2024
RECUPERATO IL CICLISTA DISPERSO, CADUTO FUORI STRADA UNA CINQUANTINA DI METRI
Scritto da Michela CanovaArsiero (VI), 02 - 08 - 24
Il caschetto lo ha protetto nella caduta, le cui dinamiche Cristian non ricorda. Il 39enne disperso da ieri è stato ritrovato da una squadra in perlustrazione a piedi, una cinquantina di metri sotto la sede della strada forestale transitabile che da Contra Seluggio scende ad Arsiero. Nel pomeriggio un vicino, che lo aveva visto salire ieri alle 15 verso la Contrada dove ha una casa, in seguito agli appelli, è arrivato al campo base a fare la propria segnalazione e le ricerche, prima diffuse senza una precisa indicazione attorno a Cogollo del Cengio da dove il ciclista era partito verso le 14.30, si sono concentrate nei percorsi che si diramano nella zona dell'avvistamento. Le squadre si sono distribuite su strade e percorsi più frequentati. Ad una del Soccorso alpino con due infermieri della Stazione di Arsiero è stato chiesto di scendere a piedi controllando attentamente dal ciglio stradale. Ed è così che, poco prima delle 18, i soccorritori hanno visto la bicicletta nella scarpata e, 50 metri più sotto, hanno trovato Cristian sdraiato tra la vegetazione, non visibile dall'alto. I sanitari, scesi lungo il ripido pendio, si sono subito presi cura di lui, che era cosciente pur con diverse probabili contusioni e una notte all'addiaccio alle spalle, mentre era in avvicinamento l'elicottero di Verona emergenza. Sbarcati con il verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso, sono state subito verificate le condizioni del ferito, imbarellato e spostato in un punto agevole per il recupero. Issato a bordo, Cristian è stato trasportato all'ospedale di Vicenza. Dal suo racconto, durante la notte si era riscaldato coprendosi con un telo termico e, appena fatto giorno, aveva cercato di attirare l'attenzione con il fischietto che aveva con sé. Oltre ai 25 soccorritori provenienti da tutta la Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino, erano presenti un'unità cinofila molecolare del Soccorso alpino Trentino, i Vigili del fuoco con il loro elicottero, la Protezione civile di Cogollo e Arsiero, i Carabinieri. Alle ricerche ha anche preso parte un elicottero HH-139B dell’83° Gruppo SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, di base a Cervia. Importante il contributo dato dal Motoclub di Cogollo e Malo, che con le proprie moto enduro, ha perlustrato strade e luoghi frequentati.
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2024
Arsiero (VI), 02 - 09 - 24
E stato ritrovato verso le 18 il ciclista 39enne di Cogollo del Cengio, di cui non si avevano più notizie da ieri, quando nel primo pomeriggio era uscito dalla propria abitazione a Cogollo per un giro in mountain bike. È stato individuato da una squadra in perlustrazione sotto la strada che sale verso il Rifugio Rumor, in località Busati. È cosciente, pur con probabili traumi dovuti a una caduta dalla bici. È assistito da due sanitari e verrà recuperato dall'elicottero di Verona emergenza. I dettagli delle operazioni più tardi.
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Cogollo del Cengio (VI), 02 - 09 - 24
Questa mattina il Soccorso alpino di Arsiero è stato attivato per unirsi alle ricerche di un ciclista 39enne, partito ieri nel primo pomeriggio da Cogollo del Cengio e non rientrato da un giro in mountain bike. Non si conosce l'itinerario scelto da Cristian Fabrello e il suo cellulare risulta irraggiungibile. Al momento squadre provenienti da tutta la Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino stanno perlustrando strade e percorsi sul Monte Summano e nella zona di Arsiero, oltre che attorno all'abitato di Cogollo. Sono presenti Vigili del fuoco, Protezione civile e Carabinieri. Cristian ieri indossava maglietta bianca, pantaloni neri e caschetto grigio. Ha una bici Scott biammortizzata nera. Chiunque lo avesse incrociato è pregato di contattare i Carabinieri.
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2024
SOCCORSI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ
Scritto da Michela CanovaMarano di Valpolicella (VR), 02 - 09 - 24
È rientrata a mezzanotte la squadra del Soccorso alpino di Verona, attivata eri sera attorno alle 19.20 dalla Centrale del Suem, per tre ragazzi in difficoltà in Val Sorda. I due fratelli di Cerea (VR), lei 22 anni, lui 18, e un loro amico 23enne di Rovigo, avevano perso l'orientamento, uscendo dal sentiero e finendo bloccati in un ripido tratto di valle, da cui non erano più in grado di spostarsi. Riusciti a risalire a una posizione indicativa i soccorritori sono partiti per ritrovarli. Scesi in Valle del Rio Baiaghe, hanno avuto un primo contatto vocale, ma il raggiungimento è stato più problematico, dovendo attrezzare alcuni punti con le corde. Una volta da loro, i ragazzi sono stati dotati di casco e imbrago e, con manovre alpinistiche, riportati al sentiero, per essere poi riaccompagnati alla loro macchina.
