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Domenica, 21 Aprile 2019 06:32

UNDICENNE SCIVOLA E BATTE LA TESTA

Trichiana (BL), 20 - 04 - 19
Mentre stava giocando lungo il sentiero che porta al ponte del Brent de l'Art, un undicenne tedesco è scivolato in una scarpata e ha sbattuto la testa. Scattato l'allarme attorno alle 10.20 su richiesta degli amici dei genitori con cui si trovava il ragazzino, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è subito decollato in direzione del luogo, segnalato dalle coordinate Gps. Una volta sul posto l'eliambulanza ha sbarcato in hovering medico, infermiere e tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, per poi atterrare nelle vicinanze. Prestate le prime cure all'infortunato, che aveva riportato un probabile lieve trauma cranico, l'undicenne è stato imbarellato, caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Feltre.
Pubblicato in 2019
Lunedì, 14 Gennaio 2019 15:07

SOCCORSI TURISTI IN DIFFICOLTÀ

Auronzo di Cadore (BL), 09 - 01 - 19
Alle 16.15 circa il gestore di un albergo di Misurina ha allertato la Centrale del 118 per un gruppo di turisti polacchi in difficoltà. I 9 escursionisti, 5 adulti e 4 bambini, il più piccolo di un anno, si erano attardati e avevano smarrito il sentiero numero 120 che dal Col de Varda porta al Rifugio Città di Carpi. Una volta geolocalizzati con l'applicazione in dotazione al Soccorso alpino, sono state verificate e confermate le coordinate Gps che il gruppo stesso aveva mandato. Subito individuati dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con un verricello di 20 metri è stato sbarcato il tecnico di elisoccorso. Il gruppo era riuscito a tornare sul sentiero, ma i bimbi erano infreddoliti e stanchi. Con tre rotazioni, tutti e nove sono stati imbarcati in hovering e trasportati a Misurina. Pronta a intervenire anche una squadra del Soccorso alpino di Auronzo.
Pubblicato in 2019
Lunedì, 10 Settembre 2018 10:41

SOCCORSO IN FERRATA NELLA NOTTE

Crespadoro (VI), 07 - 09 - 18
Ieri sera alle 21.30 circa il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno per una famiglia in difficoltà sulla Ferrata del Gramolon, nell'alta Val di Chiampo. Padre e madre di 41 anni, e i loro tre figli di 8, 10 e 13 anni, erano partiti dal Rifugio Bertagnoli verso le 16 per percorrere l'itinenario attrezzato. Arrivati sullo spiazzo dove si trova la panchina con il libro di via, il tracciato prosegue risalendo la parete verticale con delle scalette di 40 metri e il pezzo conclusivo che porta alla strada di arroccamento per rientrare. Complice l'approssimarsi del buio e non conoscendo il dettaglio dell'ultima parte del percorso, la coppia ha seguito una traccia laterale lasciata dagli animali e si è inoltrata nel bosco. Perso l'orientamento e temendo di peggiorare la situazione, trovato un punto in cui c'era copertura telefonica, la famiglia si è fermata e ha chiesto aiuto. Subito è partita una squadra di tre soccorritori che, fattasi spiegare la progressione, aveva intuito dove potessero trovarsi. Arrivati alla panchina, i tecnici hanno proseguito nel bosco chiamandoli a voce, poiché la copertura telefonica era quasi sempre assente, finché non hanno visto la luce delle pile e la famiglia ha risposto ai richiami. Ciascun soccorritore si è preso in carico uno dei bimbi, assicurandoli con corda corta, e con i genitori al seguito sono tornati sotto il temporale sul sentiero fino alla panchina. Da lì li hanno aiutati a risalire le scalette e a concludere l'ultimo tratto, per poi arrivare alla mulattiera e rientrare al Rifugio Bertagnoli, dove il gestore stava garantendo il ponte radio. L'intervento si è concluso a mezzanotte e mezza.
Pubblicato in 2018
Lunedì, 20 Agosto 2018 11:10

