Visualizza articoli per tag: Notte

Cortina d'Ampezzo (BL), 15 - 08 - 17
Ieri sera alle 20.20 circa un gruppo di 4 escursionisti ha contattato il 118 poiché erano rimasti incrodati alla fine della Ferrata Renè De Pol sul Forame. Dato che l'intervento dell'elicottero non era possibile, il Soccorso alpino di Cortina ha predisposto una prima squadra veloce composta da tre unità per verificare la situazione. In continuo contatto telefonico, infatti, gli escursionisti in seguito avevano parlato di una di loro che era scivolata e aveva battuto la testa. Risaliti alle coordinate Gps del punto in cui si trovavano, si è però scoperto che in realtà non avevano concluso la ferrata, ma avevano sbagliato itinerario prima, prendendo il canalone che, tra Punta est e Punta ovest, scende verso Ospitale e finendo bloccati sopra salti di roccia. In un paio di ore i primi soccorritori hanno risalito la ferrata e hanno raggiunto il gruppo tra i salti di roccia a circa 2.200 metri di altitudine. Fortunatamente i quattro (tre uomini, S.B., 50 anni, R.R., 50 anni, S.M. 51 anni, e una donna C.P., 43 anni, tutti di Roma) erano solo sfiniti dalla fatica, ma non infortunati. La decisione era quindi di attendere l'alba e un eventuale recupero con l'elicottero o far loro forza e riportarli a valle a piedi. Piano piano i soccorritori li hanno aiutati a riprendersi e sono riusciti a riportarli sul tratto attrezzato, mentre una seconda squadra andava loro incontro con bevande calde e qualcosa da mangiare. Dalla ferrata sono poi scesi sull'ultimo tratto fino a Val Pra del Vecia e da lì sono arrivati a Cimabanche. L'intervento si è concluso alle 5. Era presente anche il Soccorso alpino di San Vito di Cadore che ha fatto luce con una fotoelettrica. 
Sono sempre più numerose le richieste di aiuto che arrivano ormai buio, quando devono intervenire le squadre a piedi e i tempi delle operazioni vengono dilatati dalla difficoltà oggettiva di muoversi in ambienti impegnativi, soprattutto in caso ci sia un ferito da riportare a valle in totale sicurezza. Da sempre il nostro consiglio è, non appena avete il primo sentore che qualcosa non va: cercate di ritornare sui vostri passi o chiamate anche solo per avere indicazioni e chiarimenti sull'itinerario. E, prima ancora di partire, pianificate al meglio la vostra gita, consultando bollettini meteo e chiedendo informazioni a Cai, Guide alpine, Soccorso alpino, gestori dei rifugi. Infine, cercate sempre di affrontare escursioni alla vostra portata, adatte a una adeguata preparazione fisica e mentale. 
 
Pubblicato in 2017
Mercoledì, 16 Agosto 2017 09:02

RECUPERATO ALPINISTA SULLA CRODA ROSSA D'AMPEZZO

Cortina d'Ampezzo (BL), 14 - 08 - 17
Ieri sera passate le 22 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina a seguito della chiamata di due alpinisti, bloccati durante le calate di rientro dalla Croda Rossa d'Ampezzo, poiché uno di loro era rimasto ferito a un piede dopo essere stato colpito da un sasso. Dato che era improponibile a quell'ora l'intervento di squadre a piedi, alle 6.30 l'eliambulanza Pelikan di Bressanone ha imbarcato due soccorritori di Cortina per indirizzare velocemente l'equipaggio. Dopo una prima ricongnizione sulla parete verso Cortina però, i due rocciatori non sono stati individuati. L'elicottero si è quindi spostato verso Prato Piazza e, a circa 2.900 metri di quota lungo la Via Innerkofler, ha visto i due alpinisti che avevano passato la notte in parete. Entrambi sono stati recuperati con il verricello e portati a Cortina. L'infortunato, G.R., 26 anni, di Pescantina (VR), è stato medicato al pronto soccorso per il trauma riportato, mentre il compagno è stato riaccompagnato in macchina dai soccorritori a Prato Piazza a riprendere l'auto.
Pubblicato in 2017
Mercoledì, 09 Agosto 2017 09:32

