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Sabato, 22 Agosto 2020 15:32

DUE INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 15 - 08 - 20
Alle 14.50 il Soccorso alpino della Val Fiorentina è stato attivato dalla Centrale del 118 a seguito della segnalazione dei familiari di un uomo, che lo attendevano al Casot de le Vedele, per andare a mangiare a mezzogiorno a Malga Pian de Vacia, ma lui non si era presentato. E.B., 75 anni, di Dosolo (MN), aveva infatti perso l'orientamento finendo sul Col del Termine. Riusciti a contattarlo al cellulare e a geolocalizzarlo, i soccorritori si sono avvicinati in jeep per poi proseguire a piedi e raggiungerlo dopo una decina di minuti sul costone dove si era fermato. La squadra lo ha quindi accompagnato al fuoristrada parcheggiato al Casot de le Vedele e da lì alla sua macchina poco distante. Poco prima delle 16 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulle Marmarole, a Calalzo di Cadore, per due escursionisti in difficoltà. Arrivati sulla cresta rocciosa del Passo del Camoscio, padre e figlia veneziani, di 60 e 18 anni, non erano più in grado di proseguire, perché la ragazza aveva preso paura ed era affaticata.  Recuperati con un verricello di 40 metri dal tecnico di elisoccorso, i due sono stati trasportati al Rifugio Galassi. 
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:00

DUE INTERVENTI PER IL SOCCORSO ALPINO DI ASIAGO

Asiago (VI), 09 - 08 - 20
Questa mattina attorno alle 9.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per il mancato rientro di un cercatore di funghi da Campo Rosà, comune di Roana. Fortunatamente poco dopo l'uomo ha raggiunto la propria macchina e l'allarme è rientrato. Attorno alle 17.30 è arrivata una seconda attivazione. Separatasi dal marito, che con il figlio più piccolo era entrato in una galleria della Grande Guerra di Monte Fior a Foza, una donna lo aveva atteso assieme al figlio maggiore, ma l'uomo non era più uscito. Una squadra si è quindi portata dalla donna, mentre una seconda squadra, sapendo che la galleria aveva due uscite, si è diretta subito a Malga Slapeur, punto di arrivo della seconda, dove la gestrice ha confermato che un uomo e il figlio, corrispondenti alla descrizione erano passati di là. I soccorritori sono quindi tornati sul sentiero, che i due avevano ripreso per tornare indietro e, dopo averli intercettati, li ha accompagnati alla macchina, per farli ricongiungere col resto della famiglia portata dall'altra squadra.
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Venerdì, 14 Agosto 2020 10:43

VERIFICATO UN MANCATO RIENTRO DELL'AGNER

Voltago Agordino (BL), 06 - 08 - 20
Ieri sera attorno alle 22 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato per un mancato rientro dall'Agner. In mattinata un ragazzo era passato dal Rifugio Scarpa dicendo che avrebbe fatto la Ferrata Stella Alpina, con l'intenzione di pernottare al Bivacco Biasin. Gli era stato fatto presente che in questo periodo i Bivacchi si possono utilizzare solo in caso di emergenza, lui allora aveva risposto che sarebbe tornato a dormire in Rifugio e ha lasciato alcuni suoi oggetti. Alle 15.20 l'escursionista ha poi chiamato il Rifugio perché aveva sbagliato direzione e si stava spostando verso Cima Lastei. I ragazzi lo hanno quindi reindirizzato sul percorso corretto. Quando però a sera il venticinquenne di Padova non si è presentato, il gestore ha lanciato l'allarme. È subito stata fatta una verifica fino alla base del canalone della normale e alle 5.30 l'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino, ha imbarcato due soccorritori per sorvolare i tracciati delle due normali e poi salire al Bivacco. Una volta in cima, uno dei soccorritori è stato sbarcato in hovering e dalla struttura sono uscite 3 persone, una delle quali era il ragazzo padovano. Era arrivato tardi al Bivacco, dopo essere scivolato e aver sbattuto un ginocchio, non era riuscito a telefonare e non pensava si sarebbe mossa un ricerca. Il giovane ha detto che non aveva problemi ed è poi sceso al Rifugio autonomamente. 
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Venerdì, 27 Dicembre 2019 12:30

