2024

Recoaro Terme (VI), 06 - 10 - 24
Questa mattina verso le 11.30 il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno è stato attivato per un escursionista colto da malore, mentre con altre quattro persone stava risalendo la Ferrata del Vajo Scuro, a nord del Rifugio Battisti. Il 55enne di San Donà di Piave (VE), probabilmente a causa di una crisi ipoglicemica, aveva perso i sensi ed era stato fatto sedere e messo in sicurezza dai compagni. Dopo essere atterrato, fermato dalle nubi persistenti che ne impedivano l'avvicinamento, l'elicottero di Verona emergenza è riuscito a sfruttare un varco apertosi nelle nuvole e a recuperare l'escursionista, preso in carico dall'equipe medica e trasportato all'ospedale di Santorso per gli accertamenti del caso. Una squadra è andata incontro ai quattro compagni per verificare non ci fossero problemi nel rientro e riaccompagnarli a valle.
 
Auronzo (BL), 06 - 10 - 24
Verso le 15.40 la Centrale del Suem è stata attivata da un gruppo di tre persone che, scendendo da Forcella Marmarole, si erano imbattute in un escursionista incapace di proseguire autonomamente sul percorso innevato. L'uomo, un 34enne irlandese, aveva quindi cercato di proseguire con loro, ma arrivato all'altezza del tratto attrezzato verso la Val Baion, si era dovuto fermare anche perché sprovvisto di adeguato materiale. Imbarcati due soccorritori di Auronzo all'imbocco della Val Da Rin, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, li ha sbarcati nelle vicinanze. Raggiunto e caricato a bordo, l'escursionista è stato lasciato in località Capanna Primula dove aveva la macchina. 

Pieve di Cadore (BL), 05 - 10 - 24

La tredicesima edizione della gara internazionale dedicata ai mountain rescue service ha avuto una partecipante imprevista, che ha reso ancora più avvincente la competizione: la neve, che ha imbiancato il percorso in quota con diverse decine di centimetri. Con 72 squadre alla partenza, 7 nazioni,4 femminili la Dolomiti Rescue si dimostra come ogni anno un importante momento di ritrovo per i soccorritori italiani e stranieri, accomunati dallo stesso spirito di solidarietà e altruismo. Primi classificati con 02.14.40 i soccorritori della Repubblica Ceca, presenti con 5 squadre in gara. A seguire sul secondo gradino del podio il team della Slovenia a 02.15.57, terzi i soccorritori delle Valli di Lanzo a 2 ore e 16 minuti, 15 secondi. Prima squadra femminile, si è confermato il team polacco. All'arrivo in Piazza Tiziano tanti bambini, che hanno portato allegria e i loro elaborati, realizzati nel secondo anno del concorso organizzato dall’amministrazione comunale di Pieve di Cadore, sul tema la sicurezza in montagna. Tante le squadre straniere, 20 provenienti da 6 nazioni europee, a conferma di una manifestazione sempre più internazionale. Oltre agli appartenenti al Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico da tutta Italia, hanno partecipato mountain rescuers di Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Polonia, Austria e per la prima volta Serbia.

Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  

La partenza è slittata di mezz’ora, alle 9.30, da Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, scegliendo quest’anno, per la presenza della neve, di non percorrere la cresta attrezzata e gli atleti sono rimasti su un sentiero più basso. La discesa si è effettuata con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra ha assemblato la propria barella, per poi tagliare il traguardo trasportandola.

L’intero percorso si è sviluppato sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao, imbiancato dalla neve in quota. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro hanno fatto da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore.

Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Passuello, Kong, Gramont, Max Catering, Ande, Dolometto, Meemu, Endu, Spencer

Un ringraziamento speciale ai tantissimi volontari e cittadini che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione dell'evento.

L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.

Belluno, 01-10-24

Le immagini simboliche di 70 anni di soccorsi, addestramenti, volti, mezzi, da domani mattina, mercoledì 02 ottobre, saranno ospitate nei loggiati della Prefettura di Belluno fino al 15 ottobre, nella mostra fotografica che festeggerà l’istituzione del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, nato ufficialmente il 12 dicembre 1954. Il primo degli eventi organizzati, questo ottobre, dal Soccorso alpino e speleologico Veneto per le celebrazioni dell’importante traguardo.

Il 4 settembre 1954, durante una riunione del Cai a Bognanco, nel Verbano-Cusio-Ossola, vengono istituite le prime Stazioni del Soccorso alpino, delle quali 11 in Veneto: Agordo, Arsiero, Auronzo, Belluno, Cortina d’Ampezzo, Feltre, Padola, poi divenuta Val Comelico, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada, Schio e Valdagno.

