenza di nebbia l'elicottero, riuscito a sbarcare a terra il tecnico di elisoccorso, è dovuto atterrare al Rifugio Città di Fiume. Il soccorritore ha quindi iniziato a scendere assieme all'uomo e la donna lungo il sentiero, aiutandoli nel cammino. Arrivati a 2.050 metri di quota una schiarita ha permesso l'avvicinamento dell'eliambulanza e la salita in hovering. La coppia è stata lasciata a San Vito di Cadore.
Santorso (VI), 20 - 09 - 23
Questa mattina verso le 9.30 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per una ragazza che si era sentita poco bene sul Monte Summano, in seguito alla puntura di un insetto. La 27enne di Schio (VI), monitorata da un'infermiera del Soccorso alpino che si trovava sul posto, è stata raggiunta in jeep sulla Strada della Via Crucis da una squadra, che la ha caricata a bordo e trasportata al rendez vous con l'ambulanza, diretta in ospedale per le dovute verifiche. 
Cesiomaggiore (BL), 20 - 09 - 23
Partita con la sorella per cercare i suoi due cani allontanatisi in una precedente passeggiata in Val Canzoi, una 61enne di Feltre (BL) è riuscita a ritrovarli su un versante scosceso, ma ha perso lei stessa l'orientamento non riuscendo più a rientrare. Ieri verso le 19.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, attivata dai Carabinieri, al cui numero era arrivata la richiesta di aiuto. Percorrendo il sentiero numero 806 che dal lago della Val Canzoi porta a Casera Cimonega, la donna aveva sentito i suoi due beagle abbaiare sul versante opposto. Si era separata dalla sorella, era scesa per poi prendere una traccia di cacciatori denominata Slavinaz. Da lì era salita ancora fino a ritrovarli. A quel punto però era talmente distante dal sentiero, da non riuscire più a orientarsi. Riuscita a trovare campo per lanciare l'allarme, messa in contatto con i soccorritori ha cercato di spiegare i suoi movimenti. Poi, dato che tutta l'area è sprovvista di copertura, il telefono non è stato più raggiungibile, nemmeno per risalire alle coordinate della posizione. Quindici soccorritori hanno iniziato a percorrere la sentieristica della vallata, chiamandola a voce e distribuendsi lungo tracce nei boschi. Solo dopo le 22.30 hanno fortunatamente scorto dei segnali luminosi provenire dal versante di fronte al loro. Le squadre sono quindi scese e risalite, finché, attorno alle 2.30 sono arrivate dalla donna. Un soccorritore la ha assicurata a sé con la corda, altri due hanno preso un cane a testa e lentamente hanno iniziato la discesa verso il sentiero Slavinaz. Da lì sono quindi tornate sulla strada, dove attendeva la sorella. L'intervento si è concluso verso le 5.30.
Valli del Pasubio (VI), 19 - 09 - 23
Alle 14.30 circa la Centarle operativa di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Schio, per provvedere al recupero di un ciclista arrivato autonomamente al Rifugio Papa, dopo essersi procurato una ferita cadendo. Il 61enne di Isera (TN), che si trovava in compagnia con la propria ebike sul sentiero tra il Rifugio Papa e il Rifugio 7 Croci, finito a terra aveva infatti riportato un taglio sotto il ginocchio. Raggiunto in jeep dai soccorritori, all'uomo sono state prestate le prime cure. Caricato a bordo, è stato quindi trasportato al rendez vous con l'ambulanza a Bocchetta Campiglia. 
Borso del Grappa (TV), 19 - 09 - 23
Attorno alle 12.20 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato dalla Centrale del Suem di Treviso, per un parapendio finito tra gli alberi, un centinaio di metri dopo il decollo dei Tappeti. Sbarcato con un verricello il tecnico di elisoccorso nelle vicinanze, nella zona di Casera Girotto, l'elicottero di Treviso emergenza è volato a imbarcare due soccorritori per eventuale supporto nelle operazioni di recupero. Nel frattempo il tecnico di elisoccorso, raggiunta la pianta dove il pilota 62enne tedesco era sospeso, illeso, a una decina di metri dal suolo, lo aveva assicurato e calato a terra. I soccorritori si sono quindi spostati assieme al pilota in un prato, per poi risalire in hovering sull'eliambulanza ed essere trasortati a valle.
Belluno, 19-09-23
È dedicato a Mauro Piccolin il progetto presentato ieri nella sede del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e destinato agli aspiranti soccorritori, per colmare eventuali lacune nella loro preparazione alpinistica tecnica e curriculare, prima di affrontare le verifiche di ingresso dopo un anno di affiancamento nella loro futura Stazione territoriale. 
 
