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Agordo (BL), 08 - 10 - 20
È appena stato recuperato un escursionista ferito e con principio di ipotermia, è stato recuperato a 2.600 metri di quota in Moiazza. Alle 20.10 circa il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato dalla Centrale del Suem è messo in contatto con l'uomo. Parlandoci assieme i soccorritori hanno capito che, uscito dalla Ferrata Costantini, aveva superato le Creste delle Masenade e si trovava in discesa dalla Cengia Angelini verso il Bivacco Ghedini. Verificato che l'elicottero di Trento abilitato al volo notturno era disponibile, l'eliambulanza è stata attivata e ha imbarcato un soccorritore di Agordo, profondo conoscitore della montagna, per guidare velocemente l'equipaggio nel punto in cui si trovava l'escursionista. Una volta individuato, l'infortunato è stato preso in carico e issato a bordo con un verricello dal tecnico di elisoccorso, per essere accompagnato in ospedale. L'uomo era scivolato per alcuni metri riportando probabili traumi alla schiena e al torace e una brutta ferita all'altezza dell'orecchio, in presenza di 30 centimetri di neve.
 
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Domenica, 20 Settembre 2020 09:59

INTERVENTI IERI SERA A CORTINA

Cortina d'Ampezzo (BL), 20 - 09 - 20
Ieri attorno alle 19 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una coppia di escursionisti di Rimini, bloccata per una crisi di panico lungo il sentiero che dal Rifugio Croda da Lago porta al Becco d'Ajal. Un dipendente del Rifugio è quindi partito da lì, mentre una squadra saliva dal Becco d'Ajal. Una volta incrociati i due ragazzi, 25 anni lui, 23 anni lei, sono stati riaccompagnati a valle. È stato poi seguito fino al suo rientro l'escursionista austriaco che aveva sbagliato percorso nella discesa dalla Ferrata Renè de Pol. Dopo avergli fornito le indicazioni per riprendere il percorso giusto da Forcella Verde, un soccorritore da Ospitale si è sincerato che non avesse più problemi fino al suo arrivo. Passate le 20 quattro soccorritori sono invece stati inviati in Alta Val Travenanzes. Due escursionisti di Ancona, 19 anni lui, 18 lei, saliti in funivia al Lagazuoi, invece di prendere il sentiero per tornare al Passo Falzarego si erano diretti verso Col dei Bos e, arrivato il buio, senza luci, avevano chiesto aiuto. I soccorritori li hanno raggiunti e riportati alla loro auto. L'intervento si è concluso alle 23.40 circa.
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Domenica, 20 Settembre 2020 09:57

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 19 - 09 - 20
Alle 13.50 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato a metà della via normale all'Antelao, a San Vito di Cadore, per un escursionista di Mogliano Veneto (TV), F.T., 51 anni, che si era slogato una caviglia scendendo. L'uomo, che si trovava con altre persone, aveva tentato di proseguire per altri 250 metri, ma poi il dolore lo aveva costretto a fermarsi a quota 2.650 metri. Recuperato con il verricello dal tecnico di elisoccorso, l'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno. Poco prima delle 15 l'eliambulanza è volata in cima all'Agner, a Voltago Agordino, dove una turista tedesca di 51 anni, che con un gruppo di amici aveva completato la Ferrata Stella alpina, si era fatta male a una caviglia. Imbarcata con un verricello di 15 metri nei pressi del Bivacco Biasin, la donna è stata portata all'ospedale di Agordo. Subito dopo l'elicottero è stato inviato lungo il sentiero che scende dal Rifugio Vandelli, a Cortina d'Ampezzo, a seguito della caduta di un uomo di Cormons (GO). D.A., 67 anni, che stava rientrando da solo al momento dell'incidente ed era all'altezza delle scalette, è stato caricato a bordo con un verricello di 20 metri e accompagnato al San Martino. Sempre a Cortina la Centrale del Suem e il Soccorso alpino stanno seguendo il rientro di un escursionista straniero che durante il giro della Ferrata Renè de Pol aveva perso la traccia abbassandosi di quota. Seguendo le indicazioni fornite al telefono, l'uomo è riuscito a tornare sul sentiero e sta scendendo autonomamente. 
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Venerdì, 18 Settembre 2020 10:12