INTERVENTO NELLA NOTTE A SAPPADA

Sappada (BL),  09 - 09 - 17
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino di Sappada è stato allertato dal 118 per un escursionista in difficoltà al rientro dal Bivacco Damiana sul Cadin di Dentro. Al momento di scendere, A. Z.., 63 anni, di Udine, si era portato troppo a valle rispetto al sentiero finendo in un rio in secca, sul lato ovest del Col di Laner, a circa 1.700 metri di quota. Seguendo tracce di animali, era poi rimasto bloccato tra i mughi. Messo in contatto telefonico con i soccorritori, diceva di vedere un ponte e una stalla in prossimità dell'abitato di Sappada. Una squadra di 3 soccorritori è quindi partita in direzione del bivacco, seguita poco dopo da due militari del Sagf, mentre una seconda squadra composta da 3 unità si è diretta con la jeep per cercare i riferimenti indicati dall'uomo. Procedendo in avanti, i soccorritori hanno appurato che il ponte e la stalla erano in realtà un ponticello e un rifugio in costruzione dentro un bosco nella Val di Enghe, ben distanti dal paese. Non appena hanno acceso i lampeggianti, 600 metri più in alto in linea d'aria ha risposto il flash di un telefonino. I soccorritori si sono portati alla base del rio in secca e da sotto hanno atteso lo scollinamento della squadra salita al bivacco, per dare indicazioni rispetto alla posizione dell'uomo. Benché si trovasse 200 metri più a est, infatti, il labirinto di mughi e balze di roccia ha ostacolato non poco l'avanzare della squadra. Una volta raggiunto, l'escursionista è stato assicurato e aiutato nella progressione attrezzando alcuni salti e traversi con le corde fino a riprendere il sentiero corretto, dove è stato rifocillato e reidratato. Sceso su una strada forestale, il gruppo è stato recuperato dal fuoristrada e accompagnato alla sede del Soccorso alpino, dove una terza squadra era pronta a partire in supporto alle operazioni. L'intervento si è concluso all'una e venti.
Pubblicato in 2017
Cencenighe Agordino (BL), 06 - 08 - 17
Ieri sera alle 21.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Agordo per una famiglia tedesca bloccata sulla Ferrata Fiamme Gialle alla Palazza Alta, ai piedi del Civetta. I quattro turisti, una coppia di 61 e 40 anni e due ragazzine di 14 anni, erano partiti verso le 15  per completare il percorso attrezzato diretti al Rifugio Vazzoler e proseguire lungo l'Alta via numero 1 verso il Settimo alpini. Attardatisi e stanchi per la salita, con temporali attorno, avevano chiesto aiuto quando ancora mancavano 250 metri di dislivello. Vista la posizione è stato deciso di raggiungerli dall'alto. Una squadra di 5 tecnici si è avvicinata con il fuoristrada arrivando sui sottostanti Piani di Pelsa ed è risalita dalla normale, circa 500 metri di dislivello, sulla cima della Palazza per poi scendere i 250 metri fino dal gruppo, che aveva trovato riparo sotto un tetto di roccia. Una volta assicurati, i 4 escursionisti sono stati aiutati a ultimare la salita e poi assieme ai soccorritori sono scesi al Rifugio Vazzoler, raggiunto verso le 3.
Pubblicato in 2017
Martedì, 01 Agosto 2017 07:39

INTERVENTO NELLA NOTTE

Malcesine (VR), 30 - 07- 17
Ieri a mezzanotte il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per una coppia in difficoltà lungo il sentiero del Ventrar. I due, un ragazzo e una ragazza di 27 e 26 anni, di Trieste, erano saliti da Malcesine con la funivia,  avevano fatto il giro del Ventrar e al momento di scendere dove il sentiero si ricongiunge alla Strada Graziani, ormai tardi hanno deciso di piantare la tenda per bivaccare. Dopo cena però sono stati investiti da un violento e prolungato temporale. Impauriti e fradici hanno chiesto aiuto. In accordo con la Centrale operativa di Verona, una squadra è partita e li ha raggiunti con il fuoristrada per trasportarli fino all'ambulanza arrivata nel frattempo per controllare le loro condizioni. Appurato che stavano bene ed erano solo infreddoliti, i soccorritori hanno cercato per loro un ricovero, ma il Rifugio Navene era chiuso, mentre il Graziani non aveva posto. Dopo aver recuperato le loro cose, la squadra li ha quindi accompagnati fino a Caprino. In vista di un'escursione consigliamo di pianificare la gita controllando, oltre all'itinerario previsto, anche eventuali alternative da considerare in caso di necessità e suggeriamo di portare sempre nello zaino un ricambio d'abbigliamento completo.
Pubblicato in 2017
Etichettato sotto
Sabato, 22 Luglio 2017 09:58

