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Lunedì, 20 Gennaio 2020 15:25
MALORE SOTTO LE CINQUE TORRI
Cortina d'Ampezzo (BL), 19 - 01 - 20
Attorno alle 16 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina per una escursionista colta da malore sul sentiero verso il Rifugio Cinque Torri. Una squadra del Sagf ha raggiunto in motoslitta la donna, una trentaduenne di Napoli, all'altezza del bivio per Bai de Dones e la ha accompagnata fino al Rifugio Scoiattoli da dove è scesa in seggiovia per poi allontanarsi autonomamente.
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Lunedì, 20 Gennaio 2020 15:24
ADDESTRAMENTO CONGIUNTO IN VALANGA CNSAS-SAGF
Cortina d'Ampezzo (BL), 17 - 01 - 20
Non distante dal Rifugio Scoiattoli, a lato della seggiovia che sale alle Cinque Torri, ieri a partire dalle 16 è stata simulata la caduta di una valanga con il coinvolgimento di alcune persone e il conseguente dispiegamento del personale del Soccorso alpino di Cortina e del Sagf di Cortina e Auronzo di Cadore, chiamati a operare congiuntamente. Sul campo, dove preventivamente erano stati sepolti manichini e un figurante, nonché abbandonati vari reperti, i soccorritori allertati dal 118 si sono mossi seguendo la procedura richiesta in una delle emergenze più impegnative in assoluto, per la velocità con cui è necessario intervenire e per la gestione di un elevato numero di tecnici. I primi ad arrivare sul luogo del distacco hanno trovato il testimone - un discesista che stava praticando un fuoripista con due amici rimasti travolti dalla valanga - e hanno subito avviato la prima ricerca, vista-udito e con Artva e Recco, avvalendosi del supporto della prima unità cinofila e delle sucessive squadre. Stabiliti i due direttori di valanga, sono poi stati distribuiti ruoli e mansioni. Con il ritrovamento di una racchetta da neve e dei primi travolti, che indossavano però scarponi da scialpinismo, lo scenario si è modificato fino al rinvenimento di uno scialpinista ferito, il cui racconto ha definito il quadro: stavano risalendo in quattro con le pelli di foca quando sono stati investiti dalla valanga, probabilmente innescata più in alto dagli sciatori in fuori pista, mentre nelle vicinanze si trovava anche un ciaspolatore. Con il personale sanitario sono state ripassate le manovre di disseppellimento, immobilizzazione e trasporto, finché tutte le persone coinvolte non sono state ritrovate grazie al fiuto dei cani, all'utilizzo degli apparecchi di autosoccorso e ai sondaggi. A conclusione dell'addestramento le varie figure responsabili si sono confrontate sull'attività svolta per evidenziare eventuali problemi e criticità. Erano presenti una trentina di soccorritori e 4 unità cinofile. Grande soddisfazione per l'esito dell'esercitazione è stata espressa sia dal comandante provinciale della Guardia di finanza Gaetano Giacchi, accompagnato dal comandante del gruppo della Guardia di finanza di Belluno Alessandro Caputo, che dal delegato del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin. Le operazioni condivise, che si ripeteranno per la fase estiva con l'ausilio della sezione aerea di Bolzano della Guardia di finanza, rientrano negli obiettivi del protocollo siglato il 23 settembre del 2016.
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Lunedì, 23 Dicembre 2019 10:15
VALANGA IN VALPAROLA, NESSUN FERITO
Belluno, 21 - 12 - 19
Nessuno è rimasto fortunatamente ferito in seguito alla caduta della valanga che ha interessato un tornante della strada della Valparola, tra Livinallongo del Col di Lana e Cortina d'Ampezzo, accumulandosi con tre metri di spessore. Il distacco è avvenuto 250 metri circa più in alto, con un fronte di 200 metri, e si è incanalato finendo sulla strada dove stavano transitando tre pulmini investiti su un lato. Gli occupanti sono riusciti a uscire senza riportare danni. Sul posto l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, il Soccorso alpino di Livonallongo e San Vigilio, il Sagf di Cortina, Vigili del fioco. Pronto in supporto il Soccorso alpino di Cortina.
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Lunedì, 23 Dicembre 2019 10:14
VALANGHE NEL BELLUNESE
Belluno, 21 - 12 - 19
Prima delle 16 una valanga ha investito la pista Padon 2 nel comune di Rocca Pietore. Sul posto l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, con unità cinofila e tecnico di elisoccorso, e una squadra di sette soccorritori del Soccorso alpino della Val Pettorina, con un'altra unità cinofila, hanno bonificato la superficie escludendo la presenza di coinvolti. Verso le 18 una seconda valanga ha interessato la strada del Passo Valparola, tra Livinallongo del Col di Lana e Cortina d'Ampezzo, investendo alcuni mezzi di passaggio. Al momento stanno operando il Soccorso alpino di Livinallongo e Cortina assieme al Sagf di Cortina, con l'elicottero dell'Aiut Alpin, per verificare non vi siano persone intrappolate.
