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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:12
SOCCORSO SEDICENNE NELLA NOTTE
Solagna (VI), 13 - 08 - 20
Attorno a mezzanotte il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato per un infortunio avvenuto nei pressi dell'Eremo di San Giorgio, che si trova lungo il sentiero numero 944 che fa Solagna porta alle Creste di San Giorgio. Un sedicenne di Cassola (VI), che si trovava col proprio gruppo scout, era infatti accidentalmente caduto riportando alcune escoriazioni e lamentava male al collo. Una squadra ha raggiunto il giovane, che era stato caricato sulla barella dal personale medico del Suem di Crespano che si trovava da prima sul posto assieme ai Vigili del fuoco di Bassano del Grappa. I soccorritori lo hanno quindi trasportato a piedi fino all'ambulanza, partita in direzione dell'ospedale di Bassano.
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Venerdì, 14 Agosto 2020 10:46
SOCCORSO NELLA NOTTE ESCURSIONISTA PORTOGHESE
Longarone (BL), 07 - 08 - 20
Ieri sera attorno a mezzanotte il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per un escursionista portoghese in difficoltà nel tratto dell'Alta Via numero 1 che va dal Rifugio Pramperet, dove aveva pernottato, al Pian de Fontana, dove era atteso. L'allarme lanciato dai familiari in Portogallo avvisati tramite una email, in cui il trentunenne li avvertiva di aver sbagliato sentiero e di essere bloccato da qualche parte in Val del Cristo. Due squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno risalito la Val del Grisol, una del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha percorso l'itinerario dal Pramperet al Pian de Fontana, una del Soccorso alpino di Belluno e Agordo ha avviato la perlustrazione dalla Muda verso la Val Clusa. I soccorritori di quest'ultima, alzatasi di 500 metri, hanno iniziato a chiamare a gran voce, finché verso le 3.15 è arrivato un urlo in risposta e l'uomo è stato individuato e raggiunto. Dopo aver sbagliato traccia, aveva iniziato a scendere dalla Val Clusa, di cui la Val del Cristo è una laterale, aveva trovato degli schianti, era scivolato facendosi male a una caviglia e, arrivato su una scivolosa cengia con un cordino, oramai prossimo il buio si era fermato. I soccorritori lo hanno tranquillizzato e imbragato, per assicurarlo e fargli superare il punto attrezzato. Poi, una volta che l'escursionista si è ripreso iniziando a camminare tranquillamente, con due soccorritori al suo fianco è stato accompagnato alla Muda e da lì all'ospedale di Belluno per i controlli del caso. L'intervento si è concluso alle 7.
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Martedì, 14 Luglio 2020 08:08
RECUPERATI ESCURSIONISTI SULLA FERRATA ALLEGHESI
Val di Zoldo (BL), 13 - 07 - 20
Attorno alle 18 è scattato l'allarme per una coppia di escursionisti che, ormai quasi alla fine della Ferrata degli Alleghesi in Civetta, aveva trovato neve e, anche per la presenza di nebbia, non sapeva come proseguire. Ai due, trentenni di Chioggia (VE), è quindi stato consigliato di tornare indietro e iniziare a scendere, mentre decollava l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore per imbarcare una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo. L'eliambulanza è riuscita quindi ad avvicinarsi fino alla base del percorso attrezzato e a sbarcare in hovering i soccorritori, che sono saliti incontro ai due escursionisti. Dopo averli incrociati poco sotto la metà della Ferrata, la squadra è scesa con loro e sta rientrando al Rifugio Coldai dal Sentiero Tivan.
