2024

Caltrano (VI), 29 - 12 - 24
Verso le 15 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato dalla Centrale del 118, per una donna che, dopo pranzo, aveva accusato un malore al Rifugio Bar Alpino, al momento non accessibile alle auto per la presenza della neve. Dopo aver sentito il gestore per sincerarsi delle condizioni delle strade, due squadre sono partite con le jeep trainando due motoslitte in direzione dell'imbocco di località Valmagnaboschi, la via di accesso più rapida. Lasciate le auto, i soccorritori hanno poi proseguito in motoslitta. Una volta al Rifugio, la 51enne di Cagliari è stata caricata nella barella e trasportata fino all'ambulanza, che l'ha poi accompagnata all'ospedale di Asiago per gli accertamenti del caso. 
Ponte nelle Alpi (BL), 29 - 12 - 24
Attorno alle 13.30 due squadre del Soccorso alpino di Belluno e Longarone sono partite in direzione del Monte Serva, per un'escursionista scivolata sul sentiero. La 70enne di Santa Giustina (BL) al momento dell'incidente stava scendendo con due amiche, una delle quali andata incontro ai soccorritori per dare le opportune indicazioni. Le tre donne erano salite dalla Chiesetta di Sant'Andrea fino al crinale di Col Frusac, quando, al momento di rientrare a valle dal ripido sentiero diretto, una di loro aveva messo male il piede, riportando un trauma alla caviglia che le impediva di proseguire. Otto soccorritori, tra i quali un infermiere la hanno raggiunta, immobilizzandole la gamba e caricandola in barella, per poi trasportarla da 700 metri di quota a 400. Una volta sulla strada, l'infortunata è stata trasferita nell'ambulanza, che la ha accompagnata all'ospedale di Belluno. 
 
Canale d'Agordo (BL), 29 - 12 - 24
Questa mattina verso le 9.15 il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato, per l'eventuale recupero di un ragazzo scivolato sul sentiero 687, sopra località Feder, che si era procurato una sospetta distorsione al ginocchio. Poiché il luogo era distante da raggiungere a causa della neve e l'avvicinamento avrebbe richiesto tempo per le squadre a piedi, il 18enne di Cadoneghe (PD), è stato soccorso dell'equipaggio di Falco 2, che lo ha imbarcato con il verricello e trasportato all'ospedale di Belluno. 
 
Lamon (BL), 28 - 12 - 24
Attorno alle 10.20 la Centrale del 118 è stata attivata per un uomo colto da malore mentre si trovava sul limitare del bosco, in prossimità della propria casera sul Col dei Tei. Il 78enne di Lamon (BL) è stato raggiunto dal personale sanitario e dal tecnico di elisoccorso di Falco 2, risaliti al luogo dove si trovava dalle coordinate della posizione. Valutate le condizioni, l'uomo è stato imbarcato e trasportato per i dovuti accertamenti all'ospedale di Feltre. 
Roana (VI), 27 - 12 - 24
Attorno alle 16.50 i Carabinieri di Thiene hanno allertato il Soccorso alpino di Asiago, per due donne che avevano perso l'orientamento in località Boscon e non erano più in grado di rientrare da sole alla loro macchina parcheggiata a Canove. Messe in contatto con I soccorritori, la 59enne di San Maryino di Lupari (PD) e la 56enne di Castelfranco Veneto (TV) hanno detto di trovarsi al Baito Boscon. Dopo aver chiesto loro di non spostarsi, i soccorritori sono partiti dal Golf di Asiago con due motoslitte e le hanno raggiunte. Caricate a bordo - erano illese, solo infreddolite - le due squadre sono ritornate al punto indietro, per poi riaccompagnarle alla loro auto. 
Belluno, 23 - 12 - 24
Attorno alle 13.30 la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino di Belluno, dopo essere stata contattata da un escursionista in difficoltà sul versante meridionale del Monte Serva. Partito da Villa Montalban con l'intento di salire alla Busa dei Vedei, percorrendo un itinerario fuori dalla traccia consueta un 63enne bellunese era stato costretto a bloccarsi a metà quota, a circa mille metri di altitudine, sotto delle rocce, impossibilitato ad avanzare o a tornare sui propri passi. Grazie alla geolocalizzazione della sua posizione, una squadra lo ha individuato e avvicinato percorrendo un viaz, per poi scendere da lui con manovre tecniche. Dopo averlo assicurato, i quattro soccorritori lo hanno calato una cinquantina di metri, hanno guadagnato una traccia di discesa e con lui sono rientrati a valle passate le 16. 
Santorso (VI), 21 - 12 - 24
Il Soccorso alpino di Schio, che ogni anno presta assistenza alla fiaccolata del Monte Summano, è intervenuto oggi due volte durante l'evento per altrettanti incidenti dovuti al ghiaccio. Nel primo i soccorritori hanno prestato primo aiuto a un 63enne di Schio (VI) che, dopo essere scivolato, aveva riportato un sospetto trauma cranico e contusioni. Medicato e imbarellato, l'infortunato è stato trasportato in località Colletto di Velo, per essere affidato all'ambulanza. Poco dopo anche una 48enne di Valli del Pasubio (VI) si è fatta male, dopo essere caduta a causa della superficie ghiacciata e aver messo male una mano. Con una probabile frattura al polso, la donna è stata accompagnata assieme agli amici alla loro auto e si è recata autonomamente al pronto soccorso. 
 
