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Lunedì, 16 Settembre 2019 08:49

SOCCORSO SULLA TOFANA DI ROZES

Cortina d'Ampezzo (BL), 14 - 09 - 19
Alle 12.50 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato verso la Tofana di Rozes, nella parte alta della Ferrata Lipella, per un escursionista polacco di 66 anni, caduto per alcuni metri. Sbarcati in hovering equipe medica e tecnico di elisoccorso, all'uomo sono state prestate le prime cure. Caricato in barella, l'infortunato è stato recuperato con un verricello di 10 metri per essere trasportato, a seguito del probabile politrauma riportato, all'ospedale di Belluno.
Pubblicato in 2019
Mercoledì, 11 Settembre 2019 12:26

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 10 - 09 - 19
Attorno alle 14 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo la Ferrata Sci Club 18, dove una escursionista che stava salendo col marito, superato il tratto più impegnativo era rimasta bloccata dalla paura, incapace di proseguire. Recuperata dal tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio con un verricello di 30 metri, M.M., 32 anni, di Sovizzo (VI), è stata trasportata in piazzola a Cortina. Subito dopo l'eliambulanza è volata nella zona dei Ruderi del Popena, ad Auronzo di Cadore, a 2.150 metri di quota. In un tratto del sentiero reso più esposto dall'erosione dell'acqua, dopo il passaggio del compagno di escursione, un sessantenne tedesco era stato preso dal panico. Anche in questo caso, dopo essere stato raggiunto e assicurato, l'escursionista è stato issato a bordo con una verricellata di una decina di metri dal tecnico di elisoccorso, per essere poi sbarcato a Misurina. Contemporaneamente il Soccorso alpino dell'Alpago era stato allertato per un turista francese di 62 anni scivolato lungo il sentiero che dal Sassone della Madonnetta porta a Casera Palantina, nel comune di Tambre. All'uomo, che si trovava con tre connazionali e aveva riportato un probabile trauma alla caviglia, sono state prestate le prime cure dalla squadra sopraggiunta assieme a un infermiere, che gli ha stabilizzato la gamba. L'infortunato è poi stato preso in carica dall'elicottero del Suem che lo ha imbarcato con 20 metri di verricello per trasportarlo all'ospedale di Belluno. I tre compagni di gita sono stati riaccompagnati a valle dai soccorritori.
Pubblicato in 2019
Venerdì, 06 Settembre 2019 13:12

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 04 - 09 - 19
Attorno alle 13 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato lungo il sentiero numero 401 del Lagazuoi, a Cortina d'Ampezzo, dove un'escursionista della Repubblica Ceca, M.S., 56 anni, messo male un piede aveva riportato un probabile trauma alla caviglia. Stabilizzata dall'equipe medica sbarcata nelle vicinanze, la donna è stata poi imbarcata dal tecnico di elisoccorso e trasportata all'ospedale di Agordo. L'eliambulanza è stata di seguiti inviata sul Civetta, al Rifugio Torrani, comune di Val di Zoldo, per una turista padovana, M.G.T., 64 anni, che si era fatta male al piede. Anche in questo caso l'infortunata è stata accompagnata ad Agordo. L'elicottero si è infine diretto nuovamente a Cortina,  in un tratto della Ferrata Olivieri alla Punta Anna. Salendo con la moglie e altre persone che lo precedevano, M.C., 48 anni, di Roma, non era infatti più stato in grado di proseguire. Recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 20 metri, l'uomo è stato portato al Rifugio Dibona. La Centrale operativa ha poi dato informazioni telefoniche a un ciclista che si era perso con la bici elettrica nella zona di Andraz. L'uomo, di Latisana (UD), che aveva fatto un lungo giro partendo dal Rifugio Cinque Torri, è stato geolocalizzato e gli è stato spiegato il percorso da fare. Mentre il suo tracciato veniva seguito da GeoResQ per eventuali correzioni sul percorso, il ciclista è riuscito a tornare sulla strada corretta e a rientrare verso il Falzarego. Preallertato il Soccorso alpino di Livinallongo del Col di Lana.
Pubblicato in 2019
Venerdì, 30 Agosto 2019 09:56

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 29 - 08 - 19
Alle 13.15 circa la Centrale del 118 è stata allertata dai Carabinieri, che avevano ricevuto la chiamata di una famiglia tedesca in difficoltà nella fase di rientro dalla Ferrata Dibona sul Cristallo. I quattro, padre, madre e due figli di 13 e 11 anni, anziché prendere l'uscita corretta completato il primo tratto, avevano iniziato la discesa molto più in basso, rimanendo incrodati. Geolocalizzati grazie alle coordinate ricevute sull'applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, i quattro sono stati raggiunti dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che li ha caricati a bordo utilizzando il verricello e li ha trasportati a Son Forca.
Il Soccorso alpino di Auronzo è stato invece chiamato per un'escursionista tedesca di 36 anni, che si era infortunata a una caviglia mentre si trovava a Forcella Lavaredo. Recuperata con il quad sotto la grandine dal gestore del Rifugio Lavaredo, la donna è stata poi trasferita nel fuoristrada del Soccorso alpino della Guardia di finanza, che la ha accompagnata fino al parcheggio, da dove si è allontanata con i propri mezzi.
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Domenica, 25 Agosto 2019 14:35