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Lunedì, 13 Luglio 2020 10:53
INTERVENTI IN MONTAGNA IERI SERA
Belluno, 13 - 07 - 20
Ieri sera attorno alle 21 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val di Zoldo per una coppia di escursionisti incrodati in Civetta. I due trentenni, lei di Padova, lui di Ferrara, erano saliti per la Ferrata Tissi, per poi scendere lungo la normale, ma all'imbrunire, vedendo le luci del paese, avevano seguito la loro direzione abbandonando l'itinerario corretto e finendo nel canale del Livinal Grant, sopra salti di roccia. Ottenute le coordinate del punto in cui si trovavano, i soccorritori si sono avvicinati a piedi, dopo che uno di loro aveva già individuato il punto in cui erano bloccati gli escursionisti dai loro segnali di luce. La squadra li ha raggiunti in una mezz'ora e, dopo averli assicurati, li ha calati nei tratti verticali per poi rientrare seguendo una traccia tra i mughi. I soccorritori hanno quindi accompagnato la coppia a Malga Grava, dove aveva la macchina, alle 23.30.
Alle 22.20 circa il Soccorso alpino di Longarone si è mosso per la verifica di una segnalazione. Dei testimoni avevano infatti visto dei segnali luminosi provenienti dal versante sopra località Dogna. I soccorritori si sono recati sul posto e hanno appurato che si trattava di un gruppo di ragazzi nella palestra di arrampicata, che non avevano bisogno di aiuto. L'allarme è quindi rientrato.
Alle 23 il Soccorso alpino di Auronzo è stato infine attivato per quattro alpinisti in difficoltà. Partiti alle 6 per affrontare la salita alla Grande delle Tre Cime si Lavaredo, I 4, tre uomini di 60, 51 e 34 anni, di Bussoleno (TO), e una donna di 67 anni, di Sant'Antonio di Susa (TO), si sono attardati durante il tragitto e al rientro, completate le calate, in prossimità del ghiaione hanno sbagliato direzione, anche a causa della nebbia che limitava la visibilità a pochi metri, finendo in un canale errato. Una squadra li ha quindi raggiunti e riaccompagnati a valle. Le operazioni si sono chiuse verso le 2 di notte ed erano presenti 10 soccorritori, compreso il Sagf di Auronzo.
In questo periodo di ripresa delle escursioni e gite, dopo mesi di inattività dovuta all'emergenza Covid - 19, raccomandiamo di avvicinarsi con gradualità alla montagna, affrontando mete appropriate alla preparazione, alle condizioni fisiche di ciascuno e che non richiedano un impegno superiore alle proprie capacità.
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Venerdì, 10 Luglio 2020 17:02
ESCURSIONISTI RECUPERATI IN VAL GIRALBA
Auronzo di Cadore (BL), 08 - 07 - 20
Ieri sera attorno alle 23 il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato per una coppia in difficoltà in Val Giralba. Dopo un giro sotto le Tre Cime infatti, l'uomo e la donna, quarantenni di Parma, al momento di rientrare dal Rifugio Auronzo per la Val Giralba, avevano sbagliato traccia, probabilemente seguendo un vecchio tracciato Gps, ed erano finiti lungo il torrente più in basso bloccandosi tra due cascatelle. Contattati telefonicamente, dal loro racconto i soccorritori hanno capito dove si trovavano e in breve li hanno individuati e raggiunti. Una volta con loro, la squadra li ha riportati sul sentiero e riaccompagnati a valle. Presente anche il Sagf di Auronzo. L'intervento si è concluso passata mezzanotte.
