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Belluno, 30 - 10 - 18
Sono un cinquantina fino ad ora le chiamate cui ha risposto il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi in questi giorni di emergenza, mettendosi a disposizione di Protezione civile, Vigili del fuoco e Suem in qualsiasi attività utile a dare supporto alla popolazione isolata e in difficoltà, a causa dell'eccezionalità del maltempo che ha imperversato sulla nostra e le regioni limitrofe. In provincia di Belluno, dove tuttora parte della cittadinanza è senza elettricità e priva di copertura telefonica, al momento stanno intervenendo le Stazioni del Soccorso alpino di Alleghe, Agordo, Val Biois, Livinallongo, Val Pettorina, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Val Comelico. Tra le missioni, tutte coordinate esclusivamente via radio dalla sede della Centrale operativa, portare conforto e generi di prima necessità alle persone bloccate nelle abitazioni, pulizia del materiale alluvionale, sgombero dalle strade di piante e vegetazione, trasporto di quanti necessitino visite periodiche all'ospedale. 
Ieri sera il Soccorso alpino di Feltre e Prealpi Trevigiane è intervenuto per tagliare alcuni alberi caduti sulla linea ferroviaria all'altezza di Santa Maria di Quero, permettendo a un treno, fermatosi senza conseguenze, di poter riprendere il viaggio. I soccorritori trevigiani sono poi stati dirottati in comune di Cison di Valmarino, sulla strada che porta al Passo San Boldo, poiché alcune vetture e un'ambulanza erano ostacolate da alberi finiti sulla sede stradale. Il Soccorso alpino di Belluno è stato inviato per lo stesso motivo a Castion e sul Nevegal, come pure i soccorritori della Pedemontana del Grappa arrivati a liberare diverse macchine sulla Strada Cadorna sul Monte Grappa, nel comune di Romano d'Ezzelino. Il Soccorso alpino di Auronzo ieri sera è invece sceso da Misurina fino a località Federavecchia dove due turisti messicani erano impauriti per l'acqua che entrava nella loro baita.
Questa mattina infine la Stazione speleo di Verona, su richiesta della Consulta comunale della Protezione civile, è uscita per monitorare l'Adige e per eventuale supporto.
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Belluno, 29 - 10 - 18
Il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi sta intervenendo in supporto ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile dove richiesto in queste ore, in cui vento e precipitazioni stanno causando notevoli problemi in tutta la rete stradale per la caduta di piante nell'intera provincia, per gran parte rimasta inoltre priva di elettricità. Le squadre sono a disposizione in tutto il tetritorio e, di minuto in minuto, rispondono alle diverse richieste della Centrale operativa. Il Soccorso alpino di Feltre e Prealpi Trevigiane in questo momento ha liberato la linea ferroviaria dalla presenza di alberi abbattuti dal vento, che avevano bloccato uno dei treni in transito in località Santa Maria di Quero. Tutti i passeggeri stanno bene all'interno dei vagoni e possono riprendere il viaggio. I soccorritori proseguiranno per Passo San Boldo dove alcune macchine sono in difficoltà sempre per piante in mezzo alla strada. Stanno intervenendo o sono intervenute poi le Stazioni di Livinallongo, Val Biois, Alpago, Belluno, Val Comelico, Alleghe.
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Giovedì, 28 Giugno 2018 10:41

TRE CIME DI LAVAREDO: RECUPERATA CORDATA SPAGNOLA

Auronzo di Cadore (BL), 27 - 06 - 18
Passate le 18 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Grande delle Tre Cime di Lavaredo, dove una cordata si trovava in difficoltà a circa tre tiri dalla fine dello Spigolo Dibona. I due alpinisti, 30 e 35 anni, spagnoli, non erano più in grado di proseguire, dopo aver preso una grandinata e persa la via. Individuati a circa 2.750 metri di quota, i due sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso utilizzando un verricello di 20 metri  per essere poi trasportati al Rifugio Lavaredo.
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Lunedì, 28 Agosto 2017 08:29