RECUPERATA COPPIA SULLA CRODA ROSSA

Comelico Superiore (BL), 15 - 09 - 20
Alle 18.30 circa, tramite i Carabinieri contattati al 112, la Centrale del Suem è stata allertata per una coppia di escursionisti in difficoltà sulla Croda Rossa, nel Gruppo del Popera. I due escursionisti austriaci, che erano usciti tardi dalla Ferrata Zandonella, non sapevano più come proseguire ed erano impauriti. Individuati a 2.800 metri di quota, sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 70 metri e trasportato a valle.
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Lunedì, 14 Settembre 2020 10:56

RECUPERATI ESCURSIONISTI INCRODATI SULLE TOFANE

Cortina d'Ampezzo (BL), 13 - 09 - 20
Alle 16.20 circa l'elicottero del Suem è decollato in direzione delle Tofane dove, completata la Ferrata di Punta Anna, al momento di prendere la traccia del rientro, tre escursionisti, due ragazzi, un trentenne di Resana (TV) e un ventinovenne di Riese Pio X (TV), e una ragazza di 29 anni di Tribano (PD), avevano sbagliato e invece si proseguire in cresta erano scesi in un canalino a 2.600 metri di quota fino a incrodarsi in parete. Geolocalizzati, i tre sono stati individuati e recuperati in tre rotazioni dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri, per essere trasportati al Rifugio Dibona.
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Cortina d'Ampezzo (BL), 04 - 09 - 20
Alle 19.10 circa la Centrale del 118 è stata allertata per sei escursionisti di Ferrara, tre adulti e tre bambini, in difficoltà nel Gruppo del Cristallo. Completata la Ferrata Renè de Pol al Forame de Inze, una volta raggiunta Forcella Verde, anziché rientrate da Val Pra del Vecia e scendere a Cimabanche, il gruppo ha preso il vecchio sentiero ora chiuso e, arrivato a metà ghiaione dove i segnali indicano di voltare a destra, non vedendoli ha proseguito sbagliando ed è sceso seguendo le tracce della Grande Guerra. Arrivati a circa 1.800 metri di quota sopra la sorgente del Felizon, i sei si sono dovuti fermare, incapaci di proseguire, e hanno chiesto aiuto. Individuati anche grazie alle coordinate della loro posizione, gli escursionisti sono stati recuperati dell'elicottero del Suem utilizzando il verricello e trasportati a Ospitale.
 
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Domenica, 23 Agosto 2020 09:28

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 22 - 08 - 20
Questa mattina il Soccorso alpino di Livinallongo è stato inviato dal Suem  sul tracciato di mountain bike che scende dal Bec de Roces, dove un quarantenne di Sesto San Giovanni (MI), che stava percorrendo con un gruppo il giro del Sella, scendendo era caduto  procurandosi un trauma alla spalla. Una squadra lo ha raggiunto e accompagnato in fuoristrada fino al Passo Campolongo per affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo. Alle 15 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Ferrata Piazzetta al Piz Boè, sopra il Passo Pordoi a Livinallongo del Col di Lana, per un escursionista che era scivolato riportando escoriazioni alle mani e non era più in grado di proseguire. L'uomo, M.G., 62 anni, di Desenzano del Garda (BS), è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello per essere trasportato a valle. Successivamente, attraverso un tecnico del Soccorso alpino di Cortina, la Centrale del 118 ha dato informazioni a un gruppo di 10 persone, che non trovavano la traccia del sentiero Giovannina, in discesa dalla Tofana di Mezzo. Grazie alle indicazioni, la comitiva è riuscita a procedere e rientrare autonomamente. Una escursionista con un trauma alla caviglia, che si trovava col marito sul sentiero che dal Sorapiss scende in Valbona, dopo un tentativo di avvicinamento andato a vuoto a causa del maltempo da parte dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, è stata raggiunta e accompagnata al Rifugio Vandelli dai gestori e da due soccorritori dei Carabinieri sul posto. Tra le 17.50 e le 18.10 a seguito del forte temporale sono state numerose le chiamate al 118. Una squadra del Soccorso alpino di Alleghe è salita in jeep al Rifugio Col dei Baldi, dove, con gli impianti ormai chiusi, aveva cercato rifugio dalla pioggia una famiglia di Vicenza col proprio cane. Il gruppo è stato trasportato fino al parcheggio di Alleghe. Il Soccorso alpino di Livinallongo era stato ancora attivato per un ragazzo con forti dolori addominali al Rifugio Bec de Roces, che è stato poi recuperato direttamente dell'ambulanza. 
Sono bastate alcune indicazioni per due chiamate risoltesi autonomamente. Una dalle Gallerie del Lagazuoi, da parte di una madre con due bambini preoccupata dal maltempo, che ha atteso la fine della pioggia ed è scesa da sola; una da alcune persone in difficoltà alla Cascata del Salton a Lamon, poi rientrate senza bisogno di aiuto.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:10

NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 20 - 08 - 20
Alle 13.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero numero 215, a una ventina di minuti di distanza dal Rifugio Vandelli, per il possibile trauma alla caviglia di una escursionista. Recuperata con un verricello di 15 metri, L.M., 46 anni, di Formigne (MO), è stata portata all'ospedale Cortina. Alle 13.40 circa è stato poi dirottato a Pescul di Selva di Cadore per un malore nelle vicinanze del Rifugio Salander, struttura chiusa. Atterrato nelle vicinanze, dall'eliambulanza sono sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica che hanno prestato le prime cure all'uomo, E.N., 76 anni, di Vicenza, poi trasportato all'ospedale di Belluno. Alle 14.15 l'elicottero è volato sul sentiero numero 556 sotto il Coldai per un probabile trauma alla caviglia e ha recuperato con un verricello di 30 metri una turista padovana, M.G.B., 41 anni, poi accompagnata ad Agordo. Alle 14.20 circa l'eliambulanza è intervenuta a Livinallongo del Col di Lana, sul Bec de Roces, dove un bambino aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Il bimbo, 10 anni di Pistoia, è stato subito medicato dal personale sanitario atterrato poco distante e poi portato al San Martino. Alle 15.40 l'elicottero ha poi effettuato una ricognizione sul Civetta, lungo la Ferrata Alleghesi, per cercare un varco tra le nubi e provvedere al recupero di un escursionista affaticato nella parte terminale dell'itinerario attrezzato, a circa 3.100 metri di quota. Intervento portato a termine con l'imbarco avvenuto con un verricello corto. L'uomo, un trentasettenne polacco, è stato lasciato al Rifugio Coldai.
 