Perarolo di Cadore (BL), 21 - 12 - 24
Durante una passeggiata al Parco avventura di Caralte, questa mattina un 42enne di Milano è scivolato sul ghiaccio, riportando una sospetta frattura alla gamba. Scattato l'allarme attorno alle 10, la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Pieve di Cadore, che ha raggiunto con il fuoristrada l'infortunato. Stabilizzato, l'uomo è stato poi trasportato fino all'ambulanza, che lo ha accompagnato all'ospedale di Belluno. 
 
Tregnago (VR), 19 - 12 - 24
Scivola durante una battuta di caccia e si infortuna. Questa mattina verso le 11.30, la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Verona per un cacciatore che, messa male una gamba percorrendo un bosco scosceso in località Precastio, aveva riportato un probabile trauma a tibia e perone. Raggiunto da una squadra, compreso il medico di Stazione, dai Vigili del fuoco e dal personale sanitario del 118, al 55enne di Monteforte d'Alpone sono state prestate le prime cure. Caricato in barella, l'infortunato è stato sollevato per contrappeso per una quarantina di metri e poi trasportato a braccia per 50 minuti fino all'ambulanza. 
 
Livinallongo del Col di Lana (BL), 19 - 12 - 24
Ieri sera attorno alle 21 il Soccorso alpino di Livinallongo è stato allertato per un escursionista, che si era sentito poco bene, mentre si trovava al Rifugio Plan Boè. Una squadra è partita con il quad, portando con sé personale della Croce Bianca di Arabba. Raggiunto il 45enne di Bari, che lamentava dolori al torace, i soccorritori lo hanno fatto salire sul toboga, per poi trasportarlo fino a valle e affidarlo all'automedica sopraggiunta nel frattempo.
 
Pieve del Grappa (TV), 18 - 12 - 24
Ieri sera poco prima delle 22 la Centrale operativa di Treviso ha attivato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, a seguito dell'infortunio di una escursionista, scivolata quasi in cima alla strada che da Sant'Andrea sale al Salto della Capra. La 33enne di Camposanpiero (PD), che faceva parte di un gruppo di 4 persone ed era scivolata sul ghiaccio riportando la probabile frattura di tibia e perone, è stata raggiunta da una squadra, compreso un medico. I soccorritori le hanno bloccato la gamba e prestato le prime cure, per poi trasportarla all'ambulanza del Suem di Crespano, che l'ha accompagnata in ospedale. L'intervento si è concluso attorno all'una. 
*Aggiornamento dalla grotta Abisso Bueno Fonteno - 17/12, ore 22:00:*
 
Entro circa 3/4 ore la barella con l'infortunata potrebbe essere fuori dalla grotta. L'ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto, grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate. Lo stesso tratto, lo scorso anno durante l'intervento, era stato percorso in circa 12 ore.
 
Sottolineo che si tratta di una stima soggetta alle condizioni sanitarie dell'infortunata. Sarà nostra cura inoltrare tempestivamente le immagini dell'uscita. Si anticipa che domani mattina verrà convocato un punto stampa a Fonteno di cui seguiranno i dettagli.
Asiago (VI), 17 - 12 - 24
Nel pomeriggio il Soccorso alpino di Asiago è stato messo in contatto dai Carabinieri di Thiene con un escursionista, che in passeggiata sulla Cima Monte Longara con il suo cagnolino, aveva smarrito il sentiero. L'uomo, dopo aver tentato di rientrare ed essere finito nel bosco, aveva chiesto aiuto. Avvicinatasi con i mezzi, una squadra si è poi spostata con la motoslitta e ha raggiunto il 60enne di Vedelago. Ferificato che l'uomo stava bene ed era solamente infreddolito, i soccorritori lo hanno riaccompagnato alla macchina.
 
