2019

Belluno, 04 - 01 - 19
Il Soccorso alpino di Belluno, Alpago e Longarone assieme ai Vigili del fuoco sta cercando in Nevegal un uomo uscito questa mattina attorno alle 11 per andare a correre e non rientrato. Riccardo Tacconi, 58 anni, di Milano, è partito dall'abitazione del Villaggio Alpe in fiore (e non Le Casere) dove sta trascorrendo le vacanze con la famiglia da alcuni giorni e sarebbe dovuto rientrare dopo un'oretta e mezza per poi raggiungere i congiunti in Visentin. L'uomo, che non ha con sé il cellulare, è alto 1 metro e 94, di struttura longilinea, ha capelli brizzolati e porta gli occhiali da vista. Indossa pantaloni neri aderenti, un pile rosso, scarpe da ginnastica verde fluo, cappellino scaldacollo e guanti neri. Al momento le squadre stanno perlustrando l'area da Quantin alle Ronce, attorno al piazzale del Nevegal e nella Valle di San Mamante. Chiunque lo avesse visto è pregato di chiamare i carabinieri. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento e le unita cinofile del Soccorso alpino.
Belluno, 04 - 01 - 19
Alle 16.40 circa il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato per avviare la ricerca di un uomo, uscito dalla propria abitazione al Villaggio Le Casere in Nevegal questa mattina per andare a correre e non più rientrato. L'uomo, che non ha con sé il cellulare, doveva trovarsi all'ora di pranzo con la figlia in Visentin, ma non si è mai presentato. Al momento i soccorritori di Belluno, Alpago e Longarone, con il Centro mobile di coordinamento, stanno perlustrando la viabilità secondaria per poi spostarsi verso il Visentin.
San Vito di Cadore (BL), 03 - 01 - 19
Alle 15.40 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore per una coppia di escursionisti in difficoltà. Partiti da Cortina a Soccol con l'intenzione di raggiungere il centro di San Vito, i due - sessantenni di Padova - si sono trovati all'altezza di Geralba con entrambi i ponti sul Boite abbattuti dal maltempo, impossibilitati a proseguire. Poiché era tardi e la donna era in ansia per il ritorno, una squadra di soccorritori è andata loro incontro in fuoristrada, tagliando alcune piante crollate lungo il percorso. Quando li ha individuati sulla via del rientro, la squadra li ha caricati a bordo e riaccompagnati a Cortina. 

Con le votazioni di fine dicembre sono stati rinnovati i vertici delle tre Delegazioni del Soccorso alpino e speleologico del Veneto, che rimarranno in carica nel triennio 2019/2021. Nella Delegazione II Zona Dolomiti Bellunesi è stato confermato delegato per il secondo mandato Alex Barattin, Stazione dell’Alpago, così come Mario Brunello, della Pedemontana del Grappa, è stato nuovamente eletto vicedelegato. Al vicedelegato Mariano De Mattia, Stazione di Longarone, subentra invece Giorgio Follin, già capo del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane. Alberto Barbirato, Stazione di Padova, si riconferma delegato nella XI Zona Prealpi Venete, mentre suoi nuovi vice, al posto di Giorgio Cocco, della Stazione di Schio, e di Leonardo Calaon, del Soccorso alpino di Padova, sono Marco Vignola, del Soccorso alpino di Verona, già vicedelegato, e Luca Cortese,  ex vicecapostazione di Recoaro - Valdagno. Confermati delegato e vicedelegati della VI Delegazione Speleologica. Sono stati infatti rieletti il delegato Giovanni Ferrarese, appartenente alla Stazione Vicenza Speleo, e i suoi vice Damiano Federti, Verona Speleo, e Cristiano Zoppello, Vicenza Speleo. Ringraziamo i vicedelegati uscenti per l'impegno profuso in molti anni di attività, con la consapevolezza che continueranno ad essere un punto di riferimento all’interno delle rispettive Stazioni e auguriamo un buon lavoro ai delegati e vice riconfermati e ai nuovi eletti.

