2021

Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), 29 - 11 - 21

Si è da poco concluso un intervento del Soccorso alpino di Verona, allertato verso le 18 dalla Centrale del 118, a seguito della chiamata di un'escursionista in difficoltà lungo il sentiero del Monte Pastello. Dopo averla geolocalizzata, una squadra è salita il più possibile in fuoristrada per poi incamminarsi lungo il sentiero e seguire le coordinate del punto dove si trovava I.N., 33 anni, di Pescantina (VR). Una volta da lei, i soccorritori le hanno dato abbigliamento caldo da indossare, poiché era infreddolita, e con lei sono rientrati alla jeep. Dal suo racconto, la donna era partita alle 15 da Monte di Valpolicella, finché durante la camminata si era seduta perché si sentiva svenire, aveva perso i sensi e al suo risveglio aveva chiesto aiuto. In contatto telefonico con la centrale del Suem, accompagnata alla sua macchina, l'escursionista ha rifiutato l'ambulanza e si è allontanata con i propri mezzi.

Bosco Chiesanuova (VR), 29 - 11 - 21
 
Hanno dato esito negativo le ricerche portate avanti per tutta la giornata da Soccorso alpino di Verona e Vigili del fuoco, impegnati nella perlustrazione dell'area attorno al Passo del Branchetto, luogo del rinvenimento della macchina di M.F.A., 31 anni, di Grezzana (VR), uscito sabato pomeriggio dalla propria abitazione e non rientrato.
Ieri sera verso le 22.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per il mancato rientro di un trentenne. L'uomo, residente a Grezzana (VR), era partito in macchina sabato alle 14.30 dalla propria abitazione e la moglie ne aveva segnalato la scomparsa domenica alle 18.30. Allorché è stata rinvenuta l'auto parcheggiata a Passo del Branchetto in località San Giorgio, è stato chiesto l'intervento dei soccorritori. Nella notte, con la visibilità ostacolata dalla bufera di neve in corso e - 10° di temperatura, le squadre hanno raggiunto, grazie alla disponibilità del gestore che le ha accompagnate con la motoslitta, il Rifugio Primaneve, meta abituale dell'uomo, e poi Castel Gaibana dove è stato agganciato il cellulare. Controllate anche altre due malghe senza esito. Questa mattina l'elicottero di Verona emergenza ha effettuato un sorvolo e una dozzina di soccorritori con sci e quad, assieme ai Vigili del fuoco, ha percorso tutti i sentieri e le mulattiere - attualmente coperte dalla neve - che dall'auto dell'uomo portano a casere, malghe, ruderi, rifugi. Verificata inoltre una segnalazione. Nel pomeriggio l'elicottero dei Vigili del fuoco con a bordo anche personale del Soccorso alpino ha effettuato un nuovo sorvolo, senza riscontro. Le squadre sono rientrate e sono al vaglio le informazioni raccolte, per orientare la ricerca di domani. 
Bosco Chiesanuova (VR), 29 - 11 - 21

Ieri sera verso le 22.30 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per il mancato rientro di un trentenne. L'uomo, residente a Grezzana (VR), era partito in macchina sabato alle 14.30 dalla propria abitazione e la moglie ne aveva segnalato la scomparsa domenica alle 18.30. Allorché è stata rinvenuta l'auto parcheggiata a Passo del Branchetto in località San Giorgio, è stato chiesto l'intervento dei soccorritori. Nella notte, con la visibilità ostacolata dalla bufera di neve in corso e - 10°, le squadre hanno raggiunto, grazie alla disponibilità del gestore che le ha accompagnate con la motoslitta, il Rifugio Primaneve, meta abituale dell'uomo, e poi Castel Gaibana dove è stato agganciato il cellulare. Controllate anche altre due malghe senza esito. Questa mattina l'elicottero di Verona emergenza ha effettuato un sorvolo e una dozzina di soccorritori con sci e quad sta perlustrando i percorsi che partono dalla macchina.

