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Martedì, 06 Agosto 2019 13:54

CONCLUSO INTERVENTO IN VAL DA RIN

Auronzo di Cadore (BL), 05 - 08 - 19
Sono stati riaccompagnati alla loro macchina i due escursionisti veneziani, trovatisi in difficoltà al rientro dalla Val da Rin. Partita dal Rifugio Ciareido in direzione di Auronzo, al bivio dopo Casera Valdacene, la coppia aveva preso un sentiero laterale, anziché proseguire lungo la strada principale. Avanzando sul percorso, i due, entrambi di 57 anni, avevano trovato piante abbattute dal passaggio di Vaia e, dopo aver tentato di superarne alcune, avevano perso la traccia. Dal resoconto e con le coordinate Gps, una squadra ha seguito il loro tragitto e li ha individuati per poi riportarli sulla strada, dove attendeva un altro soccorritore con la jeep, che li ha riaccompagnati alla macchina.
Pubblicato in 2019
Martedì, 06 Agosto 2019 13:52

ANCORA INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 05 - 08 - 19
Alle 16 circa il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per un escursionista fattosi male lungo il sentiero che scende dal Rifugio Scoiatttoli. Raggiunto da una squadra dove il percorso passa tra il settimo e l'ottavo pilone degli impianti da una squadra del Sagf, l'infortunato che aveva riportato un possibile trauma alla caviglia è stato trasportato a valle. Sempre a Cortina, attorno alle 18.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato inviato a soccorrere due turisti lodigiani che scendendo da Forcella Ra Ola per raggiungere Pomedes, anziché prendere la direzione del Fornenton e di Ra Valles, avevano seguito una traccia errata, finché, stanchi e fuori percorso, avevano chiesto aiuto. Individuati dall'eliambulanza nel Vallone de Ra Ola, N.F., 51 anni, lei e F.G, 50 anni, lui, sono stati imbarcati in hovering dal tecnico di elisoccorso, per poi essere portati a Pomedes. Intervento in corso per il Soccorso alpino di Auronzo, che ha invece individuato e raggiunto delle persone rimaste bloccate dagli schianti di Vaia in Val da Rin e che provvederà a riaccompagnare alla propria macchina.
Pubblicato in 2019
Giovedì, 01 Agosto 2019 15:03

INTERVENTO NELLA NOTTE AD ASIAGO

Roana (VI), 01 - 08 - 19
Ieri sera attorno alle 23 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per due ciclisti tedeschi in difficoltà in mezzo agli schianti. I due amici, di 50 e 42 anni, partiti in mountain bike dalla frazione di Selva in Valsugana, eranno transitati dal Monte Ortigara alle 16 diretti ad Asiago. Avevano però sbagliato strada e passati da Bocchetta Portule avevano preso la strada per Malga Meatta che, dopo un tratto di sentiero, scende alla provinciale. La zona è stata però stravolta dal passaggio di Vaia e i due, dopo aver tentato di avanzare con le bici, le hanno abbandonate per proseguire a piedi tra i tronchi abbattuti, finché ormai buio, non sapendo come proseguire, hanno chiesto aiuto. Ricevute le loro coordinate e limitata la zona in cui potevano trovarsi, una squadra è partita con la jeep da Malga Meatta. La strada era stata ripulita dopo Vaia, ma nuovi schianti ne hanno ricompromesso il transito. Dopo aver tagliato due piante, i soccorritori hanno dovuto infatti lasciare il fuoristrada e avanzare tra gli alberi a piedi. In una mezz'ora hanno quindi individuato e raggiunto i cliclisti e hanno dato loro torce per farsi luce nel cammino. Assieme a loro sono tornati alla jeep e li hanno trasportati nella sede del Soccorso alpino, mettendo a disposizione brande e saccoapelo per la notte. Questa mattina una squadra li ha riportati a recuperare le bici per poi accompagnarli a Vedena da dove riprenderanno il viaggio verso il Lago di Garda.
Ricordiamo che tutta la zona sopra Malga Meatta è tuttora impraticabile a causa degli schianti e risulta impercorribile anche a piedi, sconsigliamo di conseguenza il transito.
Pubblicato in 2019
Belluno, 26 - 07 - 19
Attorno alle 15 la Centrale del 118 è stata allertata da un ciclista bloccato in mezzo agli schianti sul Visentin. Partito con la propria mountain bike dal piazzale del Nevegal, l'uomo, 45 anni, di Venezia, aveva fatto un lungo giro: dalla Casera, lungo tutte le creste del Visentin, fino a Pian de le Femene. Al momento di tornare verso Tassei e Piandelmonte, il suo Gps gli aveva indicato una traccia alta per Casera Val Piana lungo un sentiero segnato rosso, con saliscendi e tratti esposti, finché si era ritrovato in mezzo agli schianti, 400 metri di diasivello più in basso rispetto a Forcella Zoppei. Scattato l'allarme, una squadra del Soccorso alpino di Belluno è partita in jeep per poi proseguire la ricerca a piedi seguendo le coordinate Gps fornite dall'uomo. Grazie al suono del fischietto in suo possesso, i soccorritori sono poi riusciti a individuarlo tra le piante abbattute. Un soccorritore è quindi tornato al fuoristrada, l'altro ha proseguito con il ciclista aiutandolo a portare la bicicletta. I due sono riusciti a raggiungere Casera Valpiana qualche minuto prima che si scatenasse la tempesta di grandine e fumini. Un terzo soccorritore è quindi andato a prenderli con un mezzo 4x4. L'uomo è stato infine riaccompagnato al piazzale del Nevegal alle 20. Vi ricordiamo che in tutta l'area tra Nevegal e Visentin permangono vaste zone con alberi atterra e sentieri compromessi. 
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Lunedì, 22 Luglio 2019 12:55

