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Sabato, 22 Agosto 2020 16:30

INFORTUNIO AI CASTELLONI DI SAN MARCO

Enego (VI), 22 - 08 - 20
Alle 12.40 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per una escursionista infortunatasi ai labirinti dei Castelloni di San Marco. Due squadre hanno raggiunto in jeep Malga Fossetta, per poi proseguire a piedi per intervenire in caso l'elicottero di Treviso emergenza in avvicinamento non potesse concludere l'operazione, per scarsa visibilità, o necessitasse di supporto. L'eliambulanza ha invece ultimato in autonomia il recupero della donna che, messo male un piede, aveva riportato un probabile trauma al ginocchio. L'infortunata, che si trovava con un'altra persona a 1.800 metri di quota, è stata issata a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 15 metri e trasportata all'ospedale di Bassano.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:20

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 21 - 08 - 20
Questa mattina alle 11.20 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una donna caduta mentre scendeva dalla seggiovia del Rifugio Scoiattoli sulle Cinque Torri. L'anziana, G.G., 83 anni, di Pisa, che aveva riportato una probabile frattura alla gamba, è stata subito raggiunta da una squadra del Sagf, ma data la gravità dell'infortunio è stata poi imbarcata sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportata all'ospedale di Belluno. Alle 12.20 circa la Centrale del 118 è stata contattata da un escursionista colto dai crampi e impossibilitato a proseguire sulla strada di servizio per il Rifugio Dal Piaz, a Pedavena. Mentre si provvedeva ad attivare il Soccorso alpino di Feltre, l'uomo ha richiamato dicendo che rientrava autonomamente, la missione è stata di conseguenza annullata. Alle 14.15, è arrivata la chiamata di due escursionisti che, scendendo da un canale del Fopa De Mattia, nel Gruppo del Sorapiss, comune di San Vito di Cadore, non vedevano più la compagna scivolata più in basso, a circa 3.050 metri di quota. La donna, è stata recuperata dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e trasportata al Codivilla dove però non ha avuto bisogno di essere ospedalizzata. L'elicottero è tornato dai due compagni, che hanno detto all'equipaggio di non avere bisogno. Alle 15.40 il gestore del Rifugio Torrani ha chiamato il 118 perché richiamato dalle urla dei compagni di un uomo che, caduto a terra, a 200 metri di distanza dalla struttura, sul tratto di costa che la collega all'uscita della Ferrata degli Alleghesi, aveva sbattuto la testa ed era incosciente. Con due verricelli personale medico e tecnico sono stati calati al suolo e hanno prestato le cure urgenti all'uomo. Imbarcato in hovering dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che prima aveva preso a bordo due tecnici del Soccorso alpino della Val di Zoldo in supporto alle operazioni, l'infortunato, A.B., 53 è stato preso portato all'ospedale di Treviso. Alle 16 il Soccorso alpino di Auronzo è stato attivato per un turista tedesco di 70 anni che si era sentito poco bene per un colpo di calore, sul sentiero tra il Rifugio Auronzo e Malga Langalm. L'uomo è stato accompagnato al parcheggio da alcune persone di passaggio e lì imbarcato sul Pelikan, decollato poi in direzione di San Candido. Presente una squadra del presidio Sagf.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:18

MALORE MORTALE SUL CESEN

Valdobbiadene (TV), 21 - 08 - 20
Alle 12.45 circa il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per un uomo colto da malore, mentre con la moglie e due amici si trovava lungo il sentiero 1008, che da Mariech porta a Malga Fossazza. Geolocalizzato il punto, sul posto si è portata una squadra di soccorritori, un'ambulanza e sono con un verricello di una decina  stati sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica dell'elicottero di Treviso emergenza, che hanno subito tentato le manovre di rianimazione, purtroppo inutilmente. Non è stato possibile che constatare il decesso di P.Q., 67 anni, di Fonte (TV). Poiché, data la presenza di nubi basse, l'eliambulanza si è dovuta alzare lasciando medico, infermiere e tecnico a terra - poi scesi a valle con il Soccorso alpino - una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma ricomposta e imbarellata è stata trasportata dall'ambulanza fino al carro funebre. 
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Cortina d'Ampezzo (BL), 21 - 08 - 20
Questa mattina le Cascate di Fanes hanno restituito il corpo di Alfonso Maria Lostia, scomparso nelle acque del torrente lo scorso 14 agosto. Dopo giorni di ricerca, tentativi di immersioni nella grande pozza in cui si presupponeva fosse bloccato dalle forti correnti e dalla potenza del getto, senza la necessità si ulteriori interventi il corpo è ritornato naturalmente in superficie e si è fermato tra le rocce poco fuori della vasca, individuato dai tecnici del Gruppo forre del Soccorso alpino Veneto, che hanno provveduto al recupero assieme al nucleo Saf dei Vigili del fuoco. Oggi erano previste nuove operazioni per provare a deviare il flusso e tornare a visionare le acque. Nei giorni scorsi, dopo che dall'acqua era emersa la giacca contenente il cellulare, un presidio quotidiano ha monitorato il corso del Fanes, setacciato più volte fino al Boite, diversi tecnici sono entrati nella vasca costretti a fermarsi per il rischio troppo elevato, sono stati utilizzati i droni e una telecamera subacquea. La barella è stata poi presa in carico dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportata in località Fiames, per essere affidata al carro funebre alla presenza della Guardia di Finanza e portata nella cella mortuaria, per poter essere finalmente pianta dai familiari. In questi giorni hanno preso parte alle operazioni il Soccorso alpino di Cortina, il Gruppo forre e speleosub del Soccorso alpino e speleologico Veneto, i Vigili del fuoco con nucleo Saf e sommozzatori, i soccorritori del Sagf, i Carabinieri. Il primo giorno era stata effettuata una ricognizione da parte dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano.
 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:12

