Articoli filtrati per data: Marzo 2021
RECUPERATA COPPIA IN DIFFICOLTÀ
Brentino Belluno (VR), 10 - 03 - 21
SOCCORSO SCIALPINISTA IN NEVEGAL
DUE INTERVENTI PER IL SOCCORSO ALPINO DI BELLUNO
SOCCORSA ESCURSIONISTA AL LAGHETTO DELLE STREGHE
Alle 15.30 circa il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato allertato dalla Centrale del Suem, per una escursionista fattasi male lungo uno dei sentieri che scendono dal Bosconero. Una squadra si è avvicinata in quad fino alla Casera del Mugon per poi risalire - come da informazioni ricevute da uno dei tre compagni della ragazza - il sentiero numero 490. In realtà però M.S., 21 anni, di Mira (VE), non si trovava lungo l'itinerario, bensì in prossimità del laghetto delle streghe, dove aveva messo male un piede tra due sassi dopo che la neve aveva ceduto, riportando la probabile distorsione del ginocchio. Tornati in contatto telefonico con uno degli amici, due soccorritori gli sono andati incontro e hanno quindi capito il luogo esatto. Una volta da lei, prestate le prime cure, la ragazza è stata imbarellata e trasportata a piedi fino al quad e da lì al Lago di Pontesei. La giovane si è poi allontanata autonomamente con i compagni.
TRE INTERVENTI SULLE MONTAGNE VERONESI
Verona, 07 - 03 - 21
Alle 11.40 circa l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione di Mizzole, a Verona, a seguito della chiamata di un ciclista che si era fatto male cadendo dalla propria mountain bike nei boschi sopra l'abitato. Atterrati in un campo, grazie anche alle indicazione di alcuni motoclisti con moto da trial, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno individuato A.F., 49 anni, di Verona, che aveva riportato una probabile frattura alla spalla. Caricato a bordo, l'uomo è stato accompagnato al rendez vous con l'ambulanza, poiché l'elicottero è stato subito dirottato dalla Centrale del Suem su un'altra missione. Volato a Cavalo di Fumane, infatti, anche in questo caso l'equipaggio si è trovato a far fronte a un incidente in mountain bike. Perso il controllo della bici, R.M., 68 anni, di Verona, che si trovava con la moglie e un amico, era ruzzolato nel bosco. Più difficile l'avvicinamento dall'equipe medica e del tecnico di elisoccorso, sbarcati tra la fitta vegetazione con il verricello. Prestate le prime cure all'infortunato, che lamentava dolori a spalla, scapole e torace, il ciclista è stato imbarellato e spostato sul sentiero dove, anche grazie all'intervento di una squadra del Soccorso alpino di Verona, è stato possibile facilitarne il recupero, aprendo uno spiazzo. L'uomo è stato trasportato all'ospedale di Borgo Trento. Passate le 14 infine l'eliambulanza è volata sul Monte Baldo, nei pressi del Rifugio Mondini, a San Zeno di Montagna, per un escursionista procuratosi un sospetto trauma alla caviglia durante una camminata con gli amici. Atterrati a 20 metri di distanza a 1.700 metri di quota, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto G.I., 32 anni, di Verona, e lo hanno imbarcato per poi dirigersi all'ospedale di Peschiera.
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
INTERVENTI IN MONTAGNA
Attorno alle 14 personale del Soccorso alpino della Val di Zoldo è intervenuto in supporto agli impiantisti lungo la pista Grava, dove una donna, L.G., 57 anni, di Venezia, messo male un piede aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia. Accompagnata in motoslitta a valle, l'infortunata è stata affidata all'ambulanza. Alle 15.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato verso il Monte Tudaio, a Vigo di Cadore, a seguito della chiamata di un escursionista impaurito, poiché era caduto mentre scendeva facendosi male a un braccio. A.P., 40 anni, di Lozzo di Cadore (BL), dopo essere stato individuato, è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Belluno. All'incirca alle 16.30 il 118 è stato attivato per due emergenze in contemporanea. La prima ha riguardato una coppia di escursionisti che, partiti dal Rifugio Palmieri in direzione del Ponte di Ru Curto, a Cortina d'Ampezzo, a una biforcazione aveva sbagliato direzione inoltrandosi verso il Becco d'Ajal e perdendosi. Riusciti a risalire alla loro posizione tramite Whatsapp, con la donna in crisi di panico, i due sono stati raggiunti e imbarcati dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. La seconda emergenza è scattata nei boschi in località Rech di Seren del Grappa, dove durante i lavori boschivi un uomo era scivolato sbattendo la testa e mettendo male una gamba. A dare l'allarme la moglie che si trovava con lui. Una volta capito il luogo, è stato inviato l'elicottero di Treviso emergenza, aiutato nelle operazioni di recupero da una squadra del Soccorso alpino di Feltre.
SCIVOLA IN UN DIRUPO DURANTE UNA PASSEGGIATA
Alle 10.20 circa il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato dalla Centrale del Suem, per un uomo scivolato in un dirupo in località Perdonanze, lungo il sentiero che da Vittorio Veneto procede in direzione di Tarzo. G.F., 66 anni, di Alpago (BL), che si trovava con la moglie, perso l'equilibrio era infatti caduto ruzzolando per una ventina di metri tra la vegetazione. Una volta risaliti non senza difficoltà alle coordinate del luogo dell'incidente, una squadra si è portata sul posto assieme all'elicottero di Treviso emergenza. Sbarcati con un verricello di 30 metri medico e tecnico di elisoccorso, l'infortunato, che presentava un possibile trauma alla colonna, è stato stabilizzato e imbarellato, per essere caricato a bordo con il supporto dei soccorritori e trasportato all'ospedale di Treviso. La moglie è rientrata alla propria auto assieme alla squadra.
ATTENZIONE DOPPIA IN MONTAGNA PER GHIACCIO E NEVE SCIOLTA
05 marzo 2021 - Attenzione doppia in questi giorni in montagna: di primo mattino il ghiaccio ricopre tutte le superfici, per lasciare il posto a neve sciolta e saponosa nelle ore più calde. In entrambi i casi il rischio di scivolata è molto alto. Consigliamo di indossare catenelle/ramponcini e dispositivi similari adattabili a tutte le calzature, solo su strade pianeggianti o con lieve pendenza. In tutti gli altri tipi di terreno, è necessario utilizzare esclusivamente ramponi, abbinati ad opportuni scarponi, fissati e bloccati a dovere. A quote elevate, su percorsi più impegnativi, è d’obbligo conoscere le tecniche alpinistiche e la movimentazione in ambiente invernale e ghiacciato, con l’uso abbinato di piccozza e ramponi. Su neve sciolta i bastoncini aiutano nel mantenere l’equilibrio durante la camminata, ma non bastano a proteggere da eventuali cadute. Cercate di posizionare sempre bene i piedi prima di avanzare lungo il percorso e non distraetevi. Lo scialpinismo su ripide pendenze gelate richiede massima attenzione ed esperienza, sia nelle tecniche di progressione in salita, che durante la discesa.