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Verona, 01 - 09 - 24
Verso mezzogiorno il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per un ciclista caduto in mountain bike, in località Gargagnano, a Sant'Ambrogio di Valpolicella. Il 41enne di San Pietro in Cariano (VR), che aveva riportato possibili traumi da caduta, è stato raggiunto a piedi da una squadra, imbarellato e trasportato per 500 metri fino alla strada per essere poi trasferito in ambulanza. Quasi contemporaneamente, è scattato l'allarme per un'infortunata sul sentiero nelle vicinanze del Dosso del Merlo a Navene, in comune di Malcesine. Una 71enne di San Giovanni Lupatoto, con un sospetto trauma al femore, è stata recuperata con un verricello dall'elicottero di Brescia, con il supporto di un soccorritore di Ala, residente a Malcesine.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 31 - 08 - 24
Una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico è stata inviata sulla strada sterrata che conduce al Lago Aiarnola, dove una 73enne di San Giovanni Ilarone (VR) aveva riportato un trauma al ginocchio. L'escursionista è stata raggiunta in jeep e portata all'ambulanza. Su richiesta del gestore del Rifugio Fonda Savio, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato in piazzola e ha sbarcato equipe medica e tecnico di elisoccorso, per valutare le condizioni di un escursionista, caduto all'uscita della Ferrata Merlone. L'uomo, che era poi riuscito a raggiungere da solo l'edificio, manifestava dolori al collo e alla schiena. L'eliambulanza lo ha trasportato all'ospedale di Belluno per gli approfondimenti del caso. È fortunatamente rientrata la ricerca di un 83enne feltrino, atteso invano dai familiari da un giro in cerca di funghi nella zona di Carbonera, Col Perer. Attivato dal Suem 118 verso le 13.40, il Soccorso alpino di Feltre si è mosso facendo partire il Centro mobile di coordinamento e i droni. L'anziano, che aveva perso l'orientamento e si era attardato, è poi stato incrociato che stava tornando indietro. L'allarme è quindi cessato. Falco 2 ha infine recuperato con un verricello di 40 metri una escursionista con un sospetto trauma cervicale, dopo una caduta all'altezza delle scalette sul sentiero che sale al lago del Sorapis.
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Valli del Pasubio (VI), 31 - 08 - 24
Verso le 12.15 il Soccorso alpino di Schio è stato attivato dalla Centrale del 118, per un escursionista scivolato in un dirupo non distante dal ponte tibetano. Il 49enne di Valdagno (VI), incrociando delle persone lungo il sentiero 99, si era spostato sul bordo per lasciarle passare e, perso l'equilibrio, era ruzzolato una decina di metri, a lanciare l'allarme i presenti. L'uomo, che era riuscito a risalire autonomamente, ma lamentava un dolore alla testa, è stato issato a bordo dell'elicottero di Verona emergenza con il verricello, portato al Rifugio Campogrosso per una prima verifica delle condizioni e accompagnato all'ospedale di Santorso per gli approfondimenti del caso. Sul posto era presente una squadra di soccorritori per eventuale supporto nelle operazioni.
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Belluno 31 - 08 - 24
Due gravi incidenti sono accaduti questa mattina sulle montagne bellunesi, una escursionista tedesca ha perso la vita e un ciclista è in gravi condizioni.
Verso le 10 la Centrale del 118 è stata contattata da un uomo, che aveva visto precipitare la compagna di escursione, mentre stavano percorrendo il tratto dell'Alta Via numero 2, sotto il Passo delle Farangole verso il Rosetta, in Valle delle Comelle a Canale d'Agordo. La donna era inciampata, cadendo da un salto di roccia e sparendo alla sua vista poco prima della Torcia. Arrivato nel punto indicato, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato un sopralluogo, rinvenendo il corpo senza vita alcune decine di metri più sotto. La salma è stata recuperata e trasportata a Gares, dove si trovava una squadra del Soccorso alpino della Val Biois, per essere affidata al carro funebre.
L'escursionista tedesca, della quale al momento non sono ancora note le generalità, è precipitata dal sentiero per oltre 300 metri, fino alla base della parete. Il compagno di escursione, che non riusciva a vederla, ha dato indicazioni all'equipaggio di Falco dal punto in cui era scivolata. I soccorritori si sono abbassati e hanno individuato il corpo. Sbarcati in hovering e constatato il decesso, hanno recuperato la salma con il verricello, per poi trasportarla a Gares. Il compagno è voluto scendere a valle da solo.