Il 12 dicembre 1954, a Clusone, Bergamo, la Commissione soccorsi alpini si evolve in una Direzione del Csa, Corpo di soccorso alpino, che raccoglie in un’unica organizzazione tutte le strutture esistenti. Scipio Stenico è nominato direttore e vengono istituite le prime Delegazioni là dove il Soccorso alpino aveva assunto forme più organizzate, sul modello di Tarvisio (UD), Belluno, Trento, Edolo (BS), Bergamo, Sondrio, Borgosesia (VC), Aosta e Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola). In Veneto oggi operano tre Delegazioni: II Dolomiti Bellunesi, XI Prealpi Venete, VI Speleologica, con il compito di prevenire gli infortuni nell'esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, “per il soccorso degli infortunati e dei pericolanti e per il recupero dei caduti”.

Nell’ambito della rassegna Oltre le vette, venerdì 11 alle 21 al Teatro Dino Buzzati, si terrà la serata “Di Roccia e di Cuore” 1954-2024: 70 anni di solidarietà - Buon compleanno Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico! Origini, Ieri, Solidarietà, Evoluzione, Tecnica, Profondità, Oggi: sette parole per ricordare i sette decenni dalla nascita del Corpo ad oggi nei ricordi dei soccorritori degli inizi e attuali, tra aneddoti ed emozioni. Tra le primissime Stazioni ufficializzate nel 1954, undici appartenevano al Soccorso alpino e speleologico Veneto. A queste, negli anni, se ne sono affiancate molte altre, per coprire un numero sempre maggiore di vallate e montagne, in cui essere presenti per portare aiuto a chi ne aveva bisogno. All’esterno del teatro sarà presente lo stand del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che donerà gadget e informazioni a bambini e adulti. Invitiamo la cittadinanza a prendere parte alla serata.

Sabato 19 ottobre alle 11, alla presenza di istituzioni locali e regionali, rappresentanti di enti e associazioni e dei soccorritori delle 27 Stazioni, sarà inaugurata la nuova sede del Soccorso alpino e speleologico Veneto, in Via Caduti 14 Settembre 1944, n.34/b in zona aeroporto, con la benedizione del Vescovo, Monsignor Renato Marangon. Nell’occasione sarà presentato il libro “Di roccia e di cuore”, pubblicato da Antiga Edizioni, che raccoglie i ricordi personali di oltre 140 tra soccorritori e persone soccorse. Racconti degli interventi e delle vicende più sentite dai protagonisti, attraverso i quali si snoda la storia dell’Associazione, in rappresentanza delle centinaia di volontari che hanno dedicato il loro impegno sulle montagne del Veneto in questi sette decenni. L’evento non è aperto al pubblico, gli organi di informazione sono invitati a partecipare.

Un grandissimo ringraziamento a chi ci ha sostenuto, i main sponsor Fbp Cassa di Fassa Primiero Belluno, Consorzio Triveneto Rocciatori, ITS, e gli altri importanti sostenitori Raumer Speleologia Alpinismo Canyoning Arrampicata, Parajumpers, Passuello Combustibili Luci Gas, Birra Cimbra, Alpha Medica Belluno, La Rossa Pizzeria Ristorante, Robi Bike & Sport.

Malcesine (VR), 30 - 09 -24
Attorno alle 15.30 l'elicottero di Verona emergenza è intervenuto lungo il sentiero numero 11 del Monte Baldo, dove un'escursionista tedesca di 50 anni era scivolata lato lago, riportando un sospetto trauma alla caviglia. Sbarcati in hovering a monte, a un centinaio di metri di distanza, tecnico di elisoccorso ed equipe medica sono stati guidati dal marito dell'infortunata da lei, che si trovava in mezzo al bosco. Stabilizzata, la donna è stata recuperata con il verricello e trasportata all'ospedale di Peschiera. Il marito è rientrato autonomamente. 
 
