2023

San Vito di Cadore (BL), 02 - 12 - 23
Ha purtroppo perso la vita lo scialpinista travolto oggi da una valanga sotto Cima Loschiesoi, nella zona di Passo Giau. Dalle prime informazioni date dal compagno che ha lanciato l'allarme verso le 14.50, i due sciatori stava ripercorrendo in discesa nella nebbia il percorso dell'andata, quando dall'alto è avvenuto il distacco,  che ha investito entrambi, lui ha perso gli sci, ma è riuscito a rimanere in superficie, G.F., 66enne di Belluno è stato invece sommerso e trascinato per un centinaio di metri. Lo scialpinista ha iniziato a cercare l'amico con l'Artva, lo ha individuato sotto circa un metro e 20 di neve ed estratto, tentando da subito di rianimarlo. Date le pessime condizioni del tempo che hanno impedito l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, si sono mosse con gli sci le squadre del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe - Val Fiorentina e il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina con il quad. I soccorritori, raggiunti i due sciatori in località Lavina Bianca in una pausa del maltempo, sono subentrati nelle manovre, inutilmente. La salma è stata caricata sul toboga e trasportata fino al Passo, per essere affidata al carro funebre. L'amico è stato trasportato a valle in quad.  
Cortina d'Ampezzo (BL), 02 - 12 - 23
Dalle prime informazioni, le squadre del Soccorso alpino di Cortina, San Vito e Livinallongo sono partite per raggiungere la zona di Forcella Loschiesuoi, Passo Giau, a seguito della chiamata verso le 14.50 di uno scialpinista il cui compagno era stato travolto da una valanga. La persona ha poi ricontattato la centrale dicendo che era riuscito a individuare ed estrarre dalla neve l'amico, di cui non si conoscono le condizioni. La bufera in corso non permette l'intervento dell'elicottero.

 

Schio (VI), 27-11-23
Tra gli applausi di tutti i capi e vicecapi delle Stazioni del Soccorso alpino e speleologico Veneto, durante l'assemblea regionale tenutasi sabato scorso a Pedavena, il direttivo ha consegnato a Giorgio Cocco il riconoscimento di socio emerito. Componente del Soccorso alpino di Schio dal 1978 al 2022, Giorgio è stato a capo della Stazione vicentina dal '93 al '01, per diventare poi delegato dell'XI Zona Prealpi Venete dal '01 al '15 e vicedelegato dal '16 al '18. Innumerevoli gli interventi cui ha preso parte Cocco, da semplice soccorritore e da tecnico di elisoccorso, operativo nella base di Verona emergenza dal 2001 al 2016. Soccorritore e alpinista - tra le sue scalate ricordiamo solo lo Spigolo Nord dell'Agner, il diedro Philipp - Flamm in Civetta, lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses, concluso il corso di alpinismo del Cai, Cocco entra a far parte del Soccorso alpino di Schio come volontario. Continuando nell’attività alpinistica, cresce anche all’interno della squadra Cnsas. Con la grande passione e l'entusiasmo, che da sempre lo caratterizzano in tutte le attività in cui è impegnato, organizza e struttura la Stazione, facendola crescere notevolmente sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. È uno dei primi tecnici di elisoccorso della base di Verona, da lui fortemente voluta. Come delegato lavora per amalgamare le stazioni e crea un vero gruppo che ancora continua. Si dedica con tenacia e dedizione all'XII Delegazione, facendola crescere di capacità e importanza. Assieme ai delegati della II Zona Dolomiti Bellunesi, Fabio Bristot prima e Alex Barattin dopo, contribuisce a rafforzare l'intero servizio regionale. 
"Personalmente Giorgio è un amico e un maestro di grande passione - le parole commosse del vicedelegato Luca Nardi, compagno di Stazione di Giorgio -  A me ha insegnato moltissimo come soccorritore e come uomo. Lui è un insegnante nato, che fa capire ed apprezzare quello che condivide. È impagabile vedere il suo sorriso quando arrampichi o fai scialpinismo con lui. Ha il meraviglioso entusiasmo dei bambini, frammisto a una sicurezza da guida alpina. In molti soccorsi è sempre stato un punto di riferimento, per consigli e su come agire. Proponeva umilmente la sua soluzione, che si è sempre rivelata essere la più corretta. Non dico come un padre per noi, ma sicuramente come un fratello maggiore, con cui divertirsi e sentirsi tranquilli in situazioni impegnative".
