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Lunedì, 03 Giugno 2019 09:43

CICLISTA BLOCCATO DALLE PIANTE ABBATTUTE

Santo Stefano di Cadore (BL), 01 - 06 - 19
Verso le 15.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Comelico per un ciclista impossibilitato a muoversi per gli schianti dovuti a Vaia in Val Visdende. L'uomo, un bolognese di 43 anni, era partito con la propria mountain bike elettrica per il Giro delle Malghe, ma arrivato all'altezza di Malga Chiastelin non era più riuscito a proseguire per le piante cadute nella strada, né a tornare indietro a causa di crampi alle gambe. In contatto telefonico con i soccorritori, al ciclista è stato chiesto di raggiungere la vicina Malga de le Drotele, località più facilmente avvicinabile, quindi una squadra ha percorso in jeep la strada fino a Pra del Belf, per poi risalire a piedi 400 metri lungo il sentiero compromesso dall'alluvione. Una volta dall'uomo, i cinque soccorritori lo hanno aiutato a tornare alla strada e a trasportare la bici. Il ciclista è poi rientrato autonomamente.
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Lunedì, 03 Giugno 2019 09:40

ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ

Gallio (VI), 01 - 06 - 19
Attorno alle 12.15 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per un escursionista in difficoltà. L'uomo, un sessantenne di Gorizia, era partito dal centro abitato di Gallio assieme alla moglie, per una passeggiata lungo la mulattiera in località Gastagh. A un certo punto la coppia si era separata e lui aveva proseguito seguendo un sentiero nel bosco, fino a perdere l'orientamento a causa degli alberi abbattuti dalla tempesta di ottobre. Messo in contatto con un volontario del posto, dalla descrizione del percorso si è capito dove poteva trovarsi, qualche centinaio di metri sopra la strada, e gli sono state date indicazioni su come raggiungere nuovamente la mulattiera, mentre un soccorritore gli andava incontro in macchina. Poco dopo i due si sono trovati, l'allarme è rientrato e l'escursionista è tornato autonomamente.
A seguito degli schianti causati da Vaia, che hanno interessato vaste aree tuttora compromesse, invitiamo i frequentatori dell'Altopiano a non abbandonare i sentieri di fronte a piante abbattute o a smottamenti. Per evitare di perdersi o di trovarsi in situazioni spiacevoli, meglio tornare sui propri passi. Sul sito del Cai di Asiago è possibile aggiornarsi sullo stato della sentieristica e sugli itinerari attualmente impraticabili.
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Giovedì, 30 Maggio 2019 08:02

RECUPERATO PILOTA DI PARAPENDIO

Solagna (VI), 26 - 05 - 19
Attorno alle 13 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dalla Centrale operativa di Treviso, per il recupero del pilota di un parapendio rimasto bloccato tra i rami di una pianta a 8 metri dal suolo, dopo aver perso il controllo della vela, a circa 800 metri di quota in località Carlesso. L'uomo, B.R., 56 anni, di Mogliano Veneto (TV), che era illeso, è stato raggiunto dai soccorritori risaliti sulla pianta con tecniche di tree-climbing e, dopo essere stato assicurato, è stato calato a terra.
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Giovedì, 30 Maggio 2019 08:00

MANCATO RIENTRO, RICERCA NELLA NOTTE

Caprino Veronese (VR), 25 - 05 - 19
Attorno a mezzanotte e mezza il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per il mancato rientro di un uomo di 64 anni di Caprino Veronese (VR). Uscito nel pomeriggio per un giro con la moto da trial nei dintorni, era stato sentito al telefono dalla figlia verso le 18.30 e le aveva detto che sarebbe arrivato subito. Invece non aveva più fatto ritorno. I soccorritori si sono portate nella zona del Monte Croceta per procedere alla perlustrazione degli itinerari abitualmente frequentati dall'uomo, assieme a Vigili del fuoco, Protezione civile e Carabinieri. Alle 2 circa una squadra della Protezione civile lo ha fortunatamente rintracciato lungo un sentiero in mezzo al bosco: era seduto, in buone condizioni, sebbene disorientato. Raggiunto dai soccorritori, tra i quali un medico del Soccorso alpino, ne sono state valutate le condizioni positive. Caricato in barella, con il supporto sanitario del personale dell'ambulanza della Croce Rossa sopraggiunto nel frattempo, l'uomo è stato trasportato a spalle fino alla strada, da dove ha preferito tornare a casa senza ricovero ospedaliero.
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Giovedì, 30 Maggio 2019 07:57