GRAVE ALPINISTA IN IPOTERMIA

Rocca Pietore (BL), 26  - 08 - 17
Alle 19.10 circa il gestore del Rifugio Falier ha allertato il 118 perché una cordata mandava segnali luminosi dalla Via Vinatzer, parete sud della Marmolada. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato e si è avvicibato e ha individuato 4 alpinisti in difficoltà. Erano 100 metri sotto la cengia mediana quando è scoppiato un violento temporale che li ha investiti formando cascate ghiacciate. Uno di loro, in particolare, era in gravi condizioni di ipotermia con le temperature prossime allo zero. L'eliambulanza ha subito recuperato lui con un verricello di 30 metri e lo ha portato al Falier, dove il personale medico ha subito iniziato a praticare le manovre di rianimazione, mentre il tecnico di elisoccorso recuperava anche gli altri tre rocciatori, accompagnati poi al Rifugio. Una volta stabilizzato, lo scalatore è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.
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Martedì, 08 Agosto 2017 13:34

RECUPERATI ESCURSIONISTI DAL MULAZ

Falcade (BL), 06 - 08 - 17
Sono stati riaccompagnati al Passo Valles, da dove erano partiti questa mattina, i 4 escursionisti padovani in difficoltà al rientro dal Rifugio Mulaz. Tre soccorritori della Val Biois in costante contatto telefonico sono riusciti a reindirizzarli sul giusto percorso andando loro incontro. I 4 amici, 3 ragazze, di 29, 21 e 14 anni, e un ragazzo di 30 anni, tutti di Brugine, sotto il temporale e complice la nebbia avevano infatti preso il sentiero per la Val Venegia perdendosi. I soccorritori capito dalla descrizione del posto dove si trovavano, li hanno fatti risalire e li hanno ritrovati a Forcella Venegia a circa 2.200 metri di quota. Con loro sono quindi rientrati a Passo Valles alle 20.30.
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Martedì, 08 Agosto 2017 13:24

NUMEROSI INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 06 - 08 - 17
Ieri sera, passate le 21, il 118 era stato contattato da un escursionista padovano che, scendendo dal Bivacco Cadore diretto in Val Giralba, era uscito dal sentiero e non sapeva dove si trovava. Messo in contatto con il Soccorso alpino di Auronzo, appurato che l'uomo, 40 anni, di Carmignano del Brenta, era attrezzato e non aveva problemi, gli sono state date le indicazioni di come mettersi al riparo e gli è stato detto di non muoversi, visto che non sarebbe piovuto. L'escursionista ha confermato ai soccorritori che, fatta luce, avrebbe cercato di tornare sul sentiero e scendere autonomamente, ma questa mattina alle 6 ha richiamato perché era rimasto incrodato impossibilitato a muoversi. Il Pelikan di Bressanone ha imbarcato un soccorritore di Auronzo per individuare il punto velocemente e lo ha sbarcato assieme al tecnico di elisoccorso con un verricello a circa 1.900 metri di altitudine in Val Stallata. Una volta assicurato, l'uomo è stato recuperato con il verricello e portato ad Auronzo. Attorno alle 14.30 due escursioniste polacche di 29 e di 23 anni hanno chiamato il 118. Partite molto tardi per la Ferrata Eterna in Marmolada, erano state infatti colte dal temporale all'inizio delle creste, a mezz'ora da Serauta, e avevano trovato riparo in una nicchia naturale della roccia. Il maltempo ha concesso all'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano di imbarcare due soccorritori della Val Pettorina che, sbarcati a Serauta hanno raggiunto le due ragazze e le hanno accompagnate fino alla stazione della funivia. Poi le nubi si sono chiuse e hanno vanificato un tentativo di avvicinamento dell'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Per fortuna poi l'intervento è stato portato a termine dall'Aiut Alpi in un momento di apertura e le due escursioniste sono state trasportate al Passo Fedaia. Il Soccorso alpino di Cortina ha soccorso in due momenti diversi durante il temporale due escursionisti che, scivolati, avevano riportato un trauma al volto, una al Rifugio Scoiattoli e uno al Rifugio Pomedes. Si è invece trasformato in intervento quello arrivato nel pomeriggio come una richiesta di informazioni. Alcune persone che stavano salendo il sentiero che porta al Rifugio Mulaz erano state messe in contatto con il Soccorso alpino della Val Biois che aveva dato le opportune indicazioni per proseguire. Gli escursionisti avevano poi chiamato dicendo che avevano raggiunto il Rifugio. Alle 19.30 però, nella fase di discesa hanno nuovamente chiamato dicendo di trovarsi in difficoltà. Una squadra della Val Biois sta attualmente intervenendo in loro aiuto.
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Cortina d'Ampezzo (BL), 05 - 08 - 17
Questa notte all'1.40 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato dal Suem per intervenire i  supporro dei Vigili del fuoco per una frana caduta nella zona di Alverà. Dalle prime informazioni non si sapevano l'entità del fenomeno, né le conseguenze. Sul posto - si era appena svolta una festa campestre - uno dei volontari della Stazione aveva informato che la strada era interrotta. I soccorritori sono quindi partiti dalle prime case dell'abitato di Alverà, dove era esondato il torrente Bigontina, e dove i Vigili del fuoco stavano verificando la presenza, poi esclusa, di persone all'interno di una prima vettura trascinata dai sassi. I soccorritori con un'unità cinofila hanno quindi iniziato a risalire il greto sommerso da massi e detriti, finché il cane non ha ritrovato il corpo semissommerso di una persona senza vita, all'altezza del bivio per il Brite di Larieto, e 200 metri più sopra un'auto sepolta. La salma è stata quindi liberata e con i mezzi si è provveduto subito a togliere il materiale per guardare all'interno della macchina, risultata vuota. Attualmente stanno continuando i controlli lungo tutto il Bigontina, dove sono state trovate altre 4 auto poso sopra la funivia del Faloria.
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Martedì, 01 Agosto 2017 07:39

