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Domenica, 02 Luglio 2017 18:15

RECUPERO SULLA FERRATA

Cortina d'Ampezzo (BL), 01 - 07 - 17
Attorno alle 12.40 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Ferrata Sci club 18 per un escursionista incapace di proseguire per la stanchezza. A causa della presenza dei cavi della funivia del Faloria, l'eliambulanza ha imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Cortina e li ha sbarcati a monte. I due soccorritori hanno raggiunto l'uomo, C.C., 59 anni, di Rovigo e lo hanno aiutato a spostarsi in un punto dove l'elicottero è potuto avvicinarsi per recuperarlo con un verricello e trasportarlo a valle.
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Auronzo di Cadore (BL), 01 - 07 -17
In vista dell’estate e dell’aumento delle situazioni di emergenza in montagna, questa mattina si è svolta un’importante esercitazione congiunta tra il Sasv, Soccorso alpino e speleologico del Veneto, e il Sagf, Soccorso alpino della Guardia di finanza, che suggella ancor più la collaborazione tra le due realtà, ufficializzata dopo decenni di cooperazione lo scorso anno dalla firma di un protocollo d’intesa, che uniforma intenti e modalità operative. Teatro dell’addestramento le Tre Cime di Lavaredo, meta turistica con migliaia di presenze quotidiane, dove a partire da questo luglio e per tutto agosto, Sagf e Sasv garantiranno un presidio con proprio personale, immediatamente pronto a intervenire in aiuto di escursionisti in difficoltà e per dare supporto in missioni più complesse con l’elicottero del Suem di Piave di Cadore. La base delle operazioni è stata fissata al Rifugio Lavaredo, a 2.390 metri di quota, punto di ritrovo per la Stazione del Soccorso alpino e del Sagf di Auronzo, e di atterraggio dell’elicottero AB 412 dellaSezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. Dopo un briefing iniziale, i soccorritori sono stati elitrasportati a Punta Frida, per procedere nella simulazione del recupero di due cordate parallele in difficoltà. Gli alpinisti ‘infortunati’ sono stati raggiunti e imbarellati dalle squadre calatesi lungo la parete. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha poi provveduto al trasporto di uno dei feriti, utilizzando un verricello, mentre la seconda barella ha proceduto la discesa con le corde verso la base della parete. Nei pressi del Rifugio, le unità cinofile da macerie hanno poi preso parte a una dimostrazione di ricerca. “Si tratta di un’esercitazione molto importante – ha sottolineato il comandante provinciale della Guardia di finanza Patrizio Milan – perché consente agli operatori di migliorare il coordinamento e la rapidità dei soccorsi, in un contesto ambientale bellissimo, ma impegnativo, frequentato da alpinisti provenienti da tutto il mondo”. “E’ fondamentale lavorare assieme – gli fa eco il presidente del Sasv Rodolfo Selenati – per migliorare la reciproca conoscenza e l’affiatamento di squadra e per acquisire la necessaria familiarità con tecniche operative identiche. Un rapporto consolidato ormai da anni, che l’anno scorso è sfociato in un protocollo d’intesa”. Hanno assistito alle manovre l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, il comandante regionale della Guardia di finanza del Veneto, il generale di Divisione Antonino Maggiore, il sindaco Tatiana Pais Becher. Ricordiamo che nel 2016 il Soccorso alpino di Auronzo ha portato a termine 62 interventi.

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Domenica, 02 Luglio 2017 18:12

ALPINISTA VOLA SUL LAGAZUOI PICCOLO

Cortina d'Ampezzo (BL), 30 - 06 - 17
Poco prima di mezzogiorno il 118 è stato allertato per un alpinista volato per una decina di metri sulla via Ardizzon, Lagazuoi Piccolo. Il rocciatore è riuscito a calarsi con il compagno sul ghiaione alla base della parete, dove l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano lo ha raggiunto. Prestate le prime cure, l'uomo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Brunico.
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Giovedì, 29 Giugno 2017 16:46