Cortina d'Ampezzo (BL), 27 - 11 - 21
Alle 13.15 circa la Centrale del Suem è stata allertata da una coppia di escursionisti in difficoltà, poiché, raggiunto il Rifugio Palmieri alla Croda da Lago, la ragazza lamentava forti dolori ai piedi dovuti al freddo, che le impedivano di camminare. Poiché, mentre una squadra del Soccorso alpino di Cortina partiva per raggiungere i due a piedi, il compagno di P.G., 24 anni, di Piove di Sacco (PD), in contatto telefonico con la Centrale avvisava del peggioramento della situazione, con la ragazza sempre più impaurita, è intervenuto l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Dopo averli individuati, il tecnico di elisoccorso ha recuperato con il verricello gli escursionisti, trasportati all'ospedale di Cortina per provvedere alle verifiche del caso.
Schio (VI), 26 - 11 - 21
Settanta anni di esperienze intense, di ricordi, di storie, di immagini.
Settanta anni di amicizia, di altruismo, di solidarietà, di amore per la montagna. 
Vi aspettiamo sabato 4 dicembre per rivivere assieme a noi questo lungo percorso, attraverso le parole e gli occhi di chi lo ha vissuto, dalla nascita del primo nucleo di soccorso in Val Leogra, all'attuale formazione del Soccorso alpino di Schio. 
L'appuntamento è alle 17 allo Spazio espositivo Sala Shed, all'ex Lanificio Conte, Largo Fusinelle 1 (entrata di fronte al bar in galleria).
Ingresso libero, posti limitati, sono obbligatori mascherina e Green Pass.
Auronzo di Cadore (BL), 24 - 11 - 21
È stata individuata dal faro del Pelikan l'escursionista tedesca, per la cui ricerca si erano mossi dal pomeriggio il Soccorso alpino bellunese e altoatesino, dopo che la donna aveva chiamato perso il sentiero e scivolata. L'equipaggio la ha vista sotto Forcella Rin Bianco, recuperata attorno alle 21.30 e trasportata all'ospedale di Bressanone per gli accertamenti del caso. Parcheggiata l'auto al Lago di Antorno, l'escursionista era partita in direzione del Rifugio Auronzo, ma, salita da un percorso errato, era scivolata perdendo gli occhiali e non riuscendo più a orientarsi. Scattato l'allarme verso le 17.20, si erano mosse le squadre del Soccorso alpino di Auronzo e Cortina assieme al Sagf di Auronzo e Cortina per perlustrare tutta l'area bellunese sotto le Tre Cime e Monte Piana, mentre sul versante altoatesino si muovevano il Soccorso alpino di Sesto e Dobbiaco e il Sagf di Prato alla Drava e Dobbiaco. Poco fa fortunatamente il ritrovamento.
Auronzo di Cadore (BL), 24 - 11 - 21
Intervento in corso tra Bellunese e Alto Adige, a seguito della chiamata di un'escursionista tedesca in difficoltà. Attorno alle 17.20 il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato dalla Centrale del 118 per partecipare alla ricerca di una donna, al momento non più raggiungibile al cellulare, nella zona del Lago di Antorno sotto le Tre Cime di Lavaredo. Dopo un sorvolo del Pelikan, le squadre delle Stazioni di Auronzo e del Sagf di Auronzo hanno iniziato la perlustrazione dei sentieri sopra Misurina, mentre i soccorritori di Sesto e Dobbiaco si stanno muovendo dalla loro parte. 
Belluno, 23 - 11 - 21
Attorno alle 14.40 il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato a seguito della chiamata di una persona, che dell'abitato di Sossai aveva sentito delle grida di aiuto provenire dallo sbocco della Valle di San Mamante, da dove prima arrivava il rumore di una motosega. Una squadra di soccorritori si è portata sul posto è assieme ai Vigili del fuoco ha iniziato a perlustrare entrambi i versanti della valle, senza avere alcun riscontro, finché, verso le 17.30, è stato contattato il 118 per appurare se fossero state ricoverate persone a seguito di un incidente in bosco. È stato così che i soccorritori hanno saputo che effettivamente nel primo pomeriggio era stato accompagnato un uomo, dopo aver riporato un taglio sulla testa provocato da un ramo caduto, mentre stava facendo legna in località Menarosti, vicina alla Valle di San Mamante. L'allarme è quindi rientrato. 
Asiago (VI), 21 - 11 - 21
Attorno alle 15.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per un escursionista che, dopo essere scivolato lungo un sentiero del Portule in un canale, era riuscito a fermarsi sopra un alto salto di roccia. Poiché l'elicottero di Treviso emergenza non poteva avvicinarsi a causa della nebbia, è intervenuta l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Individuato S.T., 53 anni, di Occhiobello (RO), che a parte qualche graffio non aveva fortunatamente riportato conseguenze, l'equipaggio lo ha recuperato e trasportato nella sede del Soccorso alpino, dove attendeva una squadra, in caso di bisogno di supporto, che ha riaccompagnato l'uomo ai Larici a prendere la macchina.
Santo Stefano di Cadore (BL), 21 - 11 - 21
Attorno alle 15.30 il Soccorso alpino della Val Comelico si è attivato a seguito della segnalazione degli amici di una donna, P.P., 49 anni, di San Pietro di Cadore (BL), che, scendendo da cavallo 400 metri sopra l'abitato di Campolongo, si era fatta male a una caviglia. Quattro soccorritori, dopo aver ricevuto le coordinate del punto in cui si trovava, hanno raggiunto l'infortunata - che era sola al momento dell'incidente avvenuto poiché era finita con una gamba sotto le zampe dell'animale - le hanno prestato le prime cure, per poi trasportarla in barella fino all'ambulanza partita in direzione dell'ospedale.
Vittorio Veneto (TV), 20 - 11 - 21
Attorno alle 14 il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per intervenire in supporto dell'elisoccorso, inviato lungo la strada bianca che sale al Rifugio V Artiglieria alpina sul Col Visentin per un uomo colto da malore. G.A., 69 anni, di Torviscosa (UD), che stava salendo in mountain bike in compagnia si era infatti sentito male all'improvviso e si era accasciato a terra, un chilometro sopra Forcella Zoppè. Poiché l'elicottero di Treviso emergenza non poteva avvicinarsi per la presenza di nebbia, la missione è stata affidata all'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. Purtroppo una volta sbarcati sul posto e aver tentato le manovre di rianimazione, all'equipe medica non è restato che constatare il decesso dell'uomo, sul posto anche una squadra di soccorritori. La salma è stata affidata ai Carabinieri di Cison di Valmarino e al carro funebre.
Verona, 20 - 11 - 21