Sono gravi le condizioni di un ciclista che, scendendo in ebike assieme alla figlia la strada militare che da Fodara porta a Campocroce e Ra Stua, all'altezza delle serpentine ha perso il controllo della bici, uscendo da un tornante e precipitando per oltre 50 metri, l'allarme lanciato attorno alle 11 da alcuni passanti. L'infortunato, un 64enne di Feltre (BL), raggiunto da una squadra del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza, è stato poi preso in carico dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso di Falco 2, sbarcati nelle vicinanze. Imbarellato e issato a bordo con un verricello di 60 metri, è stato trasportato all'ospedale di Belluno a seguito del possibile politrauma riportato. I soccorritori hanno poi provveduto a riaccompagnare la figlia e a portare a valle le biciclette.
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Auronzo di Cadore (BL), 31 - 08 - 24
Ieri sera attorno alle 21 l'elicottero di Trento emergenza ha ultimato il recupero di due alpinisti che, completata la scalata dello Spigolo Dibona sulla Cima Grande di Lavaredo, non erano riusciti a trovare l'accesso alla via normale per il rientro. La cordata è stata individuata e recuperata dal tecnico di elisoccorso con il verricello. I due rocciatori sono stati lasciati al Rifugio Lavaredo.
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2024
ALTRI INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 30 - 08 - 24
Attorno alle 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla Croda del Banco, dove, percorrendo il Sentiero Brovedani, una turista inglese di 29 anni aveva accusato un malore. Sbarcati con il verricello, tecnico di elisoccorso e medico hanno valutato le condiIoni della ragazza, per poi issarla a bordo assieme al compagno e portarla per accertamenti a Pieve di Cadore.
Di seguito l'eliambulanza è stata inviata sul sentiero 560 dell'Alta Via numero 1 in Val Civetta, poiché una turista 24enne si era sentita poco bene, durante la traversata con un'amica. Sbarcati in hovering nelle vicinanze, i soccorritori hanno raggiunto la giovane. Assieme all'amica, le hanno quindi spostate in un punto agevole per il recupero e si sono diretti ad Agordo per gli approfondimenti del caso. L'elicottero è stato poi dirottato all'uscita delle gallerie del Lagazuoi, indirizzato da una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, che stava assistendo un 53enne di Bra (CN), con un probabile trauma alla caviglia. L'uomo è stato imbarcato con il verricello e trasportato al Codivilla. Ancora un intervento per il Soccorso alpino della Val Biois a Falcade per un trauma alla caviglia sul sentiero che dalla cascata di Barezze porta a Malga Bosch Brusai. Una 63enne di Milano, che si trovava con il marito ed era scivolata sul terreno bagnato, è stata raggiunta, stabilizzata, caricata in barella e trasportata per 200 metri fino alla jeep parcheggiata a Pian della Foca. Da lì i soccorritori hanno portato la coppia alla loro macchina.
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2024
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 30 - 08 - 24
Attorno alle 12.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Padon per una 68nne di Savignano sul Rubicone (PD) che aveva accusato un malore. La donna, che aveva problemi a respirare, è stata trasportata a Belluno. Falco 2 ha invece recuperato nella zona del Vandelli una persona che aveva manifestato una reazione allergica alla puntura di un'ape. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata attivata verso le 12.30, per un infortunio lungo il sentiero che da Valfreda, passando per Forcella dei Marmoi, porta a Malga ai Lach. Scendendo assieme al marito, una 58enne di Padova era infatti inciampata, facendosi male alla caviglia. Raggiunta da una squadra, la donna è stata medicata e caricata sulla barella con la ruota, per essere poi trasportata fino alla malga, dopo averla assicurata a una corda per superare i tratti più ripidi. Trasferita sulla jeep, la donna è stata accompagnata alla sua macchina, con cui si è allontanata autonomamente. Si è concluso invece all'una di notte l'intervento del Soccorso alpino di Auronzo, allertato ieri sera attorno alle 19.40, a seguito della chiamata di una 31enne di Sant'Elpidio (FM), che scendendo da sola il sentiero numero 280 dal Rifugio Fanton, aveva perso l'orientamento nella zona della Val Baion. Individuata e raggiunta da una squadra, l'escursionista è stata assicurata, riportata sul sentiero e accompagnata a valle.
