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Auronzo di Cadore (BL), 01 - 07 -17
In vista dell’estate e dell’aumento delle situazioni di emergenza in montagna, questa mattina si è svolta un’importante esercitazione congiunta tra il Sasv, Soccorso alpino e speleologico del Veneto, e il Sagf, Soccorso alpino della Guardia di finanza, che suggella ancor più la collaborazione tra le due realtà, ufficializzata dopo decenni di cooperazione lo scorso anno dalla firma di un protocollo d’intesa, che uniforma intenti e modalità operative. Teatro dell’addestramento le Tre Cime di Lavaredo, meta turistica con migliaia di presenze quotidiane, dove a partire da questo luglio e per tutto agosto, Sagf e Sasv garantiranno un presidio con proprio personale, immediatamente pronto a intervenire in aiuto di escursionisti in difficoltà e per dare supporto in missioni più complesse con l’elicottero del Suem di Piave di Cadore. La base delle operazioni è stata fissata al Rifugio Lavaredo, a 2.390 metri di quota, punto di ritrovo per la Stazione del Soccorso alpino e del Sagf di Auronzo, e di atterraggio dell’elicottero AB 412 dellaSezione Aerea della Guardia di Finanza di Bolzano. Dopo un briefing iniziale, i soccorritori sono stati elitrasportati a Punta Frida, per procedere nella simulazione del recupero di due cordate parallele in difficoltà. Gli alpinisti ‘infortunati’ sono stati raggiunti e imbarellati dalle squadre calatesi lungo la parete. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha poi provveduto al trasporto di uno dei feriti, utilizzando un verricello, mentre la seconda barella ha proceduto la discesa con le corde verso la base della parete. Nei pressi del Rifugio, le unità cinofile da macerie hanno poi preso parte a una dimostrazione di ricerca. “Si tratta di un’esercitazione molto importante – ha sottolineato il comandante provinciale della Guardia di finanza Patrizio Milan – perché consente agli operatori di migliorare il coordinamento e la rapidità dei soccorsi, in un contesto ambientale bellissimo, ma impegnativo, frequentato da alpinisti provenienti da tutto il mondo”. “E’ fondamentale lavorare assieme – gli fa eco il presidente del Sasv Rodolfo Selenati – per migliorare la reciproca conoscenza e l’affiatamento di squadra e per acquisire la necessaria familiarità con tecniche operative identiche. Un rapporto consolidato ormai da anni, che l’anno scorso è sfociato in un protocollo d’intesa”. Hanno assistito alle manovre l’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin, il comandante regionale della Guardia di finanza del Veneto, il generale di Divisione Antonino Maggiore, il sindaco Tatiana Pais Becher. Ricordiamo che nel 2016 il Soccorso alpino di Auronzo ha portato a termine 62 interventi.

Pubblicato in 2017
Giovedì, 29 Giugno 2017 16:46

TROVATO SENZA VITA SKYRUNNER SCOMPARSO

San Vito di Cadore (BL), 29 - 06 - 17
È stato purtroppo ritrovato senza vita A.T., 55 anni, di Ravenna, lo skyrunner di cui si erano persi i contatti da ieri alle 11 circa, dopo l'ultima telefonata alla moglie in cui la avvertiva che aveva trovato un tratto brutto e che sarebbe rientrato, secondo le prime informazioni, lungo il sentiero numero 242, sulla Croda Marcora. Scattato l'allarme attorno alle 17, le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore e Cortina avevano iniziato a perlustrare le zone che in teoria poteva aver percorso il corridore, partito da Cortina verso le 7.20. Squadre di di Cortina con i militari del Sagf erano state elitrasportate sulla Croda Nera per poi scendere verso il Vandelli, mentre altre perlustravano i sentieri per il Passo Tre Croci - presenti anche i Vigili del fuoco. Soccorritori di San Vito e Cortina avevano invece sorvolato con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore il sentiero 242, la Ferrata Berti, il Bivacco Slataper, senza rinvenirne traccia. Questa mattina alle 6 sono riprese in forze le ricerche, fin quando i soccorritori hanno ricevuto le ultime foto spedite dall'uomo - il cui cellulare ieri irraggiungibile, aveva ripreso oggi a dare segnale libero - che ritraevano un punto del sentiero numero 241 che scende verso Dogana Vecchia. L'elicottero dell'Air service center convenzionato con il Soccorso alpino ha effettuato una ricognizione bassa lungo il tracciato, per poi lasciare in quota un soccorritore, con altri che partivano dal basso. Si è quindi deciso di far intervenire l'unità cinofila molecolare del Soccorso alpino, elitrasportandola in quota nei punti ritenuti prioritari. Il Bloodhound non ha reagito né quando è stato portato sulla Cengia del Banco, né al Bivacco Slataper. Ha invece iniziato a tirare il suo conduttore una volta raggiunto il ripido punto dove era stata scattata la foto. Il cane ha portato i soccorritori in direzione dell'attacco della Ferrata Berti, salvo poi prendere una traccia di cacciatori che conduce al Pissandol del Marcora. Ed è stato nel canale ancora più a lato, completamente fuori sentiero, che l'elicottero dell'Air service center inviato per verificare la segnalazione del cane ha individuato il corpo a circa 2.100 metri di altitudine. Il runner era precipitato per decine di metri perdendo la vita. Sbarcati sul posto per i rilievi del caso un militare del Sagf e un carabiniere, ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello dall'eliambulanza del Suem, che la ha poi trasportata a San Vito Anche le squadre di soccorritori ancora in quota sono state condotte a valle.
Pubblicato in 2017

Auronzo di Cadore (BL), 28 - 06 - 17
Due cordate in difficoltà sulle pareti delle Tre Cime di Lavaredo e la necessità di un intervento di soccorso da portare a termine, squadre ed elicottero. Questo è lo scenario che si troveranno ad affrontare i soccorritori del Sagf, Soccorso alpino Guardia di finanza, e del Sasv, Soccorso alpino e speleologico del Veneto, Stazione di Auronzo, e Suem durante l’esercitazione congiunta di sabato prossimo, 1 luglio. A partire dalle 10, di fronte al Rifugio Lavaredo, si svolgeranno le manovre come in una reale emergenza: elitrasporto in quota delle squadre a Punta Frida, calata delle cordate a raggiungere gli infortunati, recupero di una barella con l’elicottero e calata a terra della seconda barella da parte delle squadre. A seguire si svolgerà una dimostrazione di ricerca con le unità cinofile da macerie, con chiusura delle operazioni attorno a mezzogiorno.

Pubblicato in 2017
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