RECUPERATI ALPINISTI BLOCCATI IN PARETE

Brentino Belluno (VR), 24 - 05  -19
Alle 14.15 circa il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per una coppia di alpinisti in difficoltà nella falesia di Castel Presina. I due, un ragazzo di 24 anni e una ragazza di 22, entrambi veronesi, avevano risalito la via di più tiri 'Mestieri all'aria aperta', lunga 150 metri, ma quasi alla fine erano usciti dal tracciato corretto, finendo bloccati su una sosta fissata a un albero, impossibilitati a calarsi dalla parete strapiombante o a salire a causa di un dietro di roccia marcia instabile sopra di loro. In nove soccorritori sono arrivati dall'alto sulla verticale dei ragazzi, guidati dalle indicazioni di un decimo volontario date osservando la posizione col binocolo. Un tecnico si è quindi calato e ha messi in sicurezza gli alpinisti, mentre il resto della squadra preparava le soste per il recupero, avvenuto sollevandoli per contrappeso uno alla volta con corde statiche per circa 30 metri e recuperando alla fine anche il soccorrirore sceso da loro. Una volta in cima, la squadra e i ragazzi sono rientrati assieme alla macchina, dopo un quarto d'ora di cammino.
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Giovedì, 30 Maggio 2019 07:55

ALPINISTA SI INFORTUNA A UNA CAVIGLIA

Tonezza del Cimone (VI), 23 - 05 - 19
Attorno alle 19, la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per un alpinista che si era infortunato mentre stava scalando una via sul Sojo dei Corvi. L'uomo, un sessantasettenne vicentino che si era procurato un probabile trauma alla caviglia, era riuscito a calarsi alla base con l'aiuto del compagno di cordata. Raggiunto da una squadra, l'infortunato è stato caricato in barella e trasportato dai soccorritori con un'oretta di cammino lungo il sentiero fino alla strada, da dove si è poi allontanato autonomamente.
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Domegge di Cadore (BL), 23 - 05 - 19

L'allerta del 118 per una persona scomparsa, la ricerca, il ritrovamento con successiva assistenza sanitaria e recupero sono le diverse fasi operative messe in atto ieri dal Soccorso alpino del Centro Cadore, durante l'esercitazione svoltasi non distante dal Rifugio Cercenà a partire dalle 18.30. Per rendere l'intervento il più verosimile possibile, l'addestramento è cominciato  con una chiamata al soccorritore reperibile di turno, a cui sono state fornite le prime indicazioni sull'incidente. Di seguito è stata attivata l'intera Stazione che si è portata al Rifugio  Cercenà con le jeep. In base alle informazioni ricevute è partita a piedi la prima squadra di due componenti, che dopo alcuni minuti ha individuavato il ferito nel bosco soprastante il rifugio e ha fornito alle altre squadre le coordinate Gps, indicando l'attrezzatura più opportuna per portare a termine l'intervento. Una volta arrivati dall'infortunato (che si presumeva politraumatizzato) i soccorritori lo hanno stabilizzato e caricato sulla barella Kong, mentre un'altra squadra provvedeva ad allestire il sistema di recupero per contrappeso e relativi ancoraggi. La barella è stata quindi fatta salire a monte una cinquantina di metri per superare la zona più impervia ed è poi stata calata per 250 metri lungo un ripido canale libero dalla vegetazione. Il ferito veniva infine trasferito sul fuoristrada, per essere trasportato dalla strada di accesso al rifugio fino al lago, luogo dell'ipotetico rendez vous con l'ambulanza. Hanno preso parte alla simulazione 20 volontari tra cui 4 Tecnici di soccorso alpino, che hanno cooordinato e pianificato la manovra, e un sanitario. Durante l'esercitazione si è posta particolare attenzione alla sicurezza in ambiente ostile (bosco ripido e scivoloso), alla scelta delle manovre e del percorso più opportuni per portare il ferito fino alla strada, alle comunicazioni radio e al coordinamento degli operatori nell'intervento. È seguito un breve incontro al Rifugio Cercenà, per discutere tutti insieme sull'intervento fatto e sui punti di debolezza e di forza emersi.

