2024

Cibiana di Cadore (BL), 23 - 09 - 24
È stata incrociata attorno a mezzogiorno da una pattuglia della Guardia di finanza la sessantenne di Pordenone, le cui ricerche erano in corso da ieri. I soccorritori l'hanno riconosciuta in cammino sulla strada provinciale che da Cibiana scende verso Venas di Cadore. Dopo averla caricata a bordo, l'hanno accompagnata al campo base al campo sportivo di Vodo di Cadore. Sta bene, ma in via precauzionale sarà affidata all'ambulanza per verificare le sue condizioni.
 
Cibiana di Cadore (BL), 23 - 09 - 24
Proseguono le ricerche di O.R., la sessantenne di Pordenone non rientrata ieri a Forcella Cibiana da un'escursione, assieme alla comitiva di 18 persone di cui faceva parte. Partito da Forcella Passo Cibiana, il gruppo aveva raggiunto Forcella Valle Inferma lungo il sentiero 494, per poi arrivare in cima al Col Duro e tornare alla partenza. Una volta a valle, la comitiva si era però accorta dell'assenza della donna e in due erano tornati indietro fino a Forcella Valle Inferna, ultimo punto dove era stata vista, senza incrociarla. Scattato l'allarme, sul posto sono state fatte convergere le squadre del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Centro Cadore, Valle di Zoldo, con unità cinofile e droni, assieme ai soccorritori della Guardia di finanza e ai Vigili del fuoco con i rispettivi elicotteri. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato un lungo sorvolo e trasportato soccorritori in quota. In una telefonata alle 16.30, la donna aveva detto di trovarsi vicina a un corso d'acqua, disorientata, per non rispondere più alle chiamate fino alle 20.20, quando aveva ripreso i contatti dicendo di essere prossima a una mulattiera all'interno del rudere di una baita. A nulla sono valsi i tentativi di far mandare le coordinate della sua posizione precisa, individuata a grandi linee dalle celle telefoniche sul versante del Rifugio Talamini. Al momento le squadre stanno perlustrando la vasta area a piedi e con sorvolo dei mezzi aerei. 
 
Cibiana di Cadore (BL), 22 - 09 - 24
Sono in corso dal pomeriggio le ricerche di una escursionista dispersa nella zona del Col Duro. La sessantenne, che faceva parte di una comitiva di 18 persone, era salita con il gruppo dal Passo, verso Forcella Val d'inferno, Col Duro e rientro. Quando la comitiva era arrivata nuovamente al Passo, i compagni si erano accorti della sua assenza. In due erano tornati sui loro passi verso Forcella Val d'inferno, senza però trovarla e avevano lanciato l'allarme. L'ultimo contatto con la donna risale alle 16.30, quando lei ha detto di avere perso l'orientamento e di trovarsi vicina a un corso d'acqua. Le squadre del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Val di Zoldo hanno iniziato a perlustrare i sentieri, mentre il cellulare della donna suona libero senza risposta. Presenti anche I soccorritori della Guardia di finanza e i Vigili del fuoco con i rispettivi elicotteri. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, con a bordo un soccorritore di Pieve di Cadore ha affettuato un sorvolo, per poi trasportare in quota sette operatori più un'unità cinofila. La cella telefonica è stata agganciata sul versante di San Vito di Cadore. 
Schio (VI), 22 - 09 - 24
Attorno alle 11.15 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per intervenire in supporto all'ambulanza, lungo una strada bianca del Monte Novegno, dove un ciclista si era fatto male dopo essere caduto dalla propria e-bike. I soccorritori hanno quindi raggiunto il 62enne di Schio (VI), che aveva riportato varie contusioni e un probabile trauma alla spalla, e hanno aiutato il personale sanitario nelle operazioni di imbarco. 
San Vito di Cadore (BL), 22 - 09 - 24
Da questa mattina il Monte Pelmo ha un Bivacco da utilizzare in caso di emergenza. Anticipato l'orario delle operazioni, le condizioni meteo hanno permesso il posizionamento della nuova struttura, da parte dell'elicottero dell'Esercito CH47, "Chinook", di base a Viterbo, decollato alle 7.30 da Bolzano, per provvedere al trasporto del Bivacco da Fiames alla cima del monte. È stata imbarcata anche una squadra, che ha fissato la struttura alla base già predisposta sul Vant del Pelmo, a 2.836 metri di quota. Una quindicina i soccorritori che hanno preso parte alla posa, con un breve e sentito applauso di inaugurazione e il pensiero rivolto ad Aldo "Olpe" Giustina e Alberto "Magico" Bonafede, i due soccorritori di San Vito di Cadore, che hanno perso la vita sul Pelmo il 31 agosto del 2011, travolti da una frana durante la missione di recupero di due alpinisti sulla Via Simon - Rossi. A loro è intitolato il Bivacco. L'auspicio è che possa essere di aiuto in caso di bisogno e difficoltà. La Stazione ringrazia tutte le persone che hanno dato il loro aiuto. 
 