SOCCORSE DUE RAGAZZE NELLA NOTTE

Sovramonte (BL), 21 - 07 - 17
Ieri alle 22.45 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, su richiesta di due ragazze che avevano perso l'orientamento ed erano finite in mezzo al bosco sotto dei salti di roccia. Le due giovani, entrambe scout sedicenni di Scorzè, erano partite dal Lago di Schener dirette al Rifugio Vederne e si erano perse all'altezza della Val Rosna. Ricevuto un messaggio whatsapp con la loro posizione, i soccorritori sono risaliti al punto in cui si trovavano, circa 500 metri sopra il sentiero in linea d'aria. Una squadra è quindi partita alla loro ricerca. Durante l'avvicinamento, le due ragazze sono state raggiunte da due compagni e ai quattro è stato chiesto di attendere e non muoversi, per non perdere i contatti e non trovarsi in situazioni di rischio. Alle 2 circa il gruppetto, che aveva acceso un fuocherello per farsi individuare, è stato trovato e i ragazzi sono stati accompagnati sulla strada in Val Rosna, dove sono arrivati alle 2.45 e dove li aspettavano gli amici.

Pubblicato in 2017
Lunedì, 17 Luglio 2017 18:14

INTERVENTO NELLA NOTTE A CORTINA

Cortina d'Ampezzo (BL), 17 - 07 - 17
Ieri sera passate da poco le 22 il gestore del Rifugio Ospitale ha contattato il Soccorso alpino di Cortina, poiché una turista tedesca aspettava dalle 19 il rientro dei genitori, di 72 e 65 anni, partiti in mattinata per la Ferrata Renè De Pol sul Forame, nel Gruppo del Cristallo. Sentita dai soccorritori, l'escursionista ha raccontato che al mattino si erano separati, lei aveva optato per la Ferrata Dibona, la coppia per la De Pol, e che i genitori erano senza cellulare, ma avevano con loro una pila. Personale del Soccorso alpino ha subito controllato dalla strada uno dei tratti del percorso attrezzato dove i frequentatori trovano più difficoltà, senza scorgere nessuno, si è quindi spostato verso Cimabanche facendo segnali con una torcia, finché dalla cima di Pra del Vecia una luce non ha risposto. Una prima squadra veloce di tre elementi si è messa in marcia per verificare la situazione, 800 metri di dislivello più sopra, mentre un'altra squadra si preparava a un eventuale intervento con la barella, in quanto ovviamente non si sapeva se si fossero fatti male o meno. Fortunatamente, una volta raggiunti attorno a mezzanotte, è stato appurato che stavano bene, e i soccorritori li hanno aiutati a scendere a valle, dove sono arrivati verso le 2.30. All'origine del problema un sentiero chiuso che in molte cartine ancora risulta tracciato e aperto. All'altezza di Forcella Verde infatti si poteva un tempo scendere verso Ospitale o verso Cimabanche. Verso Ospitale però il sentiero è inagibile e quindi chiuso. I due escursionisti sono scesi da quella parte obbligati poi a bloccarsi sopra salti di roccia a metà ghiaione. Tornati sui loro passi, hanno proseguito per Cimabanche accumulando ritardo e, arrivati a Pra della Vecia sotto Forcella Gialla ormai buio e con la pila malfunzionante, si sono fermati.
Pubblicato in 2017
Lunedì, 17 Luglio 2017 18:13

RITROVATO ESCURSIONISTA SUL SORAPISS

Cortina d'Ampezzo (BL), 16 - 07 - 17
Ieri sera passate le 20, la questura di Cortina è stata allertata da un escursionista che diceva di trovarsi in difficoltà sulla Ferrata Vandelli, l'itinerario attrezzato del Sorapiss che attraversa i comuni di Cortina e Auronzo di Cadore. All'uomo, che aveva parlato del Bivacco Comici, già territorio di Auronzo, è stato detto di non muoversi e che sarebbe stato messo in contatto con il Suem 118. Non appena la centrale operativa ha provato a richiamarlo, il cellulare è risultato da allora irraggiungibile. Prossima la scadenza delle effemeridi, l'equipaggio dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per una ricognizione. Dopo aver sorvolato a lungo tutto il percorso fino al Bivacco Comici, l'eliambulanza è rientrata con esito negativo. Nella notte si è risaliti all'ultima cella telefonica agganciata, sul versante auronzano, e alle 5.30, con a bordo personale del Soccorso alpino di Cortina, è intervenuto l'elicottero convenzionato dell'Air service center, mentre i soccorritori di Auronzo si ritrovavano a Palus San Marco per avviare la ricerca dalla loro parte. Dopo aver sbarcato due soccorritori in quota, l'elicottero ha poi perlustrato la zona e ha infine individuato l'uomo, un turista belga di 69 anni, illeso. L'escursonista, vestito di verde e quindi poco visibile, si trovava sopra il Bivacco Comici, nella parte alta della ferrata, verso il Vandelli, comune di Cortina, ma fuori dalla traccia corretta. Imbarcato dai soccorritori, è stato trasportato a valle.
Pubblicato in 2017
Domenica, 09 Luglio 2017 17:39

