2024
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 03 - 11 - 24
Questa mattina alle 11.20 una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è intervenuta nella zona di Listolade, a Taibon Agordino, per una escursionista ferita dalla caduta di un sasso. La trentenne di Ferrara, che si trovava sulla vecchia strada che porta a Cencenighe nei pressi della falesia di Mezzocanale, e stata portata in ospedale. È invece appena rientrata la squadra del Soccorso alpino dell'Alpago inviata dal 118 lungo il Sentiero del Pian delle Stelle in Cansiglio, dove una 53enne di Montecchio Maggiore (VI), che si trovava con il marito, messo male un piede aveva riportato un trauma alla gamba. Raggiunta a piedi dai soccorritori, che le hanno immobilizzato la gamba, la donna è stata caricata in barella, trasportata alla jeep e da lì in località Archeton, per essere trasferita sull'ambulanza partita in direzione dell'ospedale di Belluno.
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2024
Auronzo di Cadore (BL), 03 - 11 - 24
Verso le 14.20 è scattato l'allarme per un'alpinista precipitata sulla Croda dei Toni, a chiedere aiuto il compagno di cordata rimasto in parete. I due stavano calandosi dalla via Drasch, quando lui, che si trovava più basso, l'ha vista passargli accanto e cadere nel canale sottostante. Sul posto si è portato il Pelikan di Bolzano, ma purtroppo per la donna non c'è stato nulla da fare. Una volta constatato il decesso, l'eliambulanza ha elitrasportato personale del Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza, per portare avanti le operazioni del recupero della salma, accompagnata a valle e affidata al carro funebre.
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Val di Zoldo (BL), 03 - 11 - 24
Attorno alle 13.20 la Centrale del 118 è stata attivata da un gruppo di persone che, dalla cima principale degli Sfornioi dove si trovavano, avevano sentito delle grida e il rumore di massi che cadevano provenire dallo Sfornioi di Mezzo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore risalito a coordinate indicative ha effettuato una rotazione senza esito, per poi far sbarcare il tecnico di elisoccorso dai testimoni. Ricevute indicazioni più precise sulla provenienza delle urla, l'eliambulanza è tornata in ricognizione e ha individuato un corpo esanime all'interno di un camino, un centinaio di metri sotto la cima. Per primo è stato fatto scendere con un verricello di 80 metri il tecnico di elisoccorso, seguito dalla dottoressa, che ha solamente potuto constatare il decesso dell'uomo, di cui al momento non sono note le generalità. Ricomposta, la salma è stata imbarellata e calata assieme alla dottoressa per una quindicina di metri, fino a un punto maggiormente accessibile per il recupero, avvenuto sempre con il verricello, per essere poi trasportata a valle e affidata ai Carabinieri. Al momento della caduta, l'uomo doveva trovarsi sulla cima o in fase di discesa dalla normale.
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Cortina d'Ampezzo (BL), 03 - 11 - 24
Questa mattina poco prima delle 11, senza imbrago, con scarpe da ginnastica e ramponcini, un escursionista è arrivato sul tratto verticale della Ferrata Lipella che conduce allo spallone, trovandolo ricoperto da una lingua di ghiaccio e, non potendo più rischiare di muoversi, ha contattato il 118. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in direzione della Ferrata di Rozes e con un verricello di 30 metri ha sbarcato in parete il tecnico di elisoccorso, poco sopra il punto dove si trovava bloccato il trentenne di San Giovanni di Fassa (TN). Il soccorritore è sceso da lui e lo ha velocemente vincolato con una corda, temendo potesse scivolare nel vuoto, per poi prepararlo per il recupero ed essere subito issato a bordo con lui. L'escursionista è stato lasciato al Rifugio Dibona.