Bosco Chiesanuova (VR), 21 - 09 - 24
Verso le 15.30 il Soccorso alpino di Verona è stato attivato per un cercatore di funghi ruzzolato una ventina di metri nel Vajo del Squaranto, in località Corbiolo. Il 69enne di Vigasio (VR), che si era fermato addossato a un albero sopra un salto verticale, aveva contattato la moglie, che aveva lanciato l'allarme e con dei conoscenti si era avvicinata al luogo dove si trovava il marito. Il primo a raggiungere l'infortunato in mezzo alla ripida boscaglia è stato un soccorritore che si trovava casualmente nelle vicinanze. Atterrato in un prato poco lontano, l'elicottero di Verona emergenza ha sbarcato medico, infermiera e tecnico di elisoccorso, che hanno superato a piedi i 300 metri di distanza, per poi calarsi dal ferito, che aveva riportato una probabile frattura alla spalla. Una squadra del Soccorso alpino è poi risalita portando barella e presidi sanitari. Stabilizzato e imbarellato, il 69enne è stato fatto scendere con le corde alla base del salto di roccia in fondo al Vajo, per essere poi trasportato a spalla lungo il versante opposto, fino a ritornare sul prato. Caricato a bordo, l'uomo è stato accompagnato a Borgo Trento. 
Arsiè (BL), 21 - 09 - 24
Attorno a mezzogiorno il Soccorso alpino di Feltre è partito in direzione di località Costa Franosa, sopra Fastro di Arsiè, dove un motociclista trentenne tedesco, si era fatto male cadendo lungo una strada sterrata. Il biker, che era assistito da due amici e aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia, è stato raggiunto in fuoristrada da una squadra. Caricato a bordo, l'infortunato è stato accompagnato direttamente in ospedale. 
Posina (VI), 20 - 09 - 24
Attorno alle 15 la Centrale di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Arsiero, per una escursionista tedesca di 73 anni, scivolata mentre con un gruppo di connazionali stava scendendo lungo la Strada degli Scarubbi. La donna, che era ruzzolata per una trentina di metri nel bosco, aveva riportato la probabile frattura di una spalla, contusioni ed escoriazioni. Raggiunta da sei soccorritori, l'infortunata è stata caricata in barella, calata fino alla strada per 10 metri e affidata all'ambulanza diretta al Santorso. 
 
Belluno, 20 - 09 - 24
Questa mattina la Centrale del 118 è stata attivata dal compagno di un alpinista, caduto in parete sul secondo tiro della Via Comici sulla Torre Piccola di Falzarego. Attorno alle 11.40, dopo aver ricevuto le coordinate del punto dell'incidente, è intervenuto l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, mentre un soccorritore di Cortina si metteva a disposizione in piazzola per eventuale supporto. Lo scalatore tedesco di 32 anni è stato quindi recuperato con un possibile trauma alle gambe e trasportato all'ospedale di Belluno.
Cencenighe Agordino (BL), 20 - 09 - 24
È rientrata alle 3 la squadra del Soccorso alpino di Agordo allertata ieri sera, attorno alle 22.30, dalla Centrale del Suem, per due escursionisti tedeschi bloccati al rientro dalla Ferrata Fiamme Gialle al Montalt di Pelsa. Partiti tra mezzogiorno e l'una, i due ragazzi si erano attardati e uno di loro non era più in grado di muoversi da solo a causa di un trauma al piede. Dopo aver capito, con difficoltà dovute alla comunicazione, il punto dove si trovavano, una squadra si è messa a disposizione dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha imbarcato un soccorritore in supporto alle operazioni. L'eliambulanza ha individuato i due all'altezza del Troi dei sec, in direzione di Cencenighe, e li ha recuperati utilizzando il verricello. I ragazzi, che hanno poi rifiutato l'ambulanza, sono stati riaccompagnati alla loro macchina. 
Verona, 19 - 09 - 24
Ieri verso le 17.30 il Soccorso alpino di Verona è stato attivato dal Suem su richiesta della Centrale di Trento, per il possibile intervento delle squadre a piedi al Rifugio Fraccaroli, nel Comune di Ala, in aiuto di un escursionista con un trauma cranico e una ferita alla testa, dovuti a una caduta sul sentiero nelle vicinanze dell'edificio. Dopo numerosi tentativi di avvicinamento infatti, l'elicottero trentino aveva dovuto rinunciare, a causa delle fortissime raffiche di vento e delle nuvole alte. Le squadre veronesi avrebbero impiegato meno tempo nell'arrivare e nel trasporto a spalla della barella. Decollata per provare a salire, l'eliambulanza di Verona emergenza ha dovuto lasciare medico e tecnico di elisoccorso al Rifugio Boschetto, dove ha poi elitrasportato tre soccorritori ed è rientrata, mentre altri volontari sopraggiungevano con mezzi propri al Rifugio Scalorbi. Una prima squadra veloce si è quindi incamminata trasportando la barella, assieme al medico e al tecnico di elisoccorso, e in meno di un'ora ha raggiunto il Fraccaroli, accolta con ristoro e bevande calde dal gestore. Sul posto il medico ha subito prestato le prime cure al 76enne vicentino, che è poi stato caricato in barella e trasportato al Rifugio Scalorbi tra le potenti raffiche di vento. Dopo una pausa di riposo e bevande calde in Rifugio, la barella è stata trasferita sul fuoristrada del Soccorso alpino, che è sceso al Rifugio Pertica e poi al Revolto, per affidare infine all'ambulanza il ferito, trasportato al San Bonifacio. Con i soccorritori è tornata a valle anche la moglie dell'uomo, partita con il marito alla volta dell'ospedale. Le squadre sono rientrate attorno all'una. 
 