Senso di appartenenza, spirito di squadra, commozione, spontaneità, trasparivano negli uomini del Soccorso alpino di Verona, che ieri sera hanno festeggiato 50 anni di interventi e attività al Palazzo della Gran Guardia, di fronte a una platea gremita di spettatori. Familiari, amici, frequentatori della montagna sono tornati indietro negli anni, ripartendo da quel lontano 1971 degli inizi e ripercorrendo assieme ai protagonisti l'evoluzione associativa, dalla tecnologia dei mezzi all'incremento del numero delle emergenze nei territori di Lessinia, Monte Baldo e Carega. Cinque decenni, ognuno legato a uno strumento del mestiere - il primo telefono con la cornetta, il cercapersone, il grande cellulare con valigetta, la prima radio, il Next (presidio sanitario), il pc con Sms locator applicazione di geolocalizzazione - e a una parola simbolo: passione, servizio, prevenzione, evoluzione, tecnica, efficienza, sempre collegate a sicurezza. Sul palco le testimonianze dei vecchi soccorritori fino ad arrivare ai nuovi, raccolte nelle interviste filmate e riunite in cinque emozionanti video. A trasportare il pubblico nella memoria l'attuale capo della stazione scaligera Alberto Corà assieme alla giornalista di Telearena Elisabetta Gallina. Una carrellata di ricordi dei 116 volontari, con un saluto speciale a chi non c'è più, e la forte sottolineatura del fondamentale legame operativo con la stazione speleo veronese. Hanno portato il loro saluto, oltre ai vertici regionali, il presidente nazionale del Cnsas Maurizio Dellantonio, l'assessore comunale Marco Padovani, l'assessore provinciale Alberta Bighelli, il direttore del 118 di Verona Adriano Valerio. Coordinatore della serata, l'ex segretario del Soccorso alpino Marco Urbani, che ha curato inoltre la pubblicazione del libro del cinquantennale 'Noi ci siamo', pubblicato da Montura editing. Montura è stata assieme a Agsm Aim, sponsorizzatrice dell'evento.