INTERVENTO NELLA NOTTE

Malcesine (VR), 30 - 07- 17
Ieri a mezzanotte il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per una coppia in difficoltà lungo il sentiero del Ventrar. I due, un ragazzo e una ragazza di 27 e 26 anni, di Trieste, erano saliti da Malcesine con la funivia,  avevano fatto il giro del Ventrar e al momento di scendere dove il sentiero si ricongiunge alla Strada Graziani, ormai tardi hanno deciso di piantare la tenda per bivaccare. Dopo cena però sono stati investiti da un violento e prolungato temporale. Impauriti e fradici hanno chiesto aiuto. In accordo con la Centrale operativa di Verona, una squadra è partita e li ha raggiunti con il fuoristrada per trasportarli fino all'ambulanza arrivata nel frattempo per controllare le loro condizioni. Appurato che stavano bene ed erano solo infreddoliti, i soccorritori hanno cercato per loro un ricovero, ma il Rifugio Navene era chiuso, mentre il Graziani non aveva posto. Dopo aver recuperato le loro cose, la squadra li ha quindi accompagnati fino a Caprino. In vista di un'escursione consigliamo di pianificare la gita controllando, oltre all'itinerario previsto, anche eventuali alternative da considerare in caso di necessità e suggeriamo di portare sempre nello zaino un ricambio d'abbigliamento completo.
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Giovedì, 29 Giugno 2017 16:44

RICERCA IN CORSO TRA SAN VITO E CORTINA

San Vito di Cadore (BL), 28 - 06 - 17
Il Soccorso alpino è impegnato nella ricerca di uno skyrunner (al momento non sono note le generalità) che era partito per una corsa in montagna da Cortina all'Antelao, ma che non da più notizie di sé da stamattina alle 11.30, quando ha chiamato la moglie dicendo che si trovava sul sentiero numero 242, ma che stava rientrando perché era in difficoltà. In teoria l'uomo potrebbe aver seguito un itinerario dal Faloria, Punta Negra, scendendo sul sentiero 242 della Cengia del Banco, poi Ferrata Berti, Rifugio Slataper e da lì Rifugio San Marco o altra direzione. Scattato l'allarme verso le 17.15, l'elicottero del Suem con a bordo personale del Soccorso alpino di San Vito di Cadore ha effettuato senza esito una ricognizione lungo la Ferrata Berti e al Rifugio Slataper, dove due escursionisti trovati sul posto hanno detto di non aver incontrato nessuno. Squadre del Soccorso alpino di Cortina elitrasportate in quota stanno verificando il tratto verso Punta Negra e i sentieri che portano al Vandelli. In questo momento imperversa una tempesta di pioggia.
Pubblicato in 2017
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