2020

Borca di Cadore (BL), 15 - 11 - 20
Attorno alle 15 il Soccorso alpino della Val Fiorentina è stato attivato per una coppia di escursionisti in difficoltà. I due, un trentaquattrenne e una ventisettenne di Montebelluna (TV), erano partiti dal Rifugio Città di Fiume, avevano percorso il sentiero Flaibani e, pur senza ramponi, seguendo le tracce lasciate nella neve da una persona che li precedeva, erano arrivati in cima alla Val d'Arcia. Al momento di rientrare, però, erano riusciti in qualche modo ad abbassarsi di quota, finché non erano arrivati in un punto totalmente ghiacciato e si erano bloccati vicino a un masso. Risaliti alla loro posizione grazie alle coordinate del luogo, i soccorritori li hanno individuati e raggiunti. Hanno dotato ciascuno dei due di ramponi, li hanno imbragati e assicurati con la corda per farli scendere di una cinquantina di metri e tornare sul terreno privo di neve. La squadra è quindi tornata con la coppia al Città di Fiume.
Lozzo di Cadore (BL), 15 - 11 - 20
Poco prima delle 19 il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato allertato a seguito del ritardo di un quarantaquattrenne del posto, uscito con lo zaino per una passeggiata e non rientrato. I soccorritori hanno iniziato a perlustrare la zona del lungolago fino ad arrivare a Ligonte, dove, all'inizio della palestra di arrampicata, lo hanno trovato senza vita. Non si sa se per una manovra sbagliata, facendo una calata sopra uno strapiombo, l'uomo era rimasto sospeso nel vuoto con la corda attorcigliata attorno al corpo. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione della salma, i soccorritori la hanno recuperata e affidata al carro funebre. 
Belluno, 15 - 11 - 20
Alle 15.20 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Belluno per un escursionista che si era fatto male lungo il sentiero numero 509, che da Casera Ronch scende al Rifugio Col di Roanza. L'uomo, che si trovava con un amico, era scivolato in un tratto molto ripido a 980 metri di altitudine, riportando la sospetta frattura di una caviglia. Otto soccorritori si sono avvicinati con due jeep per poi salire a piedi una quarantina di minuti. Una volta da lui, gli hanno prestato prima assistenza e hanno liberato la zona dai cespugli per favorire l'intervento dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha sbarcato medico e tecnico di elisoccorso con un verricello di 40 metri. Stabilizzato, l'infortunato, un uomo di Spinea (VE), è stato issato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno. I soccorritori sono rientrati assieme all'amico e lo hanno riaccompagnato alla macchina.
Posina (VI), 15 - 11 - 20
Le squadre del Soccorso alpino sono rientrate anche oggi senza purtroppo aver fatto luce sulla scomparsa di Gianni Sadocco, il sessantaduenne di Monselice (PD), le cui ricerche sono in corso ormai da giorni sopra Passo della Borcola tra Pasubio e Monte Maggio, al confine tra Vicenza e Trento. Anche oggi gli elicotteri dell'Aeronautica e dell'Esercito hanno trasportato in quota le squadre, facendo risparmiare il tempo impiegato a salire a piedi. Sono state approfondite le zone già perlustrare, allargando l'area di indagine. Visionati il sentiero della Val Gulva, il Monte Buso, Malga Buse Bisorte, il percorso dal Passo del Lucco alla Val Caprara. Gli elicotteri hanno inoltre sorvolato i dirupi sui Sogli Bianchi e la Val dell'Ovo. Erano presenti oggi un'ottantina di persone. Il Soccorso alpino di Arsiero, Recoaro - Valdagno, Verona, degli Altipiani, Ala, il Soccorso speleologico di Vicenza, Veneto Orientale, Verona, Trento. Presenti i Vigili del fuoco del Distretto della Vallagarina con i droni e due unità cinofile, una molecolare trasportata dell'elicottero di Trento, e una da ricerca di superficie, e i Carabinieri di Rovereto. La Protezione civile della Bassa Vallagarina ha garantito il ristoro dei soccorritori.