Giorgio, solitamente un fiume in piena, ha ricevuto commosso il riconoscimento, ricordando gli esordi e i passi compiuti all'interno dell'organizzazione, importanti, e sempre celati dietro semplici parole, per poi concludere: "Il primo ringraziamento lo vorrei dedicare alla mia famiglia. Una famiglia che sempre sostiene ciascuno di noi, senza la quale non esisterebbe alcun soccorso".
Con lui, oltre a delegati e vicedelegati delle tre Zone, il presidente del Soccorso alpino e speleologico Veneto Rodolfo Selenati e il vicepresidente Giovanni Busato.
Montegrotto Terme (PD), 25 - 11 - 23
Passate le 14, una squadra del Soccorso alpino di Padova è intervenuta su richiesta del 118 lungo il sentiero del Monte Ceva, dove un'escursionista era scivolata riportando la sospetta frattura di una caviglia. Raggiunta da sette soccorritori, alla 60enne di Verona è stato immobilizzato il piede. Caricata sulla barella, l'infortunata è stata trasportata per 300 metri fino alla strada, per essere affidata all'ambulanza di Abano Terme. 
Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 25 - 11 - 23
Attorno alle 11.20 l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione di Sant'Anna d'Alfaedo, per un ciclista caduto dalla propria mountain bike, mentre in mountain bike percorreva una strada sterrata. Individuato l'infortunato in  luogo aperto dopo un sorvolo, l'eliambulanza ha sbarcato in hovering a 200 metri di distanza, medico, infermiere e tecnico di elisoccorso. I soccorritori hanno raggiunto a piedi il 59enne veronese e gli hanno prestato le prime cure a seguito di una probabile frattura alla gamba. Imbarellato, l'uomo è stato recuperato con il verricello e trasportato all'ospedale di Negrar.
Borso del Grappa (TV), 24 - 11 - 23
Dopo essersi staccata dal decollo dei Tappeti, una pilota di parapendio tedesca è subito precipitata sul prato sottostante, finendo alla base della recinzione. Scattato l'allarme verso le 13, mentre una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa si metteva a disposizione per eventuale supporto, l'elicottero di Treviso emergenza raggiungeva il punto dell'incidente assieme al personale sanitario del Suem di Crespano. La 52enne, che era a terra assistita da alcuni connazionali, è stata presa in carico dall'equipe medica e dal tecnico di elisoccorso verricellati sul posto. Immobilizzata e imbarellata a seguito di un sospetto trauma alla colonna, la donna è stata issata a bordo e trasportata all'ospedale di Treviso. 
Comelico Superiore (BL), 20 - 11 - 23
Un escursionista, tornato sui propri passi per la presenza di troppa neve, è stato recuperato dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sulla Ferrata del Campanile Colesei. Il 27enne tedesco, che aveva lanciato l'allarme verso le 16.45 ormai prossimo il buio, non era più in grado di scendere autonomamente, anche per il fatto di non essere attrezzato in modo adeguato alle condizioni trovate. Individuato dall'eliambulanza, l'escursionista, illeso, è stato issato a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 25 metri e trasportato in piazzola a Pieve di Cadore.
Borso del Grappa (TV), 19 - 11 - 23
Verso le 16.25 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato per intervenire in supporto dell'ambulanza del Suem di Pieve del Grappa e dell'elicottero di Treviso emergenza, poiché una pilota di parapendio era precipitata tra il 13° e il 14° tornante della Strada provinciale Generale Giardino. La 39enne tedesca è stata raggiunta dal personale sanitario, che le ha prestato le prime cure, per le possibili conseguenze riportate alla schiena nella caduta. Caricata in barella, l'infortunata è stata calata lungo il pendio fino alla strada sottostante, da dove l'ambulanza l'ha accompagnata a Semonzo, per trasferirla nell'eliambulanza atterrata in attesa e decollata in direzione dell'ospedale di Treviso. 