*Aggiornamento dalla grotta Abisso Bueno Fonteno - 17/12, ore 8:00:* 
 
I soccorritori con la barella hanno terminato il percorso nel ramo secondario della grotta - non esplorato - per ora ritrovarsi nella parte conosciuta della grotta. Da qui occorrono circa 2 ore per giungere al ramo principale, e altri 30 minuti per giungere all'uscita. Le suddette 2 ore e 30 minuti sono le tempistiche di uscita in condizioni normali. Le effettive tempistiche di uscita, in queste condizioni, sono di circa 36/48 ore, scandite da un'ora e mezza di trasporto e un'ora di pausa per fornire assistenza sanitaria all'infortunata. Fino a questo momento sono stati impegnati 126 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno formato 5 squadre di soccorso: alcune dedicate al trasporto della barella, altre ad anticiparne il passaggio provvedendo a disostruire dei tratti che successivamente potrebbero risultare problematici - anche con l'utilizzo di piccole cariche esplosive. L'ingresso della sesta squadra è previsto per questa sera, quello della settima nella giornata di domani. I tecnici sono provenienti da Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto. È previsto l'arrivo di ulteriore personale dalla Sardegna.  
 
La stima delle tempistiche di uscita dalla grotta sono di circa 36/48 ore. Le condizioni dell'infortunata, costantemente monitorata dal personale sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico, sono stabili. Le comunicazioni tra l'esterno e l'interno della grotta sono garantite da un cavo telefonico che i soccorritori hanno posizionato lungo tutto il percorso delle operazioni di soccorso.
 

Con l’ultima votazione avvenuta ieri sera per la parte speleologica, si sono concluse le elezioni per il rinnovo dei vertici delle tre Delegazioni del Soccorso alpino e speleologico Veneto, che entreranno in carica dal primo gennaio per il triennio 2025/27: II Dolomiti Bellunesi, competente per Belluno e Treviso, XI Prealpi Venete, competente per Padova, Verona e Vicenza, e VI Speleologica Veneto, competente sull’intero territorio regionale.

Ringraziamo di cuore i delegati e vicedelegati uscenti per l’impegno, il tempo e le energie profusi fino a qui, siamo felici per chi ha rinnovato la propria disponibilità e siamo grati ai nuovi entrati per quanto potranno fare da domani per la nostra Associazione.

II Delegazione Dolomiti Bellunesi

Michele Titton del Soccorso alpino di Cortina sarà il nuovo delegato della II Zona Dolomiti Bellunesi nel triennio 2025/27, suoi vice Giorgio Farenzena del Soccorso alpino di Agordo e, come vicario, Dimitri De Gol del Soccorso alpino di Feltre. L’assemblea dei capi e dei vicecapi delle Stazioni della II Delegazione Dolomiti Bellunesi del Cnsas – 16 stazioni bellunesi e 2 trevigiane - ha eletto i nuovi vertici, che subentreranno dal primo gennaio al delegato Alex Barattin, Soccorso alpino dell’Alpago, e ai vicedelegati uscenti Mario Brunello, Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, e Ferruccio Barel, Soccorso alpino di Longarone.

“Nel segno della continuità degli ideali dell’Associazione e della strada sino a qui intrapresa, puntiamo sempre più a una comunità autentica e accogliente, dove la passione per la montagna e l’aiuto reciproco si trasformino in un servizio di eccellenza. Attraverso una comunicazione vera e coinvolgente, attività di promozione e percorsi chiari per i nuovi volontari, che possano garantire un futuro solido e dinamico, continuando a essere un punto di riferimento nazionale nel mondo del Soccorso alpino”.

Michele Titton, 44 anni, è volontario del Soccorso Alpino dal 2001.  Ricopre ha la carica di istruttore regionale da 15 anni e di tecnico di elisoccorso da 14 anni, è stato il primo capo stazione delle Prealpi Trevigiane, fondandola nel 2004, e coordinatore dei tecnici di elisoccorso.

Giorgio Farenzena, 62 anni, è volontario del Soccorso Alpino dal 1982. È stato capo della Stazione di Agordo per 13 anni, dal 2001 al 2014, oltre che tecnico di elisoccorso dal 1993 al 1997.

Dimitri De Gol, 43 anni, è volontario del Soccorso alpino dal 2003. Da 15 anni è istruttore regionale e da 14 anni è tecnico di elisoccorso. Pilota di droni, in passato è stato direttore della scuola regionale per 9 anni e tecnico di centrale a Pieve di Cadore.

XI Delegazione Prealpi Venete

Già vicedelegato, Roberto Morandi del Soccorso alpino di Verona sarà il nuovo delegato dell’XI Zona Prealpi Venete, che include sei Stazioni (Verona, Padova e le 4 vicentine). Rinnova il suo impegno da vicedelegato vicario Luca Nardi del Soccorso alpino di Schio, affiancato da Daniele Zotti della Stazione di Asiago. Lascia la carica di delegato Alberto Barbirato, del Soccorso alpino di Padova.