INTERVENTI IN MONTAGNA

Vicenza, 20 - 08 - 20
Alle 12.30 circa il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per un settantenne colto da malore, vicino alla croce di Cima Dodici, ad Enego. Poiché a causa delle nuvole basse l'eliambulanza di Treviso emergenza non è riuscita ad avvicinarsi, è stato chiesto l'intervento di Trento emergenza, mentre le squadre si portavano sul posto per provvedere all'eventuale recupero a piedi, assieme al Soccorso alpino di Arsiero e ad un soccorritore di Schio. Fortunatamente l'elicottero è riuscito ad entrare dal versante trentino, a imbarcare l'uomo e ad accompagnarlo all'ospedale di Trento per gli accertamenti del caso.
Verso le 15.20 la Centrale del 118 di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Schio, poiché un'escursionista, che faceva parte di un gruppo, salendo la Strada delle Gallerie all'altezza della 39a si era sentita male. Quattro soccorritori sono saliti in fuoristrada dalla Strada degli Scarubbi per proseguire a piedi dal Passo Val Fontana d'ora. Una volta da N.A., 50 anni, di Sanremo (IM), che era rimasta assieme al marito, hanno appurato le sue condizioni e con calma, fermandosi più volte lungo il percorso, l'hanno accompagnata fino alla jeep e da lì a Passo Xomo, da dove, in accordo con la Centrale, la donna si è allontanata autonomamente.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:10

NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 20 - 08 - 20
Alle 13.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero numero 215, a una ventina di minuti di distanza dal Rifugio Vandelli, per il possibile trauma alla caviglia di una escursionista. Recuperata con un verricello di 15 metri, L.M., 46 anni, di Formigne (MO), è stata portata all'ospedale Cortina. Alle 13.40 circa è stato poi dirottato a Pescul di Selva di Cadore per un malore nelle vicinanze del Rifugio Salander, struttura chiusa. Atterrato nelle vicinanze, dall'eliambulanza sono sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica che hanno prestato le prime cure all'uomo, E.N., 76 anni, di Vicenza, poi trasportato all'ospedale di Belluno. Alle 14.15 l'elicottero è volato sul sentiero numero 556 sotto il Coldai per un probabile trauma alla caviglia e ha recuperato con un verricello di 30 metri una turista padovana, M.G.B., 41 anni, poi accompagnata ad Agordo. Alle 14.20 circa l'eliambulanza è intervenuta a Livinallongo del Col di Lana, sul Bec de Roces, dove un bambino aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Il bimbo, 10 anni di Pistoia, è stato subito medicato dal personale sanitario atterrato poco distante e poi portato al San Martino. Alle 15.40 l'elicottero ha poi effettuato una ricognizione sul Civetta, lungo la Ferrata Alleghesi, per cercare un varco tra le nubi e provvedere al recupero di un escursionista affaticato nella parte terminale dell'itinerario attrezzato, a circa 3.100 metri di quota. Intervento portato a termine con l'imbarco avvenuto con un verricello corto. L'uomo, un trentasettenne polacco, è stato lasciato al Rifugio Coldai.
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:06

RECUPERATA COPPIA SPAGNOLA IN TOFANA

Cortina d'Ampezzo (BL), 19 - 08 - 20
Alle 17.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Tofana di Mezzo, per una coppia di escursionisti spagnoli in difficoltà mentre scendevano verso il Rifugio Dibona. A quota 2.930 infatti la donna, un trentaquattrenne, era stata colta da una crisi di panico. Individuati all'eliambulanza, entrambi sono stati recuperati in due rotazioni con un verricello di 5 metri e trasportati al Dibona. 
 