Chies d'Alpago (BL), 19 - 11 - 23
Un uomo ha perso oggi la vita dopo essere scivolato dal sentiero 928 del Cimon da Piai, che stava percorrendo assieme a un amico. Attorno alle 14 il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato dalla Centrale del 118, su richiesta di quella di GeoResQ, a seguito della segnalazione di un escursionista: l'uomo aveva infatti sentito gridare l'amico che lo seguiva e, giratosi, lo aveva visto ruzzolare a lato del percorso per decine di metri, non riuscendo più a vederlo né a sentirlo. L'equipaggio del Suem di Pieve di Cadore arrivato sul posto a 2mila metri di altitudine, seguendo le coordinate ha individuato il punto in cui si trovava il corpo di E.C., 75 anni, di Conegliano (TV), 100 metri circa sotto il sentiero, e ha sbarcato con un verricello di 20 metri il tecnico di elisoccorso e il medico, che ha solamente potuto constatarne il decesso. L'elicottero è poi volato a imbarcare due soccorritori, uno in supporto alle operazioni, il secondo lasciato in compagnia dell'amico. La salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata a Pian Formosa per essere affidata al carro funebre. L'elicottero ha riportato a valle anche il compagno e il soccorritore rimasto con lui.
Brentino Belluno (VR), 19 - 11- 23
Alle 13.15 circa il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per una escursionista scivolata sul Sentiero del Pellegrino, che scende dal Santuario della Madonna della Corona. La 22enne di Verona, accompagnatrice di un gruppo scout, era salita ieri con gli altri ragazzi per pernottare nella zona del Santuario e poi scendere oggi, ma, quando la comitiva si trovava a una mezz'ora dalla strada la giovane ha messo male il piede, riportando la sospetta frattura della caviglia. Un soccorritore che si trovava nelle vicinanze ha raggiunto per primo l'infortunata, seguito da altri quattro tecnici sopraggiunti in fuoristrada. Raggiunta, la ragazza è stata stabilizzata, caricata in barella e trasportata alla fine del sentiero per essere affidata all'ambulanza di Bussolengo. 
Belluno, 18 - 11 - 23
Alle 17.15 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Gruppo della Schiara, da dove un escursionista in difficoltà aveva lanciato l'allarme tramite GeoResQ. Dal suo racconto, l'uomo stava affrontando la Ferrata Sperti con l'intenzione di raggiungere il Bivacco Dalla Bernardina per passarvi la notte, quando era scivolato e non era stato più in grado di proseguire. Individuato grazie alle coordinate a circa 2.500 metri di quota, l'ecursionista è stato recuperato dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 25 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno a seguito del possibile lieve infortunio riportato. 
Volpago del Montello (TV), 18 - 11 - 23
Verso mezzogiorno il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato dalla Centrale del 118, per un pilota di quad, 64enne padovano, che si era sentito male, mentre con amici si trovava in mezzo al bosco nella Valle del Bo di Gobbo, sulla Presa numero 9 del Montello. Ricevute le coordinate, dopo aver individuato il punto esatto durante la ricognizione, venivano sbarcati con un verricello di 40 metri equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza, raggiunti da una squadra in supporto alle operazioni. Medico e infermiere sono subentrati ai compagni dell'uomo nelle manovre di rianimazione, purtroppo inutilmente. Constatato il decesso - sul posto era presente anche un Carabiniere - la salma è stata imbarellata e trasportata in salita verso la più vicina strada, per essere affidata al carro funebre. 