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2024
Domegge di Cadore (BL), 03 - 11 - 24
Si è concluso attorno a mezzanotte l'intervento in aiuto di una coppia di alpinisti in difficoltà dal rientro dalla cima del Cridola. I due, una 35enne di Cavalese e un 51enne di Padova, saliti sulla cima dalla parte conosciuta come Via del triestini, al momento di scendere e percorrere il sentiero del cinquantesimo, si sono trovati sul percorso una corda fissa che risaliva (la traccia corretta) e, pensando di dover invece scendere, hanno cercato percorsi alternativi senza trovarli, finché è sceso il buio e loro non avevano luci. Scattato l'allarme alle 18.20 circa, una squadra ha intuito la loro posizione e li ha raggiunti. La coppia, che aveva cercato riparo dal freddo tra i baranci sotto un tetto di roccia, è stata riaccompagnata a valle.
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2024
Verona, 02 - 11 - 24
Verso le 16 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione della Val Borago, dove, percorrendo un sentiero reso scivoloso dalle piogge, un'escursionista era scivolata sbattendo su un fianco. Mentre alcune persone l'assistevano, un'amica aveva camminato per una cinquantina di minuti fino a trovare copertura telefonica e lanciare l'allarme. Individuata la compagna di escursione, l'equipaggio ha tentato di risalire al punto più a nord dove si trovava l'infortunata, ostacolato dalla fitta vegetazione. Quando è arrivata una squadra del Soccorso alpino di Verona, equipe medica e tecnico di elisoccorso sono stati sbarcati e assieme ai soccorritori hanno raggiunto a piedi in una trentina di minuti la 58enne di San Giovanni Lupatoto (VR), che aveva riportato un probabile trauma toracico. Stabilizzata e imbarellata, la donna è stata trasportata 45 minuti fino all'ambulanza, poiché l'elicottero era dovuto rientrare per la scadenza delle effemeridi e poi accompagnata in ospedale.
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2024
SOCCORSO ESCURSIONISTA PER MALORE
Scritto da Michela CanovaTeolo (PD), 02 - 11 - 24
Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Padova è stato attivato dalla Centrale del 118, per un escursionista colto da malore, mentre con la compagna stava percorrendo il sentiero per le Cascate di Schivanoia. Il 65enne di Pozzoleone (PD) è stato raggiunto da 6 volontari, imbarellato e trasportato per 800 metri fino alla strada dove attendeva l'ambulanza. Le condizioni dell'uomo sono state valutate dal personale sanitario sul posto prima del trasferimento in ospedale.
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INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 02 - 11 - 24
Oggi attorno alle 12.40 il Soccorso alpino di Cortina è intervenuto sotto il Rifugio Mietres, dove, a circa 200 metri di distanza, un escursionista di Venezia di 68 anni non riusciva più a proseguire per un dolore muscolare. Verso le 14 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato il recupero di una turista francese di 54 anni, che aveva riportato un trauma alla caviglia, mentre con i compagni si trovava nelle vicinanze di Forcella Giau, versante nord. Imbarcata con il verricello, la donna è stata accompagnata all'ospedale di Cortina. Alle 14.40 circa Falco è stato inviato lungo il sentiero che scende dal Rifugio Settimo Alpini, per una 57enne di Milano che aveva accusato un malore. La donna, che aveva inizialmente perso i sensi ed era assistita dagli amici, è stata presa in carico dal personale medico, per essere poi issata a bordo e accompagnata all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso. Alle 16.35 la Centrale del Suem è stata allertata da un escursionista che stava risalendo la Ferrata degli Alleghesi, con l'intenzione di raggiungere il Torrani. Arrivato a 2.990 metri di quota e avendo incontrato neve, il 53enne di Vicenza non si è sentito di proseguire e ha chiesto aiuto. Recuperato con il verricello, l'uomo è stato lasciato a Palafavera. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina sta andando a prendere in jeep una coppia di ciclisti in difficoltà lungo la strada che porta a Fanes. In particolare la donna non è più in grado di rientrare per un dolore al ginocchio.