Al termine della serata una copia del libro è stata donata a tutti i presenti in sala, che hanno potuto osservare attrezzatura e immagini, nella mostra allestita nelle due sale esterne.
Brentino Belluno (VR), 19 - 11 - 21
Alle 17.25 circa il Soccorso alpino di Verona è stato allertato, per un'escursionista in difficoltà, mentre con un'amica stava scendendo dal santuario della Madonna della Corona lungo il Sentiero del pellegrino. La donna, 74 anni, statunitense, che era stata di recente operata a una gamba, non era più in grado di proseguire, complice anche il buio. Una coppia di ragazzi, dopo averla incrociata, aveva lanciato l'allarme - il ragazzo attendendo con lei, la ragazza scendendo all'attacco del sentiero incontro alla squadra. Dopo un quarto d'ora di camminata, la squadra, partita dalla Gran Guardia dove stava preparando la serata per l'anniversario dei 50 anni,  ha raggiunto la donna, la ha assicurata e riaccompagnata alla macchina. Le due donne si sono quindi allontanate autonomamente. 
Romano d'Ezzelino (VI), 19 - 11 - 21
Su richiesta dei Vigili del fuoco, il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa ha provveduto al recupero del corpo senza vita di un uomo sbalzato dal suo furgone probabilmente già da giorni. L'allarme è scattato dopo il rinvenimento del mezzo in Val Costa Spessa, dove era precipitato dopo essere uscito di strada all'altezza del 7° tornante della Strada Cadorna. Attorno alle 15.45, dopo aver imbarcato due soccorritori, l'elicottero di Treviso emergenza li ha sbarcati con un verricello di 15 metri in mezzo al bosco, assieme all'equipe medica e al tecnico di elisoccorso. Sul posto i Vigili del fuoco avevano già provveduto a mettere in sicurezza l'area allestendo delle corde fisse. Dopo aver liberato dalla vegetazione il luogo, i soccorritori hanno effettuato il recupero - avvenuto sempre con il verricello - della salma trasportata a valle e affidata al carro funebre, diretto all'obitorio di Bassano del Grappa, sotto la supervisione del Commissariato di polizia di Bassano. Le operazioni si sono concluse verso le 16.30.
Borso del Grappa (TV), 18 - 11 - 21
Poco prima di mezzogiorno il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato dal 118 di Treviso, per un pilota di parapendio precipitato tra la vegetazione e rimasto sospeso a una decina di metri da terra, all'altezza del 6° tornante della Strada Generale Giardino. Una squadra si è portata con la jeep a circa 550 metri di quota e dopo un quarto d'ora di camminata ha individuato l'uomo, 61 anni, tedesco, che era incolume. Saliti con tecniche di tree climbing sulla pianta più vicina, i soccorritori lo hanno messo in sicurezza, sganciato dalla vela e calato al suolo, per poi riaccompagnarlo sulla strada, dove sono arrivati i suoi amici.
Recoaro Terme (VI), 17 - 11 - 21
Attorno alle 12.45 il Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, per un escursionista colto da malore lungo il sentiero che dal Rifugio Campogrosso porta a Malga Boffetal e poi a Pian delle Fugazze. Subito personale del Rifugio è partito con un defibrillatore per dare supporto agli amici dell'uomo, A.T., 71 anni, di Abano Terme (PD), che gli stavano già praticando le manovre di rianimazione seguendo le indicazioni della Centrale del 118. A loro, raggiunti dopo una ventina di minuti di camminata  anche da una squadra di soccorritori, è subentrata l'equipe sanitaria dell'elicottero di Verona emergenza, che ha tentato il possibile, fino alla constatazione del decesso da parte del medico. La salma imbarellata è stata trasportata fuori dal bosco in un punto agevole per il recupero e affidata all'eliambulanza che la ha portata a Pian delle Fugazze, dove attendevano i Carabinieri di Vallarsa.
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