Borso del Grappa (VI), 30 - 09 - 24
Verso le 15.20 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per partecipare alla ricerca e al recupero di un pilota di parapendio, precipitato e rimasto sospeso nel vuoto in Val Cornosega. All'inizio le informazioni erano frammentarie, ma il sorvolo dell'elicottero di Treviso emergenza, dopo aver fissato il campo base all'atterraggio del Garden, ha subito fatto emergere la gravità della situazione. La vela era rimasta bloccata tra dei cespugli, mentre il pilota era una quindicina di metri più in basso penzolante nel vuoto su un salto di 40 metri. Sbarcato su un torrione più alto per non rischiare di far gonfiare la vela, il tecnico di elisoccorso si è calato fino a uno spiazzo, poi arrivato sul bordo del precipizio, ha attrezzato un secondo ancoraggio ed è sceso dal pilota. Lo ha assicurato a sé e lo ha liberato dai vincoli per poi piegare la vela. L'elicottero li ha quindi issati a bordo con un verricello di 60 metri, per poi far scendere nuovamente il soccorritore a recuperare il materiale. Il pilota, illeso, un tedesco di 60 anni, è stato poi affidato ai soccorritori, pronti per eventuale supporto al Garden. 
Valli del Pasubio (VI), 29 - 09 - 24
Verso le 12.20 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per un escursionista rimasto ferito a una gamba, dopo essersi tirato addosso involontariamente dei massi, mentre con un compagno stava salendo verso Cima Forni Alti. Il 34enne padovano, che si trovava su una cimetta vicina, aveva riportato una sospetta frattura esposta a tibia e perone. Dopo che la nebbia ne ha impedito l'avvicinamento, l'elicottero di Verona emergenza è riuscito a sbarcare in hovering nelle vicinanze equipe medica, tecnico di elisoccorso e un soccorritore di Schio, per poi trasportare in quota altri due tecnici in una seconda rotazione. Partiti in jeep per poi proseguire a piedi, altri dodici soccorritori di Schio, Arsiero e Recoaro - Valdagno sono saliti per prepararsi a trasportare in barella a valle l'infortunato. Una volta imbarellato, il ferito è stato portato verso Cima Forni Alti, dove è fallito un nuovo tentativo dell'elicottero a causa delle nubi basse. Le squadre hanno quindi preso il sentiero dei Canevoni di Campiglia per raggiungere con la barella la Strada degli Scarubbi e da lì in jeep dirigersi a Bocchetta Campiglia, dove era in attesa l'eliambulanza, decollata in direzione del San Bortolo. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 29 - 09 - 24
Poco prima delle 14 il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per una coppia bolognese che aveva smarrito il sentiero nella zona di Son Puoses. Marito e moglie sessantenni, usciti dal tracciato, erano finiti sopra dei salti di roccia. Raggiunti dai soccorritori, i due sono stati riportati sul sentiero e riaccompagnati a valle.
Asiago (VI), 29 - 09 - 24
Ieri attorno alle 17 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato per avviare la ricerca di un uomo che, uscito per funghi, si era allontanato dai luoghi consueti perdendo l'orientamento tra i boschi. Pur non riuscendo a fornire indicazioni precise sulla posizione con l'ausilio di applicazioni, fortunatamente si trovava in un punto con copertura telefonica e così è riuscito a rimanere in contatto con le squadre, dopo aver detto da dove era partito. I soccorritori si sono divisi e hanno iniziato a far suonare la sirena dei mezzi, avvicinandosi sempre più al 66enne di Lusiana (VI), fino ad avere un contatto vocale e a individuarlo, dopo alcune ore, in località Torle, al confine tra Asiago e Caltrano. Una volta raggiunto lo hanno riportato alla macchina.

Pieve di Cadore (BL), 26-09-24

Alla presenza della sindaca Sindi Manushi, del capo del Soccorso alpino di Pieve di Cadore Giuliano Baracco e dell'ideatore dell’evento, Marco Da Col, questa mattina nella sala consiliare del Comune di Pieve di Cadore è stata presentata la XIII edizione della Dolomiti Rescue Race, la manifestazione nazionale ed internazionale riservata ai componenti dei mountain rescue team di tutto il mondo, con prove tecniche e di resistenza. 

Prima di entrare nel dettaglio della manifestazione la sindaca ha illustrato il progetto che coinvolge le scolaresche sulle tematiche della sicurezza in montagna, ideato dall'amministrazione comunale e giunto alla seconda edizione, che ha visto l'adesione di oltre 110 bambini delle scuole primarie. Partendo dal titolo "Andiamo in montagna, ma il tuo zaino è sicuro?", gli alunni hanno realizzato elaborati d'arte raffigurativa, che saranno premiati la mattina della gara, prima dell'arrivo delle squadre in Piazza Tiziano.

Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, con il supporto della II Delegazione Dolomiti Bellunesi e del Soccorso alpino e speleologico Veneto, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo.  

Ad oggi sono iscritte 58 squadre provenienti da tutta Italia e da 6 altre nazioni: Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Austria, Slovenia e per la prima volta Serbia. L'evento è diventato a tutti gli effetti un momento di scambio, di nascita di amicizie, di gemellaggio tra persone accomunate dagli stessi spirito e ideali. La gara è un insieme di capacità fisica e tecnica: 2.200 metri di dislivello per 17 chilometri da superare al pari dell'intervento di soccorso di una squadra a piedi, con equipaggiamento personale per muoversi in sicurezza e corde da 60 metri per il gruppo.