Val di Zoldo (BL), 15 - 11 - 20
Alle 11.40 circa la Centrale del 118 è stata allertata da alcune persone che avevano visto volare due persone dalla Via Benvegnù alla Pala della Gigia, in Moiazza. Mentre l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore decollava, è arrivata una seconda chiamata, da parte di una seconda cordata, che avvisava che i due rocciatori, caduti per una decina di metri dal terzo tiro, si trovavano sulla cengia assieme a loro: un ragazzo era incolume, una ragazza, L.C., 30 anni, di Conegliano (TV), aveva invece riportato possibili traumi. Una volta individuati, l'eliambulanza ha recuperato l'infortunata con un verricello di 45 metri, per trasportarla all'ospedale di Belluno. Il compagno è invece rientrato con l'altra cordata. 
Val di Zoldo (BL), 15 - 11 - 20
Ieri sera attorno alle 22.20 il Soccorso alpino della Val di Zoldo è stato attivato dalla Centrale del 118, contattata da una coppia di alpinisti, che aveva perso il sentiero rientrando dalla Moiazza ed era con il cellulare prossimo a scaricarsi. Due soccorritori hanno raggiunto il Passo Duran per valutare la situazione, mentre altri due sono saliti sullo Spiz Zuel per vedere eventuali luci in movimento. La seconda squadra ha così notato il fascio di una piccola frontale in zona Croda Spiza e i soccorritori si sono quindi incamminati in direzione della Torre Jolanda per verificare se si trattasse dei segnalanti. Una volta sul posto hanno individuato i due in mezzo ai mughi. La coppia, M.C., 54 anni, lui,  F.P., 48 anni, lei, di Bassano del Grappa (VI), aveva scalato la Via Benvegnù alla Pala della Gigia, con la donna alle prime armi. Probabilmente si erano attardati e nella discesa avevano riscontrato problemi, a causa della neve nel canalone e sbagliando direzione. I due sono stati guidati sul sentiero e di seguito al Passo Duran, dove erano presenti anche i Carabinieri di Agordo. L'intervento si e concluso attorno a mezzanotte.
Valbrenta (VI), 14 - 11 - 20
Attorno alle 16 la Centrale del Suem di Vicenza ha chiesto l'intervento del Soccorso alpino di Asiago, per una coppia in difficoltà lungo il sentiero numero 775, in rientro verso Valstagna. I due, 28 anni lei, 30 lui, entrambi di Palermo, saliti dalla Calà del Sasso, durante la discesa si erano trovati in un punto attrezzato con un cavo per superare alcune roccette, ormai prossimo il buio, e temevano di non riuscire ad avanzare. Messi in contatto telefonico con i soccorritori, è stato consigliato loro di tornare sui propri passi. Gli escursionisti hanno quindi ripreso la salita per raggiungere Malga Col D'Astiago, dove è arrivata in fuoristrada una squadra, che li ha fatti salire e li ha accompagnati a Gallio. 
Posina (VI), 14 - 11 - 20
Sono purtroppo ancora senza esito le ricerche di Gianni Sadocco, il sessantaduenne di Monselice (PD), partito giovedì mattina per un'escursione dal Passo della Borcola, dove è parcheggiata la sua auto, e mai più rientrato. Scattato l'allarme la sera stessa, lanciato dalla moglie che ha provato a lungo a chiamarlo al cellulare - che ha suonato libero fino alle 18 circa - il Soccorso alpino trentino ha iniziato la perlustrazione dei sentieri e delle zone circostanti, per poi richiedere il supporto dei colleghi vicentini, che ieri mattina e per tutta la giornata si sono mossi sulle cime attorno al passo, dal Pasubio a Monte Maggio. Oggi, grazie al fondamentale contributo dell'elicottero dell'Aeronautica, proveniente da Cervia, e di quello dell'Esercito, da Casarsa della Delizia, una cinquantina di soccorritori sono stati trasportati in quota, sbarcati in diversi punti a cavallo tra le due province, risparmiando mille metri di dislivello a piedi. Gli elicotteri hanno inoltre sorvolato a lungo i versanti. I soccorritori hanno percorso i sentieri sommitali, con particolare attenzione attorno a Malga Costa, il sentiero europeo E5 verso Monte Buso e l'itinerario della Val Gulva. Allargata l'area di indagine anche a zone considerate secondarie, come il Monte Maggio. Le squadre speleo hanno ridisceso la gola di un torrente e ispezionato trincee e grotte della Grande Guerra. Hanno preso parte alla ricerca soccorritori provenienti da tutte le Stazioni del Soccorso alpino XI Delegazione Prealpi Venete e delle Stazioni speleo di Vicenza e Veneto Orientale e squadre del Soccorso alpino trentino con le unità cinofile. Presenti i Vigili del fuoco di Vicenza e Trento con i droni e i Carabinieri di Rovereto. Gianni Sadocco è alto un metro e 80, pesa 80 chili ed è calvo. Al momento di uscire indossava pantaloni neri, gilet nero, kway azzurra e gialla e aveva uno zaino rosso. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.