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Mercoledì, 22 Maggio 2019 10:01

INTERVENTO NELLA NOTTE

Longarone (BL), 22 - 05 - 19
Ieri attorno alle 19 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Longarone per due persone in difficoltà sul Col delle Agnelle. Partiti da Casso, due escursionisti quarantenni tedeschi avevano risalito il sentiero 372 che porta a Forcella Piave, a quota 2.050. Da lì, una volta scollinato, erano ridiscesi lungo il 395 incontrando grosse difficoltà per gli smottamenti e gli alberi caduti. Ben attrezzati con corde e imbraghi, i due uomini erano riusciti a superare anche un paio di ripidi canali assicurandosi tra gli alberi. Una volta giunti a Casera Col delle Agnelle, complice la nebbia non erano riusciti a individuare i segnali posti più in basso, come già accaduto in passato ad altri escursionisti. Infreddoliti e sprovvisti di pile, i due hanno preferito contattare i soccorsi, non avendo più orientamento certo. Uno di loro, inoltre, lamentava dolori a un ginocchio. Con le coordinate Gps del punto in cui si erano fermati, una squadra è quindi risalita di buon passo e, passate da poco le 22, li ha rintracciati sul prato della casera a 1.740 metri di altitudine. I cinque soccorritori li hanno aiutati entrambi a ritornare a valle camminando piano, senza che ci fosse bisogno di utilizzare la barella dato che anche l'escursionista che aveva manifestato male alla gamba riusciva a procedere autonomamente. A mezzanotte e un quarto il gruppo è rientrato a Casso, dove era atteso da un altro soccorritore con bevande calde e qualcosa da mangiare. I due escursionisti sono quindi ritornati con la propria auto al loro alloggio a Castellavazzo.
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Pescantina (VR), 17 - 05 - 19
Attorno alle 17 il 118 è stato allertato per un aereo turistico precipitato nel fiume Adige, all'altezza dell'aeroporto di Boscomantico. L'elicottero di Verona emergenza, subito decollato, durante il sorvolo ha individuato i due occupanti 200 metri più a valle, trascinati dalla corrente. Il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio sbarcato con un verricello ha prima recuperato l'infortunato più grave, un quarantottenne di Opera (MI) - che era sdraiato nell'acqua e manifestava un possibile politrauma - a cui sono state prestate le prime cure urgenti, per poi provvedere al recupero del secondo uomo, che aveva riportato contusioni ed era in piedi nell'acqua. L'eliambulanza ha poi accompagnato a Borgo Trento il ferito, mentre il compagno è stato trasportato al pronto soccorso in ambulanza.
Pubblicato in 2019
Ala (TN), 14 - 05 - 19
Tutte le Stazioni del Soccorso alpino della XI Delegazione Prealpi Venete sono state allertate e stanno intervenendo in supporto ai soccorritori trentini sulla valanga staccatasi non distante dal Rifugio Fraccaroli, al confine tra le due regioni, dove pare mancare all'appello ancora una persona, per aiutare nella ricerca e nella complessiva bonifica di tutta la superficie per escludere in assoluto eventuali presenze. L'eliambulanza di Verona emergenza, chiamata nel tentativo di trovare un corridoio di accesso, è purtroppo dovuta rientrare poiché le nubi si sono chiuse e non permettono l'avvicinamento.
Pubblicato in 2019
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