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Lunedì, 14 Settembre 2020 10:46
RECUPERO SUL SENTIERO CHE SCENDE DAL VANDELLI
Cortina d'Ampezzo (BL), 12 - 09 - 20
Verso le 17.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul sentiero che dal Rifugio Vandelli scende al Passo Tre Croci, per un'escursionista bolognese di 66 anni impossibilitata a proseguire per la stanchezza. Recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di una ventina di metri, la donna è stata trasportata all'ospedale di Belluno per accertamenti.
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:19
INTERVENTO IMPEGNATIVO NELLA NOTTE IN MOIAZZA
Agordo (BL), 14 - 08 - 20
È stato un intervento difficile e assai tosto, come 'ai vecchi tempi', quello che dal pomeriggio di ieri fino a notte fonda ha impegnato il Soccorso alpino di Agordo sulla Moiazza. Fondamentali l'affiatamento e la preparazione tecnica della squadra, che ha riportato a valle due ragazzi sfiniti dalla stanchezza lungo 750 metri di dislivello, tra calate in parete e ripidi sentieri resi ancora più scivolosi dalla pioggia. Di certo non lo dimenticheranno i due ragazzi inglesi, di 30 e 27 anni, che ieri avevano lanciato l'allarme attorno alle 17. I due, uno alla prima esperienza escluse camminate sui sentieri, erano partiti passate le 3 di notte dal Rifugio Tomè, sul Passo Duran. Un'oretta abbondante dopo avevano attaccato la Ferrata Costantini. Erano saliti sulla Pala del Belia e di seguito alla Cresta delle Masenade e da lì, probabilmente già stanchi, avevano deciso di rientrare dell'itinerario appena fatto. Durante la discesa però, sopra la Cattedrale hanno sbagliato traccia e preso la vecchia via normale che, se non conosci bene il percorso, ti porta sopra salti di roccia. Capito che da quel punto non sarebbero passati, i due sono tornati sui loro passi alla Cattedrale e, ormai finiti, uno anche con escoriazioni dovute a una scivolata, si sono fermati e hanno chiesto aiuto. Dalla Centrale operativa del 118 non è stato possibile ricevere notizie certe sulla loro posizione. Il cellulare non prendeva e, tramite messaggi, erano riusciti a risalire a due coordinate differenti, la prima sulla cattedrale (dove effettivamente erano), la seconda verso il Bivacco Grisetti. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, subito decollato, ha sorvolato la Moiazza, ma le nubi non hanno permesso l'individuazione degli escursionisti. L'eliambulanza è quindi volata a imbarcare due soccorritori in piazzola ad Agordo e un terzo dal Rifugio Carestiato, per poi trasportarli in quota e sbarcarli, entrando dal Van della Moiazza, sulla Forcella delle Masenade. In una seconda rotazione l'elicottero ha portato in quota altri due tecnici. Dato che non vi era certezza di dove fossero, i soccorritori si sono divisi: due verso la cima della Ferrata per non escludere quel tratto, tre giù verso la Cattedrale. Non appena i tre si sono abbassati e hanno iniziato a chiamare, dalle urla ricevute in risposta li hanno trovati, poco sotto, a 2.590 metri di quota. Riunitisi al resto della squadra, sono quindi iniziate le operazioni per attrezzare le calate, una quindicina lungo la parete verticale, fino alla sommità della Pala del Belia, a 2.300 metri circa di altitudine. Calato il buio e con i due escursionisti stremati, in contatto costante con l'elicottero di Trento emergenza abilitato per il volo notturno, si è tentato un recupero con l'eliambulanza, purtroppo vanificato dalla nebbia persistente. Alle 23 il gruppo è stato investito dal temporale e, abbandonato il materiale di metallo per il rischio di fulmini, i sette si sono spostati di 50 metri e riparati sotto la roccia. Smessa la pioggia, hanno quindi ripreso a scendere per la via normale che passa nel canalone tra la Pala del Belia e la Pala del Bo, sul cui tratto terminale si era formata una cascata di acqua. I tecnici hanno dovuto predisporre altri tre ancoraggi su roccia per superare alcuni salti, sono risaliti sulla Pala del Bo - raggiunti da altri due soccorritori in supporto alle operazioni - per poi prendere il sentiero e arrivare alle 2 al Rifugio Carestiato, a quota 1.834, dove un'altra squadra di quattro persone era pronta a partire. I due escursionisti sono poi scesi con i soccorritori in rientro fino al Passo Duran.