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2024
Tarzo (TV), 02 - 11 - 24
Ieri attorno alle 16 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per prendere parte alle ricerche di A.C., 74 anni, di Tarzo (TV), che si era allontanato da casa e non aveva dato più notizie di sé. I familiari, preoccupati che si fosse smarrito, in stato confusionale, hanno lanciato l'allarme e le squadre si sono portate in località Mondragon dove, assieme ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile ai Carabinieri hanno avviato le perlustrazioni nella zona, verificando ogni segnalazione che arrivava. Sono state battute vaste aree di bosco e collina, facendo muovere i cani molecolari dove poteva essere stato visto, senza esito. Appena è sceso il buio, l'area è stata sorvolato dai droni con termocamera di Soccorso alpino e Vigili del fuoco. Questa mattina alle 7, quando nuove forze si sono unite alla ricerca, è arrivata la chiamata di una famiglia che ne aveva sentito le grida. Una squadra mista è quindi corsa nel punto indicato e lo ha trovato. Era scivolato per un paio di metri tra gli alberi, appoggiandosi a un tronco e lì aveva passato la notte. Era infreddolito, ma nel complesso stava bene. Visitato dai medici del Suem, è stato caricato in barella, sollevato per contrappeso e trasportato a spalla all'ambulanza, diretta a Vittorio Veneto per gli accertamenti del caso.
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2024
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 01 - 11 - 24
Questa mattina verso le 10.30 è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino dell'Alpago, per un'escursionista che, accusato un dolore alla gamba, non era più in grado di proseguire. La 53enne di Bassano del Grappa, che stava percorrendo assieme al marito una strada forestale nei boschi sopra Pian Osteria, è stata raggiunta e accompagnata alla propria macchina, con cui si è recata autonomamente in ospedale.
Verso le 13.50 dei testimoni hanno lanciato l'allarme al 118, dopo aver assistito alla caduta di un uomo, ruzzolato per diversi metri tra le rocce, a destra delle piste da sci del Lagazuoi, a una mezz'ora di cammino dal Passo Falzarego. Il 43enne di Val di Zoldo (BL), che aveva riportato un sospetto politrauma, è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportato all'ospedale di Belluno. I soccorritori di Cortina hanno raggiunto le due figlie che si trovavano con lui, per riaccomapgnarle dalla madre. Verso le 14.30 una squadra del Soccorso alpino di Belluno è salita al Rifugo Bristot in Nevegal, per una donna che si era sentita poco bene ed è stata accompagnata alla sua macchina in piazzale. Sul posto anche un medico.
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Enego (VI), 01 - 11 - 24
Attorno alle 12.30 il Soccorso alpino dedicato Asiago è stato attivato per un una persona colta da malore, mentre con un amico stava facendo un giro in bicicletta nella zona di Bivio Salina. L'uomo, V.R., 64 anni di Asiago (VI), che era caduto a terra all'improvviso, è stato raggiunto da una squadra in jeep e dall'equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza sbarcati nelle vicinanze. Purtroppo a nulla è valso l'intervento dei sanitari, che hanno solamente potuto constatare il decesso dell'uomo. La salma è stata trasportata fino alla strada e affidata al carro funebre. Sul posto anche i Carabinieri forestali.
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2024
Cortina d'Ampezzo (BL), 31 - 10 - 24
Verso mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero numero 215, che conduce al lago del Sorapis, dove un'escursionista colto da improvviso malore aveva perso i sensi. A lanciare l'allarme la moglie. Sbarcati nelle vicinanze, i soccorritori hanno prestato le prime cure all'uomo, per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all'ospedale di Belluno, per gli accertamenti del caso.
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2024
DUE INTERVENTI SU BALDO E BAFFELAN
Scritto da Michela CanovaVerona, 30 - 10 - 24
Oggi attorno alle 13.15 l'elicottero di Verona emergenza è volato sul Monte Baldo, nel territorio di Ferrara di Monte Baldo, dove, percorrendo da solo il sentiero 652 sopra Novezza, un escursionista era scivolato sul fogliame, riportando la sospetta frattura di una gamba. Scesi in hovering nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al 54enne di Verona, per poi recuperarlo con il verricello e trasportarlo a Negrar.
Successivamente l'equipaggio è stato attivato per una cordata di alpinisti in difficoltà sul Baffelan a Valli del Pasubio (VI). I due scalatori si trovavano a due tiri dall'uscita della Via Soldà al Pilastro del Baffelan, quando erano stati investiti da una scarica di sassi e quello che si trovava più in alto era stato colpito a un occhio. Fatto campo base al Rifugio Campogrosso, l'eliambulanza è salita e in due rotazioni, con un verricello di 55 metri, ha issato a bordo l'infortunato, un 36enne di Forlì (FC) poi portato all'ospedale di Verona, e il compagno, lasciato al Campogrosso.