Val di Zoldo (BL), 11 - 09 - 24
Si è concluso verso le 3.30 di questa notte l'intervento di una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo, in aiuto di un escursionista statunitense fuori sentiero in discesa dal Rifugio Torrani. Il 31enne aveva lanciato l'allarme verso le 22.30, poiché concluso il tratto roccioso ormai al buio, aveva perso i bollini di riferimento della normale sui ghiaioni verso valle. A causa della difficoltà delle comunicazioni, intercettata la luce della frontale dell'uomo, un soccorritore dal basso dava indicazioni sulla sua posizione alla squadra veloce in salita. Raggiunto in due ore e mezza tra spostamento con i mezzi e a piedi, l'escursionista è stato condotto sul sentiero, un centinaio di metri distante da dove si trovava, accompagnato sulla strada e portato alla sua macchina a Palafavera. 
San Vito di Cadore (BL), 10 - 09 - 24
Verso le 12.40 la Centrale del 118 è stata attivata dal nonno di una 14enne di Pistoia, colta da malessere all'attacco della Ferrata Ra Gusela. Sbarcati con 15 metri di verricello, tecnico di elisoccorso e medico hanno valutato le condizioni della giovane escursionista, per poi issarla a bordo. In una seconda rotazione, assieme al tecnico di elisoccorso, è stato recuperato anche l'uomo. Trasportata al Passo Giau, la ragazzina è stata nuovamente controllata e si è poi allontanata autonomamente con il nonno. 
Sedico (BL), 10 - 09 - 24
Questa mattina verso le 10 la Centrale del 118 è stata attivata per un cercatore di funghi, che si era fatto male già ieri, scivolando in un bosco sul Monte Peron. A lanciare l'allarme il fratello, che lo aveva a lungo cercato, dopo essere stato chiamato in mattinata, e lo aveva trovato a 1.130 metri di quota, segnalando le coordinate della posizione. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi sbarcato con un verricello di 40 metri tecnico di elisoccorso ed equipe medica, che hanno subito prestato le prime cure urgenti al 61enne di Sedico (BL), a seguito dei probabili traumi a femore, ginocchio, braccio e torace. Calato dall'eliambulanza in supporto alle operazioni, un tecnico del Soccorso alpino di Belluno ha provveduto ad aprire un varco nella vegetazione per agevolare le manovre di recupero. L'elicottero ha quindi issato a bordo infermiere, medico e barella e tecnico di elisoccorso assieme al volontario. L'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno. 
Canale d'Agordo (BL), 10 - 09 - 24
Ieri sera verso le 22 una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è partita da Capanna Cima Comelle in direzione del sentiero 704, dove una coppia di escursionisti, lei 34, lui 32 anni, si era attardata, aveva perso il sentiero e con il buio non era più in grado di proseguire. I soccorritori hanno raggiunto a 2mila metri di quota, alle 23.30 i due, che si trovavano passato il Pian delle Comelle, all'altezza della Val delle Galline, a una cinquantina di metri di distanza dal sentiero. Erano illesi, seppur stanchi e infreddoliti. La squadra li ha quindi riaccompagnati a valle, assicurandoli per superare un tratto attrezzato. Il gruppo è arrivato alle 2 a Capanna Cima Comelle.
San Vito di Cadore (BL), 09 - 09 - 24
Attorno alle 19 il marito di una escursionista polacca, che non si trovava con lei, ha attivato la Centrale del 118, poiché la moglie, che stava affrontando la parte alta della Ferrata Caprioli, il terzo più impegnativo, non era più in grado di proseguire. Individuata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, la 35enne è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri. Trasportata alla base degli impianti di risalita, la donna è stata affidata a un soccorritore di San Vito di Cadore, che la ha riaccompagnata alla macchina. 
 
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