Cortina d'Ampezzo (BL), 17 - 11 - 23
Ieri verso le 17.45 il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato a seguito dell'allertamento del 118 da parte di una coppia di escursionisti, bloccati sulla neve nella zona di Forcella Marcoira. I due, lei 20 anni di Salzano (VE), lui 31 di Scorzè (VE), erano partiti in mattinata dal Passo Tre Croci diretti al Rifugio Vandelli. Senza attrezzatura adeguata, né ramponi, né piccozze, e lei senza opportuni scarponi, sono riusciti a salire nella neve fino a Forcella Marcoira - sul sentiero c'è anche una ferratina - ma, al momento di scendere verso il lago, non sono più stati in grado di proseguire o tornare sui propri passi bloccati da neve e ghiaccio. Fortunatamente prendeva il telefono ed è stato possibile l'intervento dell'elicottero di Trento emergenza, abilitato al volo notturno, che ha scongiurato la loro prolungata permanenza al freddo nel caso di movimento delle squadre a piedi. Dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Cortina, l'eliambulanza ha individuato il punto dove si trovavano i due e li ha recuperati per poi trasportarli al Passo, dove erano arrivate le squadre del Soccorso alpino di Cortina e della Guardia di finanza, pronte a partire.
Brentino Belluno (VR), 12 - 11- 23
Si è concluso attorno alle 22 l'intervento in aiuto di un escursionista in difficoltà al rientro da un giro ad anello. Il 62enne di Mantova si era incamminati assieme alla moglie lungo il sentiero del Santuario, per poi proseguire verso Malga Orsa e arrivare al ponte tibetano. Al momento di scendere verso Brentino Belluno dopo il tratto pianeggiante nel bosco, l'itinerario prosegue sul ripido crinale, dove vanno superati dei tratti rocciosi e una parte con cavo metallico. È stato in discesa che l'uomo, affaticato, è caduto un paio di volte e si è fermato non più sostenuto dalle gambe. Una squadra del Soccorso alpino di Verona, attivata dalla Centrale del 118 verso le 17.30, è salita dal basso, incrociando prima la moglie. Raggiunto l'escursionista, i soccorritori lo hanno dotato di imbrago e lo hanno assicurando, tenendolo uno da dietro con la corda tesa e uno sorreggendolo davanti, per 300 metri di dislivello. Una volta a valle, la squadra ha riaccompagnato con i propri mezzi la coppia alla macchina. 
Limana (BL), 13 - 11 - 23
Sono ancora senza esito le ricerche di Doriano Gasperin, il cacciatore di Limana (BL) di 65 anni, la cui auto è stata rinvenuta parcheggiata nei pressi della cava di Praloran. Oggi, dopo il segnale indicato dall'unità cinofila molecolare verso il greto del Piave e l'area disegnata dall'ultima cella telefonica agganciata dal cellulare dell'uomo, le ricerche si sono concentrate sul tratto che va da Ponte San Felice allo sbocco del torrente Turriga e da Ponte San Felice allo sbocco del Cordevole. Una cinquantina le persone presenti oggi, tra Soccorso alpino di Belluno e Feltre, droni, Soccorso alpino della Guardia di finanza di Auronzo e Cortina, Vigili del fuoco con sommozzatori e soccorso fluviale, Protezione civile. Domattina le ricerche riprenderanno dando priorità alla parte fluviale e proseguendo verso Busche, con il supporto delle squadre a terra per visionare le sponde.
Valdastico (VI), 13 - 11 - 23
È stato purtroppo ritrovato senza vita questa mattina R.G., 64 anni, di Valdastico (VI), l'uomo di Pedescala non rientrato ieri da un'uscita di caccia in solitaria. Le ricerche si sono concentrate dove ieri il sistema Imsi Catcher dell'elicottero dell'Aeronautica di Cervia aveva ieri segnato una macroarea in Val d'Assa, ristretta poi nella notte dal drone dei Vigili del fuoco. Saliti per circa 300 metri su una laterale impervia, in un ripido bosco la squadra del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco ha individuato il corpo. Il cacciatore, che portava uno zaino pesante, era ruzzolato per una quindicina di metri, riportando traumi fatali. Ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, visto che era presente anche un'arma, i soccorritori hanno ricomposto la salma per caricarla in barella, assicurarla e calarla fino alla strada sottostante. Attorno a mezzogiorno e mezza è stata quindi affidata al carro funebre. Ringraziamo per la grande collaborazione tra tutti gli enti impegnati nella ricerca. 
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