PRECIPITA DALLA FERRATA E PERDE LA VITA

Belluno, 24 - 08 - 19
Poco prima delle 14 la Centrale del 118 è stata allertata per una persona precipitata dalla Ferrata del Marmol in prossimità della vetta della Schiara. Partito questa mattina alle 7.30 dal Rifugio Settimo alpini con altri sei connazionali, con i quali stava passando una settimana sulle Dolomiti con l'obiettivo di salire varie vie ferrate, un turista francese di 53 anni aveva percorso con il gruppo la Zacchi e proseguito poi per la Berti. Arrivati in cima alla Schiara verso le 13.30, gli escursonisti avevano iniziato la discesa sulla Marmol quando alle 13.45 circa, in un tratto esposto, al momento dello scambio dei moschettoni tra un fittone e l'altro, i compagni hanno visto l'uomo cadere di spalle nel vuoto. Al momento dell'incidente la parte alta della montagna era immesra nella nebbia, l'elicottero del Suem di Poeve di Cadore dopo aver tentato di avvicinarsi da sud inutilmente, ha quindi trasportato in quota in due rotazioni due squadre del Soccorso alpino di Belluno, sbarcandole poco sopra Forcella Nerville. Alla terza rotazione, essendosi aperto un varco, l'eliambulanza è riuscita ad entrare da sud, individuando il corpo dell'escursionista a circa 2.500 metri di quota, 150 metri sotto il punto in cui era caduto. Dopo aver sbarcato con un verricello tecnico di elisoccorso e un altro soccorritore bellunese, la salma è stata ricomposta e imbarellata, per essere poi trasportata a valle. Nel frattempo i sei soccorritori elitrasportati in quota avevano raggiunto il Bivacco Marmol, dove avevano trovato riparo i 6 compagni dell'uomo. L'elicottero è quindi tornato sulla Schiara e ha caricato a bordo i sei in hovering, accompagnati fino alla piazzola dell'ospedale, per poi tornare a prendere anche i sei volontari.
Pubblicato in 2019
Lunedì, 19 Agosto 2019 12:53

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 18 - 08 - 19
Questa mattina verso le 10 il gestore del Rifugio Giussani, componente del Soccorso alpino di Cortina, ha raggiunto un'escursionista che si era fatta male al ginocchio lungo il sentiero non distante dalla struttura. La donna, E.K., 44 anni, di Bolzano, è stata poi accompagnata alla piazzola e imbarcata sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore atterrato nel frattempo con l'equipe sanitaria a bordo.
Alle 14 40 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago per due escursionisti affaticati dalla lunga camminata. Padre cinquantenne e figlio quattordicenne di Roveredo in Piano (PN) erano partiti da Piancavallo, avevano raggiunto Col Indes per poi salire a Pian Canaie, prendere il sentiero numero 922 e rientrare a Piancavallo. A 500 metri da Casera Palantina, però, la stanchezza aveva avuto la meglio e i due, affaticati, non erano stati più in grado di proseguire. Una squadra è andata incontro agli escursionisti che, dopo un po', si erano ripresi e rimessi in marcia. Quando li hanno incrociati, i soccorritori hanno riaccompagnato padre e figlio a Col Indes.
Passate da poco le 15 una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione della Ferrata del Col Rosà per una ragazza colta da crisi di panico poco sopra l'attacco. I soccorritori si sono avvicinati il più possibile in quad per poi proseguire a piedi. Risalita una sessantina di metri lungo il percorso attrezzato fino alla cengia dove si trovava B.B., 19 anni, di Udine, assieme a un amico, la squadra ha tranquillizzato la giovane e le ha dato da bere. Dopo averla assicurata i soccorritori la hanno aiutata ascendere fino al sentiero e in una quarantina di minuti di camminata sono tornati al quad. La ragazza è stata infine accompagnata al Codivilla per accertamenti. 
Alle 16 circa il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è stato inviato al Rifugio Venezia, a Vodo di Cadore, dove un'escursionista, probabilmente disidratata, si era sentita poco bene. I soccorritori hanno quindi caricato sulla jeep G.B., 23 anni, di Padova e sua mamma e le hanno riportate a valle dove attendeva il papà.
Pubblicato in 2019
Lunedì, 19 Agosto 2019 12:48