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Auronzo di Cadore (BL), 30 - 10 - 24
Poco prima delle 11 è scattato l'allarme per un alpinista precipitato per 700 metri dalla vetta della Ovest delle Tre Cime di Lavaredo. L'uomo, G.P., 52 anni di Padenghe sul Garda (BS), aveva risalito la via normale assieme ad altre 4 persone e con loro, tolti gli zaini sulla cima, stava facendo una pausa, quando è scivolato, precipitando per centinaia di metri e finendo sui ghiaioni sottostanti, alla base della parete nord. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore volato sul posto ha inizialmente sbarcato con il verricello tecnico di elisoccorso e infermiere, per poi atterrare al campo base nelle vicinanze. Quando sono state ultimate le procedure del caso, con la constatazione del decesso dell'uomo, ottenuta dalla magistratura l'autorizzazione alla rimozione, la salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata al Rifugio Auronzo, dove è stata affidata ai soccorritori della Guardia di finanza e al carro funebre. L'eliambulanza è quindi volata in cima alla Ovest di Lavaredo e in due rotazioni ha issato a bordo anche i 4 compagni rimasti in vetta, per poi lasciarli all'Auronzo.
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2024
Auronzo di Cadore (BL), 28 - 10 - 24
Attorno alle 13.40 la Centrale del Suem è stata attivata da un alpinista, il cui compagno era volato mentre stavano calandosi in corda doppia dalla Piramide della Cima Grande di Lavaredo. Il 37enne di Trieste era caduto per diversi metri per il cedimento di un chiodo e si era fermato sbattendo sulla parete, quando le corde si erano incastrate su degli spuntoni di roccia. L'amico lo aveva raggiunto, attrezzando un ancoraggio, su cui assicurare entrambi, e lanciando l'allarme. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, fatto campo base al Rifugio Lavaredo è salito di quota e con un verricello di una trentina di metri ha fatto scendere il tecnico di elisoccorso. Immobilizzato per un sospetto politrauma, l'infortunato è stato recuperato, trasportato al Rifugio e affidato all'equipe medica. L'eliambulanza ha imbarcato anche il compagno, lasciato al Lavaredo, per poi decollare con il ferito in direzione dell'ospedale di Belluno.
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2024
Cortina d'Ampezzo (BL), 28 - 10 - 24
Ieri sera il Soccorso alpino di Cortina ha recuperato un escursionista rimasto al buio e lasciato da solo dal compagno sopra la Ferrata di Punta Aglio alla Tofana di Mezzo. Verso le 19 dalla Centrale del Suem è arrivata l'attivazione per una persona che, dalle prime informazioni, si trovava bloccata all'uscita della Ferrata di Punta Anna per l'arrivo del buio. In contatto telefonico con il 36enne di Adria (RO), avevano saputo che il suo compagno, che si trovava più avanti, aveva proseguito e stava rientrando percorrendo a ritroso l'itinerario. Una squadra si è avvicinata in jeep, per poi continuare a piedi lungo la serpentina che porta al Rifugio Giussani. Arrivati sopra Punta Anna al bivio che da una parte conduce verso il Rifugio, i soccorritori si sono invece diretti verso Ra Valles, chiamandolo a voce. Così lo hanno localizzato su una cresta sopra la Ferrata Aglio, fermo a poca distanza da un salto di roccia di 50 metri a 2.900 metri di quota. La squadra lo ha aggirato, arrivando da dietro, lo ha assicurato alla corda e fatto allontanare dal punto critico per poi riportarlo sulla ferrata e rientrare da lì, accompagnandolo in corda corta passo passo fino al sentiero e poi a valle. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza ha invece raggiunto il compagno, un 34enne sempre di Adria (RO), che stava scendendo verso il Rifugio Pomedes per assicurarsi del suo ritorno. L'intervento si è concluso attorno alle 23.
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2024