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:18
INTERVENTO IN CORSO IN MOIAZZA
Agordo (BL), 13 - 08 - 20
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è impegnata in un intervento sulla Moiazza. Attorno alle 17 due escursionisti stranieri hanno contattato il 118 poiché, partiti alle 3 per affrontare la Ferrata Costantini, arrivati a circa 2.550 metri di quota erano sfiniti dalla stanchezza e, soprattutto uno di loro, non erano più in grado di avanzare. Dal momento che le nuvole ne hanno impedito l'avvicinamento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato cinque soccorritori e li ha lasciati sulla Cresta delle Masenade. Da lì la squadra ha raggiunto i due escursionisti e, dopo averli assicurati, ha iniziato a calarli. Al momento si trovano a circa 2.400 metri sulla Pala del Belia e abbandoneranno il percorso attrezzato per scendere dal sentiero più dietro. Un soccorritore al Rifugio Carestiato è in contatto con l'eliambulanza di Trento emergenza, abilitata per il volo notturno, che, se la nebbia si diradasse, potrebbe provvedere al loro recupero. In caso contrario saranno necessarie ancora alcune ore per il rientro.
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Lunedì, 03 Agosto 2020 09:21
RECUPERATA COMITIVA AFFATICATA IN VALSORDA
Fumane (VR), 03 - 08 - 20
Ieri sera verso le 20.15 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per una comitiva di 7 persone attardata e affaticata in Valsorda, che aveva mandato le coordinate del punto in cui si trovava tramite Whatsapp. I soccorritori hanno fatto un'ulteriore verifica tramite il sistema di geolocalizzazione e hanno verificato un secondo punto, 250 metri di quota più alto. Mentre una squadra partiva, un soccorritore già fortuitamente sul posto si è avviato lungo uno dei sentieri partendo da Malga Biancari. Dopo una prima verifica si è poi spostato finché non li ha trovati. Al gruppo si è quindi unita la squadra con le pile per illuminare il percorso e il gruppo è rientrato alla Malga.
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Venerdì, 03 Luglio 2020 20:09
SOCCORSA FAMIGLIA IN DIFFICOLTÀ
Rocca Pietore (BL), 02 - 07 - 20
Attorno alle 16 la Centrale del 118 è stata allertata da una famiglia di escursionisti in difficoltà. Papà, mamma, due figli di 9 e 14 anni e un'amica di 14 anni, di Figline e Incisa Valdarno (FI) partiti dal Rifugio Padon lungo il sentiero numero 636 delle creste si sono spinti fino al Monte Migogn. Da lì però non sono più stati in grado di rientrare a causa della stanchezza. Una volta geolocalizzati, in due rotazioni l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato i 5 in hovering e li ha accompagnati fino a Boscoverde. Pronto a intervenire personale del Soccorso alpino della Val Pettorina.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:17
SOCCORSO SULLA FERRATA DELLE ANGUANE
Valdastico (VI), 07 - 12 - 19
Attorno alle 11 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per un escursionista in difficoltà sulla Ferrata delle anguane. G.S., 54 anni, di Castelgomberto (VI), aveva attaccato la parte più impegnativa del percosro attrezzato e si trovava a circa 20 metri dalla base, quando non è stato più in grado di proseguire per la stanchezza. Una squadra, compreso il medico di Stazione, è arrivata sul posto ricevute le coordinate ed è risalita da sotto. Dopo averlo assicurato, i soccorritori lo hanno calato a terra e riaccompagnato fino alla macchina.
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Martedì, 17 Settembre 2019 06:57
SOCCORSI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ
Comelico Superiore (BL), 16 - 09 - 19
Alle 18.40 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sotto il Passo della Sentinella, sul versante che dà verso il Rifugio Berti, poiché due ventenni tedeschi, dopo un giro lungo e impegnativo superando più ferrate, scendendo dalla Croda Rossa non erano più in grado di proseguire, finiti dalla stanchezza. Geolocalizzati, i due giovani sono stati imbarcati con un verricello di 15 metri e trasportati a Sesto.