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Sabato, 21 Dicembre 2019 10:47
TRE CIME DI LAVAREDO, ALLARME PER UN CANE SCAPPATO
Auronzo di Cadore (BL), 17 - 12 - 19
Attorno alle 14.30 è scattato l'allarme per un cane scappato seguendo dei selvatici, mentre con i proprietari, due ragazzi finlandesi, si trovava sopra Malga Rin Bianco. Il cane, un husky, si era allontanato in neve fresca sparendo alla vista della coppia, che era rimasta sulla strada battuta e aveva continuato a sentirlo guaire spaventato da un punto distante per un paio di ore. Un volontario del Soccorso alpino di Auronzo è risalito con la motoslitta, affiancato da una squadra del Sagf sopraggiunta con un altro mezzo. Fortunatamente quando i soccorritori sono arrivati sul posto il cane è riuscito a ritornare da solo.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:21
SOCCORSI ESCURSIONISTI IN COMELICO
Comelico Superiore (BL), 07 - 12 - 19
Attorno alle 14.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Comelico per una coppia di escursionisti tedeschi in difficoltà. Partiti da Passo Monte Croce Comelico con l'intenzione di seguire un giro ad anello, i due trentenni assieme al loro cagnolino sono arrivati all'Alpe di Nemes, hanno raggiunto Malga Coltrondo per poi prendere il sentiero di rientro, salvo poi arrivare ad un guado dove la traccia si assottiglia e, temendo di aver sbagliato itinerario, tornare sui propri passi. Con loro anche tre coppie di escursionisti cinquantenni italiani, di Mogliano Veneto (TV), Marcon (VE) e Venezia, incontrati nello stesso punto e con la stessa preoccupazione di essersi persi. In contatto con una squadra, 3 soccorritori della Val Comelico e 2 del Sagf di Auronzo, il gruppo riunito ha fornito loro le coordinate, salvo poi spostarsi più a monte del punto indicato, sopra il Lago dei rospi, e aumentare di mezz'oretta il tempo impiegato poi per raggiungerli. Una volta da loro, i soccorritori - saliti dal sentiero di rientro che gli escursionisti avrebbero dovuto ultimare - li hanno riaccompagnati tutti e otto a valle, per la stessa via, fino alle loro auto, impiegando in tutto tre ore di cammino.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:06
MANCATO RIENTRO, TROVATO SENZA VITA IN COMELICO
Santo Stefano di Cadore (BL), 05 - 12 - 19
Ieri sera passate le 23, su richiesta della Centrale dei Carabinieri, il Soccorso alpino della Val Comelico, assieme al Sagf di Auronzo di Cadore, ha avviato la ricerca di un uomo, C.Z., 59 anni, di Casale sul Sile (TV), non rientrato da un'escursione. Parlando col gestore della Baita Pian dei Osei - che aveva parlato con lui la mattina verso le 8 e, vedendo l'auto ancora parcheggiata, aveva fatto scattare l'allarme - e con la figlia dell'uomo, andata a cercare sul computer del padre eventuali destinazioni in montagna in evidenza, i soccorritori hanno capito la sua probabile meta: il Bivacco Caimi, in Valle del Cornon, Campolongo, percorrendo il sentiero numero 334. Una squadra si è quindi incamminata e dopo una ventina di minuti un soccorritore ha notato le tracce di una scivolata dal sentiero. Attrezzata la calata, i tecnici sono scesi lungo il pendio di neve dura per un centinaio di metri, poi da un salto di 40 per seguire ancora il pendio per altri 50 metri, finché non si sono imbattuti nel corpo senza vita dell'escursionista. Dal momento che il recupero notturno del corpo sarebbe stato impegnativo e rischioso, in accordo con la magistratura, questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha provveduto ad imbarcare la salma, dopo aver caricato a bordo un soccorritore della Val Comelico e uno del Sagf in supporto alle operazioni e per i rilievi del caso. Sbarcati con un verricello di una trentina di metri, i soccorritori hanno affiancato il tecnico di elisoccorso nelle manovre. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata poi trasportata a Campolongo e affidata al carro funebre.