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Val di Zoldo (BL), 30 - 08 - 24
Ieri verso le 19.20 la Centrale del 118 è stata chiamata da 4 escursionisti che stavano scendendo la via normale del Civetta, a circa 2.500 metri di quota, all'altezza dei tratti attrezzati, quando erano stati colti dal temporale, che aveva dato origine a cascate lungo il tragitto e non si sentivano in grado di proseguire. Fissato il campo base a Palafavera, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvicinato alla parete sotto la pioggia, ormai vicina la scadenza delle effemeridi, ha individuato le due coppie - due bresciani di 25 e 26 anni, una 31enne di Oderzo (TV) e un 44enne di Granze (PD) - e uno alla volta ha issato a bordo con un verricello di 20 metri gli escursionisti per poi lasciarli a Palafavera. Mentre si svolgevano le operazioni, l'equipaggio aveva notato più in alto un altro gruppo numeroso di persone, che però non avevano fatto alcun segnale di richiamo, né manifestato di aver bisogno di aiuto. Poco più tardi, il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato contattato da diverse persone che avevano visto segnalazioni luminose dalla normale e la stessa Centrale operativa ha ricevuto una richiesta di aiuto da parte proprio di quel gruppo di 8 persone, di cui 3 lamentavano principi di ipotemia. Poiché Falco non poteva ormai alzarsi in volo, è stato chiesto l'intervento dell'elicottero di Trento emergenza, che in due rotazioni ha imbarcato gli otto escursionisti polacchi, di età compresa tra i 19 e i 28 anni, e li ha riportati a valle, dove attendeva in caso di bisogno una squadra di soccorritori.
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Cortina d'Ampezzo (BL), 30 - 08 - 24
Ieri in serata sono state diverse le chiamate di escursionisti ancora in alta quota, in difficoltà, chi per il passaggio del temporale, chi per errori nel percorso e perdita di orientamento.
Verso le 20.30 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una coppia tedesca - lei 28 anni, lui 27 - bloccata in un canale del Lagazuoi. I due erano scesi dalle Gallerie del Lagazuoi, ma, all'altezza della Cengia Martini erano usciti per poi iniziare a ridiscendere un ripido canale privo di tracce, finché non erano stati obbligati a fermarsi sopra salti di roccia. Una squadra di 4 soccorritori, compreso uno della Guardia di finanza, è risalita dopo aver capito dove potevano trovarsi. Non è stato semplice individuare il punto preciso, operazione poi facilitata dall'utilizzo di un binocolo con termocamera puntato sulla parete da un altro tecnico. La squadra è quindi scesa una sessantina di metri e ha raggiunto per prima la ragazza, che era ferma più in alto di 20 metri rispetto al compagno, probabilmente scivolato su una ripida placca. Attrezzata una sosta i soccorritori si sono calati, e lo hanno recuperato. Dopo averli assicurati entrambi a una corda corda, sono risaliti assieme a loro sulla cengia e da lì hanno proseguito nelle gallerie e poi con i mezzi. L'intervento si è concluso all'una.
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CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela CanovaLivinallongo del Col di Lana (BL), 29 - 08 - 24
Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Livinallongo è intervenuto in supporto all'ambulanza, lungo il sentiero 637, che da località Burz scende ad Arabba, per una ciclista caduta con la mountain bike. La 39enne tedesca, che aveva riportato un taglio sul ginocchio e una probabile contusione al gomito e stata medicata, caricata sul mezzo e trasportata in ospedale.
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Domegge di Cadore (BL), 29 - 08 - 24
Passato mezzogiorno il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato attivato, in seguito alla chiamata di una signora, che aveva perso di vista il marito con cui era a funghi, nei boschi sopra la strada, a 200 metri di distanza dalla Grotta del lupo. La moglie, che ne sentiva i richiami, aveva inoltre detto che con il marito c'era anche il loro cagnolino. Arrivata sul posto una squadra ha individuato il 66enne di Calalzo di Cadore (BL), che era scivolato riportando escoriazioni e contusioni. Raggiunti da una seconda squadra con la barella, i soccorritori hanno caricato l'infortunato e lo hanno trasportato fino alla strada, dove è sopraggiunta l'ambulanza che lo ha accompagnato all'ospedale di Pieve di Cadore. Il cane nel frattempo era tornato da solo dalla padrona.
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2024
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 28 - 08 - 24
Verso le 13.30 il Soccorso alpino di Alleghe - Val Fiorentina è stato allertato per un escursionista della Repubblica Ceca, che si era procurato un trauma al piede nelle vicinanze della cascata del Ru de Rialt a Masarè. Una squadra ha raggiunto il 26enne e lo ha trasportato a valle. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore attorno alle 14 è volato nei pressi del Rifugio Pomedes a Cortina, su richiesta dei gestori che hanno anche comunicato il punto preciso dove un 77enne di Roma, dopo essere inciampato, aveva sbattuto il volto a terra. L'uomo è stato medicato, caricato a bordo e portato a Belluno. Il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è invece salito sulla strada che conduce al Monte Rite, poiché, mentre scendeva dal sentiero numero 479, una 76enne di Castiglion Fiorentino (AR), era caduta infortunandosi. L'escursionista è stata accompagnata all'ospedale di Pieve di Cadore.
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2024