2021

Auronzo di Cadore (BL), 02 - 10 - 21
Questa mattina verso le 10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione delle Tre Cime di Lavaredo, per un alpinista volato 8 metri sulla normale alla Ovest, poco sotto la cengia circolare. G.G., 44 anni, di Pianoro (BO), è stato recuperato a 2.800 metri di quota con un verricello di 50 metri dal tecnico di elisoccorso, a seguito del possibile politrauma riportato, per essere trasportato all'ospedale di Belluno.
Longare (VI), 02 - 09 - 21
Attorno alle 11.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova, per un free climber volato, mentre da secondo stava salendo una via nel settore Baby Circus e finito a terra. Una squadra di 4 tecnici ha raggiunto l'infortunato, A.B., 29 anni, di Padova, per dare supporto nelle operazioni all'elicottero di Verona emergenza, sopraggiunto nel frattempo. Spostato di qualche metro, dopo essere stato medicato e imbarellato per una probabile frattura al piede, il ragazzo è stato imbarcato e trasportato all'ospedale.
Auronzo di Cadore (BL), 01 - 10 - 21
Attorno alle 11.40 la Centrale del 118 è stata allertata a seguito della caduta in parete di un alpinista, che stava scalando una via sulla Ovest delle Tre Cime di Lavaredo. Data la presenza di nubi basse, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha fatto un primo tentativo di avvicinamento, ma ha dovuto desistere e atterrare al Rifugio Lavaredo. Poiché le nuvole non si spostavano dal canale di accesso, l'eliambulanza è scesa a imbarcare una squadra del Soccorso alpino di Auronzo e del Sagf per trasportarle fino al campo base al Lavaredo. Non appena si è aperto un varco, l'eliambulanza è nuovamente decollata e ha potuto effettuare il recupero con un verricello di 50 metri dell'alpinista austriaco, che si trovava con altri tre scalatori e aveva riportato una probabile frattura al piede. L'infortunato è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
Cortina d'Ampezzo (BL), 30 - 09 - 21
Attorno alle 12.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero numero 419, tra il Lago Limedes e l'Averau, per un'escursionista che aveva riportato un probabile trauma al ginocchio. La donna, una turista francese di 63 anni, che si trovava con il marito e stata raggiunta da medico e tecnico di elisoccorso calati da lei con un verricello di 25 metri. Imbarcata con la stessa modalità, la donna è stata trasportata all'ospedale di Cortina.
Auronzo di Cadore (BL), 29 - 09 - 21
Alle 17.30 circa la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Auronzo, a seguito della chiamata di un uomo scivolato nella scarpata laterale di una stradina, non distante da un agriturismo a Pralongo. Il sessantenne di Auronzo di Cadore (BL), a causa di alcuni problemi fisici, non era infatti più in grado di rialzarsi e risalire. Una squadra del Sagf lo ha quindi raggiunto e aiutato a tornare alla macchina, con la quale si è allontanato autonomamente.
Valli del Pasubio (VI), 29 - 09 - 21
Attorno alle 14.40 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per un cercatore di funghi caduto da una scarpata in prossimità di Contrada Bernardi. V.Z., 81 anni, di Dueville (VI), che stava percorrendo con un amico una strada silvopastorale, era salito lungo un pendio, finché, non si sa se a causa di un malore, era ruzzolato per una quindicina di metri finendo sulla strada. Dato l'allarme, il compagno aveva cercato di rianimarlo, così come il personale sanitario dell'ambulanza subentrato nelle manovre. Purtroppo inutilmente, fino alla constatazione del decesso. Ottenuto dalla magistratura il nulla osta per la rimozione, la salma è stata ricomposta, imbarellata e trasportata 700 metri dai soccorriori, per essere affidata al carro funebre in Contrada.
Pieve di Cadore (BL), 29 - 09 -21

È stato purtroppo ritrovato senza vita Roberto Tabacchi, 65 anni, di Pieve di Cadore (BL), di cui non si avevano più notizie da ieri mattina verso le 10, quando si era fatto lasciare dal genero in piazza a Pieve di Cadore al rientro di Belluno per tornare a piedi da solo. Il corpo senza vita è stato rinvenuto non distante dalla sua abitazione a Nebbiù, nel bosco a un centinaio di metri dalla casa. Hanno preso parte alla ricerca il Soccorso alpino di Pieve di Cadore, Centro Cadore, San Vito di Cadore, Longarone, della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, dei Carabinieri di Cortina, più i Vigili del fuoco.