“La volontà, per i prossimi anni, è di continuare nella linea tracciata dal precedente delegato nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione tra le Stazioni dell’XI Delegazione e di un'ulteriore integrazione con le Stazioni della II e della VI Zona. L'attenzione sarà rivolta a tutte le figure tecniche, in particolare, ai volontari che, gratuitamente, giorno dopo giorno offrono il loro tempo e le loro competenze a chi si trova in difficoltà sulle nostre colline e le nostre montagne”. 

Roberto Morandi, 57 anni, è volontario del Soccorso alpino dal 1993. Dal 2001 al 2010 è vicecapo della Stazione di Verona, di cui diventa capo per 9 anni dal 2011. Per tre anni vicedelegato, è tecnico di centrale operativa.

Luca Nardi, 61 anni, entra a far parte del Soccorso alpino di Schio nel 2000, di cui diventa vicecapo dal 2012 al 2017 e capo dal 2018 per 4 anni. Già vicedelegato nel mandato 2022/2024, è tecnico di Soccorso alpino e tecnico di ricerca.

Daniele Zotti, 47 anni, entra a 18 anni a far parte del Soccorso alpino di Asiago, dove ricopre per alcuni anni la carica di segretario e ne diventa capo Stazione per 12 anni. Dal 2020 ha assunto la funzione di tecnico di centrale operativa.

VI Delegazione Speleologica Veneto

Si è tenuta proprio ieri in serata l’ultima delle tre votazioni per il rinnovo delle cariche della Delegazione speleo – che annovera le tre Stazioni Verona speleo, Vicenza speleo, Veneto Orientale - mentre in contemporanea venivano organizzate le squadre per dare supporto all’intervento in corso nell’Abisso Bueno Fonteno, partite da Vicenza e Verona. Cristiano Zoppello, della Stazione Vicenza speleo, già vice in questa conclusione di mandato, sarà il nuovo delegato della Zona speleo. Manterrà il ruolo di vicedelegato vicario Damiano Federti della Stazione Verona speleo, affiancato da Matteo Bisognin, appartenente alla stessa Stazione. Delegato uscente è Giovanni Ferrarese, della Stazione Vicenza speleo.

“L’avventura inizia con un impegnativo intervento in grotta, che ci vedrà operativi per diversi giorni. Ma abbiamo piena fiducia nei nostri tecnici e nella loro capacità di mettersi a disposizione anche negli scenari più complessi. Raccogliamo un’eredità importante e ambiziosa; il Soccorso speleologico Veneto è una realtà all’avanguardia che deve mantenere alto il livello di operatività sui tutti i fronti. Gli scenari di intervento nel territorio sono estremamente variegati. La capacità di operare in ambiente severo, con elevate competenze tecniche, come una squadra sola, sono prerogative che la Delegazione veneta mette a disposizione di tutto il Servizio regionale e di tutta la comunità di chi frequenta le montagne”.

Cristiano Zoppello, 42 anni, nel Soccorso speleo dal 2003, capo Stazione per 5 anni, per sei anni direttore della scuola regionale tecnici di Soccorso speleologico, per 5 anni direttore della scuola nazionale, vicedelegato per 5 anni, istruttore nazionale dal 2011.

Damiano Federti, 41 anni, entra a far parte del Soccorso speleo nel 2005, a capo della Stazione Verona speleo per 14 anni, vicedelegato e riferimento del Consiglio per il Gruppo forre Veneto, è istruttore regionale di Soccorso speleologico e di Soccorso in forra, dal 2019 è anche effettivo nel Soccorso alpino di Verona.

Matteo Bisognin, 52 anni, nel Soccorso speleo dal 1994, è tecnico di Soccorso speleo dal 2009, tecnico disostruttore dal 1997, con qualifica Responsabile operazioni disostruzione dal 2015, e coordinatore nazionale Gruppo lavoro disostruttori dal 2003 al 2005. Attualmente è responsabile del Gruppo tecnico disostruttori regionale e direttore della scuola regionale tecnici disostruttori.

Bosco Chiesanuova (VR), 16 - 12 - 24
Si è concluso poco prima delle 21 il recupero di una coppia di escursionisti veronesi, bloccati dal freddo e dal buio in prossimità di una malga in località Masetto, vicino a Bocca di Selva. I due, 55 anni lui, 49 anni lei, di Roverchiara (VR), che non erano in grado di rientrare autonomamente, hanno chiesto aiuto e, attorno alle 18.15 è stato attivato il Soccorso alpino di Verona. Una squadra si è avvicinata il più possibile con la jeep e il quad al traino. Raggiunto il punto dove si trovavano i Carabinieri e un'ambulanza della Croce Verde, i soccorritori hanno poi scaricato il quad e con quello hanno proseguito per una ventina di minuti. Arrivati dalla coppia, uno alla volta hanno riportato sulla strada gli escursionisti, di cui sono state accertate le condizionie e che sono rientrati con i propri mezzi. 
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