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Venerdì, 10 Luglio 2020 16:45
INTERVENTI IERI IN SERATA A CORTINA
Cortina d'Ampezzo (BL), 05 - 07 - 20
Ieri attorno alle 20 la Centrale del 118 è stata allertata per 4 escursionisti piemontesi, due uomini e due donne, che, completata la Ferrata Dibona, avevano preso per il rientro un canale non corretto e si erano trovati in difficoltà. Seguendo le indicazioni telefoniche, i quattro sono poi riusciti a scendere autonomamente. Contemporanemente l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato a Forcella Casale. Salendo dalla Val Travenanzes lungo il sentiero numero 17 in direzione del Bivacco della Pace per pernottarvi, una coppia era uscita dal sentiero quasi arrivata ed era rimasta bloccata a 2.800 metri di quota. Individuati dell'equipaggio, i due sono stati recuperati con un verricello e trasportati al Passo Falzarego. Verso le 22.30 il Soccorso alpino di Cortina assieme al Sagf si è mobilitato per cercare di risalire alla posizione di due escursionisti polacchi, che erano riusciti a contattare la Centrale operativa del 118 sia di Pieve di Cadore che di Bolzano, dicendo che non sapevano dove si trovavano dopo essere partiti da Rio Gere, dove dovevano tornare. Grazie ai doppi riferimenti ricevuti, i soccorritori hanno confrontato le coordinate ed hanno appurato che la coppia si trovava in realtà a Pra del Vecia, verso Cima Banche. Una squadra è quindi partita, li ha raggiunti sul greto di un torrente e riaccompagnati alla macchina. L'intervento si è concluso verso l'una.
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Martedì, 16 Giugno 2020 09:39
INTERVENTO NELLA NOTTE SULLE TRE CIME DI LAVAREDO
Auronzo di Cadore (BL), 14 - 06 - 20
Si è concluso passate le due l'intervento del Soccorso alpino di Auronzo in supporto a tre cordate in difficoltà nella scalata dello Spigolo Dibona sulla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. Alle 19 circa la Centrale del 118 era stata contattata da due cordate di amici che chiedevano informazioni. I 4 alpinisti avevano terminato la via sbagliando uscita e si erano ritrovati, anziché sull'ampia Cengia Grande a 2.800 metri di quota, su un terrazzamento sottostante, dove alcune chiodature possono trarre in inganno. Era stato quindi loro detto di salire più sopra per ritrovare il percorso corretto. Una terza cordata di due rocciatori, che si era invece attardata nella progressione ed era ancora a un paio di tiri dalla Cengia Grande, ha successivamente chiesto il supporto di una squadra, vista la presenza di nebbia e le previsioni di maltempo per le ore successive. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha quindi imbarcato due soccorritori e li ha calati con un verricello di 15 metri sulla vetta della Grande. Da lì i tecnici hanno raggiunto i primi quattro scalatori, L.B., 32 anni, di Seveso (MB), A.M., 32 anni di Riva del Garda (TN), F.L., 48 anni, di Lainate (MI), e J.K., 32 anni, austriaco - risaliti sulla Cengia Grande e fermatisi lì come loro consigliato - attrezzando con corde un tratto innevato e scavando degli scalini per agevolare il passaggio a ritroso. Uno dei soccorritori è quindi andato incontro alla terza cordata, allestendo una sosta sulla verticale e aiutando il primo rocciatore uscito in cengia a recuperare il compagno, e con i due, F.P., 64 anni, di Lainate (MI) e G.F., 36 anni, di Darfo (BS), si è poi ricongiunto al resto del gruppo. I soccorritori e i sei alpinisti si sono spostati sulla normale e hanno iniziato la discesa dalla Grande arrivando alla Chiesetta alla base della parete alle 2. Alle 20.30 era inoltre scattato l'allarme per una turista di origini cinesi di 51 anni, che si era separata dal marito durante il giro delle Tre Cime e non era più rientrata. La donna è stata ritrovata da una squadra del Soccorso alpino di Auronzo portatasi in fuoristrada nella Zona di Forcella Lavaredo e poi scesa a piedi per controllare nella nebbia, ed è stata riaccompagnata al Rifugio Auronzo.