Belluno, 14 - 11 - 20
Alle 14.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Punta Anna, 2.700 metri di altitudine, a Cortina d'Ampezzo, poiché due escursionisti, che avevano completato la ferrata che porta alla spalla della vetta, una volta usciti si erano trovati in un tratto ghiacciato e non si erano sentiti di proseguire. Individuati dall'equipaggio, i due, B.C., 48 anni, di Treviso, lei e G.R., 53 anni, di Vicenza, lui, sono stati imbarcati in hovering dal tecnico di elisoccorso e lasciati al Rifugio Dibona. Alle 16.30 l'eliambulanza è volata verso il Monte Cernera, a Selva di Cadore, per una giovane coppia che aveva contattato il 118, dicendo che si trovava con i propri cani in difficoltà sulla neve, ormai prossimo il buio. Rintracciati durante il sorvolo all'altezza di Forcella Ciazza, tra il Cernera e il Verdei, l'elicottero ha sbarcato il tecnico di elisoccorso, che ha fatto spostare i due ventenni emiliani e i loro 4 cani, tre di media grandezza al guinzaglio e uno piccolo nello zaino, in un punto agevoli per farli salire tutti quanti in hovering. Al limitare della scadenza effemeridi, gli escursionisti sono rientrati assieme all'equipaggio in aeroporto a Belluno. 
Posina (VI), 14 - 11 - 20

Sono un centinaio le persone impegnate da questa mattina nelle ricerche di Gianni Sadocco, il sessantaduenne di Monselice (PD), partito giovedì mattina per un'escursione dal Passo della Borcola e mai più rientrato. Scattato l'allarme la sera stessa, il Soccorso alpino trentino ha iniziato la perlustrazione dei sentieri e delle zono circostanti, per poi richiedere il supporto dei colleghi vicentini, che ieri mattina e per tutta la giornata si sono mossi sulle cime attorno al passo, dal Pasubio a Monte Maggio. Oggi, con l'ausilio dell'elicottero dell'Aeronautica, proveniente da Cervia, e di quello dell'Esercito, 4° Reggimento Aves Altair di Bolzano, una cinquantina di soccorritori sono stati trasportati in quota, sbarcati in diversi punti a cavallo tra le due province. Sono presenti soccorritori provenienti da tutte le Stazioni del Soccorso alpino, XI Delegazione Prealpi Venete, e del Soccorso alpino trentino, i Vigili del fuoco e i carabinieri di Rovereto. Gianni Sadocco è alto un metro e 80, pesa 80 chili ed è calvo. Al momento di uscire indossava pantaloni neri, gilet nero, kway azzurra e gialla e aveva uno zaino rosso. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.

Posina (VI), 13 - 11 - 20
Questa mattina il Soccorso alpino di Arsiero è stato attivato su richiesta del Soccorso alpino trentino, impegnato da ieri sera nella ricerca di un escursionista, partito da casa attorno alle 9, la cui auto è stata rinvenuta parcheggiata sul Passo della Borcola. I soccorritori di Arsiero, ai quali si sono poi aggiunti quelli di Schio e Recoaro - Valdagno stanno perlustrando l'area sopra il Passo da dove partono sentieri per il Pasubio e il Monte Maggio. Il cellulare dell'uomo, un sessantaduenne di Monselice (PD), risulta spento e l'ultima cella agganciata è sull'Altipiano di Folgaria. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Vicenza e Rovereto, il cui elicottero è riuscito in una rotazione a trasportato in quota personale del Soccorso alpino, prima che turbolenze impedissero altri spostamenti delle squadre, che sono risalite a piedi. L'escursionista, le cui ricerche sono in corso a cavallo tra Veneto e Trentino, è Gianni Sadocco. Gianni è alto un metro e 80 per 80 chili, è calvo e al momento di uscire di casa indossava pantaloni neri, gilet nero, kway azzurra e gialla e aveva uno zaino rosso. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i Carabinieri.