MANCATO RIENTRO, RITROVATO SENZA VITA

Pieve di Cadore (BL), 25 - 12 - 19
Verso le 12.30 è scattato l'allarme per un uomo che non si era presentato per il pranzo di famiglia, dopo essere andato in montagna, forse già da ieri, in una baita nella zona di San Dioniso, sotto il Rifugio Antelao. Verificato che la macchina si trovava alla partenza dei sentieri, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore al rientro da una missione ha sorvolato la zona, rinvenendo purtroppo presto il corpo senza vita di R.L., 48 anni, di Pieve di Cadore, che era probabilmente scivolato dal sentiero lungo le ripide pale sopra Nebbiù, fermandosi 200 metri più sotto. Dopo aver imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Pieve di Cadore in supporto alle operazioni e un soccorritore del Sagf per i rilievi, l'eliambulanza li ha sbarcati sul posto assieme al tecnico di elusoccorso e al medico che ha potuto solamente constatare il decesso dell'uomo. La salma ricomposta e imbarellata è stata recuperata e trasportata all'ospedale di Pieve. 
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:25

TROVATO IL CORPO SENZA VITA DI TRAMONTINI

Valbrenta (VI), 08 - 12 - 19
Passato mezzogiorno, il 118 è stato allertato da due escursionisti che, usciti dal sentiero numero 933 sul massiccio del Grappa sbagliando traccia, avevano scorto il corpo senza vita di un uomo. Una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa che stava partecipando alle ricerche di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), e si trovava a poca distanza, si è mossa verso il luogo indicato, mentre sul posto si portava anche l'elicottero di Verona emergenza. Dopo aver tentato di verricellare il tecnico di elisoccorso sulla verticale ostacolata però dalla presenza di piante e dall'orografia del versante, l'eliambulanza lo ha calato in un punto più agevole, da cui il soccorritore si è mosso a piedi. Una volta raggiunta, la salma è stata ricomposta e imbarellata e spostata dai soccorritori di una ventina di metri in un luogo dove, aperto uno spiazzo tra la vegetazione con la motosega, l'elicottero ha potuto recuperarla con un verricello di 30 metri. I due escursionisti sono stati riaccompagnati sul sentiero dai soccorritori. Si trattava proprio di Paolo Tramontini. Da una prima ricostruzione, seguendo un percorso errato, l'uomo, non si sa se per un malore, è precipitato per una quindicina di metri da un salto di roccia, finendo su un albero. La salma è stata trasportata al Campo sportivo di Valstagna e affidata al carro funebre. Presenti anche i Vigili del fuoco.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:22

ANCORA NESSUNA TRACCIA DI PAOLO TRAMONTINI

Valbrenta (VI), 07 - 12 - 19
Sono proseguite anche oggi le ricerche di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), ma nessun nuovo indizio è emerso. In particolare i soccorritori si sono concentrati in un punto dove ieri, con il binocolo, era stata vista una macchia verde compatibile con uno zaino. Dopo un primo sorvolo della zona con il drone per circoscrivere al meglio l'area, una squadra è salita dal sentiero numero 933 e si è portata sulla verticale, salvo dover poi verificare che si trattava di zolle erbose dal colore più acceso. I droni hanno volato sopra tutta la zona, caratterizzata da un reticolo di vecchi sentierini abbandonati che univano i vari terrazzamenti coltivati a tabacco, nonché dalla presenza di ruderi della Guerra. I soccorritori hanno visionato a piedi anche le tracce marcate nei giorni scorsi dai cani molecolari. Domani le squadre si porteranno in località Lepre, all'uscita a monte dei due sentieri segnalati, il 933 e 934, per perlustrare altre zone della parte alta.
Paolo è alto un metro e 70 circa, di corporatura robusta, calvo, con barba grigia medio lunga. Indossa giacca e pantaloni tecnici neri e ha uno zaino verde marca Ospery. Chiunque lo avesse incontrato in treno, per strada o lungo i sentieri è pregato di contattare i carabinieri. Erano presenti oggi il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, Vigili del fuoco, Protezione civile.
 
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:12

RICERCHE PAOLO TRAMONTINI, ANCORA NESSUN ESITO

Valbrenta (VI), 06 - 12 - 19
Neppure gli sforzi odierni hanno permesso di fare luce sulla scomparsa di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), di cui non si hanno più notizie da quando martedì scorso è partito in treno per raggiungere la zona della Valsugana e fare una camminata. Anche oggi una trentina di persone si è distribuita lungo i sentieri del Monte Grappa  e verso l'Altopiano, senza che alcun nuovo elemento permetta di limitare l'area di indagine, dal momento che l'escursionista non aveva lasciato detto quale sentiero avrebbe percorso, né la destinazione.
Paolo è alto un metro e 70 circa, di corporatura robusta, calvo, con barba grigia medio lunga. Indossa giacca e pantaloni tecnici neri e ha uno zaino verde marca Ospery. Chiunque lo avesse incontrato in treno, per strada o lungo i sentieri è pregato di contattare i carabinieri. La ricerca riprenderà domattina e saranno soprattutto i droni a muoversi, lungo i canali verticali che, numerosi, tagliano i versanti. Erano presenti oggi il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri forestali e Carabinieri.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:09