Pieve di Cadore (BL), 29 - 09 - 21
Proseguono le ricerche di Roberto Tabacchi, 65 anni, di Pieve di Cadore (BL), che ieri mattina verso le 10 si è fatto lasciare dal genero in piazza al rientro di Belluno, per proseguire a piedi senza dare indicazioni sull'itinerario scelto, ma è stato atteso invano a casa. Il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino sta facendo campo base al Palaghiaccio di Tai di Cadore e le squadre stanno percorrendo tutta la sentieristica della zona e gli itinerari già vagliati ieri non appena scattata la segnalazione. Il cellulare dell'uomo, che ieri era raggiungibile a tratti e ha agganciato l'unica cella presente del Monte Zucco, al momento risulta spento.
Roberto, che è alto un metro e 63, indossa pantaloni scuri e una maglia bianca a righe celesti. 

Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.

Al momento sono presenti oltre 30 persone tra Soccorso alpino di Pieve di Cadore, Centro Cadore, San Vito di Cadore, Longarone, della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, dei Carabinieri di Cortina, più i Vigili del fuoco.
Pieve di Cadore (BL), 28 - 09 - 21
Continuano nella zona di Pieve di Cadore le ricerche di Roberto Tabacchi, 65 anni, di Pieve di Cadore (BL), che questa mattina verso le 10 si è fatto lasciare dal genero in piazza, per tornare a piedi a casa a Nebbiù, dove però non è più arrivato. 
Roberto, che è alto un metro e 63, indossa pantaloni scuri e una maglia bianca a righe celesti. 
Chiunque lo avesse incrociato o avesse sue informazioni è pregato di contattare i Carabinieri.

Stanno prendendo parte alle ricerche il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e del Centro Cadore, il Soccorso alpino della Guardia di finanza, i Vigili del fuoco.

Belluno, 28-09-21

Presentata oggi a Palazzo Piloni la Dolomiti Rescue Race, edizione numero dieci, manifestazione nazionale ed internazionale riservata ai componenti dei mountain rescue team di tutto il mondo, con prove tecniche e di resistenza. 

Organizzata dalla stazione del Soccorso alpino del Cnsas di Pieve di Cadore, Belluno, la gara si tiene a squadre di quattro componenti ciascuna, dotate di materiale tecnico individuale e di gruppo. 

《La Dolomiti Rescue Race è l’occasione ideale per poter vedere all’opera, non in un contesto di emergenza, queste splendide persone che sono i volontari del Soccorso alpino. E per la Provincia è l’occasione migliore per ringraziarli per quello che fanno. Gli uomini e le donne del Soccorso alpino sono i nostri angeli, punti di riferimento nell’aiutare le persone in difficoltà e supporto fondamentale anche nelle stagioni turistiche. Quest’anno, all’interno della corposa e sempre professionale attività, possiamo anche contare un salvataggio quasi insperato, sul Maè. E quindi il grazie che rivolgiamo loro è doppio》, ha dato il benvenuto alla manifestazione il presidente della Provincia Roberto Padrin.

《È un orgoglio essere sindaco di Pieve, con una stazione del Soccorso alpino vivacissima, non solo per le emergenze. All’interno delle dinamiche dell’attività, sono riusciti a rimpolpare con giovani le schiere che hanno della sezione. Poi c’è un grande aspetto valoriale: loro trasmettono valore anche nell’ambito della società civile, con spirito solidarietà. E di questo siamo grati. La manifestazione di sabato rappresenta una punta di diamante per l’attività specifica del Soccorso alpino, che è riuscito a mettere insieme lo spirito gioviale di queste squadre che si incontrano a livello europeo dopo aver sperimentato in un contesto di competizione l’evoluzione tecnica e l’addestramento. Questa è la decima edizione. C’è voglia di essere preparati, sempre più preparati, e questo ha dato vita a una gara-festa, ma oltre alla gara c’è confronto sulla necessità di continuare a esercitarsi e formarsi》, il commento del sindaco di Pieve di Cadore Bepi Casagrande.