PARAPENDIO NON RIENTRATO: INTERVENTO NELLA NOTTE

Borso del Grappa (TV), 07 - 07 - 17
È stato ritrovato dai soccorritori a notte fonda, ferito, un pilota di parapendio, scomparso ieri sul Grappa dopo il decollo. Ieri poco prima delle 21 la centrale del 118 di Treviso ha allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, a seguito della segnalazione di alcuni ragazzi della Repubblica Ceca in vacanza nel campeggio di Santa Felicita. Il gruppo, trasportato con la navetta al diciassettesimo tornante della Strada Generale Giardino, era infatti decollato assieme verso le 13, ma uno di loro J.D., 31 anni, non era mai rientrato e non era raggiungibile né al cellulare, né mediante gli apparecchi radio da loro utilizzati. Parlando i compagni si è risaliti all'ultimo avvistamento, quando il suo parapendio arancione con una grande S bianca sorvolava Campo Croce in direzione Valle Cornosega, la valle sopra Semonzo. Ormai buio, senza poter far decollare l'eliambulanza di Treviso emergenza, è stato deciso un sopralluogo lungo il sentiero, una squadra a monte e una a valle, potendo contare anche sull'ausilio dei Vigili del fuoco, in arrivo da Castelfranco Veneto e da Bassano del Grappa con una potente fotoelettrica. Non avendo alcun punto di riferimento, fortunatamente verso le 22.30 l'amico di un soccorritore, pilota lui stesso, saputo della ricerca lo ha chiamato informandolo che alle 13.40, mentre era in volo, aveva notato la vela arancione entrare verso la Val Rossa - una zona senza termiche - e non l'aveva vista uscire. Le squadre si sono quindi spostate nell'area indicata, accompagnate anche dalla jeep dei Vigili del fuoco, per percorrere la strada forestale che scende verso Santa Felicita. I soccorrirori hanno iniziato a chiamare a gran voce e provato a contattarlo via radio, finchè il ragazzo non ha risposto, il segnale ancora basso. Mano a mano che si avvicinavano la voce diventava più nitida e la squadra è riuscita a geolocalizzarlo facendosi mandare le sue coordinate. Finalmente, verso mezzanotte e mezza, la risposta ai richiami vocali e i lampi del flash del cellulare hanno permesso di individuarlo. Il pilota si trovava  circa 80 metri dalla sterrata, era caduto tra gli alberi in una piccola radura dovuta a un recente taglio boschivo a 970 metri di altitudine. Lamentava dolori lombali e a una spalla. I soccorrirori - con loro l'infermiere di Stazione - gli hanno prestato le prime cure, lo hanno immobilizzato e caricato in barella. Una volta assicurato, lo hanno calato per i 60 metri di una scarpata sulla strada e da lì lo hanno trasportato fino all'ambulanza. Affidato ai sanitari all'una e 20, è stato accompagnato all'ospedale di Bassano del Grappa.
Pubblicato in 2017
Sabato, 17 Giugno 2017 10:44

RINTRACCIATO ESCURSIONISTA SUL SORAPISS

Cortina d'Ampezzo (BL), 16 - 06 - 17
Ieri verso le 19 il Soccorso alpino di Auronzo è stato contattato da una turista tedesca in vacanza con il marito settantenne, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con l'uomo, partito la mattina per un giro al Rifugio Vandelli e irraggiungibile al cellulare. Dopo aver aspettato fino alle 20 per verificare non si trattasse di un ritardo, i soccorritori di Cortina, competenti per territorio, hanno quindi avviato la ricerca assieme ai militari del Sagf sentendo il gestore del Rifugio Vandelli, che ha detto loro di aver visto l'escursionista prima di mezzogiorno e che gli aveva chiesto informazioni sulla ferrata Vandelli. Si è quindi ipotizzato avesse optato per il giro ad anello ferrata Vandelli, bivacco Comici, bivacco Slataper e rientro. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, malgrado il tempo pessimo, è riuscita a completare una ricognizione senza poterlo però individuare, mentre una squadra con il quad percorreva i sentieri più bassi con altri soccorritori. Con a bordo tre soccorritori, appena albeggiato, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino, è decollato per sorvolare l'area e portare in quota le squadre. Alle 6.10, arrivati sotto il bivacco Slataper è stato visto un uomo camminare lungo il sentiero. Era lui, stava bene e aveva affrontato il giro al contrario rispetto a quanto supposto. L'uomo, che sicuramente non aveva spiegato bene alla moglie le proprie intenzioni, ha detto ai soccorritori che avrebbe proseguito per il bivacco Comici per poi rientrare.
Pubblicato in 2017
Pagina 10 di 11

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.