L’ammissione al Soccorso alpino e speleologico è possibile per tutti i soci del Cai di età compresa tra i 18 e i 45 anni, dopo il superamento delle prove di ammissione, necessarie per la verifica dei requisiti richiesti. La domanda va presentata al responsabile della Stazione competente per territorio, corredata del curriculum dell’attività alpinistica o speleo degli ultimi due anni e di un certificato medico. I requisiti per il Soccorso alpino sono: capacità di movimento su tutti i terreni di montagna, arrampicata su roccia minimo 4° grado da primo di cordata e su ghiaccio (60°), sci su tutti i tipi di neve.
 
“Nell’ultimo decennio si sta assistendo ad una carenza di nuove leve che entrano a far parte delle file Cnsas ed una trasformazione delle caratteristiche dei pochi aspirati che chiedono di farvi parte: la buona volontà e l’impegno nel dedicarsi ad aiutare le persone in difficoltà nell’ambiente montano spesso non sono direttamente proporzionali all’esperienza e alla pratica alpinistica. Una preparazione a volte molto elevata su determinati settori, vedi l’arrampicata, ma non generale e completa come richiesta dal regolamento nazionale e regionale per poter entrare” è la premessa del direttore della Scuola alpina regionale Sergio Albanello. 
 
L’obiettivo del ‘Progetto propedeutico aspiranti operatori di Soccorso alpino’, sperimentale per il biennio 2023/2024, è quello di compensare eventuali aspetti deficitari, dando la possibilità ai potenziali soccorritori – una trentina quest’anno - di integrare la propria attività alpinistica e sci alpinistica con gli istruttori della Scuola alpina e con le Guide alpine iscritte nei ruoli operativi del Cnsas Veneto, permettendo di sviluppare le loro qualità ed esperienza alpinistiche e, non ultimo, alimentando reciproche conoscenze tra i ragazzi, che contribuiranno a far nascere nuove cordate e amicizie tra chi condivide la stessa passione. 
 
Alla presenza del presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto Rodolfo Selenati e del delegato Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin, è stata ricordata la figura di Mauro Piccolin, con moglie Valeria in sala: alpinista, soccorritore alpino, tecnico di elisoccorso e capo stazione del Cnsas di Belluno che si è sempre impegnato e dedicato anima e corpo al soccorso delle persone in montagna e che nella sua attività di istruttore dei corsi roccia del Cai Belluno ha sempre avuto l’occhio nell’individuare giovani capaci ed appassionati di alpinismo che poi ha portato all’interno della propria Stazione Cnsas. 
 
La realizzazione del progetto è resa possibile dal sostegno di Dolomiti Emergency, rappresentata ieri dalla presidente Laura Menegus, e di Sinteco. “Conservo tanti ricordi di Mauro, professionali e non solo, a suo modo è stato un insegnante per noi, siamo cresciuti parecchio con lui e non è una frase di circostanza – è stato il pensiero di Stefano Giacomelli, general manager di Sinteco – partecipare a questa iniziativa del territorio nel suo ricordo serve per portare avanti nuove leve nell’aiuto delle persone in difficoltà e a dare esempi di come si affronta la montagna”.

 

Recoaro Terme (VI), 17 - 09 - 23
Questa mattina, poco prima delle 10, la  Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, per un escursionista che si era fatto male all'inizio della Ferrata del Vajo Scuro, nel Gruppo del Fumante. Il 58enne di Vicenza, che stava salendo assieme alla figlia, dopo un centinaio di metri era infatti scivolato, cadendo trattenuto dal kit da ferrata, ma riportando un sospetto trauma alla spalla. Data la presenza di nebbia, una squadra lo ha raggiunto a piedi, gli ha prestato le prime cure e lo ha calato sul sentiero sottostante, per poi spostarsi verso l'alveo del Vajo Lovaraste. Da lì l'uomo è stato sollevato con paranco un'ottantina di metri e issato sul sentiero alto, da cui normalmente quel tratto attrezzato si affronta in discesa, per andare all'attacco della Ferrata del Vajo Scuro. Accompagnato infine al Rifugio Battisti, l'infortunato - che aveva camminato autonomamente a fianco della squadra - è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Valdagno. L'intervento si è concluso verso le 15.
Auronzo di Cadore (BL), 17 - 09 - 23
Questa mattina verso le 8.40 la Centrale del 118 è stata attivata per un'escursionista febbricitante, non in grado di rientrare a piedi dal Rifugio Città di Carpi. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è quindi salita con il fuoristrada e ha imbarcato la 40enne di Bologna per accompagnarla a valle. La donna si è poi allontanata con i propri mezzi. 
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