《Ad oggi sono iscritte 61 squadre, provenienti dall'estero e da tutta Italia - ha spiegato il capo del Soccorso alpino di Pieve di Cadore Giuliano Baracco -  venerdì sera ci sarà il briefing, sabato il vero e proprio raduno delle squadre. Noi comunque garantiremo l'operatività in caso di emenrgenza anche durante la manifestazione, perché siamo reperibili 365 giorni l’anno》. 

《Una manifestazione nata in Cadore per ricordare gli amici che hanno dato troppo al Soccorso alpino, organizzata come loro avrebbero voluto – ricorda l’ideatore e organizzatore Marco Da Col del Soccorso alpino di Pieve di Cadore - In questi anni abbiamo unito con lo stesso spirito 10 paesi dell’Europa, tanto da creare l’aspettativa dell’evento e scambi di visite tra soccorritori, alla scoperta di nuove montagne e di persone guidate dagli stessi ideali》.

La partenza è a Praciadelan, nel Comune di Calalzo di Cadore, con dislivello positivo di 1230 metri, di cui 250 metri di cresta rocciosa esposta, ma idoneamente attrezzata. La discesa si effettua con calata in corda doppia di oltre conquanta metri fino al sentiero che, con dislivello negativo di 1100 metri, conduce al fondo valle, lungo il percorso varie prove tecniche di soccorso. Prima dell’arrivo nella centralissima Piazza Tiziano a Pieve di Cadore, ogni squadra deve assemblare la propria barella e tagliare il traguardo trasportandola.

L’intero percorso si sviluppa sulle pendici del Re delle Dolomiti: il Monte Antelao. Lo scenario del Gruppo delle Marmarole e degli Spalti di Toro fanno da cornice all’appassionante gara. Questa manifestazione è nata con lo scopo di incontrarsi e confrontarsi, di stringere amicizia con tutti i componenti del Soccorso Alpino d’Italia e del mondo in un contesto diverso da quello operativo d’intervento o addestramento. Non solo quindi un evento meramente sportivo, ma l’occasione per condividere con le proprie famiglie e amici una giornata di spensieratezza con lo spirito che contraddistingue ogni soccorritore. 

L’edizione 2021 è in calendario il prossimo fine settimana, dal primo al 2 ottobre sulle Dolomiti del Cadore, cuore delle Dolomiti e patrimonio dell’Umanità, con la presentazione ufficiale davanti ai team presenti all’Auditorium Cosmo di Pieve di Cadore, venerdì primo ottobre, e la Gara vera e propria sabato 2 ottobre. Oltre a squadre in arrivo da tutta Italia, quest’anno saranno presenti componenti dei mountain rescue team di Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, Gran Bretagna e Croazia. La manifestazione sarà trasmessa da un maxi schermo in Piazza Tiziano, invitiamo la cittadinanza a seguirla assieme a noi. Ringraziamo i nostri sponsor che ci hanno sostenuto nella realizzazione dell’evento: Montura, Enervit Sport, MaxCatering, Liquigas, Ottica Demenego, TuttoSport Longarone.

《Montura è da 20 anni a fianco del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico per contribuire alla preziosa attività dei soccorritori, professionisti della montagna e dell’azione, dalle forniture alle delegazioni regionali di prodotti studiati appositamente dalla divisione aziendale Workframe fino alle attività culturali e sociali. È del tutto naturale continuare in questa direzione sostenendo l'unica manifestazione internazionale riservata ai membri del soccorso alpino, giunta alla X edizione grazie al grande lavoro del Cnsas di Pieve di Cadore, che richiama squadre di soccorritori da tutto il mondo》, è il commento di Montura.

《Siamo consapevoli dello sforzo quotidiano che gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono chiamati a sostenere, per questo desideriamo supportarli nella loro attività con i nostri prodotti e la nostra esperienza pluriennale maturata sul campo, perché sappiamo quanta energia e concentrazione servono durante gli interventi – dichiara Alberto Sorbini, Presidente Enervit - La Dolomiti Rescue Race è una bellissima iniziativa. Un evento unico nel suo genere, che raduna non solo gli addetti ai soccorsi che spesso operano in contesti impervi, ma rappresenta un’occasione di ritrovo per tutti gli appassionati, confronto e conoscenza di questo prezioso ambiente》. La manifestazione osserverà le normative antiCovid previste nel periodo del suo svolgimento.