TROVATO SENZA VITA SKYRUNNER SCOMPARSO

San Vito di Cadore (BL), 29 - 06 - 17
È stato purtroppo ritrovato senza vita A.T., 55 anni, di Ravenna, lo skyrunner di cui si erano persi i contatti da ieri alle 11 circa, dopo l'ultima telefonata alla moglie in cui la avvertiva che aveva trovato un tratto brutto e che sarebbe rientrato, secondo le prime informazioni, lungo il sentiero numero 242, sulla Croda Marcora. Scattato l'allarme attorno alle 17, le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore e Cortina avevano iniziato a perlustrare le zone che in teoria poteva aver percorso il corridore, partito da Cortina verso le 7.20. Squadre di di Cortina con i militari del Sagf erano state elitrasportate sulla Croda Nera per poi scendere verso il Vandelli, mentre altre perlustravano i sentieri per il Passo Tre Croci - presenti anche i Vigili del fuoco. Soccorritori di San Vito e Cortina avevano invece sorvolato con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore il sentiero 242, la Ferrata Berti, il Bivacco Slataper, senza rinvenirne traccia. Questa mattina alle 6 sono riprese in forze le ricerche, fin quando i soccorritori hanno ricevuto le ultime foto spedite dall'uomo - il cui cellulare ieri irraggiungibile, aveva ripreso oggi a dare segnale libero - che ritraevano un punto del sentiero numero 241 che scende verso Dogana Vecchia. L'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino ha effettuato una ricognizione bassa lungo il tracciato, per poi lasciare in quota un soccorritore, con altri che partivano dal basso. Si è quindi deciso di far intervenire l'unità cinofila molecolare del Soccorso alpino, elitrasportandola in quota nei punti ritenuti prioritari. Il Bloodhound non ha reagito né quando è stato portato sulla Cengia del Banco, né al Bivacco Slataper. Ha invece iniziato a tirare il suo conduttore una volta raggiunto il ripido punto dove era stata scattata la foto. Il cane ha portato i soccorritori in direzione dell'attacco della Ferrata Berti, salvo poi prendere una traccia di cacciatori che conduce al Pissandol del Marcora. Ed è stato nel canale ancora più a lato, completamente fuori sentiero, che l'elicottero dell'Air service center inviato per verificare la segnalazione del cane ha individuato il corpo a circa 2.100 metri di altitudine. Il runner era precipitato per decine di metri perdendo la vita. Sbarcati sul posto per i rilievi del caso un militare del Sagf e un carabiniere, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello dall'eliambulanza del Suem, che la ha poi trasportata a San Vito Anche le squadre di soccorritori ancora in quota sono state condotte a valle.
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Giovedì, 29 Giugno 2017 16:45

RIPRESE ALLE SEI LE RICERCHE DELLO SKYRUNNER

San Vito di Cadore (BL), 29 - 06 - 17
Le squadre del Soccorso alpino di San Vito e Cortina hanno ripreso in forze alle 6 le ricerche dello skyrunner di Ravenna, del quale non si hanno più notizie da ieri attorno alle 11, quando ha chiamato la moglie dicendole che stava rientrando dal sentiero numero 242. Non si sa esattamente che sentieri abbia scelto l'uomo per la sua corsa. In teoria è partito verso le 7.30 da Cortina, Faloria, diretto verso l'Antelao e quindi poteva aver percorso Punta Nera, sentiero 242 e Cengia del Banco, Ferrata Berti, Bivacco Slataper e oltre. Dalla telefonata pare si sia fermato prima della ferrata per difficoltà lungo il sentiero e abbia deciso di tornare indietro. Questa mattina l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino e con a bordo tecnici di San Vito e Cortina, ha sorvolato a lungo a bassa quota il sentiero, mentre le squadre a piedi perlustravano altri tratti dell'itinerario a partire da Cortina. La compagna ha poi girato ai soccorritori una foto spedita dal cellulare del runner - che continua a suonare libero - verso le 11. Il luogo ritratto si trova lungo il sentiero 241 che dal 242 scende verso Dogana vecchia, ripido e attraversato da colatoi quando piove. La ricognizione lungo la traccia non ha avuto però esito e l'elicottero ha sbarcato personale in quota per percorrerlo a piedi mentre altre squadre stanno convergendo lì. Ieri mattina la giornata era soleggiata, il temporale è iniziato attorno alle 15.
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Giovedì, 29 Giugno 2017 16:44

RICERCA IN CORSO TRA SAN VITO E CORTINA

San Vito di Cadore (BL), 28 - 06 - 17
Il Soccorso alpino è impegnato nella ricerca di uno skyrunner (al momento non sono note le generalità) che era partito per una corsa in montagna da Cortina all'Antelao, ma che non da più notizie di sé da stamattina alle 11.30, quando ha chiamato la moglie dicendo che si trovava sul sentiero numero 242, ma che stava rientrando perché era in difficoltà. In teoria l'uomo potrebbe aver seguito un itinerario dal Faloria, Punta Negra, scendendo sul sentiero 242 della Cengia del Banco, poi Ferrata Berti, Rifugio Slataper e da lì Rifugio San Marco o altra direzione. Scattato l'allarme verso le 17.15, l'elicottero del Suem con a bordo personale del Soccorso alpino di San Vito di Cadore ha effettuato senza esito una ricognizione lungo la Ferrata Berti e al Rifugio Slataper, dove due escursionisti trovati sul posto hanno detto di non aver incontrato nessuno. Squadre del Soccorso alpino di Cortina elitrasportate in quota stanno verificando il tratto verso Punta Negra e i sentieri che portano al Vandelli. In questo momento imperversa una tempesta di pioggia.
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Martedì, 27 Giugno 2017 19:07