Cortina d'Ampezzo (BL), 02 - 01 - 19
Attorno alle 16.30 una coppia di escursionisti ha contattato la Centrale operativa del 118. Partiti alle 11 circa dal bivio di Malga Ra Stua per recarsi al Rifugio Lavarella, nel Parco di Fanes, dove pernottare, i due avevano perso la traccia del sentiero a causa della neve. Geolocalizzati, è stato appurato che si trovavano più vicini al Lavarella e una squadra del Soccorso alpino di San Vigilio di Marebbe è partita per andare loro incontro, ma è stata costretta a fermarsi al Rifugio per un'improvvisa bufera. In aiuto della coppia alle 19 si sono di conseguenza mossi i soccorritori di Cortina. Fortunatamente il maltempo si è fermato e ha permesso alla squadra altoatesina di ripartire, raggiungere gli escursionisti, in costante contatto telefonico, e accompagnarli al Lavarella.
Cortina d'Ampezzo (BL), 02 - 01 - 19
Attorno alle 16.30 una coppia di escursionisti ha contattato la Centrale operativa del 118. Partiti alle 11 circa dal bivio di Malga Ra Stua per recarsi al Rifugio Lavarella, nel Parco di Fanes, dove pernottare, i due avevano perso la traccia del sentiero a causa della neve. Geolocalizzati, è stato appurato che si trovavano più vicini al Lavarella e una squadra del Soccorso alpino di San Vigilio di Marebbe è partita per andare loro incontro, ma è stata costretta a fermarsi al Rifugio per un'improvvisa bufera. In aiuto della coppia alle 19 si sono di conseguenza mossi i soccorritori di Cortina. Fortunatamente il maltempo si è fermato e ha permesso alla squadra altoatesina di ripartire, raggiungere gli escursionisti, in costante contatto telefonico, e accompagnarli al Lavarella.
Cison di Valmarino (TV), 02 - 01 - 19
Questa mattina attorno alle 11.30 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per una macchina uscita di strada all'altezza dell'ottavo tornante della strada che sale a Passo San Boldo. Probabilmente facendo manovra in retromarcia, l'auto di S.B., 85 anni, di Pieve di Soligo (TV) era finita nella scarapata bloccandosi capovolta una cinquantina di metri più sotto, frenata dagli alberi. Una squadra ha raggiunto l'infortunato salendo dal basso assieme al personale sanitario di automedica e ambulanza, che gli hanno prestato le prime cure mentre sopraggiungeva l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso. Una volta imbarellato, l'uomo, con un sospetto politrauma, è stato recuperato con un verricello e trasportato all'ospedale di Treviso. Sul posto anche i Vigili del fuoco e i Carabinieri di Cison di Valmarino e Vittorio Veneto.
Belluno, 01 - 01 - 19
Questa mattina attorno alle 11 è stato richiesto l'intervento del Soccorso alpino di Belluno per prendere parte, assieme ai Vigili del fuoco, alla ricerca di un ragazzo di 13 anni, uscito dalla propria abitazione di Trichiana ieri nel pomeriggio e non più rientrato. Le squadre hanno perlustrato strade e torrenti attorno all'abitazione, finché passate le 15 è arrivata la notizia che il giovane era stato rintracciato a Lambioi e stava bene. L'allarme è quindi cessato. In tarda mattinata il 118 ha poi ricevuto la chiamata di due escursionisti che si erano imbattuti in un cagnolino da solo, mentre salivano verso il Monte Peron a Sedico, senza riuscire a prenderlo. I soccorritori si sono quindi portati sul posto indicato e hanno iniziato a perlustralo per verificare non ci fosse una persona in difficoltà. È stato anche utilizzato un drone per sorvolare a lungo l'area dall'alto. Le squadre non hanno ritrovato il cane né rinvenuto alcuno e alle 17.30 sono rientrate. 
Canale d'Agordo (BL), 01 - 01 - 19
Attorno alle 9.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del torrente Tegosa, dove un uomo è scivolato sul terreno ghiacciato dal punto dove stava accatastando legna ed è ruzzolato, cadendo dal muro dell'argine e finendo 2-3 metri più in basso sul greto. Sul posto il personale dell'ambulanza e una squadra del Soccorso alpino della Val Biois. Aĺl'infortunato, E.X., 69 anni, di Canale d'Agordo (BL),  che aveva riportato un sospetto trauma cranico, sono state prestate le prime cure. Imbarellato, è stato recuperato dall'eliambulanza con il verricello per essere poi trasportato all'ospedale di Treviso.
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