La partenza è a Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, con dislivello positivo di 1.230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta, ma idoneamente attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di sessanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra deve assemblare la propria barella e tagliare il traguardo trasportandola.

L’intero percorso si sviluppa sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo, in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore. 

L’edizione 2024 è in calendario dal 4 ottobre, con la presentazione ufficiale a tutti i team iscritti, al 5 ottobre, giorno della competizione.

La cittadinanza è invitata a partecipare e a fare il tifo per le squadre in arrivo al traguardo in Piazza Tiziano, nonché al pranzo e successive premiazioni che si terranno dalle 12 nella tensostruttura di Piazza dei Martiri della Libertà.

Un grande ringraziamento ai nostri sostenitori: il main sponsor Montura, Enervit Sport, Kong, Garmont, Max Catering, Ande, Passuello, Endu, Spencer, Dolometto, Meemu.

L’evento ha il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e del Comune di Calalzo di Cadore.

San Vito di Cadore (BL), 26 - 09 - 24
Verso le 12.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore,  dopo aver fatto campo base alla partenza degli impianti, è volato lungo il tracciato della Ferrata Caprioli, da dove avevano chiesto aiuto due escursionisti. A 1.600 metri di quota infatti uno dei due era volato e si era spaventato. I due amici, un inglese di 52 anni e uno svizzero di 55, si erano spostati in un posto comodo dove attendere i soccorsi e si erano fermati. Issati a bordo con un breve verricello dal tecnico di elisoccorso, i due escursionisti, che erano illesi, sono stati lasciati al campo base. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore.
 
Borgo Valbelluna (BL), 25 - 09 - 24
Attorno a mezzogiorno il 118 è stato attivato per un boscaiolo colpito da un grosso ramo durante il taglio di una pianta. A seguito della frustata, il 59enne di Borgo Valbelluna (BL), che si trovava nei boschi di Col Moscher a Lentiai, aveva riportato una ferita alla testa e la probabile frattura di una gamba. Sbarcati con un verricello di 50 metri tra gli alberi, tecnico di elisoccorso ed equipe medica hanno prestato le prime cure all'uomo, per poi imbarellarlo e issarlo a bordo. L'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno. Pronta a Cesana in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino di Feltre.
 
San Tomaso Agordino (BL), 25 - 09 - 24
Questa mattina verso le 11 la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino della Val Biois, per un uomo scivolato nel gretto in secca di un ruscello in località Vare. Il 65enne del posto stava trasportando legna con una carriola sull'argine tra due strade non distante dall'abitato, quando ha perso l'equilibrio ed è caduto. L'uomo, che lamentava dolore alla schiena, aveva riportato delle escoriazioni ed era assistito dal fratello e da un'altra persona, è stato aggiunto da una squadra, affiancata dal tecnico di elisoccorso e dall'equipe medica dall'eliambulanza di Pieve di Cadore, verricellati nelle vicinanze. Prestate le prime cure, l'infortunato è stato imbarellato e trasportato per un centinaio di metri fino all'elicottero, atterrato vicino al campo sportivo. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 23 - 09 - 24
Attorno alle 14.20 la Centrale del Suem è stata allertata dal compagno di un'escursionista, che si era fatta male al ginocchio mentre percorreva il sentiero numero 402, che dal Lagazuoi porta al Passo Falzarego. La 57enne di Lodi è stata raggiunta da una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, che l'ha assistita mentre sopraggiungeva l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Imbarellata, la donna è stata recuperata con un verricello corto e trasportata all'ospedale di Belluno. 
Auronzo di Cadore (BL), 23 - 09 - 24
Attorno a mezzogiorno e un quarto la Centrale del 118 è stata attivata da un turista di Hong Kong, che, percorrendo il Sentiero Bonacossa, era uscito dal tracciato ed era scivolato su un tratto di ghiaia. Impaurito e impossibilitato a muoversi, il 33enne aveva chiesto aiuto. Individuato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore nel tratto che da Forcella del Diavolo porta al Rifugio Fonda Savio, l'escursionista è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri. Trasportato al Fonda Savio, il personale medico ne ha valutato le condizioni. L'escursionista, che era illeso, è quindi rientrato in autonomia a valle. 
 
Auronzo di Cadore (BL), 20 - 09 - 24
Attorno alle 17.45 il Soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza sono stati attivati per una coppia di escursionisti spagnoli in difficoltà sul Paterno. I due, lui 36 anni, lei 32, non erano più in grado di muoversi dal punto in cui si trovavano, sul sentiero che da Forcella Pian di Cengia conduce in cima al Paterno, all'inizio della Ferrata. Trasportati in quota dall'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, i soccorritori hanno provveduto al recupero della coppia, riportata poi a valle e lasciata alla propria macchina.
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