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:19

INTERVENTO IMPEGNATIVO NELLA NOTTE IN MOIAZZA

Agordo (BL), 14 - 08 - 20
È stato un intervento difficile e assai tosto, come 'ai vecchi tempi', quello che dal pomeriggio di ieri fino a notte fonda ha impegnato il Soccorso alpino di Agordo sulla Moiazza. Fondamentali l'affiatamento e la preparazione tecnica della squadra, che ha riportato a valle due ragazzi sfiniti dalla stanchezza lungo 750 metri di dislivello, tra calate in parete e ripidi sentieri resi ancora più scivolosi dalla pioggia. Di certo non lo dimenticheranno i due ragazzi inglesi, di 30 e 27 anni, che ieri avevano lanciato l'allarme attorno alle 17. I due, uno alla prima esperienza escluse camminate sui sentieri, erano partiti passate le 3 di notte dal Rifugio Tomè, sul Passo Duran. Un'oretta abbondante dopo avevano attaccato la Ferrata Costantini. Erano saliti sulla Pala del Belia e di seguito alla Cresta delle Masenade e da lì, probabilmente già stanchi, avevano deciso di rientrare dell'itinerario appena fatto. Durante la discesa però, sopra la Cattedrale hanno sbagliato traccia e preso la vecchia via normale che, se non conosci bene il percorso, ti porta sopra salti di roccia. Capito che da quel punto non sarebbero passati, i due sono tornati sui loro passi alla Cattedrale e, ormai finiti, uno anche con escoriazioni dovute a una scivolata, si sono fermati e hanno chiesto aiuto. Dalla Centrale operativa del 118 non è stato possibile ricevere notizie certe sulla loro posizione. Il cellulare non prendeva e, tramite messaggi, erano riusciti a risalire a due coordinate differenti, la prima sulla cattedrale (dove effettivamente erano), la seconda verso il Bivacco Grisetti. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subito decollato, ha sorvolato la Moiazza, ma le nubi non hanno permesso l'individuazione degli escursionisti. L'eliambulanza è quindi volata a imbarcare due soccorritori in piazzola ad Agordo e un terzo dal Rifugio Carestiato, per poi trasportarli in quota e sbarcarli, entrando dal Van della Moiazza, sulla Forcella delle Masenade. In una seconda rotazione l'elicottero ha portato in quota altri due tecnici. Dato che non vi era certezza di dove fossero, i soccorritori si sono divisi: due verso la cima della Ferrata per non escludere quel tratto, tre giù verso la Cattedrale. Non appena i tre si sono abbassati e hanno iniziato a chiamare, dalle urla ricevute in risposta li hanno trovati, poco sotto, a 2.590 metri di quota. Riunitisi al resto della squadra, sono quindi iniziate le operazioni per attrezzare le calate, una quindicina lungo la parete verticale, fino alla sommità della Pala del Belia, a 2.300 metri circa di altitudine. Calato il buio e con i due escursionisti stremati, in contatto costante con l'elicottero di Trento emergenza abilitato per il volo notturno, si è tentato un recupero con l'eliambulanza, purtroppo vanificato dalla nebbia persistente. Alle 23 il gruppo è stato investito dal temporale e, abbandonato il materiale di metallo per il rischio di fulmini, i sette si sono spostati di 50 metri e riparati sotto la roccia. Smessa la pioggia, hanno quindi ripreso a scendere per la via normale che passa nel canalone tra la Pala del Belia e la Pala del Bo, sul cui tratto terminale si era formata una cascata di acqua. I tecnici hanno dovuto predisporre altri tre ancoraggi su roccia per superare alcuni salti, sono risaliti sulla Pala del Bo - raggiunti da altri due soccorritori in supporto alle operazioni - per poi prendere il sentiero e arrivare alle 2 al Rifugio Carestiato, a quota 1.834, dove un'altra squadra di quattro persone era pronta a partire. I due escursionisti sono poi scesi con i soccorritori in rientro fino al Passo Duran.
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:18

INTERVENTO IN CORSO IN MOIAZZA

Agordo (BL), 13 - 08 - 20
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è impegnata in un intervento sulla Moiazza. Attorno alle 17 due escursionisti stranieri hanno contattato il 118 poiché, partiti alle 3 per affrontare la Ferrata Costantini, arrivati a circa 2.550 metri di quota erano sfiniti dalla stanchezza e, soprattutto uno di loro, non erano più in grado di avanzare. Dal momento che le nuvole ne hanno impedito l'avvicinamento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato cinque soccorritori e li ha lasciati sulla Cresta delle Masenade. Da lì la squadra ha raggiunto i due escursionisti e, dopo averli assicurati, ha iniziato a calarli. Al momento si trovano a circa 2.400 metri sulla Pala del Belia e abbandoneranno il percorso attrezzato per scendere dal sentiero più dietro. Un soccorritore al Rifugio Carestiato è in contatto con l'eliambulanza di Trento emergenza, abilitata per il volo notturno, che, se la nebbia si diradasse, potrebbe provvedere al loro recupero. In caso contrario saranno necessarie ancora alcune ore per il rientro. 
 
Pubblicato in 2020
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