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Calalzo di Cadore (BL), 22 - 08 - 20
Sono stati ritrovati questa mattina sani e salvi padre e figlio veneziani, nella cui ricerca il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stato impegnato tutta la notte sui sentieri dell'Antelao. L'allarme era stato lanciato alle 23.30 circa dalla moglie dell'uomo di 64 anni di Venezia che, assieme al figlio sedicenne, aveva in programma di arrivare al Rifugio Galassi, toccare la Forcella del Ghiacciaio, proseguire per i Piani dell'Antelao e rientrare. La macchina ancora parcheggiata in località Praciadelan dove non c'è copertura telefonica, entrambi i cellulari non raggiungibili, padre e figlio erano stati visti l'ultima volta da alcuni amici mentre dalla ferrata scendevano verso i Piani dell'Antelao. Due soccorritori portati alla Capanna degli alpini - gli zaini e l'attrezzatura fatti arrivare a monte con la collaborazione dei gestori del Rifugio Galassi - hanno perlustrato il giro completo della Forcella del Ghiacciaio chiamandoli a gran voce. Altri due hanno percorso i Piani dell'Antelao e le zone attorno, fino a Forcella Cadin e al Casone dell'Antelao. Una terza squadra dal Rifugio Antelao è risalita a Forcella Piria per poi ricongiursi al resto dei soccorritori a Campestrin. Alle 6.30, il Pelikan di Bolzano, dopo aver imbarcato un tecnico di Pieve di Cadore alla Capanna degli alpini per guidare l'equipaggio nella ricognizione, ha sorvolato con esito negativo la Forcella del Ghiacciaio, per poi tornare alla base. Infine, verso le 7.30, un soccorritore che tornava a valle con il fuoristrada ha incrociato sul tragitto il gestore del Galassi, che lo ha avvertito di averli visti che stavano rientrando lungo la strada che da Calalzo sale a Praciadelan. Raggiunti, padre e figlio hanno raccontato che, scesi dai Piani dell'Antelao e arrivati ormai quasi al parcheggio, al ponte in cemento avevano preso la vecchia strada che porta a Calalzo e avevano bivaccato con i loro saccoapelo fuori da una baita a Biguzzere, zona con assenza di campo. L'allarme è quindi cessato.
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:24

SCIVOLA SUL SENTIERO

Posina (VI), 21 - 08 - 20
Attorno alle 17 la Centrale del 118 di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per un incidente sulla Strada degli Scarubbi. Mentre scendeva con gli amici, infatti, un escursionista era scivolato su uno scalino di legno umido ed era caduto riportando la sospetta frattura della caviglia. Otto soccorritori, tra i quali un infermiere, lo hanno raggiunto e, dopo avergli immobilizzato il piede, lo hanno imbarellato e trasportato a spalla per un quarto d'ora fino alla strada, dove è stato trasferito dell'ambulanza partita per l'ospedale di Santorso. 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:20

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 21 - 08 - 20
Questa mattina alle 11.20 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una donna caduta mentre scendeva dalla seggiovia del Rifugio Scoiattoli sulle Cinque Torri. L'anziana, G.G., 83 anni, di Pisa, che aveva riportato una probabile frattura alla gamba, è stata subito raggiunta da una squadra del Sagf, ma data la gravità dell'infortunio è stata poi imbarcata sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportata all'ospedale di Belluno. Alle 12.20 circa la Centrale del 118 è stata contattata da un escursionista colto dai crampi e impossibilitato a proseguire sulla strada di servizio per il Rifugio Dal Piaz, a Pedavena. Mentre si provvedeva ad attivare il Soccorso alpino di Feltre, l'uomo ha richiamato dicendo che rientrava autonomamente, la missione è stata di conseguenza annullata. Alle 14.15, è arrivata la chiamata di due escursionisti che, scendendo da un canale del Fopa De Mattia, nel Gruppo del Sorapiss, comune di San Vito di Cadore, non vedevano più la compagna scivolata più in basso, a circa 3.050 metri di quota. La donna, è stata recuperata dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano e trasportata al Codivilla dove però non ha avuto bisogno di essere ospedalizzata. L'elicottero è tornato dai due compagni, che hanno detto all'equipaggio di non avere bisogno. Alle 15.40 il gestore del Rifugio Torrani ha chiamato il 118 perché richiamato dalle urla dei compagni di un uomo che, caduto a terra, a 200 metri di distanza dalla struttura, sul tratto di costa che la collega all'uscita della Ferrata degli Alleghesi, aveva sbattuto la testa ed era incosciente. Con due verricelli personale medico e tecnico sono stati calati al suolo e hanno prestato le cure urgenti all'uomo. Imbarcato in hovering dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che prima aveva preso a bordo due tecnici del Soccorso alpino della Val di Zoldo in supporto alle operazioni, l'infortunato, A.B., 53 è stato preso portato all'ospedale di Treviso. Alle 16 il Soccorso alpino di Auronzo è stato attivato per un turista tedesco di 70 anni che si era sentito poco bene per un colpo di calore, sul sentiero tra il Rifugio Auronzo e Malga Langalm. L'uomo è stato accompagnato al parcheggio da alcune persone di passaggio e lì imbarcato sul Pelikan, decollato poi in direzione di San Candido. Presente una squadra del presidio Sagf.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:18