ESCURSIONISTA BLOCCATA DAGLI SCHIANTI

San Tomaso Agordino (BL), 18 - 07 - 19 Attorno alle 17.30 un'escursionista tedesca di 49 anni ha contattato il 118, poiché si trovava in difficoltà, dopo una lunga camminata. Partita da Rocca Pietore, la donna era salita al Sasso Bianco, aveva svalicato e stava percorrendo il sentiero numero 623 verso San Tomaso Agordino, quando si era trovata in mezzo agli alberi abbattuti da Vaia e non era più stata in grado di procedere, molto affaticata dal lungo tragitto appena superato. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è quindi intervenuto e, dopo averla individuata in località Marzola, la ha recuperata con un verricello di 40 metri per trasportarla a valle. Preallertato il Soccorso alpino della Val Biois.

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Lunedì, 15 Luglio 2019 10:26

INTERVENTI IN MONTAGNA

Belluno, 13- 07 - 19
Alle 15.50 circa dalla Centrale del 112 è arrivata la segnalazione di un escursionista in difficoltà sopra l'abitato di Sottoguda. Scendendo dal sentiero numero 685, ormai nella parte terminale, A.B., 49 anni di Siena, aveva trovato una frana di fronte a sé e non era più stato in grado di proseguire. Dopo essere riusciti a geolocalizzarlo, una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina lo ha raggiunto e riaccompagnato a valle.
Alle 16.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Pomagnagon, a Cortina d'Ampezzo, dove nel rientro dalla quinta alla terza cengia della Via Teston del Bartoldo,  una rocciatrice era stata colpita da un sasso. Non senza difficoltà a causa del forte vento, l'eliambulanza ha recuperato l'infortunata, I.D.R., 44 anni di Bologna con un verricello di 20 metri e la ha trasportata all'ospedale di Belluno a seguito del sospetto trauma vertebrale riportato. L'elicottero ha poi tentato fino a scadenza effemeridi di riavvicinarsi alla parete, in cui è ancora bloccato il compagno della donna, senza purtroppo riuscirci sempre per le raffiche di vento. In questo momento sta provando il mezzo dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano. Poco prima delle 19 la Centrale del 118 è stata contattata da una cordata di 3 ragazzi che, arrivata in cima alla Torre Wundt, scalata la Mazzorana, aveva sbagliato la via di rientro. Grazie alle informazioni telefoniche della Centrale e del Soccorso alpino di Auronzo, ricevute anche tramite il gestore del Rifugio Fonda Savio date le difficoltà nelle comunicazioni, i tre alpinisti hanno proseguito le doppie lungo una via alternativa e sono arrivati alla base della parete autonomamente. Alle 19 una squadra del Soccorso alpino di Livinallongo è intervenuta a Porta Vescovo, poco sopra la stazione di partenza della funivia, per una turista tedesca di 59 anni che si era procurata un probabile trauma al ginocchio. Raggiunta in jeep, la donna è stata poi portata ad Arabba dove alloggia.
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Santo Stefano di Cadore (BL), 05 - 07 - 19
Alle 17.30 circa la Centrale del 118 è stata allertata dai carabinieri, contattati da un'escursiinista francese che era rimasta bloccata in mezzo agli schianti in Val Visdende. La donna, 68 anni, francese, era partita da Trieste per un lungo trekking e la sua meta odierna era un rifugio austriaco dove pernottare. Quando si era trovata di fronte gli alberi abbattuti, aveva cercato di superarli, ma era stata costretta a fermarsi. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo indicato ed ha effettuato un lungo sopralluogo, finché l'equipaggio non è riuscito a individuarla tra le piante. Recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri, l'escursionista è stata trasportata in località Pra Marino, per essere affidata al Soccorso alpino della Val Comelico presente per eventuale supporto alle operazioni.
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Venerdì, 05 Luglio 2019 15:39

