Ragazzi dell'Antelao

Oggi il Bivacco Cosi non esiste più e Anna Galavotti avrebbe 78 anni. Ancora studentessa, era arrivata in vacanza a San Vito di Cadore da Mirandola, Modena, e alloggiava a Villa Trieste, come il ventiseienne di Modena Alberto Pivetti, i cagliaritani Rosalba Melas e Paolo Pordocchi, 26 e 27 anni, la ventenne Odette Rossi, di Carpi, Romano Giovannoni ventunenne di Verona e Armantino Parolo, 28 anni, veronese di Montagnana. Con loro c'era anche Francesco Masetti. Per sorte non partecipò alla salita che costò la vita ai suoi amici e...

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Riesending-Schachthöhle, Alta Baviera: 70 ore in grotta per riportare alla luce Johann

Nel giugno del 2014 un incidente nella grotta Riesending-Schachthöhle, nell'Alta Baviera tenne tutti col fiato sospeso per 11 giorni, il tempo impiegato da un centinaio di speleo provenienti da tutta Europa per riportare alla luce Johann Westhauser, 52 anni, uno speleologo di Stoccarda rimasto gravemente ferito per una scarica di sassi a 900 metri di profondità. Questo è il resoconto dei 12 tecnici della VI Delegazione speleologica Veneto - Trentino Alto Adige, che lo accompagnarono per 70 ore verso l’uscita.
Brechtesgaden (Germania), 17-06-14

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Nel 2015 la Stazione speleo Veneto orientale ha compiuto 40 anni

Giampaolo fu il primo, Tono lo è stato a lungo a partire dall’86, Andrea lo è dal 2012 ad oggi. Tre capistazione della VI Zona speleologica Veneto – Trentino Alto Adige del Cnsas, che si sono ritrovati sabato 20 giugno 2015 assieme a una settantina, tra componenti e amici, a festeggiare i 40 anni dalla fondazione della loro Stazione del Veneto Orientale, tra scambi di ricordi, aneddoti, chiacchierate di vita e passione comune, quelle legate alla speleologia, che hanno accomunato i 173 soccorritori che ne hanno fatto parte dal 1975. In realtà la Stazione delle origini comprendeva solo Padova; poi diventò la Stazione di Padova e Venezia; quindi si aggregò anche Treviso, mentre Belluno faceva Stazione a parte; infine nel 2000 tutte le 4 province confluirono nella definitiva Stazione Veneto Orientale. Prima ancora, furono due eventi luttuosi a spingere verso la costituzione di una Sezione Speleologica all'interno del Soccorso Alpino: l'incidente del '65 che provocò la morte del torinese Eraldo Saracco nella Voragine nuorese di Ispinigoli e, l'anno precedente, la disgrazia avvenuta nella Spluga della Preta, di Sant'Anna d'Alfaedo, Verona, quando perse la vita precipitando nel pozzo di 88 metri Marisa Bolla, moglie del capospedizione Luigi Castellani, grande esploratore che divenne poi il primo delegato della VI zona alla sua istituzione nel 1971.

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La Storia di Gianni

TROVATO ESCURSIONISTA INFORTUNATO

Sappada (BL), 04-09-06

E' durata qualche ora la ricerca di un uomo, infortunatosi durante un'escursione. G.D., 64 anni, di Ravenna, in villeggiatura a Sappada, oggi è partito da solo per una gita in montagna. Dal rifugio De Gasperi, attraverso Forca dell'Alpino, doveva raggiungere bivacco Damiana e ridiscendere verso Sappada. Ma ha sbagliato sentiero e si è trovato in un ripido canale, dove è scivolato per qualche metro sbattendo a terra con la schiena. L'escursionista ha chiamato attorno alle 17 il Suem 118, da un punto dove la linea saltava continuamente. Le sue informazioni parlavano della Forca dell'Alpino, dove era convinto di trovarsi, e in quella direzione si sono mossi i soccorsi. Poi la linea si è interrotta. L'elicottero di Pieve di Cadore ha perlustrato a lungo la zona, portando in quota le squadre della Stazione del Soccorso alpino di Sappada, una quindicina di tecnici, e alcuni finanzieri di Auronzo. La ricerca è stata mano a mano allargata fino a raggiungere il cadino di Elbel, dalla parte opposta, dove l'uomo è stato individuato da due volontari passate le 19, nel momento stesso in cui riprendeva a funzionare il telefono. L'infortunato è stato imbarellato e imbarcato sull'elicottero utilizzando un verricello di 5 metri, per essere trasportato all'ospedale di Pieve di Cadore con un sospetto trauma all'anca e alla colonna.

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La salita dell'Eiger

Dal 29 dicembre scorso anche un po’dello spirito del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi anima la cima dell’Eiger, dopo che quattro amici, forti alpinisti, soccorritori da sempre, hanno portato a termine la scalata della parete nord. Con la conquista di un grande sogno vogliamo chiudere il nostro 2016, raccontandovi la loro impresa e augurandovi la stessa tenacia, la fortuna di trovare compagni di cordata cui potervi affidare, la forza e l’impegno per realizzare ogni vostro progetto. Buon 2017!!! Grandissimi Gino, Alex, Christian e Simone!!! E buon compleanno Gino (con un giorno di anticipo)!!!

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