MALORE MORTALE SUL CESEN

Valdobbiadene (TV), 21 - 08 - 20
Alle 12.45 circa il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per un uomo colto da malore, mentre con la moglie e due amici si trovava lungo il sentiero 1008, che da Mariech porta a Malga Fossazza. Geolocalizzato il punto, sul posto si è portata una squadra di soccorritori, un'ambulanza e sono con un verricello di una decina  stati sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica dell'elicottero di Treviso emergenza, che hanno subito tentato le manovre di rianimazione, purtroppo inutilmente. Non è stato possibile che constatare il decesso di P.Q., 67 anni, di Fonte (TV). Poiché, data la presenza di nubi basse, l'eliambulanza si è dovuta alzare lasciando medico, infermiere e tecnico a terra - poi scesi a valle con il Soccorso alpino - una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, la salma ricomposta e imbarellata è stata trasportata dall'ambulanza fino al carro funebre. 
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Cortina d'Ampezzo (BL), 21 - 08 - 20
Questa mattina le Cascate di Fanes hanno restituito il corpo di Alfonso Maria Lostia, scomparso nelle acque del torrente lo scorso 14 agosto. Dopo giorni di ricerca, tentativi di immersioni nella grande pozza in cui si presupponeva fosse bloccato dalle forti correnti e dalla potenza del getto, senza la necessità si ulteriori interventi il corpo è ritornato naturalmente in superficie e si è fermato tra le rocce poco fuori della vasca, individuato dai tecnici del Gruppo forre del Soccorso alpino Veneto, che hanno provveduto al recupero assieme al nucleo Saf dei Vigili del fuoco. Oggi erano previste nuove operazioni per provare a deviare il flusso e tornare a visionare le acque. Nei giorni scorsi, dopo che dall'acqua era emersa la giacca contenente il cellulare, un presidio quotidiano ha monitorato il corso del Fanes, setacciato più volte fino al Boite, diversi tecnici sono entrati nella vasca costretti a fermarsi per il rischio troppo elevato, sono stati utilizzati i droni e una telecamera subacquea. La barella è stata poi presa in carico dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore e trasportata in località Fiames, per essere affidata al carro funebre alla presenza della Guardia di Finanza e portata nella cella mortuaria, per poter essere finalmente pianta dai familiari. In questi giorni hanno preso parte alle operazioni il Soccorso alpino di Cortina, il Gruppo forre e speleosub del Soccorso alpino e speleologico Veneto, i Vigili del fuoco con nucleo Saf e sommozzatori, i soccorritori del Sagf, i Carabinieri. Il primo giorno era stata effettuata una ricognizione da parte dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano.
 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:12

INTERVENTI IN MONTAGNA

Vicenza, 20 - 08 - 20
Alle 12.30 circa il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per un settantenne colto da malore, vicino alla croce di Cima Dodici, ad Enego. Poiché a causa delle nuvole basse l'eliambulanza di Treviso emergenza non è riuscita ad avvicinarsi, è stato chiesto l'intervento di Trento emergenza, mentre le squadre si portavano sul posto per provvedere all'eventuale recupero a piedi, assieme al Soccorso alpino di Arsiero e ad un soccorritore di Schio. Fortunatamente l'elicottero è riuscito ad entrare dal versante trentino, a imbarcare l'uomo e ad accompagnarlo all'ospedale di Trento per gli accertamenti del caso.
Verso le 15.20 la Centrale del 118 di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Schio, poiché un'escursionista, che faceva parte di un gruppo, salendo la Strada delle Gallerie all'altezza della 39a si era sentita male. Quattro soccorritori sono saliti in fuoristrada dalla Strada degli Scarubbi per proseguire a piedi dal Passo Val Fontana d'ora. Una volta da N.A., 50 anni, di Sanremo (IM), che era rimasta assieme al marito, hanno appurato le sue condizioni e con calma, fermandosi più volte lungo il percorso, l'hanno accompagnata fino alla jeep e da lì a Passo Xomo, da dove, in accordo con la Centrale, la donna si è allontanata autonomamente.
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:10

NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 20 - 08 - 20
Alle 13.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul sentiero numero 215, a una ventina di minuti di distanza dal Rifugio Vandelli, per il possibile trauma alla caviglia di una escursionista. Recuperata con un verricello di 15 metri, L.M., 46 anni, di Formigne (MO), è stata portata all'ospedale Cortina. Alle 13.40 circa è stato poi dirottato a Pescul di Selva di Cadore per un malore nelle vicinanze del Rifugio Salander, struttura chiusa. Atterrato nelle vicinanze, dall'eliambulanza sono sbarcati tecnico di elisoccorso ed equipe medica che hanno prestato le prime cure all'uomo, E.N., 76 anni, di Vicenza, poi trasportato all'ospedale di Belluno. Alle 14.15 l'elicottero è volato sul sentiero numero 556 sotto il Coldai per un probabile trauma alla caviglia e ha recuperato con un verricello di 30 metri una turista padovana, M.G.B., 41 anni, poi accompagnata ad Agordo. Alle 14.20 circa l'eliambulanza è intervenuta a Livinallongo del Col di Lana, sul Bec de Roces, dove un bambino aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Il bimbo, 10 anni di Pistoia, è stato subito medicato dal personale sanitario atterrato poco distante e poi portato al San Martino. Alle 15.40 l'elicottero ha poi effettuato una ricognizione sul Civetta, lungo la Ferrata Alleghesi, per cercare un varco tra le nubi e provvedere al recupero di un escursionista affaticato nella parte terminale dell'itinerario attrezzato, a circa 3.100 metri di quota. Intervento portato a termine con l'imbarco avvenuto con un verricello corto. L'uomo, un trentasettenne polacco, è stato lasciato al Rifugio Coldai.
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:08

TROVATA SENZA VITA CERCATRICE DI FUNGHI

San Pietro di Cadore (BL), 20 - 08 - 20
È stata purtroppo ritrovata questa mattina senza vita la cercatrice di funghi, per il cui mancato rientro era scattato l'allarme ieri verso le 18. Accompagnata dalla cognata in località Cercenà assieme alla madre, S.C.D.M., 61 anni, di Domegge di Cadore (BL), si era poi separata dalla mamma. Quando la cognata era tornata, si era presentata solo la madre della donna. Contatta al cellulare l'ultima volta attorno alle 16.30, aveva detto di trovarsi sopra un dirupo e che sentiva acqua scorrere più sotto. Dopo averle detto di non muoversi, le parenti hanno iniziato a cercarla per poi chiedere aiuto. Subito sono scattate le ricerche con il Soccorso alpino della Val Comelico, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Auronzo e il Centro mobile di coordinamento, i soccorritori del Sagf, i Vigili del fuoco e i Carabinieri. Sono state perlustrare le zone principali, alcune battute al tappeto e all'alba le squadre sono tornate a rastrellare le aree ritenute primarie. In una di queste, dieci metri sotto un sentiero è stato trovato il cellulare e venti metri più in basso sul greto di un ruscello è stato rinvenuto il corpo senza vita della donna. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e trasportata sul versante opposto fino alla strada di Cercenà per essere poi affidata al carro funebre.
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:06

RECUPERATA COPPIA SPAGNOLA IN TOFANA

Cortina d'Ampezzo (BL), 19 - 08 - 20
Alle 17.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Tofana di Mezzo, per una coppia di escursionisti spagnoli in difficoltà mentre scendevano verso il Rifugio Dibona. A quota 2.930 infatti la donna, un trentaquattrenne, era stata colta da una crisi di panico. Individuati all'eliambulanza, entrambi sono stati recuperati in due rotazioni con un verricello di 5 metri e trasportati al Dibona. 
 
 
 
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Sabato, 22 Agosto 2020 16:02

DUE INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 18 - 08 - 20
Attorno a mezzogiorno una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta in supporto all'ambulanza lungo la strada che dal Lago sale al Rifugio Cercenà, a Domegge di Cadore, dove una turista, N.G., 50 anni, di Brescia, messo male un piede aveva riportato una sospetta frattura alla caviglia. L'infortunata è stata imbarellata e caricata in ambulanza per poi essere trasportata fino a Vallesella, e affidata all'elicottero del Suem di Pieve di Cadore volato all'ospedale di Belluno.
Alle 13.30 circa l'eliambulanza si è diretta verso il Sasso Scarnia, a Cesiomaggiore, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Feltre che conosceva la zona nel dettaglio, in quanto la Centrale del 118 era stata allertata da un'escursionista della Repubblica Ceca in difficoltà. La ragazza, una venticinquenne, che stava percorrendo in solitaria l'Alta via numero 2, lungo il sentiero tra il Rifugio Dal Piaz e il Boz, si era ritrovata in un tratto esposto ed era stata colta da una crisi di panico. Individuata sul percorso, l'escursionista è stata recuperata con un verricello di 10 metri per essere trasportata a valle.
 
Pubblicato in 2020
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