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Lunedì, 18 Novembre 2019 16:50
CORTINA, RICERCA INTERROTTA
Cortina d'Ampezzo (BL), 15 - 11 - 19
In mancanza di elementi oggettivi che possano dare maggiori indicazioni, concordato tra tutti gli enti presenti oggi, è stato deciso di interrompere al momento le ricerche del ragazzo di 23 anni, che questa mattina attorno alle 7 aveva chiamato il 112 - poi girato alla Centrale del Suem di Pieve di Cadore - dicendo di essersi perso nei boschi a Cortina. Durante l'unica chiamata, fatta con un numero non visibile, il giovane aveva detto di essere partito alle due di notte dalla casa di un cugino, da cui era ospite in località Pierosà, per seguire dei cinghiali e di essersi smarrito. Aveva parlato del Lago di Tamarin, aggiungendo che aveva batteria nel cellulare, ma senza dare il numero o coordinate. Chiusa la telefonata non si era più fatto sentire. Venticinque soccorritori tra Soccorso alpino, Sagf, Carabinieri e Vigili del fuoco hanno a lungo scandagliato l'area del Lago di Tamarin, Rifgio Mietres, ex Rifugio Col Tondo, muovendosi con sci e pelli di foca, quad e motoslitta, senza però ottenere riscontri. Anche le indagini dei carabinieri non hanno fatto emergere alcun dato in più. Nella via dove il ragazzo diceva di essere ospite non risiede nessuno che possa conoscerlo e anche per il nome da lui fornito non è stato trovato corrispettivo. Il Soccorso alpino resta disponibile per riprendere la ricerca, qualora arrivassero ulteriori segnalazioni.
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Lunedì, 18 Novembre 2019 16:49
RICERCA IN CORSO A CORTINA
Cortina d'Ampezzo (BL), 15 - 11 - 19
Questa mattina attorno alle 7 il 112 ha passato alla Centrale del Suem la chiamata di un ventitreenne che diceva di essersi perso in un bosco sotto la neve a Cortina. Durante la chiamata il ragazzo ha detto di essere partito attorno alle 2 da una strada di Pierosà per seguire dei cinghiali e di aver camminato finché si era smarrito, ma non è stato in grado di dare numero di telefono né elementi utili alla geolocalizzazione, se non citare il Lago di Tamarin. Caduta la linea, per gli operatori non è stato più possibile ricontattarlo e lui non ha più chiamato. Una ventina di persone, tra Soccorso alpino, Sagf, Carabinieri e Vigili del fuoco ha iniziato, e continua, a perlustrare l'area attorno al Rifugio Mietres e il Lago di Tamarin, senza alcun riscontro. I carabinieri stanno inoltre verificando le informazioni date dal chiamante rispetto alla via da cui sarebbe partito.
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Lunedì, 14 Ottobre 2019 10:45
RICERCA PERSONE: DUE GIORNI DI MAXI ESERCITAZIONE SULL'ALTOPIANO
Gallio (VI), 13 - 10 - 19
È uno degli interventi più complessi da gestire, per il numero di persone - appartenenti a diversi enti - da coordinare e per le incognite sul luogo e le condizioni di chi si perde o si trova in difficoltà, senza poter comunicare precisamente la propria posizione e condizioni. Con l'obiettivo di ottimizzare tempi, modalità operative e soprattutto cooperazione, si è tenuto questo fine settimana un maxi addestramento tra enti preposti alla ricerca dei dispersi in ambiente ostile e impervio. Centoventi soccorritori tra sabato e domenica si sono distribuiti sulle aree designate dai coordinatori, per procedere alle operazioni previste a seconda degli scenari ipotizzati. Dodici aree sabato per 4 ricerche e un recupero alpinistico, 7 aree domenica per 5 ricerche, un recupero in parete e un soccorso in grotta. Vasta la superficie indagata dalle 21 squadre scese in campo, compresa la grotta Tanzerloch dove è stato simulato il ferimento di uno speleologo. I soccorritori hanno potuto contare per i trasferimenti rapidi e puntuali sugli elicotteri della Guardia di finanza Sezione aerea di Bolzano, un NH500 e un AB 412, e del 14° Nucleo elicotteri Carabinieri di Belluno, un AB 412, che hanno elitrasportato le squadre imbarcandole dal campo base, fissato al Centro polifunzionale di Gallio, per sbarcarle nelle zone di ricerca loro affidate, provvedendo domenica anche al loro recupero, mentre sabato sono rientrate con i mezzi di terra. Sabato sera, in base alle criticità emerse al termine della prima giornata, è stata ricalibrata la programmazione della giornata successiva e oggi le problematiche segnalate dai partecipanti sono state cancellate dalle migliorie apportate. Unica difficoltà, presente peraltro ovunque, la comunicazione, che spesso risente dell'assenza di copertura telefonica diffusa e di ponti radio adeguati, nonché di un'unica frequenza unificata per tutti gli enti coinvolti. Anche la parte sanitaria, come quella affidata alle unità cinofile, ha avuto grande rilievo. Il sindaco di Gallio, Emanuele Munari, ringraziando volontari, in primis il Soccorso alpino di Asiago, organizzatore dell'evento, e forze dell'ordine, ha auspicato di poter ospitare in futuro altri addestramenti. Il Delegato del Soccorso alpino delle Prealpi Venete Alberto Barbirato ha espresso la propria soddisfazione per l'esito dell'esercitazione. Hanno preso parte alla due giorni le Stazioni del Soccorso alpino della XI Delegazione Prealpi Venete e della VI Delegazione speleologica, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo di Cadore, l'Associazione nazionale del Carabinieri, i Carabinieri forestali, la Protezione civile di Roana.
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