TRE INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 26 - 06 - 17
Alle 17.20 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Alleghe per un'escursionista che manifestava dolori a un ginocchio lungo la pista Civetta, che da Col dei Baldi scende a valle. Una squadra è quindi andata incontro alla donna, D.M., 52 anni, che aveva raggiunto Baita Grande Civetta e la ha accompagnata al pronto soccorso. I soccorritori di Livinallongo sono invece intervenuti sulla sterrata che da Porta Vescovo scende al Pordoi, a circa 2.100 metri di quota, dove un ragazzo di 11 anni di Rimini, dopo un lungo giro con la mamma e il nonno, si era infortunato ai piedi e non era più in grado di proseguire. La famiglia è stata accompagnata con i mezzi del Soccorso alpino fino al passo. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è infine stato inviato verso le 18.20 in cima al Civetta, poiché un escursionista polacco di 57 anni che aveva completato la Ferrata degli Alleghesi non riusciva a trovare il percorso del rientro. Individuato e imbarcato con un verricello, l'uomo è stato trasportato al Rifugio Coldai.
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Belluno, 24 - 06 - 17
Attorno alle 18 l'elicottero del Suem è intervenuto in seguito alla chiamata di un'escursionista che, uscita dal sentiero durante una camminata sul Lagazuoi, era rimasta incrodata in un punto ripido, incapace di proseguire. Individuata in località Penes de Fuzarego, poco sopra il Falzarego, la donna, E.P., 55 anni, di Brunico (BZ), è stata recuperata con un verricello di 15 metri e trasportata al passo.Verso le 19.30 invece il 118 ha inviato l'eliambulanza a Pieve d'Alpago, dove un uomo era ruzzolato per alcuni metri in una scarpata a lato di un'area pic-nic. All'uomo, che aveva riportato la probabile frattura di un braccio, sono state prestate le prime cure da medico e infermiere. Imbarellato, l'infortunato è stato sollevato dalla strada con un verricello di 20 metri. Una volta caricato a bordo è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
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Belluno, 24 - 06 - 17
Passate le 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della falesia di Rio Gere a Cortina d'Ampezzo, poiché una freeclimber era stata colpita da un sasso a una mano, mentre si trovava alla base della parete. Sbarcato con un verricello di 25 metri, il tecnico di elisoccorso ha recuperato nello stesso modo l'infortunata, 51 anni, di Brunico (BZ), che è stata trasportata all'ospedale di Belluno. Alle 16 il 118 ha invece chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Belluno, inviandolo in località Le Muiere - Le Briglie, nel comune di Limana, dove un diciassettenne residente a Limana si era infortunato. Un ramo su cui si stava tenendo, mentre con gli amici si trovava sul greto del torrente Limana, aveva infatti ceduto facendolo cadere per un metro e mezzo e il ragazzo si era procurato un taglio sulla coscia. Cinque soccorritori, compreso uno della Stazione di Feltre casualmente sul posto, hanno raggiunto il giovane, aiutato a risalire sul sentiero dagli amici. Il personale sanitario dell'ambulanza della Croce rossa gli ha quindi prestato le prime cure. Imbarellato, il giovane è stato trasportato a spalla per circa 300 metri e poi per un chilometro con il fuoristrada lungo la sterrata verso la strada. Affidato all'ambulanza è stato accompagnato al pronto soccorso.
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Giovedì, 22 Giugno 2017 15:22

ELISOCCORSO: DUE INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 22 - 06 - 17
Questa mattina poco prima delle 9 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato verso il Passo Pordoi, a Livinallongo del Col di Lana, dove un operaio che stava lavorando all'acquedotto aveva accusato un improvviso malore. Atterrato nelle vicinanze, sono sbarcati medico, infermiere e tecnico di elisoccorso che hanno raggiunto l'uomo, M.B., 47 anni, di Taibon Agordino (BL), che si trovava sulla strada a monte del passo. Dopo avergli prestato le prime cure, i soccorritori lo hanno imbarellato e trasportato all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso. Pochi minuti dopo le 14, invece, l'eliambulanza è volata in comune di Auronzo di Cadore, lungo il sentiero numero 120 che porta dal Rifugio Città di Carpi al Rifugio Col de Varda. Un'escursionista tedesca, C.B., 56 anni, che stava camminando assieme ad altre persone, messo male un piede si era procurata un probabile trauma a una caviglia. Medico e tecnico di elisoccorso, sbarcati poco distanti, hanno stabilizzato l'arto all'infortunata, che è stata recuperata con un verricello di 20 metri e accompagnata al pronto soccorso di Belluno.
 
Pubblicato in 2017
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