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Venerdì, 22 Maggio 2020 15:05
INTERVENTO NELLA NOTTE A CORTINA
Cortina d'Ampezzo (BL), 22 - 05 - 20
Verso l'una di questa notte una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione del Rifugio Vandelli, allertata dalla Centrale operativa del 118 su richiesta di un gruppetto di escursionisti in difficoltà. I quattro, tre ragazzi e una ragazza trentenni, assieme al loro cane erano partiti alle 19 da Federavecchia diretti al Rifugio Vandelli. A metà strada circa, lungo il sentiero numero 217, avevano perso la traccia e si erano spostati a est rispetto all'itinerario corretto, salendo per 400 metri e finendo per bloccarsi su un ripido ghiaione a quota 1.700. Impauriti e incapaci di ritornare sui propri passi, avevano quindi chiesto aiuto. Risaliti alla loro posizione dopo aver ricevuto le coordinate Gps, cinque soccorritori si sono messi in cammino e in un'ora e mezza li hanno individuati e raggiunti. La squadra ha provveduto a far superare agli escursionisti il tratto più impegnativo, facendoli scendere due alla volta dopo averli assicurati con corda corta, e li ha riportati sul sentiero assieme al cane, per poi riaccompagnarli in località Federavecchia. L'intervento si è concluso attorno alle 6.
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Venerdì, 22 Maggio 2020 15:00
INTERVENTO NELLA NOTTE NEL GRUPPO DEL CAREGA
Ala (TN). 18 - 05 - 20
Questa notte una squadra del Soccorso alpino di Verona è intervenuta assieme ai soccorritori trentini sul sentiero attrezzato Pojesi, per un escursionista in difficoltà.
L'uomo, residente in Veneto, del 1968, è stato recuperato nella parte finale del sentiero attrezzato Pojesi, nel gruppo del Carega, a una quota di circa 2.000 metri. L'uomo era partito da solo da San Giorgio, in Lessinia, e ha allertato il 112 verso le 22.30 di ieri sera, non riuscendo a proseguire in autonomia a causa del buio e della presenza di neve in quota.
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha caricato a bordo un secondo tecnico di elisoccorso della Stazione di Ala. La nebbia e il temporale non hanno però reso possibile l'operazione. Una squadra di terra della Stazione di Ala è quindi partita in macchina verso il rifugio passo Pertica per poi risalire dal sentiero verso cima Costa Media assieme alla squadra veronese. Verso le 2, quando i soccorritori avevano ormai raggiunto l'uomo, le condizioni meteo sono migliorate consentendo all'elicottero di alzarsi in volo e di concludere l'intervento con il recupero dell'escursionista tramite verricello. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. Le squadre di terra sono rientrate in autonomia.
L'uomo, residente in Veneto, del 1968, è stato recuperato nella parte finale del sentiero attrezzato Pojesi, nel gruppo del Carega, a una quota di circa 2.000 metri. L'uomo era partito da solo da San Giorgio, in Lessinia, e ha allertato il 112 verso le 22.30 di ieri sera, non riuscendo a proseguire in autonomia a causa del buio e della presenza di neve in quota.
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha caricato a bordo un secondo tecnico di elisoccorso della Stazione di Ala. La nebbia e il temporale non hanno però reso possibile l'operazione. Una squadra di terra della Stazione di Ala è quindi partita in macchina verso il rifugio passo Pertica per poi risalire dal sentiero verso cima Costa Media assieme alla squadra veronese. Verso le 2, quando i soccorritori avevano ormai raggiunto l'uomo, le condizioni meteo sono migliorate consentendo all'elicottero di alzarsi in volo e di concludere l'intervento con il recupero dell'escursionista tramite verricello. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale. Le squadre di terra sono rientrate in autonomia.
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Lunedì, 10 Febbraio 2020 10:11
INTERVENTO IN NEVEGAL
Belluno, 09 - 02 - 20
Ieri sera attorno alle 22.50 il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato per una ragazza scivolata sul ghiaccio tra la Casera e Malga Faverghera. Raggiunta da una squadra con la jeep, E.D., 27 anni, di Feltre (BL), che aveva riportato un probabile trauma alla caviglia, è stata stabilizzata per essere poi accompagnata all'ospedale.
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