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Lunedì, 16 Settembre 2019 15:44
INTERVENTI IN MONTAGNA
Belluno, 16 - 09 - 19
Verso mezzogiorno l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Cortina d'Ampezzo. Sotto la Grande delle Cinque Torri, a circa 150 metri dal Rifugio Scoiattoli, infatti, un'escursionista lettone, L.R., 64 anni, che si trovava con il marito, messo male un piede aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Atterrati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico del Soccorso alpino hanno prestato le prime cure alla donna, assistita anche dal gestore del rifugio. Dopo essere stata imbarellata, l'infortunata è stata caricata a bordo e trasportata all'ospedale di Belluno. Alle 15.45 l'eliambulanza è volata in cima al Civetta, in Val di Zoldo, dove una coppia di escursionisti mantovani, ormai quasi alla fine della Ferrata degli alleghesi, era in difficoltà. Sugli ultimi cavi, a causa di stanchezza e paura, la donna, R.M., 58 anni, non era più in grado di proseguire. Lei e il marito, G.D., 60 anni, entrambi di Castellucchio, sono stati recuperati in due rotazioni dal tecnico di elisoccorso che li ha imbarcati con un verricello di 15 metri. I due sono stati poi accompagnati in cima al Col dei Baldi.
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Lunedì, 19 Agosto 2019 12:53
INTERVENTI IN MONTAGNA
Belluno, 18 - 08 - 19
Questa mattina verso le 10 il gestore del Rifugio Giussani, componente del Soccorso alpino di Cortina, ha raggiunto un'escursionista che si era fatta male al ginocchio lungo il sentiero non distante dalla struttura. La donna, E.K., 44 anni, di Bolzano, è stata poi accompagnata alla piazzola e imbarcata sull'elicottero del Suem di Pieve di Cadore atterrato nel frattempo con l'equipe sanitaria a bordo.
Alle 14 40 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino dell'Alpago per due escursionisti affaticati dalla lunga camminata. Padre cinquantenne e figlio quattordicenne di Roveredo in Piano (PN) erano partiti da Piancavallo, avevano raggiunto Col Indes per poi salire a Pian Canaie, prendere il sentiero numero 922 e rientrare a Piancavallo. A 500 metri da Casera Palantina, però, la stanchezza aveva avuto la meglio e i due, affaticati, non erano stati più in grado di proseguire. Una squadra è andata incontro agli escursionisti che, dopo un po', si erano ripresi e rimessi in marcia. Quando li hanno incrociati, i soccorritori hanno riaccompagnato padre e figlio a Col Indes.
Passate da poco le 15 una squadra del Soccorso alpino di Cortina è partita in direzione della Ferrata del Col Rosà per una ragazza colta da crisi di panico poco sopra l'attacco. I soccorritori si sono avvicinati il più possibile in quad per poi proseguire a piedi. Risalita una sessantina di metri lungo il percorso attrezzato fino alla cengia dove si trovava B.B., 19 anni, di Udine, assieme a un amico, la squadra ha tranquillizzato la giovane e le ha dato da bere. Dopo averla assicurata i soccorritori la hanno aiutata ascendere fino al sentiero e in una quarantina di minuti di camminata sono tornati al quad. La ragazza è stata infine accompagnata al Codivilla per accertamenti.
Alle 16 circa il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è stato inviato al Rifugio Venezia, a Vodo di Cadore, dove un'escursionista, probabilmente disidratata, si era sentita poco bene. I soccorritori hanno quindi caricato sulla jeep G.B., 23 anni, di Padova e sua mamma e le hanno riportate a valle dove attendeva il papà.
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Giovedì, 01 Agosto 2019 15:01
INTERVENTO IN MOIAZZA
Agordo (BL), 30 - 07 - 19
Recuperati tre ragazzi sulla Ferrata Costantini. Poco prima delle 19, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato in Moiazza, lungo il percorso della Ferrata Costantini. Tre giovani escursionisti di Arezzo, uno di 33 e due 31 anni, stavano scendendo dall'itinerario attrezzato seguendo il percorso fatto all'andata, ma, a quota 2.400 metri circa, avevano sbagliato direzione finendo bloccati. Presa la pioggia del temporale, ormai sfiniti e incapaci di proseguire, avevano chiesto aiuto. Individuati dall'equipaggio, i tre sono stati imbarcati dal tecnico del Soccorso alpino di bordo utilizzando un verricello. Due, stanchi e infreddoliti, sono stati accompagnati al Rifugio Carestiato, uno, che manifestava un sospetto principio di ipotermia, è stato trasportato all'ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.
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