 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:05

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 19 - 09 - 20
Questa mattina alle 8.20 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Marmolada, a Rocca Pietore. Dalle prime informazioni doveva trattarsi di un trauma alla caviglia su un sentiero, in realtà, quando l'equipaggio ha iniziato a sorvolare la zona, anche con le indicazioni del gestore del Rifugio Falier, è poi emerso che si trattava di un incidente diverso accaduto alla base della parete sud. Due alpiniste francesi di 21 e 22 anni stavano infatti preparandosi ad attaccare una via, quando erano scivolate sullo zoccolo roccioso. Una era ruzzolata per una ventina di metri, riportando una probabile frattura alla gamba e traumi al polso e alla schiena;  la compagna invece aveva una sospetta distorsione al piede. Non appena è stato calato con un verricello di 25 metri, il tecnico di elisoccorso ha chiesto subito il supporto del medico, sbarcato con le stesse modalità. Sul posto un dottore che faceva parte di un'altra cordata aveva garantito la prima assistenza alla ragazza. Entrambe le rocciatrici sono state recuperate e trasportate all'ospedale di Belluno. Passate le 13 l'eliambulanza è stata inviata ad Auronzo di Cadore, tra il Col de Varda e il Rifugio Città di Carpi, dove alcuni passanti si erano imbattuti in un uomo colto da malore e avevano lanciato l'allarme. Sbarcati con un verricello di una ventina di metri, tecnico di elisoccorso ed equipe medica hanno prestato le prime cure a R.B., 79 anni, si Bologna, poi imbarellato e portato al San Martino per le verifiche del caso. Di seguito l'elicottero è intervenuto sotto il Rifugio Tissi, Alleghe, per una escursionista, già assistita dal rifugista. La donna, L.R., 61 anni, di Padova, che si trovava col marito e la figlia sotto la rampa che sale al Rifugio e aveva un probabile trauma alla caviglia, è stata presa in carico da personale medico e tecnico di elisoccorso atterrati nelle vicinanze e trasportata ad Agordo, al rendez vous con l'ambulanza. 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:02

DUE INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 18 - 08 - 20
Attorno a mezzogiorno una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta in supporto all'ambulanza lungo la strada che dal Lago sale al Rifugio Cercenà, a Domegge di Cadore, dove una turista, N.G., 50 anni, di Brescia, messo male un piede aveva riportato una sospetta frattura alla caviglia. L'infortunata è stata imbarellata e caricata in ambulanza per poi essere trasportata fino a Vallesella, e affidata all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore volato all'ospedale di Belluno.
Alle 13.30 circa l'eliambulanza si è diretta verso il Sasso Scarnia, a Cesiomaggiore, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Feltre che conosceva la zona nel dettaglio, in quanto la Centrale del 118 era stata allertata da un'escursionista della Repubblica Ceca in difficoltà. La ragazza, una venticinquenne, che stava percorrendo in solitaria l'Alta via numero 2, lungo il sentiero tra il Rifugio Dal Piaz e il Boz, si era ritrovata in un tratto esposto ed era stata colta da una crisi di panico. Individuata sul percorso, l'escursionista è stata recuperata con un verricello di 10 metri per essere trasportata a valle.
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 15:57

VENTENNE MUORE SCHIACCIATO DA UN MASSO

Velo Veronese (VR), 16 - 08 - 20

Alle 18.15 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per un intervento nella zona dei Covoli di Velo. Poiché le prime informazioni erano sommarie e non si sapeva esattamente il punto, sul posto si sono portate sia la squadra alpina, che quella speleo, mentre interveniva l'elicottero di Trento emergenza. Purtroppo, una volta sbarcati, tecnico di elisoccorso e medico si sono trovati di fronte un ragazzo esanime. Il giovane, B.T., 20 anni, di Buttapietra (VR), che si trovava con un amico coetaneo, si era arrampicato sulla roccia all'ingresso dei Covoli, ma, arrivato a circa 3 metri dal suolo, un grande masso su cui era appeso aveva ceduto. Il ragazzo era caduto a terra e il masso lo aveva colpito sulla schiena. A nulla è valso l'intervento del personale medico nel tentativo di rianimarlo. I soccorritori hanno ricomposto la salma e l'hanno imbarellata per poi calarla 80 metri fino a un sentiero, trasportarla a spalla alla strada e affidarla al carro funebre. In supporto alle operazioni anche un soccorritore emiliano, per caso in zona.

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