RICERCHE TRAMONTINI IN ZONA VALSTAGNA

Valbrenta (VI), 05 - 12 - 19
Da questa mattina le ricerche di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), scomparso martedì dopo essere partito per una camminata nella zona della Valsugana, si stanno concentrando sopra Rivalta, dove, da una attendibile segnalazione pervenuta ieri, l'uomo sarebbe stato visto di passaggio attorno alle 9 da un testimone. Fissato il campo base a Valstagna, dopo aver prelevato campioni di vestiario dalla sua abitazione, in mattinata sono stati fatti lavorare 4 cani molecolari del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico verso due sentieri che da Rivalta portano sul massiccio del Grappa. Alcune squadre hanno quindi iniziato a percorrerli dal basso, mentre altre due sono state trasportate in quota dall'elicottero di Treviso emergenza per perlustrarli dall'alto verso valle. Sul versante dell'Altopiano di Asiago, i soccorritori si stanno muovendo sui due sentieri della Valgadena e una squadra della Protezione civile sta visionando un tratto dell'Alta via del tabacco. Sul posto stanno anche volando i droni del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco. Sono presenti una cinquantina di persone tra Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa e di Asiago, Vigili del fuoco, Protezione civile e carabinieri.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:06

MANCATO RIENTRO, TROVATO SENZA VITA IN COMELICO

Santo Stefano di Cadore (BL), 05 - 12 - 19
Ieri sera passate le 23, su richiesta della Centrale dei Carabinieri, il Soccorso alpino della Val Comelico, assieme al Sagf di Auronzo di Cadore, ha avviato la ricerca di un uomo, C.Z., 59 anni, di Casale sul Sile (TV), non rientrato da un'escursione. Parlando col gestore della Baita Pian dei Osei - che aveva parlato con lui la mattina verso le 8 e, vedendo l'auto ancora parcheggiata, aveva fatto scattare l'allarme - e con la figlia dell'uomo, andata a cercare sul computer del padre eventuali destinazioni in montagna in evidenza, i soccorritori hanno capito la sua probabile meta: il Bivacco Caimi, in Valle del Cornon, Campolongo, percorrendo il sentiero numero 334. Una squadra si è quindi incamminata e dopo una ventina di minuti un soccorritore ha notato le tracce di una scivolata dal sentiero. Attrezzata la calata, i tecnici sono scesi lungo il pendio di neve dura per un centinaio di metri, poi da un salto di 40 per seguire ancora il pendio per altri 50 metri, finché non si sono imbattuti nel corpo senza vita dell'escursionista. Dal momento che il recupero notturno del corpo sarebbe stato impegnativo e rischioso, in accordo con la magistratura, questa mattina l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha provveduto ad imbarcare la salma, dopo aver caricato a bordo un soccorritore della Val Comelico e uno del Sagf in supporto alle operazioni e per i rilievi del caso. Sbarcati con un verricello di una trentina di metri, i soccorritori hanno affiancato il tecnico di elisoccorso nelle manovre. La salma, ricomposta e imbarellata, è stata poi trasportata a Campolongo e affidata al carro funebre.
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Domenica, 01 Settembre 2019 10:09

ALPINISTI NON RIENTRATI, ALLARME CESSATO

Auronzo di Cadore (BL), 01 - 09 - 19
Questa notte il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato dai familiari di due alpinisti spagnoli non rientrati da una scalata sulle Tre Cime di Lavaredo. I parenti, che si trovavano sul posto, non riuscivano a contattarli al cellulare, non raggiungibile, e presupponevano i due rocciatori, un uomo e una donna di Barcellona, si trovassero sulla Cima Ovest. Non appena ha fatto luce, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, ha imbarcato personale del Soccorso alpino e del Sagf di Auronzo e si è avvicinato alle pareti per una ricognizione. La coppia è stata fortunatamente individuata a metà della Via Cassin sulla Ovest, dove, attardatasi, aveva bivaccato senza poter avvertire, perché tutte le pareti a nord sono senza copertura telefonica. I due hanno detto che avrebbero proseguito e l'allarme è cessato. La coppia di scalatori è la stessa che martedì scorso, aggregandosi a due alpinisti senza luci e con le corde incastrate al rientro dalla normale alla Cima Grande, si era trovata a sua volta in difficoltà ed era stata soccorsa nella notte. 
Pubblicato in 2019
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