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 15 - 08 - 18
Questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul sentiero che dal Rifugio Costapiana porta a San Dionisio, a Valle di Cadore, poiché un'escursonista era scivolata una ventina di metri finendo sul tratto di tracciato sottostante e riportando un probabile politrauma. La donna, G.V., 62 anni, di Garbagnate Milanese (MI), è stata medicata dal personale sanitario sbarcato nelle vicinanze, per essere poi recuperata con un verricello dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio e trasportata all'ospedale di Belluno. Sotto le Tre Cime di Lavaredo, ad Auronzo di Cadore, il Soccorso alpino è stato allertato in due occasioni successive, per cui è intervenuta una squadra del Sagf. Prima i soccorritori sono stati inviati a Forcella Lavaredo, da dove un'escursionista, J.N., 29 anni, di Cuggiono (MI), che si era fatta male al ginocchio, è stata accompagnata in jeep a valle, per poi allontanarsi autonomamente. Di seguito invece i soccorritori hanno trasportato in jeep fino all'ambulanza una turista austriaca, P.K., 79 anni, che si era ferita alla testa e si trovava al Rifugio Lavaredo. Verso le 13.30 una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è stata attivata per raggiungere la strada che dal Bec de Roces scende ad Arabba, poiché un ciclista romano, V.D.S., 59 anni, era caduto dalla propria bici a pedalata assistita, procurandosi un probabile trauma cranico, con ferite al volto, e alla colonna. Prestategli le prime cure, l'infortunato è stato imbarcato sull'elicottero atterrato nelle vicinanze e accompagnato all'ospedale di Belluno. L'eliambulanza è quindi volata sullo Spigolo Dibona alla Grande delle Tre Cime di Lavaredo, in aiuto di un alpinista polacco, W.K., 48 anni, volato in parete. Recuperato con un verricello di 50 metri, il rocciatore con un possibile trauma alla caviglia è stato portato al pronto soccorso. Infine dei passanti avevano allertato il 118 in quanto si erano imbattuti in un bambino di 10 anni da solo a Casera Campigat, a Taibon Agordino. Il bimbo aveva raccontato che, mentre scendevano dal sentiero, il papa gli aveva detto di correre avanti fino alla casera, che lui lo avrebbe raggiunto. Ma dopo aver atteso un po', il padre non era arrivato. Fortunatamente, quando una squadra del Soccorso alpino di Agordo si stava portando sul posto, l'uomo si è ricongiunto al figlio e l'allarme è rientrato. 
Pubblicato in 2018
Lunedì, 06 Agosto 2018 15:52

INTERVENTO NELLA NOTTE AD ARSIERO

Cogollo del Cengio (VI), 06 - 08 - 18
Questa notte il Soccorso alpino di Arsiero è stato impegnato a ritrovare e portare in salvo una famiglia in difficoltà sul Monte Cengio. Partiti verso le 16 da casa a Cogollo del Cengio per una gita, padre madre e due ragazzini di 14 e 13 anni hanno percorso per buona parte un sentiero sul Cengio, salvo poi uscire dall'itinerario probabilmente su qualche traccia di animale. Cercando di ritrovare la via corretta, i quattro sono però finiti in un punto inacessibile, con roccette da arrampicare, finché ormai buio, senza pile né acqua, hanno contattato i carabinieri, che attorno alle 22 hanno allertato il 118 e i soccorritori. In venti, compresi tre sanitari, si sono preparati a partire. Poiché le comunicazioni erano difficili ed era impossibile risalire alle coordinate Gps dal cellulare, le squadre hanno iniziato a perlustrare la sentieristica, chiamando a gran voce. Quando è stato stabilito il primo contatto vocale, non è stato semplice risalire al luogo esatto in cui la famigliola si trovava. Fortunatamente alle 2 le squadre hanno individuato e raggiunto il gruppetto. Erano infreddoliti, ma stavano bene. I soccorrirori li hanno quindi riaccompagnati sul sentiero, camminando tre quarti d'ora circa, e da lì a casa. L'intervento si è concluso alle 3.40. 
Pubblicato in 2018
Martedì, 03 Aprile 2018 10:33

BIMBO SI INFORTUNA DURANTE UNA PASSEGGIATA

Mel (BL), 01 - 04 - 18
Durante una passeggiata con la mamma e il papà in località Cordellon, a un bimbo di 6 anni è caduto un sasso sulla testa. Scattato l'allarme passate le 14, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il luogo dell'incidente, a 980 metri di quota, grazie alle coordinate Gps fornite dai genitori e ha sbarcato in hovering medico, infermiere e tecnico di elisoccorso che hanno prestato le prime cure al bambino. Imbarcato sull'eliambulanza atterrata nelle vicinanze, il bimbo è stato poi trasportato all'ospedale di Treviso con un possibile trauma cranico.
Pubblicato in 2018
Cortina d'Ampezzo (BL), 10 - 03 - 18
Eva è un pastore tedesco grigione, Zara un Bloodhound, Margo un pastore belga Malinois e ieri, tra coccole e giochi, hanno permesso ai loro conduttori, Steven e Nicola, di far avvicinare i bimbi della Scuola dell'infanzia don Pietro Fernademez al mondo del Soccorso alpino. Con parole semplici, ad altezza di bambini di 3, 4 e 5 anni, i due soccorritori della Stazione di Cortina hanno mostrato ai piccoli ascoltatori cosa è e come opera un'unità cinofila. Dapprima, senza forzarli, hanno fatto avvicinare i bimbi ai cani: un'esperienza sensoriale che ha permesso anche ai più scettici di superare le loro paure. Un primo passo essenziale per 'rompere il ghiaccio' e dar libero sfogo alla loro curiosità. I bimbi hanno così attentamente ascoltato la breve presentazione. Nicola e Steven hanno illustrato, con un linguaggio adatto al livello di comprensione dei bambini, che i cani sono dotati di fiuto, che permette loro di cercare e trovare persone sotto la neve, in un bosco, tra le macerie. "È un po' come giocare a nascondino - ha spiegato Nicola - solo che i bambini cercano con gli occhi, mentre loro con il naso". Dopo la parte teorica si è passati alla pratica all'aperto, dove i piccoli hanno potuto vedere i cani in ricerca di una persona nascosta dietro a un albero, sopra lo scivolo, sotto la neve, obbedienza e gratifica. Questa interessante giornata didattica rientra in un progetto della Scuola dell'infanzia di Cortina denominato 'I nostri eroi sempre pronti ad aiutare', che ha l'obiettivo di far conoscere ai bimbi le figure di mutuo soccorso come Operatori del 118, Polizia, Vigili urbani, Soccorso alpino, per lanciare da un lato un messaggio di prevenzione dagli incidenti, dall'altro una conoscenza delle differenze dei vari servizi e infine, con i più grandi, per riflettere sul valore etico dell'aiuto offerto al prossimo in difficoltà.
Pubblicato in 2018
Mercoledì, 09 Agosto 2017 09:29

DIVERSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 08 - 08 - 17
Attorno alle 13 l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stato inviato dal 118 nei pressi del Rifugio Fonda Savio, sui Cadini di Misurina ad Auronzo di Cadore, per un'escursionista della Repubblica Ceca, M.P., 45 anni, che si era procurata un trauma al ginocchio lungo il sentiero Durissini. Recuperata, la donna è stata trasportata all'ospedale di Cortina. Subito dopo la Centrale operativa è stata contattata da un uomo che, partito dal Rifugio Dolomieu al Dolada in Alpago verso il Col Mat, era sceso sbagliando verso Soverzene, sul versante longaronese, e si trovava in difficoltà. Guidato dalle indicazioni del tecnico del Soccorso alpino di turno al Suem, l'escursionista è risalito per 200 metri ed è tornato al Rifugio. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada ha accompagnato dai Laghi d'Olbe alla propria auto una donna di Venezia, N.T., 60 anni, che si era infortunata a un ginocchio mentre si trovava con altre persone. Poco prima delle 15 è scattato l'allarme anche per la Stazione di Agordo, che ha raggiunto un alpinista in rientro da una via sul Val delle Sasse in Civetta. A.S., 27 anni, di Cesiomaggiore (BL), che si era fatto male a una gamba è stato trasportato al pronto soccorso. Si è fortunatamente conclusa dopo poco la ricerca di un bambino di 10 anni nella zona tra Pomedes e il Rifugio Dibona a Cortina. Perso di vista da mamma e zia con le quali stava scendendo a valle, è stato ritrovato da una passante sulla strada e riaccompagnato dai familiari. Sul posto il Soccorso alpino di Cortina, il Sagf, i Vigili del fuoco.
Pubblicato in 2017
Martedì, 08 Agosto 2017 13:23

BIMBA COLPITA DA UN SASSO ALLA TESTA

Fumane (VR), 06 - 08 - 17
Alle 15.10 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per intervenire in supporto dell'eliambulanza nel Vajo della Valsorda, dove una bambina veronese di 6 anni era rimasta ferita. Durante una passeggiata assieme al padre e al loro cane, l'uomo aveva sentito un rumore provenire dal pendio scosceso soprastante e subito dopo un sasso era caduto e aveva colpito la bimba alla testa. Una persona era uscita dalla gola a dare l'allarme. Dopo essere atterrati in un prato, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso hanno immediatamente percorso il vajo e raggiunto la bambina, prestandole le prime urgenti cure. Caricata nella barella la bambina è stata trasportata a piedi per un quarto d'ora con l'aiuto dei soccorritori fino all'esterno della gola, poi per un tratto in macchina e infine imbarcata sull'elicottero decollato verso l'ospedale di Borgo Trento.
Pubblicato in 2017
Domenica, 28 Maggio 2017 16:07

SI ALLONTANO DAI GENITORI, RITROVATI FRATELLINI

Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 28 - 05 - 17
Alle 14.15 il 118, contattato dai carabinieri, ha allertato il Soccorso alpino di Verona su richiesta di una coppia di Negrar (VR) che aveva perso di vista i due figli. Durante una passeggiata sul Corno d'Aquino, infatti, i due bimbi di 11 e 8 anni si erano all'improvviso allontanati e i genitori non erano riusciti a trovarli. Una squadra si è subito portata sul posto dove, fortunatamente, i carabinieri avevano già rintracciato i due bambini. L'allarme è quindi rientrato.
Pubblicato in 2017
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