Pieve di Cadore (BL), 28 - 09 - 21

Attorno alle 13.30 il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è stato attivato per la ricerca di un uomo di 65 anni di Pieve di Cadore (BL), che, lasciato questa mattina verso le 10 dal genero in piazza a Pieve, al rientro da Belluno, aveva detto che sarebbe tornato a piedi a Nebbiù dove abita e dove non è mai arrivato. Presenti anche il Soccorso alpino del Centro Cadore, il Soccorso alpino della Guardia di finanza, i Vigili del fuoco.

Cortina d'Ampezzo (BL), 27 - 09 - 21

Attorno alle 16.30 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Ferrata Dibona sul Cristallo, a seguito della chiamata di un escursionista polacco, il cui compagno aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia colpito al piede da un sasso. Ricevute le coordinate dalla Centrale del punto in cui si trovavano i due - cui era stato chiesto di riporre oggetti nello zaino e disporsi a Y per farsi riconoscere dall'equipaggio - l'elicottero li ha individuati e ha sbarcato in hovering medico e tecnico di elisoccorso all'altezza di Forcella Padeon. Verificate le condizioni di M.S., polacco, di 49 anni, il medico e l'amico sono risaliti sull'eliambulanza in hovering, mentre infortunato e tecnico di elisoccorso sono stati recuperati con un verricello corto. L'elicottero è poi volato alla piazzola del Codivilla, dove era anche presente una squadra del Soccorso alpino di Cortina, in caso di necessità.

Cortina d'Ampezzo (BL), 27 - 09 - 21

Attorno alle 15.30 la Centrale del 118 è stata allertata dal gestore del Rifugio Dibona, raggiunto da alcuni escursionisti, che chiedevano aiuto per la figlia infortunatasi mentre percorrevano il sentiero numero 403, in discesa dal Giussani. Attivato il Soccorso alpino di Cortina, una squadra del Sagf si è mossa in fuoristrada, ha raggiunto la donna, 48 anni, della Repubblica Ceca, e la ha trasportata all'ospedale di Cortina per un probabile trauma alla caviglia.

Arsiè (BL), 26 - 09 - 21
Attorno alle 16 la Centrale del Suem è stata allertata per una donna caduta da cavallo nei boschi in località Col della Spina. Atterrato in un prato nelle vicinanze, dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sono scesi personale medico e tecnico di elisoccorso che hanno prestato le prime cure a F.D., 37 anni, di Treviso per il possibile trauma da caduta riportato. Imbarellata l'infortunata è stata trasportata all'elicottero, imbarcata e accompagnata all'ospedale di Belluno. 
Belluno, 26 - 09 - 21
Alle 11.30 circa la Centrale del 118 è stata allertata per un'escursionista che, mentre con il marito stava scendendo lungo la normale del Sass de Stria, era caduta, aveva sbattuto la testa ed era in difficoltà a proseguire. Allertato il Soccorso alpino di Cortina, è intervenuta una squadra del Sagf, che ha raggiunto M.Z., 67 anni, di Pedavena (BL), e la ha accompagnata al Passo Falzarego, da dove la donna si è allontanata autonomamente. Attorno a mezzogiorno, una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore si è portata in quad all'altezza delle cascate di Borca di Cadore, dove una donna aveva riportato un probabile trauma alla caviglia. P.M., 61 anni, di Cona (VE), è stata quindi trasportata fino al rendez vous con l'ambulanza. Verso le 11.20 una squadra del Soccorso alpino della Val Biois era partita in direzione del sentiero numero 623 per il Sasso Bianco, San Tomaso Agordino, per un escursionista che si era sentito poco bene. L'uomo, che era poi stato trasportato a valle da un passante, ha rifiutato di essere affidato all'ambulanza ed è stato accompagnato a casa da un conoscente.
Voltago Agordino (BL), 26 - 09 - 21
È stato recuperato in gravi condizioni un boscaiolo colpito alla testa da un grosso ramo, durante lavori in bosco a Voltago Agordino. Scattato l'allarme verso le 11.15, seguendo le coordinate l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è atterrato in una radura vicina al luogo dell'incidente e ha sbarcato equipe medica e tecnico di elisoccorso, che hanno raggiunto a piedi M.D.C., 46 anni di La Valle Agordina (BL) e gli hanno prestato le prime cure urgenti. Imbarellato, l'infortunato è stato spostato con l'aiuto dei colleghi in un punto più agevole, dove è stato recuperato con un verricello di 45 metri, per essere trasportato all'ospedale di Belluno. 
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