RECUPERATI NELLA NOTTE ESCURSIONISTI INCRODATI

Cortina d'Ampezzo (BL), 18 - 08 - 19
Ieri sera verso le 20.30 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per due escursionisti francesi incrodati. La coppia, entrambi ventinovenni, era partita alle 15 per fare la Ferrata Dibona. Completato l'itinerario attrezzato, invece di rientrare da Staunies e Forcella Bassa, aveva preso Forcella Padeon e iniziato a scendere l'omonima valle, itinearario già chiuso a suo tempo perché non percorribile. Anziché proseguire lungo il canale, i due avevano preso una cengia laterale, finendo bloccati sopra un salto di roccia di 100 metri. Intuito dalle coordinate Gps dove potevano trovarsi, una squadra è partita dal basso e ha avuto conferma della loro posizione, quando la coppia ha lanciato segnali di luce. Sei soccorritori, compresi carabinieri, hanno risalito il canale e hanno raggiunto i due a circa 2.300 metri di quota e con loro sono ridiscesi in sicurezza fino a Rio Gere. L'intervento si è concluso a mezzanotte.
Pubblicato in 2019
Giovedì, 01 Agosto 2019 15:01

INTERVENTO IN MOIAZZA

Agordo (BL), 30 - 07 - 19
Recuperati tre ragazzi sulla Ferrata Costantini. Poco prima delle 19, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in Moiazza, lungo il percorso della Ferrata Costantini. Tre giovani escursionisti di Arezzo, uno di 33 e due 31 anni, stavano scendendo dall'itinerario attrezzato seguendo il percorso fatto all'andata, ma, a quota 2.400 metri circa, avevano sbagliato direzione finendo bloccati. Presa la pioggia del temporale, ormai sfiniti e incapaci di proseguire, avevano chiesto aiuto. Individuati dall'equipaggio, i tre sono stati imbarcati dal tecnico del Soccorso alpino di bordo utilizzando un verricello. Due, stanchi e infreddoliti, sono stati accompagnati al Rifugio Carestiato, uno, che manifestava un sospetto principio di ipotermia, è stato trasportato all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
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Giovedì, 18 Luglio 2019 14:40

SOCCORSO ALL'ATTACCO DELLA FERRATA

Val di Zoldo (BL), 17 - 07 - 19
Attorno alle 12.20 il 118 è stato allertato per un infortunio all'attacco della Ferrata Tissi sul Civetta. Salendo assieme a un amico per pernottare al Rufugio Torrani, al termine di un nevaio prima di affrontare il tratto ferrato, un escursionista, M.S., 21 anni, di Venezia, ha messo male un piede, riportando un sospetto trauma alla caviglia. Dopo aver individuato i ragazzi, che si trovavano a 2.670 metri di quota, proprio all'attacco del percorso attrezzato, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha recuperato entrambi in due rotazioni. Imbarcati dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri, i due sono stati trasportati all'ospedale di Agordo dove l'infortunato è stato sottoposto alle cure del caso.
 
Pubblicato in 2019
Lunedì, 08 Luglio 2019 13:39

ALTRI INTERVENTI PER SUEM E SOCCORSO ALPINO

Belluno, 06 - 07 - 19
Attorno a mezzogiorno il Soccorso alpino di Livonallongo è intervenuto sui prati della pista da sci che dal Pordoi scende ad Arabba, per un ciclista della Repubblica Ceca di 53 anni, che era caduto in bici riportando probabili traumi alla spalla e alla gamba. Sul posto anche l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che, prestate le prime cure all'uomo, lo ha caricato a bordo e trasportato all'ospedale di Brunico. L'eliambulanza è poi volata in comune di Alpago, sul Monte Moi, dove era precipitato un parapendio. Il pilota, un trentotanovenne polacco, che aveva riportato una probabile frattura alla gamba, è stato imbarcato con il verricello, per essere accompagnato all'ospedale di Belluno. A seguito di numerose segnalazioni per qualcuno che gridava sulla Ferrata dello Sci Club 18 a Cortina, il Soccorso alpino ha verificato la presenza di una persona in difficoltà. Stanco e incapace di proseguire, un escursionista di Ceggia (VE), è stato recuperato con una verricellata dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e portato a valle. L'eliambulanza di Pieve di Cadore è poi stata inviata, su richiesta della Centrale del Friuli Venezia Giulia, sul Campanile di Montanaia per un alpinista feritosi gravemente mentre si stava calando. L'uomo, P.M., 52 anni, di Farra di Soligo (TV), che era volato per venti metri, è stato imbarellato e portato all'ospedale di Treviso con un possibile politrauma. Una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore è invece salita verso Forcella Val d'Arcia, per un escursionista rimasto incrodato, poi aiutato a scendere fino al Rifugio Venezia. Il Soccorso alpino dell'Alpago è infine andato incontro a un gruppo di sette persone in difficoltà al rientro da Casera Palantina e lo ha riaccompagnato a valle.
Pubblicato in 2019
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