FAMIGLIA BLOCCATA DAGLI SCHIANTI IN VALBONA

Rocca Pietore (BL), 0 - 06 - 19
Alle 18.40 circa il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato allertato dalla Centrale operativa del Suem per una famiglia in difficoltà, impossibilitata a proseguire per la presenza degli schianti in Valbona. Partiti da Franzei per un giro ad anello, nonno, figlia e la nipotina di 8 anni di Vigonza (PD), al momento di scendere da Forcella Valbona e rientrare si erano trovati di fronte alberi abbattuti e una frana caduta dal versante e, temendo di mettersi in situazioni di rischio, avevano chiamato il 118. Geolocalizzati grazie all'applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, una squadra è salita da sotto in jeep fin dove è stato possibile, per poi proseguire una mezz'oretta a piedi. Una volta da loro i soccorritori li hanno aiutati ad attraversare il torrente e soprattutto si sono presi carico della bimba su terreno franoso e nel superare le piante cadute. Una volta al fuoristrada, li hanno riaccompagnati alla loro auto nei pressi di Sottoguda.
Pubblicato in 2019
Venerdì, 28 Giugno 2019 15:52

RECUPERATI ESCURSIONISTI BLOCCATI DAGLI SCHIANTI

San Pietro di Cadore (BL), 26 - 06 - 19
Poco prima delle 20 è scattato l'allarme per tre escursionisti in difficoltà nella zona di Passo dell'Oregone. I tre, un uomo e una donna di Bolzano, di 52 e 48 anni, e una donna cinese di 50, con i loro due cani, stavano seguendo un giro ad anello, quando hanno iniziato a scendere verso la Val Visedende e si sono trovati in una zona di schianti. Hanno cercato di proseguire, finché non sono più riusciti ad avanzare e hanno chiesto aiuto. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore li ha individuati tra le piante abbattute e, sbarcato il tecnico del Soccorso alpino dell'equipaggio, li ha recuperati con i cani in tre rotazioni, utilizzando un verricello di 15 metri, per poi trasportarli al Rifugio Sorgenti del Piave da dove erano partiti.
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Giovedì, 13 Giugno 2019 14:15

ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ PER GLI SCHIANTI

Pedavena (BL), 08 - 06 - 19
Alle 11.40 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Feltre per un escursionista in difficoltà. Incamminatosi per una passeggiata da Pra de Gnela verso il Monte Avena, A.S.,  78 anni, di Feltre (BL), si era trovato la strada forestale sbarrata dagli schianti seguiti al passaggio di Vaia. Dopo aver proseguito per un po', l'uomo era tornato sui suoi passi, perdendo però l'orientamento e riuscendo con difficoltà, ormai sfinito dalla stanchezza, a ritrovare la strada. Una squadra si è avvicinata in jeep per poi avanzare a piedi oltre gli alberi abbattuti, lo ha raggiunto e riaccompagnato alla macchina. 
 
Vi ricordiamo che dopo i danni che il territorio ha subito a seguito della tempesta Vaia e in relazione alla ultime nevicate che sono state particolarmente abbondanti, i consueti itinerari estivi possono essere gravati da notevoli difficoltà durante il percorso per la presenza di alberi abbattuti, oltre che per la probabilità di frane e smottamenti che ostacolano la percorrenza dei sentieri.
Il Suem e il Cnsas raccomandano prudenza e, prima di pianificare le escursioni, di informarsi sullo stato di percorribilità dei sentieri nelle sedi Cai e nelle Stazioni del Soccorso Alpino competenti per territorio, nei Rifugi e dalle Guide alpine.

Eventuali informazioni possono essere richieste al Numero Verde Montagna Sicura 800.22.13.25

Pubblicato in 2019
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