Belluno, 12 - 11 - 20
Alle 14 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Palestra di roccia della Val Gallina, a Soverzene, poiché risalendo la ferrata una giovane, impaurita, non era più in grado di proseguire. La ragazza, una ventiduenne bellunese, che si trovava con un amico ferma a una cinquantina di metri da terra, è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso utilizzando un verricello di 15 metri, per essere poi lasciata in un prato nelle vicinanze. Il compagno è sceso autonomamente. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Longarone. Alle 16 circa l'eliambulanza è stata inviata in un bosco della Val Da Rin, ad Auronzo di Cadore, dove un boscaiolo che stava tagliando piante con il padre era stato investito da un tronco. Sbarcati con un verricello di 60 metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure all'uomo, per un sospetto politrauma. Immobilizzato e imbarellato, l'infortunato è stato issato a bordo e trasportato all'ospedale di Belluno.
Longarone (BL), 10 - 11 - 20
Attorno alle 20.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Longarone a seguito della chiamata di un uomo, la cui moglie era uscita per una passeggiata con il cane sopra l'abitato di Podenzoi e non era più rientrata. Lui si trovava al limitare del bosco non distante dalle case e sentiva i guaiti del cane. Un soccorritore che abita nelle vicinanze si è subito portato lungo la strada silvopastorale dove si era incamminata la donna, una trentottenne del posto, mentre sopraggiungeva una squadra in supporto. Fortunatamente poco dopo il soccorritore l'ha ritrovata: era scivolata, ma stava bene. La donna è stata quindi riaccompagnata dal marito. In questo momento due soccorritori stanno cercando il cane della coppia che non era con lei.
Alpago (BL), 10 - 11 - 20
Alle 18.45 circa il Soccorso alpino dell'Alpago è stato allertato per un anziano caduto da un muretto lungo la strada comunale che da Quers porta a Curago, a Pieve d'Alpago. Finito nell'umido fossato due metri più in basso, M.C., 85 anni, di Alpago, è stato rinvenuto in gravi condizioni, dopo un paio di ore dall'incidente, dai parenti che hanno subito lanciato l'allarme. Sul posto una squadra con un infermiere è scesa e gli ha prestato le prime cure per un probabile trauma alla colonna e un principio di ipotermia. Dopo averlo immobilizzato e imbarellato, i soccorritori lo hanno riportato sulla sede stradale per affidarlo all'ambulanza partita in direzione dell'ospedale di Belluno. 
Arsiero (VI), 09 - 11 - 20
Sono gravi le condizioni di un boscaiolo colpito da un tronco, mentre con alcuni colleghi stava lavorando in località Le Fratte. Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato per intervenire in supporto all'elicottero di Trento in arrivo sul luogo dell'incidente. Subito sul posto si sono portati due soccorritori che si trovavano nelle vicinanze, seguiti da una seconda squadra. Il personale sanitario sbarcato all'eliambulanza ha prestato le prime cure urgenti all'uomo, che aveva riportato un probabile politrauma e non era cosciente. Imbarellato, l'infortunato - di cui al momento non sono note le generalità - è stato recuperato con il verricello e trasportato all'ospedale di Trento.
Belluno, 08 - 11 - 20
Alle 14.50 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione delle Tre Cime di Lavaredo, dove un'escursionista era ruzzolata per una cinquantina di metri dal sentiero numero 105, che porta al Rifugio Locatelli, l'allarme lanciato da alcuni testimoni. Sbarcati dall'eliambulanza atterrata nelle vicinanze, tecnico di elisoccorso ed equipe medica hanno raggiunto l'infortunata, una turista spagnola di 71 anni che era assieme alla figlia quando aveva perso l'equilibrio ed era caduta, la hanno immobilizzata e spostata in un punto più agevole per l'imbarellamento e il successivo recupero, avvenuto con il verricello. La donna è stata trasportata con un probabile politrauma all'ospedale di Belluno. I soccorritori hanno caricato a bordo anche la figlia sotto shock. Successivamente l'elicottero è volato sulle Pale di San Lucano, a Taibon Agordino, per una coppia in difficoltà. Arrivati poco distanti dal Bivacco Bedin a 2.200 metri di quota, i due escursionisti si sono trovati in un tratto innevato e non se la sono sentita di rischiare proseguendo o tornando sui loro passi. Issati a bordo dal tecnico di elisoccorso con un verricello di una decina si metri, gli escursionisti sono rientrati all'ospedale di Belluno assieme all'eliambulanza, poiché era ormai prossima la scadenza delle effemeridi.
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